DAL PROLOGO:
"Si svegliò nel cuore della notte, respirando a fondo. Il cielo era scuro, e grossi nuvoloni coprivano le stelle. Non riusciva a vedere nulla, fatta eccezione per una figura scura le stava davanti. Il corpo le doleva. Si trovava su un materasso morbido, fresco, le lenzuola profumate tirate fin sotto il suo naso, il cuscino soffice sotto alla sua testa, che le faceva malissimo. Era a casa. Era stato tutto un sogno. Pianse, e una mano strinse la sua. «Sst… Va tutto bene…», sussurrò la sagoma.
Le sue mani erano delicate, grandi, morbide.
Sorrise.
Era Louis.
Le si gettò al collo. «Oh, Louis…»
C’era qualcosa che non andava. Il corpo non era quello di suo fratello. Era più magro, più alto.
La persona illuminò la stanza con lo schermo del telefono. «Devi dormire…», disse in un bisbiglio.
Il cuore della ragazza perse un battito. Si sentì sopraffatta dal terrore. Era lui. Riconobbe i suoi lineamenti orientali, il suo ciuffo, i suoi occhi scuri, le sue labbra carnose. L’aveva presa. "