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Autore: Kessi    17/06/2014    3 recensioni
La loro sintonia era ovvia, evidente e quando avevano cantato insieme, era stato un successo enorme. Mai aveva provato una gioia simile in tutta la sua vita e sapeva come le cose non sarebbero mai potuto essere le stesse una volta che Michael fosse partito. E in effetti era così, ma lui era partito e poi era tornato per il programma televisivo della Daria Bignardi e poi era di nuovo partito, lasciandolo nella triste Milano da solo. Quella era l’ultima volta in cui lo aveva visto. Lo sentiva spesso, praticamente tutti i giorni e lui gli parlava in francese, facendo impazzire Marco che di francese non sapeva una sola sillaba.
“Mi manchi” gli aveva detto, buttandolo così.
“Anche tu, pazzo! Io verò in Italia presto, ti prometo”.
[Mika & Morgan] RACCOLTA ONE SHOT
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Morgan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’M NOT SURE ANYMORE


 

“Sei pronto?” ti chiede Marco.
“Non sono mai pronto per queste cose” rispondi sedendoti meglio accanto a Morgan.
Il cantante italiano scoppia a ridere “Andiamo a fare strillare tutti perché c’è Mika!”
“Smettila, Marco” lo rimproveri scherzosamente, cercando di non fare vedere che sei appena arrossito. Ti mette sulla testa il suo buffo cappello che indossava fino a poco fa poi il
cocchiere parte e loro due si ritrovano su un red carpet mentre la folla comincia ad andare in delirio. Vi alzate in piedi e salutate con un gesto tutti.
Il tempo è caldo ed afoso nel capoluogo del Piemonte ma i torinesi non demordono, cominciando ad acclamarvi sempre più forte.
Ti giri verso Morgan che ti sussurra all’orecchio che è arrivato il momento di scendere dalla carrozza. 

Subito tutti i ragazzi e ragazze presenti cominciano a chiamarti a gran voce. Senti solo di sottofondo il tuo nome e sorridi, felici. Ecco perché ami l’Italia e gli italiani. Loro sono pieni di energia.
Mille mani si protendono verso di te e tu cerchi di stringerle tutte, continuando a sorridere entusiasta e dicendo a tutti “Ciao”. Qualcuno urla. Una ragazza quasi si tuffa su di te, chiedendoti una foto. Annuisci mentre anche Marco ti raggiunge. Vi mettete in posa mentre Morgan ti abbraccia e sorridete.
Nel frattempo vedi e senti dalle urla che si fanno ancora più forti, che sono arrivati anche Victoria e Federico. Anche loro spendono un pò del loro tempo con i fan, finché una guardia della sicurezza viene a farvi un cenno dicendovi che dovete girare la scena per lo spot.
Vi disponete così come vi avevano detto. Tu per primo, abbracciato a Marco, seguito dalla Cabello e per ultimo il giovane Fedez. Camminate sempre più veloce sul red carpet mentre una macchina da ripresa vi segue.
Senti la voce di Alessandro di sottofondo, oltre che la musica Run boy Run.
Rimanete ancora lì in mezzo ai fan che non smettono di fare video e scattare foto.
Non ti aspettavi così tanta gente per le audizioni.
Morgan viene verso di te e tu ridi, vedendolo muoversi e fare le smorfie come solo lui è capace di fare. Lo prendi in braccio, ridendo di felicità.
“Sei pesante, Morgan” protesti, ma in realtà ti stai divertendo come non mai.
“Smettila di lagnarti”.
I vostri volti sono così vicini che riesci a sentire il suo respiro sul tuo viso e rabbrividisci. Speri che il fotografo di X Factor non abbia immortalato proprio quel momento.
Tu e Marco continuate a scherzare, abbracciandovi e sussurrandovi cose all’orecchio come una vera coppia. Marco continua a farsi prendere in braccio da te e pensi che la tua schiena domani sarà a pezzi, soprattutto quando ti salta sulla schiena, rischiando quasi di cadere, facendo morire dal ridere tutti i presenti.
Alessandro intanto continua a intrattenere la folla finchè non è arrivato il momento di raggiungerlo. Sali sul palco e cominciano altre urla. Vi abbracciate e saltellate insieme, sotto il ritmo di Woodkid.
Il presentatore storico del talent show comincia a fare domande ad ognuno di voi e tu ridi, impacciato. Ti viene da rispondere in francese; d’altronde fino all’altro ieri eri a Parigi.
“Si dice che la macchina sia il prolungamento del pene degli uomini ed io infatti avevo chiesto una limousine” risponde Fedez alla domanda di Alessandro “invece mi hanno dato un triciclo”.

Tutti ridono alla sua battuta e tu non puoi fare a meno di arrossire, soprattutto quando Morgan interviene. Ridacchi ma sei comunque imbarazzato.
Marco torna vicino a te, i capelli grigi argentati sono completamente spettinati. E’ bellissimo e non puoi fare a meno di pensarlo.
“Vi presento i nuovi quattro giudici di X Factor!” urla Cattelan e la folla è nuovamente in delirio.
Morgan ti dice qualcosa ma non capisci per via del rumore.
“Ti sei imbarazzato prima?” ti sussurra all’orecchio, malizioso.
Tu ridi e lui ti da una pacca affettuosa sulla spalla. L’elettricità tra di voi è palpabile e non puoi fare a meno di trattenerti dal dargli un bacio sulla guancia. Sembra che nessuno vi abbia notati, nonostante ci siano migliaia di persone.
“Vuoi cacciarci nei guai?” ti dice ancora.
“Tu es un enfant terrible!” gli rispondi, ridendo e stavolta è lui a baciarti, veloce, furtivo ma ti ha baciato. Hai sentito le sue labbra sulla tua guancia, sulla tua pelle. Fai una finta faccia schifata, poi lo segui e scendi dal palco per andare nei giardini dell’NH hotel. 

Lì ad aspettarvi c’è la giornalista di SKY TG 24 che comincia a fare la sua veloce intervista.
Il primo è Federico che è completamente a suo agio. “Giocano duro e sono stato in macchina con Morgan cinque minuti e ho già imparato la radice greca di tre parole”. Sorridi perché sai bene quanto Marco sia tanto logorroico quanto intelligente ed è per questo che forse sei tanto attratto da lui. Quando tocca a te dici semplicemente la verità che sei felice di essere qui, ma in realtà non dici tutto perché il motivo per cui sei tanto felice di essere a Torino e di fare nuovamente x factor è perché sei di nuovo qui, con Morgan. Ti interrompi quando lo vedi con una lingua finta farti le smorfie. 

Ridi di gusto “Smettila dai!” lo abbracci e lo porti vicino a te “Lui è come un bambino al primo giorno di scuola” dici ed in quel momento pensi che è proprio la frase che direbbe un fidanzato oppure un genitore. e’ proprio un bambino terribile come adori dirgli in francese, lingua che lui non conosce.
Quando finite di girare l’intervista ve ne andate. Fedez deve tornare urgentemente a Milano per incontrare un altro cantate per una trasmissione e la Cabello sembra abbia un servizio fotografico.
Gli unici che non hanno fretta siete tu e Marco.
“Andiamo a pranzo?” propone l’italiano, tirando fuori una sigaretta che accende prontamente.
“Yeah, sure!” rispondo entusiasta. La fame comincia a farsi sentire e infondo ti manca passare del tempo voi due soli.
“Conosco un posto. Venivo a Torino quando ero piccolo e mi portavano a mangiare sempre lungo il fiume” ti spiega una volta in macchina, cominciando a parlare a raffica come al suo solito eppure lo ascolti parlare, incantato. Riesce a rendere ogni cosa magica quando parla.
“Mi piace Torino” gli dici “C’è meno caos che Milano.”
“Beh Milano offre più possibilità, di incontrare persone” ti dice, poi ammicca “A Milano ho incontrato te, ragazzino”.

“Smettila” ma non puoi fare a meno di arrossire.

Nel frattempo l’auto si ferma davanti ad un ristorante. Non sai dove vi troviate ma Marco sembra avere confidenza con il posto, sembra sapere dove vi troviate e sembra sapere esattamente dove andare. Lo segui fiducioso, mentre una ragazza sorride e lo abbraccia, dicendogli quanto le fosse mancato. Abbozzi un sorriso quando ti si presenta dicendoti che sei un ragazzo d’oro.
“Vi faccio accomodare fuori” dice mentre vi porta ad un tavolo che da sul fiume.
C’è una musica leggera, soft.
“Ti piace?” chiede Morgan mentre si accende una sigaretta.
“Sì” gli rispondi “E’ molto cool”.
“La ragazza si chiama Alessia. Era una mia grande amica.. Sai, quando venivo qui insieme ai miei genitori, mi annoiavo sempre ma poi ho conosciuto lei, figlia dei proprietari del locale e non vedevo l’ora di venire a Torino, per stare con lei”.
Ridacchi “You were a latin lover already”
“No, io ed Ale siamo solo amici”.
Per tutto il pranzo non fate altro che parlare e parlare. Marco ti confida i suoi sogni, i suoi progetti, ciò che ha fatto in quei giorni. Marco ti sta regalando un pezzo di lui, buttando giù tutte le maschere che aveva costruito, ma lo fa solo con te. Con gli altri non è mai Marco, è sempre Morgan.
“E te invece? Come va con Andrew?”.
Siete sulla vettura che vi riporterà a Milano e la radio è l’unico sottofondo.
Fai spallucce “Va”.
“Sempre i soliti problemi?”.
Sospiri “L’altra sera abbiamo litigato perché lui non vuole che io faccio x-factor?”
“Perchè no?”.
“Non ci vediamo per un lungo tempo e devo fare avanti e indietro dall’Italia”.

“Mi dispiace.”
Ti passi una mano tra i capelli disordinato “I’m not sure anymore” confessi “I’m not sure to love him”.
“Ma ho visto le vostre foto a Parigi! Sembravate così sereni”.
“Sembravamo e poi Andy si è arrabbiato ancora perché ho smentito ancora la nostra relazione. Lui dice che voglio tenerlo nascosto da tutti”.
Marco annuisce “Forse è arrivato il momento di dichiarare la vostra relazione. Perché non lo fai? Il mondo già è a conoscenza del fatto che tu sia gay”.
“Sì ma non voglio. Sono cose mie”.
“La gente continuerà a mormorare e lui continuerà a pensare il contrario altrimenti” ti spiega “Sarebbe un bene per voi due”.
“I’ll think about it”. Ed è l’ultima cosa che gli dici perché dopo ti addormenti come un bambino, oberato dai mille pensieri.

“Mika” ti risveglia una voce maschile.
“What?” farfugli con gli occhi ancora chiusi.
“Wake up”.
Apri con fatica gli occhi e ti ritrovi davanti Marco. Subito sei spaesato, non riesci a  capire dove vi troviate. C’è solo un enorme portone di legno antico ed è allora che capisci: siete davanti a casa sua.
“Vuoi salire da me?”.

Annuisci ancora leggermente addormentato.

L’appartamento di Morgan è grande e luminoso come lo ricordavi. Ti getti sul divano, sbadigliando. Stai facendo troppe cose ultimamente e non riposi bene da un pò.
“Vuoi qualcosa?”.
“A coffe should be perfect”.
Lui ride “Ok, signorino Michael” ti prende in giro perché dice sempre che sembri un piccolo lord anche da addormentato.
Metti il broncio e gli lanci il cuscino beige del suo divano.
Mentre prepara il caffè viene vicino a te e ti cinge le spalle con un braccio. Finalmente siete soli dopo un sacco di tempo. Appoggi la testa sulla sua spalla.
“Te mi sei mancato tanto, Marco”.
“Anche tu, bimbo” e poi ti bacia. Ti bacia con passione, quasi disperato, come se temesse che tu potessi scappare via da lui da un momento all’altro.
Ricambi con altrettanto fervore e lo fai stendere sulla superficie morbida e liscia del divano, infilando una tua mano sotto la sua camicia, accarezzando la sua pelle. “Mi è mancato tutto questo” gli soffi sulla bocca prima di baciarlo ancora e spogliarlo.
E Marco sotto di te, ansima.
Ansima quando lo baci sulla gola, il suo punto delicato.
Ansima e geme quando entri in lui, senza preavviso, quasi con prepotenza.
“Dio, M-Michael” balbetta quando, dopo l’ultima spinta, vieni dentro di lui.
Riprende fiato e si appoggia su di te “Sei sempre bravo, bambino”.
“Non sono un bambino”
“Oh si che lo sei.” poi ti bacia “Sei il mio bambino”.
Ridi, divertito “Marco.. I love you. I’m not sure to love Andy anymore because I’m in love with you”.
Lui ti guarda negli occhi per un periodo che sembra eterno, quasi commosso “Ti amo anche io, Michael.”.
Poi la macchinetta del caffè vi riporta alla realtà “Ed adesso ti do questo caffè altrimenti finiamo con il diventare tropo romantici”.

 

NOTE: Altro estratto di Mika e Morgan. Qui è quando sono venuti a Torino per girare gli spot. Ecco un possibile proseguimento. Recensioni sempre gradite! Baci
  
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