Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Chamelion_    14/08/2008    1 recensioni
Bestia ambigua. Pur avendo il sangue freddo, vive nel deserto. E' coperto di squame, come una corazza per difendersi dal mondo. Dal pericolo non fugge: si rende simile ad esso per non essere visto.
Che passa realmente nella mente di un camaleonte?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

play "Chameleon"



Il camaleonte strisciò con incertezza sulla ringhiera del balcone, avvinghiandosi ad essa in modo da far aderire il suo corpo alla superficie solida e circondandola con una stretta appiccicosa. Non ebbe il coraggio di guardare giù, da nessuno dei due lati della ringhiera. Sembrava temere tanto il pavimento del vicino balcone quanto il prato collocato molti metri al di sotto. Per lungo tempo sembrò intenzionato a non muoversi e a rimanere lì, spalmato sul bordo della ringhiera, immobile come nella speranza che il sole cocente potesse in qualche modo far sciogliere il suo sangue freddo per natura.
Sarebbe potuto apparire placido e spensierato, non fosse stato per gli occhi: li teneva fissi davanti a sé, tremanti appena come cellule in un mare di plasma, come ninfee ancorate al fondo dello stagno e vibranti sulla superficie dell'acqua. Gettava ogni tanto un'occhiava fugace al prato o al balcone, per poi riportare gli occhi vitrei e rotondi davanti a sé.
Il collo allungato, fermo, teso in avanti con tutti i muscoli visibilmente contratti nel tentativo di restare immobili.
Talvolta persone o cose gli passavano a fianco, ed esso tacitamente adeguava il proprio aspetto a loro. Senza muovere una squama, senza accennare il minimo fastidio, era come una lucciola lampeggiante, che un momento c'era e un momento era nullo.
Non cercava, infatti, di adeguarsi a ciò che lo circondava: il suo intento era annullare se stesso, per non essere notato da ciò che lo circondava; come avesse paura di essere ingoiato da ciò a cui non assomigliava.
Se da lontano poteva apparire fermo e immobile, avvicinandosi, si potevano vedere le sue membra tremare ancor meno visibilmente dei suoi occhi, contratte dal costante terrore di cadere, o di essere visto per quello che era.
Ci si chiedeva dove quel suo lento e appena percettibile strisciare potesse portarlo. Cosa che, probabilmente, si domandava esso stesso, mentre continuava a tremare stando fermo.












_______________________________________________________

Sparisco nuovamente per venti giorni circa. Tornerò a spiare le stanze dei miei autori preferiti nei primi di settembre. Buone vacanze.
Frida.



  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Chamelion_