Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |      
Autore: Elle_Ry    16/06/2014    1 recensioni
Due amici, Erik e Ellie, si stanno preparando per festeggiare il compleanno di Erik. I genitori li portano in un luogo sconosciuto...
Genere: Avventura, Fantasy, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 1                                            "Il viaggio"

-Dai, Erik, andiamo!- Mi gridò Ellie dall'uscio di casa. 

-Ecco, ho quasi finito! Dammi il tempo di controllare che abbia preso tutto!- risposi. 

Era il 14 novembre 2013, e doveva essere il giorno più bello della mia vita. L'indomani avrei compiuto il mio quindicesimo anno, e i miei genitori avevano deciso di festeggiarlo in un posto a me ignoto, ma che loro due si ricordavano benissimo. "Io e tua madre andavamo sempre lì, ti piacerà, fidati", mi ha convinto così papà. Ma non ero felice solo per quello. La cosa che mi ha reso davvero emozionato è che al mio compleanno partecipasse anche Ellie, la mia amica d'infanzia! ...per cui avevo un debole da due anni ormai. Ma la sua amicizia per me è sempre stata una delle cose più importanti al mondo. 

-ERIK! Ti vuoi sbrigare?- 

Oh accidenti! Mi sono fermato a pensare e non mi sono reso conto che il tempo, a differenza di quanto pensi, continua a scorrere. Gettai un'ultima occhiata alla mia cameretta e scesi di corsa le scale. 

Ellie mi squadrò con un'occhiata delle sue e mi disse: -Ma come ti sei conciato? Per una festa in un prato ti vesti cos... ops!- e si ammutolì, rossa per la vergogna. 

-Grazie per avermi svelato il magico posto dove festeggerò il mio compleanno- risposi con una sottile vena di sarcasmo. Che poi alla fine, un paio di scarpe da ginnastica, un jeans e una maglietta a maniche corte, non sono adatti per una giornata su un prato? 

-Dov'è Billy?- gli chiesi. 

-E' già in macchina, e scodinzola a più non posso! Stiamo aspettando solo te... il solito ritardatario- mi rispose uscendo di casa, con la sua classica strizzatina d'occhi che mi faceva impazzire. 

Mi affrettai a uscire di casa con il mio zaino sulle spalle, e colsi mio padre che caricava quattro sacchi a pelo nella Jeep, cercando di non farsi vedere nascondendosi dietro a mamma. Ma non aveva calcolato una cosa: papà è almeno il triplo più grande di mamma. -Ed è tutta salute!" mi dice sempre, quando lo punzecchio sul suo fisico. Ma a quel punto avevo già capito tutto. Prato, sacchi a pelo, le torce che avevo visto prima nello zaino di Ellie... era chiaro dove mi stavano portando. Salutai con un cenno della testa la mia casa, e mi accinsi a salire in macchina. Papà guidava, mamma si era già seduta e aveva già acceso la sua prima sigaretta, e io ero con Ellie nei sedili posteriori, con Billy sopra le ginocchia che cercava di leccarmi le dita.

-Papà, hai controllato tutto? Abbiamo preso tutto?- chiesi, come ho sempre fatto prima di partire per qualunque posto necessitasse di utilizzare l'automobile. 

-Sì. Erik, stai tranquillo- mi rispose papà. -Tra circa... due ore dovremmo arrivare a destinazione- annunciò.

-Perfetto- risposi, mettendo subito mano agli auricolari contenuti nella tasca dei miei jeans.

-Grazie mille della vostra ospitalità, il pranzo era ottimo!- esclamò Ellie.

-Figurati, sei sempre la benvenuta- rispose mia mamma. Tirai fuori gli auricolari e li collegai al mio cellulare. 

-Oh no! Ho dimenticato i miei a casa- mi sussurrò Ellie indicandoli.

-Puoi unirti a me, se vuoi- risposi bisbigliando.

-Grazie- rispose Ellie, sorridendomi. Gli porsi una cuffia, lei la indossò e appoggiò la testa sulla mia spalla, lasciando cadere i suoi capelli castani lucenti sul mio petto. Io trattenni il respiro, come a non volerle dar fastidio. Intanto era cominciata la nostra canzone preferita. Lei la canticchiava a voce bassa, io battevo il piede a ritmo, facendo sobbalzare Billy, che dopo un po' scese dalle mie ginocchia e andò sopra quelle di mamma.

Gettai uno sguardo fuori dal finestrino. Era una giornata molto calda, ma non troppo. Il cielo era di un azzurro che mozzava il fiato, come a  voler sembrare un velo di infinito tessuto. Ma, aguzzando la vista, vidi fare capolino dietro le montagne in lontananza delle nuvole, ma non mi preoccupai più di tanto. Qualche volta appoggiavo la mia guancia sulla testa di Ellie, e mi sentivo come in un sogno. Sempre sognando, mi addormentai.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Elle_Ry