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Autore: crawlbackintoyouropenarms    17/06/2014    3 recensioni
1915, Prima Guerra Mondiale.
Lui si trova qui. Qui, con una mitragliatrice in mano. Qui, a far parte di una guerra più grande di tutti noi. Qui, a desiderare una famiglia calda e accogliente che lo sostenga. Qui, senza voler esserci.
Genere: Drammatico, Guerra, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sogno.
Sogno di tornare a casa, da mia moglie e mia figlia.
Sogno di riabbracciarle e riaverle vicino.
Invece sono qui.
Qui, con una mitragliatrice in mano.
Qui, a far parte di una guerra più grande di tutti noi.
Qui, a desiderare una famiglia calda e accogliente che mi sostenga.
Qui, senza voler esserci
.
Ma veramente vale la pena morire per questo?
Famiglia, se la mia vita sarà sacrificata per un risultato così importante,
l'Italia finalmente unita,
sarete orgogliosi di me?
O vi struggerete dal dolore provocato dalla mia perdita?
Questo dubbio mi fa soffrire.
Sono qui, in trincea.
Sono così sporco e pieno di pidocchi che
l'unico mio miraggio, ora, è proprio lavarmi.
Ma non posso.
La mia uniforme è stata cambiata da soli 2 giorni.
Ho fame, ma ormai questa sensazione è soffocata
dall'odore ripugnante delle carcasse dei miei amici nel terreno.
Sono stati appena uccisi.
Dovremo aspettare la notte per seppellirli.
Nel frattempo resteranno lì, senza dignità, nel terreno infangato e pieno di topi.
Sto sparando in continuo.
Siamo in attacco, da trincea a trincea avversaria.
Spara, spara, spara.
Così è la mia giornata tipo da circa 14 ore.
Spara di giorno, spara di notte.
Un continuo.
Un fischio.
Sta arrivando un proiettile giusto verso di me.
Mi abbasso rapidamente per cercare di schivarlo.
Ce l'ho fatta.
Non mi ha colpito.
Un corpo stramazza ai miei piedi.
E' Enrico, il mio amico dell'infanzia.
Non ho il tempo di soccorrerlo.
Non posso.
Il sergente me l'ha appena ordinato.
Mi ricordo quando costruì un giocattolino in legno per me.
Avevamo 13 anni.
Era molto più semplice a quel tempo.
Chiedevi una cosa e i genitori te la compravano.
Ora si è grandi e ti devi arrangiare.
Quando avevo 13 anni non avrei mai pensato di arrivare fino a qui.
In guerra.
Con pochissime speranze di vita.
Ecco un altro fischio.
Arriva un proiettile giusto verso di me.
Ma questa volta è troppo.
Non ho intenzione di schivarlo.
E' troppo.
Loro hanno ucciso tutti i miei amici!
Stramazzo nel terreno e guardo il cielo.
Arrivo da te, Enrico, nel cielo.
Addio famiglia, mi dispiace non avervi potuto salutare e abbracciarvi per l'ultima volta.
E sono qui, mentre sto per lasciare questo mondo, che sogno.
Sogno di vivere felicemente insieme ad Enrico.
Sogno che un giorno la mia famiglia mi raggiungerà, lassù.
E saremo ancora e per sempre una famiglia unita.
   
 
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