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Autore: hikaru83    16/06/2014    2 recensioni
La storia di Hana e Ru, accompagnata dalle canzoni che amo. Jovanotti, i Negramaro, Max Pezzali e probabilmente altri, mi aiuteranno a raccontare della coppia che adoro.
Ogni fic avrà un finale proprio, sono collegate seguendo un filo temporale, ma hanno senso anche se lette singolarmente.
Genere: Fluff, Introspettivo, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Come musica

 
I tuoi grandissimi sogni i miei risvegli lontani
I nostri occhi che diventano mani


Ti guardo mentre finisci di asciugarti i capelli con un asciugamano bianco, fuori fa freddo e noi siamo rimasti fino a tardi ad allenarci, e tu, come sempre quando non ti controllo, ti stavi addormentando sotto il getto caldo della doccia. Che poi come farai a dormire in piedi, praticamente senza punti d’appoggio, è un mistero che non sono ancora riuscito a svelare. Quindi mentre io ero già pronto, l’acqua nella tua doccia scrosciava insistentemente. Ti ho svegliato, cercando di evitare sia un tuo pugno di ringraziamento, sia di venire rilavato dalla tua doccia quando ti sei spostato. Ovviamente tu non stavi dormendo, non lo ammetteresti mai, figurarsi, stavi semplicemente riposando gli occhi, pensando a qualcosa di importantissimo, o magari sognando il nostro futuro da qui a qualche anno. In fondo i tuoi sogni guarda dove ci hanno portato? Una squadra universitaria americana che è legata a doppio filo con due squadre dell’NBA. Ti osservo mentre ti frizioni la testa con l’asciugamano, con attenzione, il petto ancora nudo,  la tua pelle bianca che mi attira come una calamita, i tuoi muscoli ben delineati. La mia bocca si secca all’istante quando mi rendo conto che siamo soli, e quando poi i tuoi occhi blu si posano nei miei, scoprendomi all’istante ci metto meno di un secondo ad accarezzare la tua pelle con le mie mani invece che solo con lo sguardo. In fondo mi ha sgamato in pieno no? Inutile resistere.
 
La tua pazienza di perla le mie teorie sull'amore
Fatte a pezzi da un profumo buono


Quanto tempo hai dovuto aspettarmi? Quanto hai dovuto sopportare prima che capissi, prima che smettessi di fuggire da ciò che provavo, prima che smettessi di inventare e seguire le mie teorie su ciò che doveva essere amore, un ragazzo, una ragazza, una vita prestabilita, decisa, regolare. Alla fine ho dovuto capitolare, alla fine sono stato sconfitto dal tuo profumo, e, tu lo sai quanto odio perdere, ma non sono mai stato più felice di essere stato battuto come in quella occasione.
 
Il tuo specchio appannato la mia brutta giornata
La mia parte di letto in questa parte di vita


Non va sempre tutto bene, ovviamente, la vita reale non è fatta da nuvolette rosa e lieto fine, non sempre almeno, quasi mai dovrei dire, ma in fondo, anche nelle giornate più oscure io il mio lieto fine ce l’ho, il lieto fine più misantropo, musone, silenzioso, sexy, testardo, passionale del mondo, ma ce l’ho!
 
Il tuo respiro che mi calma se ci appoggi il cuore
La nostra storia che non sa finire


Tu lo sai, non sono la persona più calma al mondo. Anzi come giustamente mi hai fatto notare più volte, io non sto fermo neanche quando dormo, me l’hai fatto notare sempre in maniera gentile e delicata com’è nel tuo carattere naturalmente, la prima volta mi hai gettato l’acqua gelata in testa dicendo che se tu dovevi stare sveglio per colpa del terremoto che causavo era giusto che stessi sveglio anch’io. Certo il terremoto poi l’abbiamo creato insieme, prima per via della rissa che ovviamente è nata e poi... beh diciamo che dormire nudi ci aiuta a cambiare le risse in qualcosa di molto più piacevole per entrambi. Quindi affermiamo senza temere smentite che io la calma non sapevo neppure dove sta di casa. Eppure mi basti tu, mi basta il tuo respiro e improvvisamente tutta la mia agitazione, tutto quello che normalmente non mi permette di stare fermo, tutto passa in secondo piano, il tuo respiro calmo mi porta a passare pomeriggi pigri sul divano di casa tra le tue braccia, o tu tra le mie in cui l’unico movimento sono le carezze lievi e l’unico suono è dato dai nostri baci. Devo ammetterlo, con te ho rivalutato la calma. E con te ho anche imparato a non temere il futuro. Ero terrorizzato all’inizio. Era troppo per me, troppa gioia, troppo amore, non poteva durare, invece è passato più di un anno e siamo ancora qui, ancora insieme, e la nostra storia non sembra avere fine, il nostro amore è più forte di prima, com’è possibile? Non lo so, quello che so è che è così e questo mi basta.
 
So che è successo già
Che altri già si amarono
Non è una novità
Ma questo nostro amore è
Come musica
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Mai mai


Non siamo gli unici al mondo ad amarci, è ovvio, ma per quanto posso vedere intorno a noi, il nostro amore è diverso. È come musica, uno di quegli spartiti musicali che si possono suonare all’infinito, che vanno avanti fino a quando si vuole, e nel nostro caso, la nostra musica un finale non ce l’ha, perché siamo noi a suonarla, e noi non ci stanchiamo mai.
 
Le nostre false partenze i miei improvvisi stupori
Il tuo
sex & the city i miei film con gli spari
 
Sai, a riguardare la nostra storia mi sono accorto di quante volte avrebbe potuto iniziare prima. Da quel cinque dato con gioia e rabbia e una marea di sentimenti confusi sul campo di basket in quell’ultima partita del campionato estivo del primo anno. Da quando volevo correre da te per darti un cinque? Non lo so, e allora neanche me ne accorgevo, ma volevo così tanto che tu mi guardassi con ammirazione, che tu ti fidassi di me, che per te esistessi solo io. Quella fu la prima delle nostre false partenze, ma non certo l’ultima. Sono una testa dura kit, è vero, ma anche tu non scherzi, visto che dici di essere tanto più intelligente di me perché cavolo non hai voluto farmi capire in cosa sbagliavo?
Chissà se tu ti rendi conto di come riesci a emozionarmi? Come quella volta che hai ammesso che adoravi il mio stupirmi di tutto, sempre e comunque. Certo tu mi stupisci sempre, come scordarmi quel pomeriggio quando tornando a casa ti ho trovato sul divano con la tv accesa, niente di strano se non fosse che non stavi guardando una partita, e non  stavi neanche dormendo, no, eri sveglio a guardare una puntata di sex & the city. Mi stava quasi scivolando la busta di carta del minimarket dove mi ero fermato a prendere qualcosa visto che il nostro frigo tendeva ad assomigliare a un deserto. Mi ero avvicinato e stavo quasi per prenderti in giro, quando tu ti sei voltato, con le guance rosse e gli occhi lucidi, mi hai guardato e mi hai sbattuto con forza sul divano, strappandomi quasi di dosso la maglietta che indossavo. “Zitto do’aho, devo assolutamente provare una cosa!” Hai ordinato. E io ti ho ubbidito all’istante, col cavolo che disubbidivo, la cosa si stava facendo molto più che interessante per me.
Da quel pomeriggio ho rivalutato i telefilm per ‘ragazze’ certo qualche bel film d’azione non fa male ogni tanto, ma bisogna ammetterlo, le ragazze a volte hanno una bella fantasia...
 
I nostri segni di aria in questi anni di fuoco
Solo l'amore rimane e tutto il resto è un gioco


Aria, il tuo segno, fuoco il mio, ovvio che creiamo un po’ di casini, un incendio in piena regola se non ci controlliamo. E io e te ammettiamolo a controllarci non siamo proprio bravi. Siamo impulsivi, siamo testardi e vogliamo avere ragione, sempre. Peccato che di solito la pensiamo nel modo opposto. Ma solo per le cose più stupide, perché per quelle importanti, in quelle siamo dalla stessa parte, l’amore che proviamo ad esempio, che poi è l’unica cosa importate per noi, il nostro amore lo difendiamo, da tutto, lo rendiamo ogni giorno più forte, e sul nostro amore siamo sempre d’accordo. Il resto? Il resto è solo un gioco.
 
I tuoi silenzi che accarezzano le mie distrazioni
Ritrovarti quando ti abbandoni


Ti sei sempre chiesto come faccio ad avere la capacità di attenzione di un bambino di cinque anni. In realtà non posso arrabbiarmi su questo fatto, perché so che è vero. Credo che sia dovuto alla mia incapacità di stare fermo. Devo vedere, conoscere, capire con la mia testa, anche rischiando di farmi male. È sempre stato così. Ma c’è una cosa che mi riporta sempre a concentrarmi, ed è il tuo silenzio. Per gli altri tu stai sempre in silenzio e non riescono a capire le differenze, ma io oramai lo riconosco. Il tuo silenzio cambia come per gli altri cambia il tono di voce. Ad esempio se stai in silenzio perché la cosa non ti interessa, posso vederlo dai tuoi occhi, che faticano a rimanere aperti. Se invece sei attento la tua espressione cambia, il corpo si irrigidisce e gli occhi sono puntati su ciò che ti interessa. Ma questi sono solo due dei tuoi silenzi. Quello che io preferisco è quando di abbandoni a me, quando ritrovo quel silenzio di occhi sgranati dal piacere, da sospiri e gemiti inarticolati, sì, quello è il mio silenzio preferito.
 
Il nostro amore immenso che non puoi raccontare
E che da fuori sembrerà normale


Come si fa a spiegare il nostro amore? Non è possibile, secondo me non esistono abbastanza parole per raccontarlo.  Probabilmente in nostro amore lo possiamo capire solo noi, noi che lo viviamo, per gli altri sarà una storia come tante, solo noi sappiamo che non lo è. Solo noi sappiamo quanto sia immenso.
 
So che è successo già
Che altri già si amarono
Non è una novità
Ma questo nostro amore è
Come musica
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai


Questa nostra musica infinita, questa melodia unica, solo nostra, come possono credere che sia normale? Come possono credere che assomigli a uno dei tanti amori che nascono ogni giorno? Mi rendo conto, che altre coppie la possono pensare come me. E io in un certo senso vorrei che fosse vero. Vorrei che tutti potessero amarsi come io amo te e tu ami me, possano provare questo amore infinito, non è una cosa facile, ma se fosse possibile sarebbe l’inizio di un mondo perfetto, ed è l’augurio che faccio al mondo, che faccio a tutti.
 
Siamo stati sulla luna a mezzogiorno
Andata solo andata senza mai un ritorno
E abbiamo fatto piani per un nuovo mondo
Ci siamo attraversati fino nel profondo
Me c'è ancora qualcosa che non so di te
Al centro del tuo cuore
Che c'è?


Quando facciamo l’amore ho l’impressione di volare, credo che neanche gli astronauti che hanno camminato sulla luna possono capire quello che provo quando sono dentro di te, quando il piacere mi prende e mi fa perdere il controllo, quando arrivo al punto di non ritorno e l’unica percezione che ho è il tuo corpo sotto il mio, è il tuo calore, è il tuo profumo, sono i tuoi gemiti mischiati ai miei che mi fanno impazzire ancora di più. Quando facciamo l’amore ti sento crescere dentro il mio cuore, ma nel tuo? Nel tuo ci sono io? Ci sono sempre io? Una volta, non so con che coraggio, te l’ho chiesto, tu mi hai guardato con l’espressione di uno che ha a che fare con un idiota, e poi hai scandito bene: “Tu sei fortunato ad avere nel cuore una volpe artica, cosa dovrei dire io, nel mio cuore c’è il re di tutti i do’aho!” E dopo questa vera e propria dichiarazione d’amore non ho potuto far altro che stringerti di più e farti urlare di piacere per tutta la notte.
 
So che è successo già
Che altri già si amarono
Non è una novità
Ma questo nostro amore è
Come musica
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai
Che non potrà finire mai


Noi non finiremo mai.
 

Fine


Note:  Lo so sono in ritardo, ma ieri non avevo proprio ispirazione quindi ho dovuto aspettare che si decidesse a venire a trovarmi. Spero che vi piaccia. La canzone usata oggi è di Jovanotti i diritti quindi sono sempre suoi, così come quelli di Hana e Kaede sono di Inoue (gli ho chiesto Hana e Ede per Natale, ma è ancora presto per vedere se li trovo sotto l’albero...dei diritti non me ne faccio niente se posso avere loro). Come al solito devo ringraziare Pandora86 e slanif per le belle recensioni allo scorso capitolo e tutte voi che continuate a seguirmi. Baci e alla prossima.
 
  
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