Fanfic su artisti musicali > R5 (family band)
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Autore: MorsoDelCuore    16/06/2014    1 recensioni
Non avrei mai pensato che andare in America mi avrebbe cambiato la vita. L'estate nella quale tutto cambiò e dove trovai degli amici che tenevano a me e, incredibilmente, trovai anche l'amore.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Famiglia, amici e (forse) amore
Io, Marco e Ross giochiamo a basket. E bello poter pensare di avere un amico. Facciamo una pausa, Ross ci invita a fare merenda a casa sua. Noi accettiamo volentieri, appena entriamo vedo che l’interno è davvero bello. Ci sono molte fotografie e cd. Ci dirige in cucina dove troviamo quattro ragazzi e una ragazza. << Ragazzi, vorrei presentarvi i nostri nuovi vicini, loro sono Francesca e Marco, sono italiani >>.
<< Italiani dici? Interessante. Comunque io sono Riker, il maggiore di cinque fratelli >> mi prende la mano e la bacia. Divento rossa << Piacere >> dico con voce imbarazzata. << Se hai finito di corteggiarla, mi presento io. Piacere sono Ellington, non faccio parte dei fratelli ma sono il loro migliore amico e il secondo più grande >>.
<< Io sono Rydel, l’unica ragazza. Sono la seconda più grande dei miei fratelli ma la terza se ci mettiamo  anche Ellington. Comunque sono felice di conoscervi, mi piace l’Italia e soprattutto la pizza, un giorno la preparerete per noi? >> chiede. << Ma si, certo! Quando vorrete >> risponde Marco.
<< Mi chiamo Rocky e sono quello di mezzo. Sei carina quando ridi, dovresti farlo più spesso >> sorride.
<< Grazie >> rispondo sorridendo.
Ross interviene << Già mi conoscete, ma per essere formale mi presento. Sono Ross, ho diciotto anni e sono il penultimo dei fratelli >>.
Rido.  << Va bene, e tu sei? >> dice Marco rivolgendosi all’ultimo ragazzo.
<< Ryland, ho sedici anni e sono l’ultimo della famiglia >>.
<< Ora ci conosciamo tutti, voi che stavate facendo prima che arrivassimo? >> dice Ross ai fratelli.
Subito Riker risponde << Abbiamo preparato i cup cake, ora sono in forno, dobbiamo solo aspettare che finiscano di cuocersi e metteremo la glassa sopra >>.
<< Mi piacciono i cup cake >> affermo.
<< E la musica? Ti piace? >> mi chiede Ross.
<< Si molto. È la mia vita. Mi accompagna in tutto. È il mio ossigeno e il mio cuore >> rispondo.
<< Vuoi vedere la mia stanza? Sono sicuro che ti piacerà >>.
<< D’accordo >> sorrido. Lascio Marco in cucina e Ross mi fa salire le scale, camminiamo per un lungo corridoio finché non giungiamo ad una porta davanti a noi. La apre e mi incanto: è stupenda. Piena di cd, chitarre, palloni da basket e calcio. << Che dici? Ti piace? >> domanda.
<< Questa stanza è… wow! Sono senza parole >> curioso fra i cd. C’è ogni tipo di musica pop e rock. Poi mi accordo di uno in particolare. Un cd che cercavo da una vita, ma che non l’ho mai trovato. << Tu davvero hai questo cd? Dove lo hai preso? >> chiedo super eccitata. << Me l’hanno regalato per il compleanno, ti piace? >> chiede.
<< Da morire. Senti, non ti dispiace se lo metto? >> domando. Mi accenna un si con la testa. Lo inserisco nel lettore cd e parte la prima canzone. È la mia canzone preferita: è lenta, da ballo, e mi piace molto.
<< Questa è la mia canzone preferita >> gli dico.
<< Anche la mia >>. Si avvicina, mi prende le braccia e se le mette intorno al collo, poi posa le sue mani intorno alla mia vita. << Perché stiamo ballando? >> chiedo imbarazzata.
<< è una canzone da lento, balliamola >> dice.
<< Da qui si vede la mia camera, è davanti alla tua finestra >> dico per togliere la tensione.
<< Bene, così potremmo vederci tutti i giorni >>. Stiamo così per due minuti dopodiché Ross si avvicina con la testa, le sue labbra sono vicine alle mie, stanno per toccarsi quando Rydel bussa alla porta ed entra. Ci stacchiamo di corsa e ci guardiamo imbarazzati << Ragazzi sono pronti i cup cake, scendete >>.
<< Scendiamo subito >> risponde Ross. Chiude la porta della camera e arriviamo alla cucina. Mangiamo i dolcetti con gradimento e, dopo aver finito, io e Marco salutiamo tutti dicendo di dover tornare a casa.
Mentre esco di casa loro guardo un’ultima volta Ross: mi sta guardando e sorride. Gli sorrido anche io e chiudo la porta. Nei pochi metri che vanno da casa nostra a casa loro penso a Ross e al fatto che ci stavamo per baciare. Neanche un giorno qui a Miami e già tutte queste novità: America, ti adoro.
   
 
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