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Autore: no_light_    17/06/2014    1 recensioni
Vite diverse, situazioni diverse, dall'età infantile fino all'età adulta. Semplicemente tanti pezzi di vita che si susseguono secondo il filo conduttore controllato dal destino.
[Presenza di Ziam e Nosh]
Questa raccolta si è classificata terza al concorso lampo di "Una direzione: fanfiction".
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Salve!
Come avete letto, ho scritto questa raccolta di drabble per un concorso! 
Sinceramente sono le mie prime drabble, quindi non siate troppo cattive lol
Spero vi piacciano almeno un po'!




1. Fotografia, rose, angst
Niall guardava la vecchia fotografia che aveva ritrovato in una scatola in soffitta il giorno prima con gli occhi celesti lucidissimi.
Le lacrime premevano agli angoli degli occhi per uscire copiose e scivolare lentamente sulle sue guance arrossate.
Il sorriso di Ollie, sua ex ragazza da ormai sei mesi, gli fece accelerare i battiti cardiaci e, desideroso di poterla accarezzare davvero, passò l’indice su tutto il suo profilo.
Ricordava che proprio lui aveva deciso di scattarle una foto durante una loro gita al mare.
Era stata una giornata bellissima, quasi perfetta, ma tutto ciò che gli rimaneva erano delle rose secche, rimaste in quella scatola da mesi, e quella fotografia.
 




2. Lecca-lecca, portachiavi, piuma
Zayn, mentre aspettava la cena, cominciò a girare per la sua stanza.
Si avvicinò alla scrivania e notò un piccolo portachiavi a forma di piuma. Era coloratissimo; lo ricordava perfettamente perché lo aveva regalato a Liam quando si erano conosciuti.
Si erano incontrati nel reparto pediatria dell’ospedale della città; Liam era lì per la sorellina, ricoverata per una febbre molto alta, Zayn invece ci lavorava due giorni a settimana travestito da pagliaccio.
Amava rendere felici i bambini con dei lecca-lecca, e da ormai un anno rendeva felice anche Liam, e proprio lui lo chiamò dalla cucina.
Prima di cominciare a mangiare gli lasciò un tenero bacio a stampo.
 






3. Divano, finestra, boccoli, occhiali
Rachel osservava le goccioline che, veloci e inesorabili, scendevano sui vetri della finestra appannata.
‹‹Dai, vieni qui!›› la distrasse Louis, battendo una mano sul divano.
Gli sorrise e si sedette accanto a lui.
Come al solito il ragazzo prese a giocare con i suoi boccoli neri, provocando le sue risate.
‹‹Sai che adoro i tuoi capelli, nonostante tu dica che sono solo un ammasso informe!››
Rachel sbuffò e si sistemò meglio gli occhiali sul naso.
Louis, per stringere i suoi ricci, non si era accorto di averle urtato le stanghette della montatura, ma non si arrabbiò perché ogni volta che vedeva il suo sorriso si scioglieva.
 




 
4.Babysitter, ruttino, specchio 
Harry aveva bisogno di soldi, perciò si lasciava sottomettere da un bambino pestifero senza batter ciglio.
Era il babysitter di Tom e, dopo averlo fatto mangiare, provò a fargli fare il ruttino dandogli delle pacche leggere sulla schiena.
Dopo un quarto d’ora finalmente ce l’aveva fatta e il bimbo, come se avesse capito che doveva dargli un po’ di tregua, si addormentò beato nel suo passeggino.
Rapidamente si posizionò davanti all’enorme specchio del soggiorno. La sorella maggiore del piccolo gli piaceva e l’idea di farsi vedere in quelle pessime condizioni non lo allettava.
‹‹Tranquillo, sei carino anche così›› gli sussurrò proprio lei entrando in casa, facendolo arrossire.
 




5.Fiera, notte, campi 
Ines aveva sempre odiato le feste di paese, ma cambiò idea quando i suoi amici la trascinarono ad una fiera nei pressi di Barcellona.
Erano vicini ad alcuni campi arati dove i contadini avevano allestito bancarelle per offrire il loro vino e i loro prodotti.
Il suo sguardo era stato catturato da uno stand in particolare, dove uno dei ragazzi più belli che avesse mai visto distribuiva formaggio; i suoi capelli erano scuri come la notte, gli occhi sembravano dorati, e il viso era perfetto.
Proprio il bel sconosciuto alzò lo sguardo verso di lei e le dedicò un sorriso che non avrebbe mai dimenticato.
 

 



6. Kids!AU 
Niall era sempre stato un bambino introverso, e non era mai riuscito a rispondere per le rime ai bulletti che gli rubavano il pranzo.
Aveva cambiato città, ma anche nella scuola elementare di Dublino era spesso vittima di bambini prepotenti.
Un lunedì mattina si era rassegnato al fatto che nemmeno quel giorno avrebbe mangiato il suo panino, finché un bambino con gli occhi azzurri e i capelli castani a scodella lo affiancò.
‹‹Ehi, ridategli subito il suo cibo!››
Purtroppo nemmeno Louis, così si chiamava il suo difensore, riuscì a contrastarli.
L’unica cosa positiva fu che, non solo divisero la merenda del castano, ma che dopo sedici anni erano ancora amici.
 




 
7. Supernatural!AU 
Liam non era riuscito a contenersi e, proprio davanti al ragazzo che gli piaceva, si trasformò.
Odiava quella parte di sé, fortunatamente però non aveva mai aggredito nessuno.
I canini dolevano, ma guardare il viso apparentemente turbato di Zayn era più straziante.
‹‹Non ti farò del male, è solo che ho una fame terribile e non sono riuscito ad evitarlo››
Non era la prima volta che si trasformava davanti a lui, era l’unico che conosceva la sua vera natura.
Il moro, con un piccolo sorriso, si avvicinò al suo corpo. Gli accarezzò le vene rosse sotto gli occhi e, lasciandoci un piccolo bacio, sussurrò ‹‹A me piaci anche così››
 
 



8. Fanboys 
Liam e Zayn aspettavano quel concerto da mesi. Quando si ritrovarono a fare la fila davanti ai cancelli ancora chiusi del Wembley quasi non ci credevano.
‹‹Ehi, mi hai fatto male!›› esclamò il moro, massaggiandosi il braccio.
‹‹Scusa, ma dovevo capire se era tutto un sogno›› si giustificò euforico Liam.
Dopo circa quattro ore riuscirono ad entrare, trovando degli ottimi posti in seconda fila.
Stavano schiacciando il manto erboso che anni addietro era stato calpestato da giocatori di importante fama mondiale. Però quando Leona Lewis comparve sul palco, Liam e Zayn pensarono solo a urlare come ragazzine esaltate, ridendo e cantando parola per parola ogni canzone.
 
 




9. Pozzanghera, risate, 'Idiota!'
 ‹‹Sei un idiota!›› esclamò Harry, scosso dalle risate.
Il suo migliore amico Louis era la causa di tutto.
Aveva preso la patente da poco e, per prendere dimestichezza con l’automobile, si esercitava nell’ampio spiazzo dietro casa del riccio.
Da poco la pioggia aveva smesso di cadere incessante su Londra, perciò il castano aveva deciso di esercitarsi. Guidava tranquillo, quando a un certo punto sentì l’urlo di Harry.
Affacciandosi dal finestrino si rese conto che non aveva notato una pozzanghera lì vicina e, prendendola in pieno con la gomma, aveva bagnato completamente la maglietta dell’amico.
‹‹Perdonami›› disse, scoppiando a ridere poco dopo. La risata di Harry era contagiosa.
 
 




10. Smut, fluff, doccia
 Liam stava passando tranquillamente la spugna sul suo torace insaponato, quando il rumore della tendina lo fece voltare.
Zayn, con un sorriso birichino, entrò in doccia.
‹‹Ti sembra il momento?›› gli domandò ridacchiando il castano, cominciando ad insaponare la pelle mulatta dell’altro.
‹‹Non stai opponendo molta resistenza a quanto pare›› gli rispose, respirando più forte sentendo le dita di Liam scivolare sulla sua erezione.
Il castano sorrise e baciò piano il ragazzo, mentre le sue carezze cominciarono ad essere più audaci e rapide.
‹‹Per fortuna siamo già sotto la doccia›› mormorò ansimando Zayn, stringendosi contro il corpo del più grande.
‹‹Hai avuto un’idea geniale tesoro›› sussurrò felice Liam.
 
 




11. Lungo viaggio in treno, posti vicini 
 Claire era abituata a dover prendere il treno almeno una volta a settimana per raggiungere Manchester.
Viveva da sola a Bristol da ormai due anni, e per poter raggiungere sua nonna ogni settimana doveva affrontare un viaggio di tre ore e mezza.
Per lei, però, avrebbe fatto di tutto. Pensava al suo viso troppo stanco a causa della malattia che la stava consumando anche mentre era seduta in treno.
Diverse lacrime scivolarono sul suo viso, quando all’improvviso una mano si posò delicata sul suo braccio.
Incontrò due occhi verdi mozzafiato, e sorrise quando capì che quel ragazzo dal viso dolce avrebbe fatto di tutto per farla distrarre fino a Manchester.
 
 
 


12. Pesci rossi, giostra, 'Sono più bravo di te!' 
Quella domenica mattina il Luna Park era gremito di gente, soprattutto di bambini che correvano da una giostra all’altra.
Nonostante l’età media fosse di sei anni, gli unici due ragazzini infantili sembravano Josh e Niall.
Anche se avevano diciotto anni, infatti, ogni volta che andavano al parco giochi si sfidavano e chi vinceva era solito sfottere il perdente.
‹‹Sono più bravo di te!›› urlò il biondino, contro a un Josh scuro in volto per la sconfitta.
Niall prese sorridente la busta contenente il pesciolino rosso che aveva vinto ad una bancarella e, allegro, si diresse verso le montagne russe.
‹‹Me la pagherai Horan!›› affermò Josh, mettendosi in fila accanto all’amico. 
 




 
13. Lecca-lecca 
Nel periodo natalizio le strade di New York erano più affollate del solito.
Harry non aveva ancora comprato il regalo a sua sorella Gemma; doveva sbrigarsi se non voleva presentarsi a mani vuote il giorno della Vigilia.
Stava osservando i prezzi di alcuni gioielli, quando sentì il lamento di qualcuno accanto a lui.
Abbassò lo sguardo e un bambino, sicuramente non americano, batteva i denti per il freddo, seduto sulle gambe della madre.
La donna chiedeva l’elemosina, mentre il piccolo cercava di ripararsi il più possibile.
Quella visione lo scosse, perciò decise di comprare un lecca-lecca e una coperta per il piccolo che gli sorrise felice per i doni ricevuti.
 



 
14. Tartaruga
 Louis amava gli animali, ma il suo amore non bastava a dar loro le cure necessarie.
Lui e le sue sorelle avevano provato ad avere degli animali domestici, ma per colpa del ragazzo un gatto era scappato, mentre un pesciolino rosso era morto perché aveva esagerato con il dosaggio del cibo.
Johannah era intenzionata a non comprare più alcun tipo di bestiolina, ma la piccola Phoebe era fissata con le tartarughe, e per non sorbirsi le sue lamentele l’aveva accontentata.
Louis, cautamente, la fissava da circa dieci minuti senza accennare alcun movimento.
‹‹Fratellone allontanati da Lea, non vorrei che morisse solo guardandoti›› lo prese in giro Lottie.
 




 
15. San Valentino, uscita a quattro, ex fidanzati 
Niall ed Eveline aspettavano il giorno di San Valentino da due settimane. I loro migliori amici, Harry e Sasha, si erano lasciati per un litigio alquanto stupido. Sapevano che si amavano ancora molto, perciò avevano deciso di organizzare un appuntamento a quattro a loro insaputa.
‹‹Niall sei convinto di aver fatto la cosa giusta? Mancano da troppo tempo. Dove sono finiti?››
Per tranquillizzare la sua ragazza, il biondo le prese la mano e cominciarono a camminare tra i sentieri del parco.
‹‹Ne sono convintissimo›› ridacchiò, indicando un punto poco lontano da loro.
Su una panchina, infatti, Sasha e Harry si stavano baciando, come se non si fossero mai lasciati realmente.
 




 
16. Cuginetti, bagno insieme, paperella di gomma 
Liam adorava passare del tempo con i suoi piccoli cuginetti. Nonostante avessero quattro anni erano svegli, e i loro discorsi facevano divertire talmente tanto il ragazzo che almeno una volta a settimana andava a trovarli.
‹‹Lee, oggi è giorno di bagnetto! Ci aiuti?››
Sia George che Alex avevano ognuno la propria paperella di gomma, pronti a giocare nella grande vasca che i genitori avevano fatto installare apposta per loro.
‹‹Va bene piccoli. Cominciate a preparavi, intanto metto il sapone nell’acqua. Mi raccomando, non inondate d’acqua il pavimento come ogni volta che fate il bagno insieme!››
Naturalmente le sue raccomandazioni non servirono a molto.
 





17. Centro benessere, pedicure, chiacchiere tra ragazze 
 Danielle odiava tutto ciò che riguardava manicure e pedicure. Nemmeno la sua migliore amica Cherry era amante di smalti, ma il pomeriggio che stavano passando insieme in un centro benessere non era così malvagio.
Louis, fidanzato di Danielle, le aveva regalato quel pomeriggio di assoluto relax per il suo ventesimo compleanno, e aveva scelto di portarci Cherry.
Mentre erano nella sauna, decise di importunarla un po’.
‹‹Direi che è arrivato il momento di una chiacchierata tra ragazze. Quanto sei pazza dell’amico di Louis da uno a infinito?››
‹‹Non mi piace, ed esco di qui prima che cominci con le tue teorie infondate››
Danielle rise. Era un chiaro sì, nascosto dall’isteria.
 




18. Smorfie
‹‹Dimmi che cancellerai queste foto prima o poi››
Audrey guardò male Harry e non perse tempo a rispondergli ‹‹Harry non ci penso proprio. Adoro certe smorfie che fai››
Ciò che invece adorava il ragazzo era la sua pronuncia francese, soprattutto quando accentuava le erre del suo nome.
‹‹Lo so che ami la mia faccia, e che ami me per il mio innegabile charme e il mio senso dell’umorismo››
‹‹Sì, ti amo ma sm...››
Audrey non poté neppure finire di parlare perché le labbra del riccio si posarono sulle sue.
Udì anche un click, e capì che l’ennesima foto della giornata era stata scattata.
 




 
19. Lucidalabbra, tacchi, clavicole 
Liron era quasi pronta, doveva solo indossare i tacchi.
Sua sorella Zaira stava per sposarsi, e lei era la testimone.
Era agitatissima, e si rilassò solo un po’ quando sentì le mani del suo ragazzo posarsi sulle clavicole per massaggiarle.
‹‹Zayn sei la mia salvezza›› mormorò, chiudendo gli occhi.
‹‹Lo so tesoro mio. Dai finisci di prepararti, sarai perfetta››
Liron sorrise e indossò i tacchi, raggiungendo l’altezza del moro.
Passò le braccia attorno al suo collo e gli lasciò un bacio sullo zigomo.
‹‹Scommetto che il tuo lucidalabbra è rimasto sulla mia pelle›› ridacchiò stringendole i fianchi.
Si sorrisero e, mano nella mano, raggiunsero il resto degli invitati.
 
 




20. Budino, fazzoletti, ciclo 
Waliyha piangeva disperata sul divano e non appena Zayn se ne accorse quasi non gli venne un colpo.
Si precipitò dalla sorella e la strinse in un abbraccio ‹‹Piccola, che succede?››
Le passò i fazzoletti e aspettò che si calmasse.
‹‹Il film è finito malissimo. Voglio un budino, ho fame. E mal di pancia››
Il moro la guardò dapprima malissimo, poi accigliato e infine consapevole di ciò che stava accadendo.
‹‹Wali, sta succedendo ciò che penso?››
La ragazza annuì ‹‹Fratello purtroppo tu non comprenderai mai i dolori e gli sbalzi d’umore durante il ciclo››
Zayn si alzò dal divano e tornò in camera sua, leggermente sconvolto.
 





21. Segreto, cotta, imbarazzo 
‹‹Louis, amico, che ti prende? La tua odiosa vocina si sente troppo poco›› disse Zayn, interrompendo la partita alla play station.
Louis lo guardò male ‹‹Grazie per i complimenti. Comunque, non succede niente››
L’imbarazzo dell’amico era palese, perciò il moro continuò con il suo interrogatorio ‹‹Ne sei sicuro? Non mi nascondi nessun segreto?››
‹‹Come hai fatto a capirlo?››
‹‹Sono o non sono il tuo migliore amico?››
Louis annuì sorridendo, per poi arrossire.
‹‹Ehm, ho una cotta. Una cotta per Harry›› sputò fuori, nascondendo il viso tra i cuscini.
Zayn strabuzzò gli occhi, poi cominciò a lasciargli piccoli pizzichi sulle braccia ‹‹Il mio amichetto innamorato››
Finirono per lottare come due idioti.
 
 




22. Rimpiazzo, rottura, cuscino 
La compagnia di Josh e Louis era stata un toccasana per Liam, ma non appena era rimasto solo a casa sua si era chiuso in cameretta a piangere.
La sua faccia era sprofondata nel cuscino, ormai pieno di lacrime, e la sua mente riusciva a macchinare un solo pensiero.
Non sarebbe mai riuscito a trovare un rimpiazzo, non sarebbe mai riuscito a superare la rottura con Zayn.
Lo amava, ma ultimamente aveva smesso di dimostrarglielo, e il moro lo aveva lasciato perché secondo lui stare un po’ lontani sarebbe servito ad entrambi.
Inizialmente era d’accordo, ma capì che in realtà aveva bisogno di lui più che mai.
 
 





23. Altalena, divisa scolastica, pop corn
Bonnie odiava la divisa scolastica. Non poteva tollerare che esistessero ancora istituti dov’era obbligatoria.
Era davvero strana, infatti faceva quei ragionamenti mentre dondolava allegramente sull’altalena riservata ai più piccoli della scuola.
‹‹Ti diverti, vero? Ti vedo qui ogni giorno››
Si spaventò sentendo all’improvviso la voce di Liam. Non lo cacciò solo perché aveva un pacco enorme di pop corn.
Scese dall’altalena e si sedette accanto a lui. Mangiarono in silenzio, ma a un certo punto Bonnie si sentì a disagio.
La gonna della divisa lasciava troppo scoperte le sue cosce odiose, ma la mano di Liam sulla sua deviò l’attenzione.
‹‹Sei bella, non farti problemi inutili››
La spiazzò completamente.






24. ClioMakeUp!AU, eyeliner, blush 
Chantal cercava di non ridere, ma come poteva se Louis continuava a guardare i video di Clio Make Up sottotitolati per cercare di truccarla alla perfezione?
‹‹Smettila di ridere, devi essere bellissima per il tuo appuntamento e il tuo amico qui presente ti aiuterà››
Louis si inventava sempre qualcosa da fare, e quel pomeriggio aveva deciso che avrebbe truccato la sua migliore amica.
Le aveva già messo il blush color pesca, e gli era piaciuto talmente tanto che se ne passò un po’ sulle guance.
‹‹Cosa ho fatto di male per meritarmi un amico fissato con i trucchi?››
‹‹Veramente sei fortunata. Nemmeno tu sai mettere così bene l’eyeliner!››
 



 
25. Tinta sbagliata
Niall era solito tingersi i capelli almeno una volta al mese.
Li tingeva sempre da solo, ma quel mese Josh, suo fidanzato storico, gli aveva gentilmente chiesto se potesse farlo lui.
Si era fidato, ma aveva fatto male.
‹‹Josh ho i capelli viola. Non dovrei come minimo cacciarti di casa?››
‹‹Ma no tesoro, e poi secondo me sei bellissimo anche così›› cercò di convincerlo facendogli gli occhi da cucciolo.
Come ogni volta, Niall si fece convincere un’altra volta e lo perdonò con una serie di baci a stampo.
‹‹Perché non ti tingi sempre di lilla? Sei davvero bello, prima non scherzavo››
‹‹Adesso non esageriamo Josh!››





26. Risate, alcool, gara di succhiotti
 Liam e Harry erano quelli conciati peggio. Si erano svegliati con un mal di testa assurdo a causa di tutto l’alcool che avevano ingerito il giorno prima a casa di Louis.
Si guardarono allo specchio e notarono che tra collo e petto avevano una scia infinita di succhiotti.
‹‹Allora la gara di succhiotti c’è stata davvero, non l’ho sognata›› biascicò Harry, ancora mezzo addormentato.
Liam scoppiò a ridere ‹‹Come al solito Zayn e Louis hanno fatto le sanguisughe. Sono convinto che siamo noi quelli con più succhiotti addosso››
Il ricco annuì e, dopo essersi sciacquato la faccia, svegliò il suo ragazzo con un succhiotto ‘vendicativo’.




 
27. Risate, smalto, fumo  
Era un pomeriggio di afa mortale, per cui Zayn aveva chiamato il suo migliore amico Harry per patire il caldo insieme.
Si era rivelata una buona idea, infatti era da più di mezz’ora che le loro risate risuonavano nel salotto di casa Malik.
‹‹Facciamo una cosa, appena finisco di fumare ti metto lo smalto››
Harry spalancò i suoi occhi verdi e negò col capo, rifiutando.
Ma come al solito Zayn, un po’ più forte fisicamente di lui, lo bloccò sul divano e prese lo smalto fucsia che Safaa aveva lasciato lì.
‹‹Penso che tu sia una bella principessina››
Harry gli mostrò il dito medio, sfoggiando la sua unghia colorata.
 
  
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