Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Jenrauhl    16/06/2014    1 recensioni
Jennifer e Justin. Poche parole, troppi sguardi.
Dopo anni di distanze e sofferenze, si rincontrano a New York.
Ormai tutto è cambiato, ed entrambi si spingono a continuare le distanze che li separano.
Ma qualcosa prevale dal loro cuore, e li spinge a distruggere il muro di pietra che li contrappone.
_____________________________________________
CHAPTER FIVE.
-Justin, almeno rispondimi.-dico, quasi irritata.
Si gira verso di me.
Noto in lui uno sguardo diverso. Vedo i suoi occhi colmi di rabbia.
-Perchè l'amore è una merda.-continua, calmando la sua ira.-...e credo che rimanendo al tuo fianco, potrei persino cambiare idea.-
_____________________________________________
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=YOTjBMuJPYE&feature=youtu.be
Genere: Fluff, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
_La mattina dopo.
JENNY’S PART.
Afferro per la milionesima volta, la sveglia del cazzo, e la scaravento al muro infastidita dal forte rumore. Apro gli occhi, e mi stiracchio per bene, prima di alzarmi. Prendo il cellulare dal comodino: 7:30 am.
Aah bene, oggi ho scuola. A meno che, non faccia la parte della malata, e mi addormenti nuovamente. Scuoto la testa velocemente, prima di alzarmi completamente dal letto. L’ho promesso. A Justin.
Beh Justin. Ieri la giornata è stata troppo lunga per ricordarla.
Ma il suo bacio, beh il suo bacio è indimenticabile.
Il bisogno di farmi sorridere, l’enorme gesto di portarmi con lui.
L’unica cosa che odio di quel ragazzo, che riesce sempre a farmi alzare la mattina con un semplice sorriso. Dopotutto, preferisco andare a scuola per lui, che rimanere qui a dormire.
Mi precipito al bagno, prima di scorgere la mia figura allo specchio.
Niente mascara sbavato, o qualche chilo in più per le quantità di gelato.
Ho…un sorriso. E tutto questo, solo perché so che c’è lui.
_10 minuti dopo.
Esco piano da casa, e chiudo la porta d’ingresso alle mie spalle.
Aspiro il vento di prima mattina, rilassando i polmoni che ho in corpo, prima di incamminarmi per la scuola.
Ho questa strana sensazione al petto, che quasi mi frena nell’andarci.
Faccio qualche altro passo, prima di fermarmi.
Faccio un lungo respiro, prima di voltarmi verso casa.
Sobbalzo, non appena arriva velocemente un’auto dinnanzi a me.
Porto la mano al petto, calmando il mio respiro torturato dalla preoccupazione.
Scorgo Justin, e quel che ne è stato del mio respiro, assume le sembianze della tranquillità pura.
Corro verso la portiera del passeggero, e mi scorgo al finestrino.
-Che ci fai qui?-domando, sorridendo.
-Volevo entrare con te, a scuola.-
Lascio che il mio sorriso invadi l’intero volto, prima di sentirmi sollevata.
Dio, adesso si che mi sento davvero bene.
-Come sapevi che sarei venuta?-domando, accennando quasi una sfida.
Sorrido, prima di sporgermi ancor più verso di lui.
-Me l’hai promesso.-afferma, serio.
-Beh, può darsi che non avrei mantenuto la promessa.-
-Nha, tu mantieni sempre le promesse.-dice, scuotendo la testa.
Sorrido piano, prima di aprire la portiera e mettermi comoda sul seggiolino.
-Oggi sarà diverso, Jen.-dice, prendendomi la mano.
Noto che guarda la strada, accendendo il motore e dando gas.
Muove di poco lo sterzo, prima di voltarsi verso di me.
-Non puoi saperlo, realmente.-
-Ebbene si, perché ti starò appiccicato tutto il giorno.-dice, ridacchiando.
Ricambio la risata, prima di uccidermi per quel che dirò.
-Beh, quindi hai portato la colla con te?-
Noto che sgrana gli occhi, prima di guardarmi quasi schifata.
Riprende a ridere, e si catapulta verso di me, scompigliandomi i capelli.
-Devo dire la verità, non mi sono mancate per niente le tue battute squallide.-
Ridacchio fortemente, prima di notare la scuola poco lontana.
Tutta l’allegria svanisce, man mano che si avvicina ancor più.
Noto che va al parcheggio, e ferma la macchina.
Prendo un lungo respiro, e apro la portiera totalmente insicura nel farlo.
Quasi mi tremano le mani nell’avanzare il passo, ma nell’arco di pochi secondi vengono calmate dalle sue.
-Andrà tutto bene.-dice, rassicurandomi.
Intreccia la sua mano alla mia, e ci incamminiamo verso l’entrata dell’inferno.
Attraversiamo piano, i lunghi corridoi tempestati da persone completamente vaghe e piene di sé.
Quasi freno il passo, non appena sento essere oppressa da tutti i loro sguardi.
Da tutti i loro bisbigli, e dalle loro frecciatine.
Mi volto verso di Justin, e noto in lui uno sguardo di serenità. Come se tutte le loro offese sono il nulla per lui. Allora, perché a me importa?
Sobbalzo non appena ascolto un commento offensivo nei suoi confronti.
Dio, ma quanto posso essere egoista? Sta mandando a puttane la sua reputazione per me, e io? Non faccio altro che allontanarlo?
Mi fermo nel bel mezzo del corridoio, prima di voltarmi verso tutti.
Noto Justin che mi guarda stranito, e si avvicina di poco a me.
Mi prende il viso tra le mani, e sorrido al gesto.
-Non ascoltarli Jen, fregatene.-
Scuoto la testa, prima di sorridergli nuovamente.
Muovo il viso di poco, in modo da essere accarezzata dalle sue grandi mani.
Lo guardo negli occhi, prima di abbracciarlo.
Tutto all’improvviso diventa chiaro, tutto diventa felice ai miei occhi.
Ognuno sparisce. Ci siamo solo noi due e nessun’altro.
Dio, è forse questo l’amore?
 Quando qualcuno ti fa sentire bene, in pace con te stessa? Quando è lì, pronto a tirarti su di morale? Quando esiste solo lui e nessun’altro?
Sorrido piano, ripensando a tutto ciò che mi frulla per la testa, prima di notare il suo di sorriso.
Intreccio nuovamente la mano alla sua, prima di spintonarlo verso la classe.
Noto in lui quella tranquillità che bastava per essere felice, quella tranquillità di cui aveva realmente bisogno.
Arriviamo alla porta, prima di afferrare la maniglia ed entrare.
Non oso neanche voltarmi verso lo sguardo accanito di tutti. Justin è qui.
Scorgo una bionda al mio banco, prima di catapultarmi su di lei.
Jazmin non ci pensa due volte ad alzarsi e correre verso di me. Ci stritoliamo in un abbraccio forte, prima di ridacchiare.
Dio, da quanto non la vedo. Mi è mancata terribilmente.
-Da quanto tempo, Jenny.-dice, sorridendo.
-Dio, si. Non ti vedo dalla festa.-affermo, prima di cingerla ad andare al nostro banco.
-Ma infatti. Cazzo, dobbiamo raccontarci una marea di cose.-afferma, quasi seria.
Ridacchio per la sua faccia buffa, prima di abbracciarla nuovamente.
Ricambia l’abbraccio, stringendomi a sé. Davvero, mi è mancata troppo.
-Hei Jaz, non me la sciupare.-
Sobbalziamo entrambe, prima di staccarci dall’abbraccio e chiarire le parole di Justin. Ridacchio, voltandomi verso lo sguardo accanito di Jaz.
Noto che si gira verso di me, e ridacchia sotto i baffi.
-Devi dirmi qualcosa?-
-Tipo, cosa?-domando, tirando su' col naso.
-Tipo quel che c’è tra te e Justin.-
Afferro la cartella, prima di prendere i libri all’interno e posarli sul banco.
-Tra me e Justin non c’è niente, siamo amici.-affermo, facendo spallucce.
-Ohw, ma davvero?-
-Si, davvero.-dico, ridacchiando.
-A chi vuoi darla a bere?-domanda, avvicinandosi.
Prendo il libro di fisica, e ci scarabocchio sopra. Sorrido, allo sguardo invasivo di Jaz.
-Jaz, siamo amici.-dico, spostandola dal mio viso.
-Aah beh, sappi che Justin non ha mai avuto amiche se non per portarle a letto.-
Mi volto verso di lei, prima di notare la sua faccia sorpresa.
-Non mi dire che…-
-No!-affermo, interrompendola.
-Siete scopamici?-domanda, ridacchiando.
-No, Jaz.-dico, ridendo.
Riprendo a scarabocchiare, sotto i suoi occhi che fremono alla voglia di sapere.
Ridacchio nuovamente, prima di scorgere Justin alla fila opposta.
Mi accenna uno dei suoi sorrisi, prima di riprendere a ridere con Chris.
Dio, quanto è bello. E’ quel raggio di sole, che ti trasmette armonia.
_4 ore dopo.
JUSTIN’S PART.
Sento lo strano stridulo della campanella, prima di catapultarmi fuori dalla porta.
Beh, ho questa dannata voglia di starle tutto il giorno accanto che quasi mi uccide.
Ma forse mi uccide il solo pensiero che ora abbiamo lezione diverse, e non posso starle vicino. A meno che, il fascino di Brook colpisca ancora.
Quasi sbatto contro la porta della presidenza, e mi precipito all’interno senza bussare.
Dio, mi adora. Non può dirmi di no.
Sobbalza alla mia vista, posando con cautela il thè sulla scrivania.
-Brook, cosa ci fa qui?-domanda, schietta.
-Deve farmi un favore.-continuo, sotto i suoi occhi irritati.-Ho bisogno che mi cambiate la classe per quest’ora.-
-Cosa? E perché mai?-domanda, quasi arrabbiata.
-La prego…-dico, implorandola.
-Ma perché? Sai che non è possibile.-
-Beh, a meno che lei non voglia rivedermi qui per aver spezzato il collo a uno della mia classe, prego.-dico, girando i tacchi.
Abbocca, abbocca, abbocca.
-Brook.-dice, schietta.
Sorrido prima di voltarmi verso di lei, incitandola a continuare.
-Vabene.-dice, insicura.
Graaaaande.
Mi catapulto da lei, prima di abbracciarla.
Noto che sorride sghemba, e mi spintona via con il suo fare serio.
-Non è molto professionale questo, Brook.-
-Lo so, preside.-dico, sorridendole.
Afferra un foglio dalla scrivania, prima di firmarci sopra.
Mi incita a prenderlo, e non ci penso due volte.
-Grazie, mille.-dico, prima di precipitarmi ai corridoi.
Corro verso la classe di Jen, scorgendo la sua figura accanto ad una ragazza.
Sorrido, e mi avvicino a lei con l’affanno.
-Jen.-
Noto che finisce di parlare con la ragazza, che entra velocemente in classe.
Si volta verso di me, prima di sobbalzare alla mia vista.
-Justin, che ci fai qui? Questa non è la…-
La interrompo, porgendole il foglio che ho tra le mani.
Lo afferra, sorridendo ad ogni riga.
-Sei di questa classe?-domanda, quasi sgranando gli occhi.
Annuisco, sorridendole a più non posso.
-Ma come è possibile?-
-Beh, ho le mie conoscenze.-dico, prendendola per i fianchi.
Mi abbraccia di colpo, poggiando il viso sul mio petto.
Che magnifica sensazione.

_Spazio per l'autrice._
Ciao ragazzi, come va?
Purtroppo vi devo annunciare che se questo capitolo non arriverà ad almeno 2-3 recensioni, non continuerò. Cioè, ho già pronti i prossimi capitoli e la storia si sta formando al meglio. Ma c'è questo calo di attenzione, tutto all'improvviso. Vi prego ragazzi, oltre che leggere, recensite anche la vostra. Mi piace troppo sapere cosa ne pensate, e poi non vale la pena continuare senza un vostro commento. Io in questi giorni ce la sto mettendo tutta a continuare, ma purtroppo ancora niente da parte vostra. Mi farebbe piacere sapere la vostra, e ancor più se pubblicizzate questa mia storia. Cioè, fatela leggere a qualche vostra/o amica/o. Ma penso che se non avrò recensioni, non pubblicherò più nessun capitolo. Voi mi rendete felice, non cingetemi a farlo, vi prego. Vabbè, spero 'alla prossima'. Much love<33

 

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Jenrauhl