19. BxD
Love Is Like A Present
17/06: compleanno Allyson
- Oh no… - Sussurrò la ragazza, colta da un’improvvisa disperazione.
Domani era il giorno di una cara amica che non vedeva da tempo a causa del suo trasferimento in Canada e tradizione voleva che le inviasse un regalo a casa ogni 17 giugno, visto che vedersi di persona non era possibile. Quell’anno, però, si era completamente dimenticata dell’avvicinamento di quella data e non aveva uno straccio di idea.
All’improvviso l’illuminazione: un peluche.
Li aveva sempre adorati e sarebbe andata sul sicuro. Non era molto elaborato, ma l’anno seguente si sarebbe rifatta e poteva sempre salvare le apparenze con un bel biglietto, no?
Raggiante indossò velocemente i primi vestiti che le capitavano e uscì di casa armata di portafoglio e carta di credito.
Si diresse a colpo di sicuro nel negozio “Sweetie”, in pieno centro, che da sempre era un tripudio di pizzi, colore rosa e cose soffici. Vendevano di tutto purché fosse femminile, alla moda e tenero.
In particolare erano famosi per la loro collezione di gonne in pizzo e tulle e per i loro peluche, che erano celebri anche nelle città vicine per essere i più soffici e adorabili in circolazione. La piccola azienda dove li producevano era chiamata “Sweetie Peluche” senza troppa fantasia, ma esclusivamente perché nessuno sapeva dove si trovasse e chi la dirigesse.
Avvistato il negozio accelerò l’andatura, impaziente.
Il negozio era illuminato, ma non c’era nessuno all’interno.
Entrò ugualmente, decisa a trovare un regalo per la sua amica. Una commessa le venne incontro, un sorrido radioso le illuminava il volto:
- Buongiorno signorina, benvenuta da Sweetie. Possiamo fare qualcosa per lei?
Il negozio poteva sembrare piccolo, ma non lo era affatto. Due piani di rosa in tutte le forme e i materiali. L’ala dedicata ai peluche, in particolare, occupava tutto il secondo piano e i colori spaziavano dal rosa confetto alle tinte pastello del verde e del giallo, ma nessun colore deciso.
- Sto cercando un peluche da regalare a una mia cara amica.
- Benissimo! – La commessa si illuminò ulteriormente. – Mi descriva la sua amica, così le indicherò il peluche giusto per lei!
La ragazza sapeva di questa tradizione: “Dimmi chi sei e ti dirò che peluche meriti” era uno dei motti del negozio.
- Mah, un tipo normale… Una grande passione per la musica rock e i romanzi d’amore. Ah, ama moltissimo le torte con l’amarena, se può servire.
- Umm… - La commessa rifletté, socchiudendo gli occhi. – Quindi un tipo deciso e un pelo eccentrico, ma romantico e che dà importanza ai sentimenti… Bene – Sorrise di nuovo – Penso di sapere cosa le serve!
Fece segno alla ragazza di seguirla e la condusse davanti a un grande scaffale colmo di peluche a forma di gattino o orsetto, tutti color ciliegia. Le finiture erano precise e quasi invisibili e i bottoni al posto degli occhi o i ricami sulle zampe e sulle orecchie si sposavano meravigliosamente con tutto il resto, esaltando la tonalità di ciliegia appena più chiara del pelo e il bianco che circondava i dettagli rifiniti a mano.
Erano fatti davvero bene. La ragazza si stupì di quanta cura potesse essere messa nel realizzare dei semplici peluche, che per altro erano fatti a mano per il 30%.
- Wow… - Non poté che emettere un’esclamazione di stupore davanti a quei colori e alla cura che ogni dettagli dei peluche trasudava.
La commessa sorrise.
- Però… - La ragazza si scostò una ciocca bionda dal volto, con un gesto impaziente. - … Sarebbe meglio se ci fosse un coniglietto fatto esattamente come questi. E’ possibile?
La commessa si rabbuiò:
- In effetti i conigli non li facciamo più…
- Oh, che peccato… - La bionda assunse un’espressione afflitta e pensò che era un peccato lasciare lì tutte quelle cose così tenere, che una volta le piacevano un sacco.
- Oh, non è il caso di preoccuparsi! – Sussurrò una dolce voce maschile, qualche passo vicino a loro.
La ragazza si voltò di scatto trovandosi davanti a un metro e ottanta di pelle ambrata, occhi nocciola e fisico palestrato, che gentile le sorrideva:
- Non ho potuto fare a meno di ascoltare la Sua conversazione e… Be’, in effetti credo che un coniglietto, per una volta, si possa realizzare.
La commessa sussultò:
- M-Ma, capo… Come pensa di fare?! Le macchine non sono più settate per realizzare coniglietti…
- Giusto… - Il ragazzone sorrise, avvicinandosi alla ragazza. - … E allora vorrà dire che realizzerò personalmente il coniglietto per questa affascinante fanciulla! – Spiazzando la ragazza si inginocchiò e le baciò delicatamente la mano, stringendola nella sua.
La biondina arrossì. Lui le sorrise ancora, alzandosi:
- Se volesse ripassare domani vedrò di consegnarle il migliore peluche che abbia mai visto!
- Oh… - Si sentì morire dentro. – In realtà mi servirebbe per domani, ma fa lo stesso, non voglio darle questo disturbo, quindi le regalerò un gattino. E’ lo stesso, davvero. – E per dimostrare la veridicità di quello che stava dicendo prese un peluche felino dagli scaffali e se lo strinse al petto, sorridendo.
In realtà sapeva che un coniglio sarebbe stato infinitamente più apprezzato da Allyson, ma quel ragazzo era così dolce e gentile che si sarebbe sentita in colpa anche solo a non preparargli la colazione.
La risposta che ottenne fu ben diversa da quello che si aspettava, infatti il ragazzo continuò a sorridere e rispose:
- Per domani? Ma allora è un regalo urgente… Bene, mi metto subito al lavoro allora!
E scomparve nel retrobottega. La ragazza si girò a guardare la commessa, perplessa e questi sospirò:
- Be’, il nostro capo non è solito assumersi questi incarichi e non l’ho mai visto fare una cosa del genere… Deve aver avuto un qualche effetto su di lui signorina!
Lei arrossì.
Qualche ora dopo usciva dal negozio con il peluche a forma di coniglio più bello che avesse mai visto stretto al petto, la determinazione a tenerselo (e a regalare a Allyson qualcos’altro a cui avrebbe pensato in seguito), un biglietto allegato al pacchetto dello stesso con un elegante “City Park. Domani. Ore 16. Ti aspetto, mia cara.” scritto a caratteri svolazzanti e uno strano fremito nel cuore…
-ANGOLO DELL’AUTRICE-
Yeeeee, ieri era il mio compleanno *^* Quindi ecco questa storia a tema compleannoso (?) :3
Niente da dire, sono Bridgette e DJ, che ha abbandonato quell’aria da tenerello (ma non del tutto; vedete dove lavora lol) per diventare un simpatico e delicato conquistatore un po’ più audace di prima (insomma, ha superato la modalità triglia).
Io amo particolarmente ritrarre la surfista, perché forse del reality è una delle (poche) ragazze normali presenti e mi dà un’idea di tranquillità. Sono pazza? Yep.
Anyway, eccoci qui: ora sono più vecchia di un anno *-* (?)
Bye byeeee, la nonnetta vi salita,
_Rainy_
PS: Vuoi farmi il regalo di compleanno? Un bel mi piace e una visitina al blog magari (si, sono un essere spregevole e ipocrita)…
BLOG: http://raggywords.blogspot.it/
FACCIADALIBRO: https://www.facebook.com/pages/Rainy_/615961398491860