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Autore: Alessia ViVi    16/06/2014    6 recensioni
Seguito della storia: Trunks e Pan un amore impossibile.
I figli di Trunks, Pan, Marron, Ub, Goten e Bra hanno dai dodici ai tredici anni. Fin da piccoli sono stati grandi amici ma una serie di eventi hanno fatto in modo che le loro strade iniziassero a dividersi. Tutto iniziò quando Mikail e Emelie si fidanzarono. Goku non accettò bene la notizia, ma per non fare sentire male il fratello fece finta di niente. Gli anni passarono e Goku che era ancora innamorato di Emelie iniziò a litigare con suo fratello Mikail per lei.
Dal primo capitolo:
"Sì, è vero!" Ammise. Poi entrambi non parlarono più e si rilassarono ascoltando il canto degli uccelli. Ad un certo punto Emelie sentì qualcosa di morbido avvolgerle la pancia e tirarla verso di se. Si accorse che era la coda di Mikail e si imbarazzò.
"Ti da fastidio?" Le chiese Mikail stringendola di più a se con la coda.
"No anzi, mi piace!" Gli rispose Emelie. Restarono ancora un po zitti per i loro pensieri poi Mikail parlò.
"Io....ti volevo chiedere una cosa"
Spero vi possa piacere :)
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lottare per amore'
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29. Capitolo. I fiori, il laghetto e la cascata.

"E' un posto meraviglioso"
"No, tu sei meravigliosa"
Le due figure in riva al lago si diedero un bacio. 
"Mi vuoi sposare?" 
L'immagine di Emelie iniziò a sfumare.

"Non so se è una buona idea" 
"Ma...cosa dici Emelie?" 
"Io rivelerei tutto in meno di cinque secondi e anche loro. Poi avevamo già deciso di occuparci del cibo, degli invitati e degli addobbi" 
La sua voce assunse quella di sua sorella Brianne
"Emelie?" 
"Oh va bene, dai" 
L'immagine sfumò di più e davanti ai suoi occhi iniziarono a comparire altre figure. 
"Shh...zitti si sta svegliando" 

Goku aprì finalmente gli occhi, davanti a lui sei ragazzi lo fissavano con un gran sorriso sul volto.
"Buon compleanno!" Urlarono tutti in coro. Goku sorrise.
"Grazie!" Disse sedendosi sul letto. Brianne lo circondò in un abbraccio.
"Finalmente il mio fratellino è diventato grande!" Disse stringendolo a sè mentre Mikail si asciugava una finta lacrima.
"Inizio a commuovermi, il nostro ometto è cresciuto" Goku gli tirò contro un cuscino ridendo. 
"Ma piantala!" Brianne si staccò e Goku si alzò dal letto.
"Oggi sarà un giorno bellissimo, vedrai" Si lasciò sfuggire Hinata. Emelie le tirò piano una gomitata.
"Che state tramando?" Chiese Goku sospettoso.
"Nulla, nulla" Rispose velocemente Brianne. Goku annuì.
"Mh mh...proverò a credervi" Brianne lo spinse verso il bagno.
"Lavati, vestiti ed esci da qua entro tre minuti!" Disse Brianne lanciandogli dietro dei vestiti.
"Ma...perchè tutta questa fretta?" Chiese Goku dal bagno.
"Dobbiamo essere da mamma esattamente fra...quindici minuti!" Disse guardando l'orologio e uscendo dalla stanza con gli altri.
"Cavoli!" Detto questo Goku si fece una doccia veloce e si vestì, poi scese in cucina per fare colazione. Fece in tempo a prendere una mela che Brianne prese lui e Mikail a braccetto e uscì di casa.
"Non c'è tempo per mangiare!" Disse guardandosi intorno, non c'era nessuno nei dintorni.
"Ma ho fame!" Si lamentò Goku. Brianne e Mikail si alzarono in volo.
"Fatti bastare la mela!" Goku si rassegnò e si alzò in volo pure lui. Il viaggio fu corto, in pochi minuti arrivarono e corsero verso la camera della madre.
"Sicura di farcela? Ti posso portare in braccio!" Disse Trunks avvicinandosi a Pan.
"Trunks non essere ridicolo! Ce la faccio!" Disse Pan. Trunks sospirò e annuì.
"Sono solo preoccupato" Pan sorrise.
"Vieni qua marito preoccupato!" Pan appoggiò le proprie labbra sulle sue, Trunks le mise le mani sui fianchi e la strinse a sè. Mikail, Goku e Brianne arrivarono in quel preciso momento.
"Mamma! Papà!" Gridò Brianne.
"Se volete torniamo più tardi" Disse Mikail imbarazzato. Pan si staccò da un Trunks rosso come un peperone e si rivolse ai figli come se non fosse successo nulla.
"Ciao ragazzi. Buon compleanno Goku!" Disse tranquillamente. 
"Emh...grazie mamma" Disse Goku un pò rosso di imbarazzo per la situazione in cui avevano trovato i genitori.
"Come ti senti mamma?" Chiese Brianne.
"Molto bene" Mentì Pan, poi Trunks diede una busta a Goku.
"Auguri Goku!" Goku la mise in tasca.
"Grazie papà" Pan si sistemò meglio la maglietta.
"Bene, possiamo andare" Trunks si riaccostò subito a lei. 
"Sicura che non vuoi una mano?" Pan scosse la testa.
"Trunks...va bene così" Trunks le porse un braccio.
"Ok ok, però tieniti a me" Pan sospirò.
"Se ti fà sentire meglio..." Poi i cinque uscirono dalla camera e dall'Ospedale.
"Allora ragazzi, che ci fate ancora qua?" Chiese Pan.
"Perchè?" Chiese Goku.
"E' il tuo compleanno, vai a divertirti" Rispose Pan.
"Sicura?"
"Tu e tuo padre siete troppo esagerati, sto bene" Goku sospirò.
"Ok, allora ci vediamo mamma" Tutti e tre abbracciarono la madre e poi si alzarono in volo.
"A presto" Disse Pan. In volo Mikail si avvicinò al fratello.
"Non sò perchè ti preoccupi tanto" Gli disse.
"Già, mamma sta bene. Non vedi com'è felice?" Si intromise Brianne.
"E' solo che..." Per un attimo pensò di dirli tutta la verità, d'altronde erano i suoi fratelli. Avevano il diritto di saperlo. 
"Cosa?" Ma poi vide il volto sorridente di Brianne. Non vleva far preoccupare pure lei,
"No nulla, avete ragione" Passarono il resto del viaggio in silenzio e quado atterrarono davanti a casa, Emelie agguantò subito Goku portandolo da un'altra parte.
"Allora Goku, ho bisogno di te" Annunciò Emelie. Goku la guardò sorpreso.
"Di me?" Chiese incredulo, di solito chiedeva a Mikail.
"Sì e per tutto il giorno" Goku non capiva.
"Cosa devo fare?"
"Vedi, Hinata e Vegeta andranno a fare la spesa mentre Niccolò mi ha detto che vorrebbe passare del tempo da solo con Brianne e quindi..." A Goku non piacevano quei punti di sospensione, aveva iniziato a capire che cosa voleva e avrebbe detto di no, anche se glielo chiedeva lei.
"Dobbiamo fare shopping insieme" Annunciò. Aveva indovinato.
"Ma Mik..." Emelie lo interruppe.
"Deve aiutare Vegeta e Hinata, poi odia fare shopping con me"
"E io no?" Sussurrò Goku ma Emelie lo sentì.
"Sarà divertente"
"Proprio..."
"Passeremo un bel pomeriggio, vedrai" Goku a quelle parole strabuzzò gli occhi, pensava solo la mattina, non anche il pomeriggio!
"No"
"Sì"
"No"
"Ti prego!" Goku sospirò.
"E va bene! Quando si parte?" Chiese esasperato. Tutto il pomeriggio. In giro per negozi. Con una ragazza. Aiuto...
"Subito, gli altri lo sanno di già" Goku si rassegnò, inizava la sua tortura. Mikail intanto avvisò gli altri.
"Bene ragazzi, Goku se ne è andato. Possiamo inziare" Si misero tutti davanti a lui sull'attenti.
"Vegeta e Hinata penseranno al cibo, Niccolò e Brianne agli addobbi mentre io chiamerò tutti gli invitati. D'accordo?" 
"Sì signore!" Scherzò Brianne, poi ognuno iniziò il proprio compito.

Pan entrò in casa e si sedette subito sul divano. 
"Stai bene? Vuoi che ti porti qualcosa?" Pan sospirò.
"Trunks..."
"Un bicchiere d'acqua, una coperta..." Continuò lui.
"Trunks" Disse più decisa.
"Vuoi che ti accendo la televisione? O vuoi qualcosa da mangiare?"
"Voglio che la smetti!" Urlò.
"Scusa"
"Non importa, ma non voglio che fai così. Mi fai sentire debole" Si spiegò Pan.
"Giuro che la smetto. Però se tu hai bisgono di qualcosa devi dirmelo" Pan annuì.
"Lo farò" Trunks si sedette accanto a lei.
"Sai, Goku ha capito subito che qualcosa non andava" Disse.
"E tu cosa gli hai detto?" Chiese Pan.
"La verità"
"Avevamo deciso che non lo avremmo detto ai ragazzi"
"Lo sò, ma lo sa solo lui. Ha promesso di non dirlo a nessun altro" Pan si alzò e prese il cellulare. 
"Devo chiamarlo, gli devo dire di non preoccuparsi"
"Goku non è più un bambino. E' grande, non ha bisogno che tu gli dica di non preoccuparsi"
"Se è come il padre sarà disperato" Gli fece notare Pan. Trunks rise e la prese per un braccio facendola risedere.
"Oggi non devi andare a lavoro?" Chiese mentre lui le accarezzava la guancia.
"Dovrei, ma tu sei più importante" Le diede un bacio sulla fronte.
"Come faranno senza un capo?" Chiese Pan lasciandosi coccolare.
"Il capo non riuscirebbe a far nulla comunque senza la sua segretaria" Le diede un altro bacio, questa volta sulla bocca e prese il telecomado appoggiato lì vicino.
"Allora ci guardiamo qualcosa?" E la accese.
Intanto Goku ed Emelie uscirono dal quarto negozio di scarpe che avevano visitato quella mattina.
"Basta, ti prego" La implorò Goku.
"Non lamentarti, scommetto che ti stai divertendo"
"Tantissimo" Poi Emelie lo vide, un bellissimo vestitino blu e si avvicinò alla vetrina del negozio.
"E' bellissimo!" Goku annuì sbadigliando e Emelie lo trascinò dentro il negozio. Prese il vestito con la sua taglia, andò verso i camerini e lo fece sedere su una poltroncina.
"Arrivo subito" Goku annuì distrattamente. Dopo pochi minuti Emelie uscì dal camerino e si mise davanti a lui.
"Che ne pensi?" Goku alzò lo sguardo e dovette trattenere un verso di meraviglia. Era...era...
"Wow...sei...sei stupenda" Emelie arrossì.
"Forse è un pò troppo corto..." Goku si alzò e le fece fare un giro su se stessa.
"Sei perfetta" Emelie lo ringraziò e tornò nei camerini per ri-cambiarsi. Dopo dieci minuti erano di nuovo fuori, questa volta con una busta in mano.
"Ora andiamo a mangiare qualcosa, non ci vedo più dalla fame!" Annuncià Goku. Emelie acconsentì, aveva anche lei un pò di fame. Trovarono una paninoteca e si sedettero al tavolo per ordinare.

Drin...Drin...Drin...
"Pronto?" Rispose Mikail.
"Ehi Mik, potresti venire qua? Abbiamo pensato a una cosa per sta sera!" Gli disse Niccolò.
"E non puoi dirmelo e basta?" Chiese Mikail.
"Dai vieni, scansafatiche! Siamo da Tanshu!" Tanshu voleva dire solo una cosa...
"Arrivo subito! Avete avuto un'idea magnifica!" Uscì di casa, ma non volò. Il negozio di Tanshu distava poco da lì. Bastava fare una deviazione per il parco appena arrivato in città e sarebbe arrivato in dieci minuti.
Da un'altra parte...
"Era proprio quel che ci voleva, un buon gelato al cioccolato!" Disse Goku.
"Sì, peccato che ne hai mangiati tre!" Lo prese in giro Emelie.
"Io amo mangiare e mangio. Non sono come voi ragazze che fate tutte quelle diete inutili" Disse Goku. 
"Sai Goku, tu sei un Sayan e mangiare dieci panini e tre gelati al cioccolato non ti fà nulla, ma per delle personi normali anche solo tre panini fanno la diferenza" Disse Emelie. Goku sbuffò.
"Uff, senti io non ho più voglia di andre in giro per negozi" Disse Goku.
"Stranamente nemmeno io"
"Mhh...allora possiamo fare qualcos'altro" Suggerì Goku.
"Tipo?" Chiese Emelie.
"Ti voglio portare in un posto speciale, però è un pò lontano"
"Emh...Goku non ho molta voglia..." Disse Emelie.
"Dai! E' bellissimo" Emelie scosse la testa.
"E se facciamo un giro al parco?" Goku acconsentì.
"Ma dopo ti porto in questo posto!" Emelie non lo ascoltò e lo trascinò verso il parco. Non sapeva che pure Mikail aveva avuto la stessa idea. Intanto lui si era fermato un attimo a parlare con dei suoi compagni di scuola che quella sera avrebbero parteciato ala festa di compleanno. Il cellulare squillò.
"Ti muovi?!" Chiese Niccolò.
"Arrivo!" E chiuse la telefonata. Salutò i compagni e osservò per un attimo un gruppetto di ragazze che stava giocando ad obbligo e verità, ma poi proseguì.
"E' stato emozionante Emma!" Sentì urlare una ragazza dai capelli rosa.
"Mi ha fatto piangere!" Disse un'altra. Dalla voce sembrava Blaire Brown, la ragazza metà americana che frequentava il primo anno nella sua scuola.
"Obbligo o verità?" Disse Emma a quest'ultima.
"Obbligo!" Emma si guardò intorno e sussurrò qualcosa nell'orecchio della ragazza. Mikail poco dopo sentì qualcuno bussargli sulla spalla.
"Ehi, Mikail giusto?" Sentendo il suo nome si voltò.
"Ciao" Disse. Era Blaire.
"Devo fare una cosa, te stai fermo" E avvicinò il proprio volto al suo. A pochi metri di distanza Emelie e Goku stavano parlando.
"Ora?"
"No"
"Ora?"
"Ho detto no!"
"E ora?"
"Finiscila Goku!"
"Ma io voglio solo portarti in un posto!"
"E io voglio solo riposarmi un attimo in mezzo al verde del parco!" 
"E va bene!" Goku sbuffò. Emelie sorrise soddisfatta e si guardò intorno. Una coppietta che si baciava, un gruppetto di ragazze, due di loro che applaudivano...Aspetta, Mikail? Ma...
"Però era un bel posto..." Mormorò Goku. Non si sbagliava, quello era Mikail, il suo ragazzo e stava baciando...Blaire?
"Emelie tutto bene?" Lei non rispose e continuò a guardare alle spalle di Goku che si era messo davanti a lei. Si era di sicuro sbagliata, non poteva essere Mikail...Lui...E se avesse sfruttato quel giorno per stare con Blaire, la ragazza con cui la tradiva? Eppure Mikail è così sincero...
"Ehi? Terra chiama Emelie!" Emelie sorrise e lo prese per mano.
"Mi porti in quel posto speciale?" Goku sorrise a sua volta e la portò dietro un albero.
"Chiudi gli occhi, ti porterò io in volo" Emelie chiuse gli occhi e Goku volò via con lei in braccio. Se solo Emilie fosse rimasta cinque secondi di più avrebbe visto Mikail spingere via Blaire e urlare di non farlo più, per poi andar via dal parco.

Come hai potuto farmi questo? Come puoi essere stato così...meschino? Quando mi baciavi pensavi a lei vero? Ma perchè Blaire? Perchè una ragazzina come lei? Era una fortuna che avesse gli occhi chiusi, altrimenti sarebbe scoppiata a piangere. Perchè? Eppure Mikail sembrava così sincero quando diceva di amarla, sembrava sincero quando la baciava o l'abbracciava. Si sentì tradita, offesa, debole e sola. Si strinse di più a Goku immergendo la propria faccia nella sua maglietta. E Goku? Lui non capiva. All'improvviso l'aveva vista bloccarsi e guardare un punto nel parco, sembrava ferita, poi all'improvviso gli aveva chiesto di portarla in quel posto speciale...Beh, era felice che lei aveva voluto seguirlo ma gli sembrava troppo strano. 
"Non manca molto Emelie, quindi non addormentarti, mi dispiacerebbe svegliarti" Le disse. Emelie annuì, ma non disse nulla. Se avesse parlato le sarebbe uscito un singhiozzo e poi le lacrime. Dopo un pò Goku atterrò e la posò a terra. Emelie aprì gli occhi ed ebbe un deja-vu...
"Ti piace? L'ho scoperto un pò di tempo fa'" Un prato verde pieno di fiori e al centro un piccolo laghetto con una cascata...Aveva già visto questo posto, esattamente cinque anni prima...
"Quindi io non posso sapere dove mi stai portando?" Gli chiese Emelie aggrappandosi di più a lui.
"No. Quindi chiudi gli occhi" Emelie gli chiuse subito e aspettò che Mikail le dicesse di riaprirli. Emelie fino a pochi mesi prima non si era accorta di quanto fosse carino e dolce Mikail, eppure lo conosceva da una vita. Fra le sue braccia si sentiva bene e al sicuro. Mikail atterrò dopo mezz'ora di volo e mise a terra Emelie.
"Ora puoi riaprirli" Emelie aprì gli occhi e rimase incantata dal posto in cui Mikail l'aveva portata. C'era un prato verde pieno di fiori e al centro un piccolo laghetto con una cascata.
"Ma è bellissimo!" Disse Emelie continuando ad ammirare il paesaggio. Mikail si sedette sull'erba.
"Come hai fatto a trovare un posto così bello?" Gli chiese Emelie sedendosi al suo fianco.
"Un giorno stavo volando da queste parti e quando ho visto questo posto mi sono fermato e mi sono fatto una nuotata. Ci vengo spesso." Le rispose Mikail.
"Nessuno sa di questo posto apparte io" Le disse fissando l'acqua dell'lago.
"Scommetto che mi hai portata qui per dirmi una cosa importante!" Gli disse Emelie. Mikail non ci poteva credere, come aveva fatto a indovinare?
"Sì, è vero!" Ammise. Poi entrambi non parlarono più e si rilassarono ascoltando il canto degli uccelli. Ad un certo punto Emelie sentì qualcosa di morbido avvolgerle la pancia e tirarla verso di se. Si accorse che era la coda di Mikail e si imbarazzò.
"Ti da fastidio?" Le chiese Mikail stringendola di più a se con la coda.
"No anzi, mi piace!" Gli rispose Emelie. Restarono ancora un po zitti per i loro pensieri poi Mikail parlò.
"Io....ti volevo chiedere una cosa" Iniziò Mikail bloccandosi imbarazzato. Non sapeva come chiederlelo e aveva paura che lei avesse detto di no.
"Sì? Dai non avere paura mica ti mangio!" Disse Emelie accorgendosi della faccia di Mikail.
"Beh ecco...noi ci conosciamo da tanto...e...io...insomma tu...mi piaci!" Ammise Mikail con difficoltà. La paura che lei dicesse di no l'aveva preso a tal punto che non riusciva quasi più a parlare.
"E....volevo chiederti se...tu....vuoi" Emelie non lo lasciò finire e gli diede un bacio sulla bocca. 
"Essere la mia fidanzata" Terminò Mikail appena si staccò da Emelie. Come risposta lei gli diede un altro bacio.
"Immagino che sia un sì!" Le disse Mikail.
"Immagini bene!" Disse Emelie sdraiandosi sull'erba insieme a Mikail.

"Allora? Non dici nulla?" Chiese Goku.
"E' bellissimo" Il giorno in cui si mise con Mikail, lui la portò in questo posto. Una lacrima scese sul suo volto.
"Perchè piangi? Ho fatto qualcosa?" Emelie scosse la testa e sorrise.
"Non ti preoccupare, sono solo contenta" Ma in realtà dentro stava malissimo. I due si sedettero sull'erba con i piedi immersi nell'acqua del laghetto.
"Mi piace qui, è silenzioso" Disse Goku. Emelie iniziò a pensare. Goku è dolce, sincero, è un bambino come il suo bis nonno materno, non mi avrebbe mai tradita, non avrebbe fatto come Mikail.
"Che fai?" Chiese Goku curioso del suo silenzio.
"Penso e immagino" Goku annuì e chiuse gli occhi. Emelie lo guardò bene, era molto bello, non ci aveva mai fatto caso prima. All'improvviso le venne voglia di baciarlo, forse un pò per vendetta contro Mikail e forse perchè in effetti quel bacio che le aveva dato lui mesi prima era stato...bello.
"Goku, apri gli occhi" Goku fece come ordinato e lei lo baciò. Goku era sorpreso, perchè lo stava baciando? Ma Emelie che lo baciava, l sue labbra sulle proprie...per un attimo si dimenticò del fratello e rispose al bacio, prendendola per i fianchi e mettendola sotto di sè. Pure Emelie non ricordò più quello che la legava a Mikail, pensava solo a Goku, alle sue labbra e al tradimento del suo...ragazzo? Non si poteva neanche definire tale. I due continuarono a baciarsi e non si accorsero che la situazione stava scivolando di mano, Emelie aveva afferrato la maglietta di Goku e gliel'aveva tolta, mentre lui aveva preso a slacciare i bottoni della camicetta. Ma l'immagine di Mikail si sovrappose a quella di Emilie nella mente di Goku e si staccò di scatto da lei.
"Io...scusa non so cosa mi sia preso" Disse Emelie, ma invece lo sapeva bene. Voleva solo vendicarsi di Mikail, fare la stessa cosa che lui aveva fatto con Blaire. Ma c'era un problema,le era piaciuto.
"E' colpa mia, non avrei dovuto continuare" Disse Goku rimettendosi la maglietta. Emelie era rimasta seduta a terra, con la camicetta slacciata e mille pensieri confusi nella mente. Le era piaciuto, le era piaciuto baciare Goku.
"Io...non andare via" Disse notando che Goku si stava allontanando sempre più da lei.
"Non posso restare, potrei pentirmi. Non voglio tradire di nuovo mio fratello" Emelie si alzò e gli prese un braccio.
"Resta, io...mi è piaciuto" Goku la guardò sorpreso ma liberò il suo braccio.
"Sei confusa e non sò il perchè. Fidati rimpiangerai questo momento fra qualche ora" Emelie scosse la testa. Forse aveva ragione, l'avrebbe rimpianto ma ora...ora voleva solo risentire il sapore delle sue labbra.
"Io...mi dispiace" E lo ribaciò. Goku cercò di opporsi ma i suoi sentimenti per lei erano troppo forti. La prese per i fianchi stringendola a sè, poi la spinse a terra e si mise sopra di lei. Le bacio la bocca, le guance, il mento, il collo...sentiva dentro qualcosa che non riusciva a reprimere, Emelie invece era rimasta un pò stupita da quella reazione improvvisa. Le tolse la camicetta e si fece ritogliere la maglietta, poi armeggiò con i lacci del suo reggiseno. Una voce nel cuore di Emelie gridava "No!", ma una più forte nella sua mente diceva che era giusto, che Mikail se lo meritava. Goku le tolse anche il reggiseno e le baciò i seni e la pancia, poi scese più giù e le sfilò la gonna. Solo lì si fermò e lievitò lontano da lei.
"Vestiti e vai via!" Urlò dall'alto. Fai come ti dice, a te piace Mikail. Non ascoltarlo, anche lui lo vuole e Mikail se lo merita. Ti ha tradita, ma non è giusto lo stesso, illuderesti Goku. Goku ti vuole, accontentalo. Cuore e mente si scontrarono fra di loro e alla fine fu mente a vincere. Emelie lievitò fino a Goku e lo abbracciò.
"Lo voglio, Goku" Disse Emelie. Goku si voltò verso di lei e la guardò triste.



-Spazio dell'autrice che i lettori (se ci sono ancora) vorranno uccidere-
Ok, non ho scusanti. Cioè ce le ho, però insomma...due mesi...Perdonatemi, per favore!
Sono andata in vacanza e poi ho iniziato subito a studiare per l'esame di terza media, domani ho un'altra prova e fino a giovedì prossimo mi tocca studiare. 
Mi dispiace per questo ritardo ma lo studio è molto importante, in modo particolare quest'anno. Giuro che appena finirò tutto inizierò a impegnarmi seriamente, forse non mi sentirete per qualche mese ma poi ritornerò e questa volta pubblicherò capitoli più regolarmente. 
Spero di sentirvi presto e che non siate troppo arrabbiati con me.
Un bacio a chi mi segue ancora nonostante tutto, 
Alessia.



  
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