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Autore: Nythera    16/06/2014    3 recensioni
"Perché il tuo viso si è contorto davanti ai miei occhi? Non era me che desideravi? Me soltanto, non il denaro di Casterly Rock, non il potere dei Lannister? Sei sempre stata brava a dire bugie, me ne sono reso conto a mie spese."
Evviva! Dopo due anni a far polvere nel mio disco rigido, finalmente posso postare questa benedetta one shot. Quando avevo letto quel capitolo mi era subito venuta in mente ed ora, con la messa in onda dell'ultima puntata, posso fare leggere a qualcun altro i miei deliri!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tyrion Lannister
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Shae, cara Shae. Mi sembra di aver già vissuto questa scena, non lo pensi anche tu?

 

La Torre del Primo Cavaliere, il mio letto –perdonami, il letto di mio padre- e, ancora una volta, decine e decine di piccole mani dorate che si snodano sopra il tuo corpo, dal tuo ventre piatto e abbronzato su fino all’incavo del collo. Mi sembra di averti già vista nuda, sebbene questo ricordo sia sfocato, come se l’ultima volta fosse stata in un’altra epoca, non solo poche notti fa e tu… tu non sei cambiata affatto.

 

Prima che si posassero su di me, - comprendo, mia cara, che tu non mi abbia notato subito, eppure per te ero  così imponente quando entravo nelle mie stanze – i tuoi occhi avevano lo stesso velo sensuale, sornione che così tanto mi affascinava di te, ma poi all’arrivo del tuo umile gigante nascosto in un angolo buio, il terrore si è diffuso sul tuo volto.

E si che io credevo di salvarti.

 

Shae, amore. Perché il tuo viso si è contorto davanti ai miei occhi? Non era me che desideravi? Me soltanto, non il denaro di Casterly Rock, non il potere dei Lannister?  Sei sempre stata brava a dire bugie, me ne sono reso conto a mie spese. Ti sei divertita a dire alla mia dolce sorella come io e la ragazzina Stark –si, cara hai ragione, mia moglie. Povera Sansa.- abbiamo avvelenato il suo adorato figliolo? A pensarci, avrei dovuto farlo. Sarebbe stato divertente. Ma io sono il Lannister sbagliato, il topo che percorreva i corridoi della biblioteca, non il destriero che correva sui campi di battaglia. Io non uccido, e quando ci provo, quando devo dimostrare il mio valore sul campo di battaglia,  mi arriva un’ascia in faccia dall’ennesimo lacchè della dolce Cersei. Chiamala pure fortuna. Ma tesoro, c’è sempre tempo per rimediare.

Quindi non offenderti se continuo a stringere.

 

Padre, non sapete che gioia rivedervi qui. Vi vedo ben inserito nelle mie stanze, anzi, direi che la latrina vi dona. Sembrate così…umano. Persino vecchio, azzarderei. No? Il grande Tywin Lannister non può essere fragile? Certo che no. Deve dimostrare ad Approdo del Re ed all’intera Westeros che i leoni comandano.

I leoni interi, non i cuccioli mai cresciuti, ovviamente. Eppure padre, sembrate un vecchio cosi fragile, cosi spaventato, accucciato sulla latrina cercando di nascondere con quel vecchio camicione quelle parti a cui sono così grato di avermi creato. Ah, non preoccuparti per Shae, lei sta bene. – il segno viola intorno al collo, e il pallore innaturale del suo corpo sono normali, almeno per una morta- Oh si, è morta. Non ci avresti mai pensato vero? Che il tuo povero, deforme figlio, che la vergogna della tua vita, nonostante tutto nascondesse sotto la maschera del folletto la criniera del leone?

 

Avete paura? Si che l’avete. Lo vedo, oltre quelle frasi sbruffone, oltre il tentativo di pensare, di immaginare che vostro figlio –ora sono vostro figlio, vero?- mai vi toccherebbe con un dito, figuratevi con un’arma. Per la prima volta posso guardarvi dall’alto verso il basso, dal mio misero poco più di un metro d’altezza.

Ed è così soddisfacente.

 

Padre, vi devo le bugie di una vita, vi devo anni di soprusi. E adesso voi siete qui, che mi implorate di risparmiarvi –è la balestra che ho in mano a farvi pensar male di me?- proprio come io ho implorato voi per Tysha, quando me l’avete portata via, quando le guardie l’hanno picchiata e stuprata davanti ai miei occhi sotto vostro, vostro ordine. Si potrebbe pensare che voi mi dobbiate qualcosa, non credete?

Non siete voi a dire che un Lannister paga sempre i suoi debiti?

 

  
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