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Autore: Kessi    13/06/2014    6 recensioni
La loro sintonia era ovvia, evidente e quando avevano cantato insieme, era stato un successo enorme. Mai aveva provato una gioia simile in tutta la sua vita e sapeva come le cose non sarebbero mai potuto essere le stesse una volta che Michael fosse partito. E in effetti era così, ma lui era partito e poi era tornato per il programma televisivo della Daria Bignardi e poi era di nuovo partito, lasciandolo nella triste Milano da solo. Quella era l’ultima volta in cui lo aveva visto. Lo sentiva spesso, praticamente tutti i giorni e lui gli parlava in francese, facendo impazzire Marco che di francese non sapeva una sola sillaba.
“Mi manchi” gli aveva detto, buttandolo così.
“Anche tu, pazzo! Io verò in Italia presto, ti prometo”.
[Mika & Morgan] RACCOLTA ONE SHOT
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Morgan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CRAZINESS IS JUST THE WAY WE ARE
 
 
 
WHEN YOU’RE GONE
 

 
Fumo l’ultima sigaretta che butto per terra per poi pestarla in modo da spengerla. 
Il cielo di Milano mi sembra troppo grigio ultimamente, ma quello che vedo forse non rispecchia la realtà. Ad essere sinceri, tutto era più spento senza di lui. Era tutto troppo ordinario senza  di lui, senza quel ragazzo che aveva portato una ventata di allegria e colorata in una città così noiosa e ripetitiva.
La prima volta che lo vide, Marco la ricordava ancora, era stato nel lontano agosto. Aveva una maglietta a mezze maniche bianche, una collana etnica e dei jeans con delle Converse. Sembrava un ragazzino appena uscito dal liceo, con i capelli un po’ scompigliati e quell’abbigliamento. Poi l’aveva sentito parlare ed era stato amore a prima vista. Il suo accento, il suo italiano traballante e così infantile .. Se ne era innamorato subito, ma prima di ammetterlo, avevano dovuto trascorrere mesi e mesi, mesi in cui non avevano fatto altro che lanciarsi battutine a doppio senso, in cui avevano riscoperto una chimica che Marco credeva ormai impossibile, soprattutto perché era un uomo e lui era etero, a lui piacevano le donne! Forse era anche per questo motivo che ci aveva messo così tanto per ammettere i sentimenti (non) amichevoli che provava per quel ragazzino. Sì, per lui era un ragazzino. Non solo per la differenza di età, ma anche per il suo atteggiamento giocoso, ingenuo e la sua generosità che ricordavano quelle di un bimbo.
Quando l’aveva sentito cantare dal vivo, davanti a lui, aveva capito di essere completamente perso di lui.
Marco gli aveva anche confessato cosa provava per lui, l’aveva anche detto ad un’intervista ma, ovviamente, tutti avevano pensato che stesse scherzando. Si erano baciati per la prima volta dopo aver furiosamente litigato in diretta, ad X Factor, e da allora le cose erano cambiate completamente, soprattutto per lui. Non erano mai andati, tuttavia, oltre il bacio. Anzi, si erano baciati una sola volta.
Michael si era messo a farfugliare quanto tutto quello fosse sbagliato perché lui era fidanzato ed allora avevano deciso di rimanere amici, seppur entrambi sapevano che erano tutto fuorchè amici.
La loro sintonia era ovvia, evidente e quando avevano cantato insieme, era stato un successo enorme. Mai aveva provato una gioia simile in tutta la sua vita e sapeva come le cose non sarebbero mai potuto essere le stesse una volta che Michael fosse partito. E in effetti era così, ma lui era partito e poi era tornato per il programma televisivo della Daria Bignardi e poi era di nuovo partito, lasciandolo nella triste Milano da solo. Quella era l’ultima volta in cui lo aveva visto. Lo sentiva spesso, praticamente tutti i giorni e lui gli parlava in francese, facendo impazzire Marco che di francese non sapeva una sola sillaba.
“Mi manchi” gli aveva detto, buttandolo così.
“Anche tu, pazzo! Io verò in Italia presto, ti prometo”.
Perso nei ricordi vado a sbattere contro una giovane a cui chiedo distrattamente scusa. Attraverso il Parco Sempione, diretto verso casa. Sento una ragazzina cantare una canzone e mi irrigidisco sentendo le parole. Sta cantando Relax, Take It Easy. Cazzo, ma allora mi perseguiti!
Scuoto la testa e accelero il passo, raggiungendo finalmente casa mia. 
Butto le chiavi sul tavolino e mi sdraio sul divano, senza nemmeno togliermi le scarpe, quando sento qualcuno suonare il campanello. Sbuffo, chiedendomi chi cazzo possa essere alle sette di sera.
Apro malamente la porta, ma quello che vedo mi lascia senza parole.
Michael è davanti a me, un cappello in testa, camicia bianca, cappotto e pantaloni beige. Ha una valigia con sé e mi sorride.
“Ciao, Morgan” mi dice “Ti avevo deto che venivo in Italia e io mantengo le promesse, sempre”.
Incapace di dire una parola, mi limito ad abbracciarlo stretto. Vorrei baciarlo, ma so già che lui non vorrebbe per via del suo ragazzo.
“Vieni” gli faccio strada, facendogli posare le cose sul divano, dove lui si siede.
Solo allora noto che nel suo tono allegro ma soprattutto nel suo sguardo, c’è un velo di tristezza.
“Stai bene?”.
Mi guarda negli occhi e vedo il suo viso solcato da una lacrima. Lascio da parte il bicchiere di vino che avevo in mano e vado a sedermi accanto a lui.
“Ehi, che succede?”.
Lui sorride amaramente “He cheated on me” mi dice in inglese, senza aggiungere altro.
“Cazzo” è la prima parola che mi viene in mente, poi lo abbraccio. “You’ll be okay” gli rispondo “He did not deserve you. He’s a sick bastard!”.
Non dice nulla ma mi guarda per quello che mi sembra un’eternità poi mi bacia. Lui bacia me e sono l’uomo più felice del mondo.
“Mika” gli dico quando mi spinge sul divano, facendomi sdraiare.
“What?”.
“No”.
“Why not? Are you afraid?”.
“No no” mi scosto leggermente, rimettendomi a sedere. È bellissimo, riesco a pensare solo a questo e a quanto lo voglia ma non così. “Sei offuscato. Il tuo fidanzato ti ha tradito e gettarti immediatamente nelle braccia di un altro uomo non è la soluzione. Anche io lo voglio ma non così”.
Lui ride “Okay, sorry”.
“Okay?”.
“Yeah” poi mi bacia, di nuovo ed il mio cuore sobbalza. Non ho più vent’anni e potrei non reggere tutte queste emozioni “Tu ha ragione, Marco”.
Un’ora dopo siamo a tavola, davanti ad una pizza che abbiamo ordinato da poco.
Michael mi ha detto di volere rimanere qui, a Milano per un po’ e che domani andrà nel suo appartamento. 
Lo vedo piuttosto stanco e quando parliamo molto concentrato.
“Da quanto non parli italiano?” chiedo, addentando un pezzo di pizza.
“Molto. Un mese”.
Ridacchio “Si vede!”.
“Davvero?”.
“Sì. Fai più fatica, come all’inizio. Ultimamente, parlavi molto più sciolto”.
“Pardon” poi scoppia a ridere con quella sua risata da cavallo “Ops!” esclama come a confermare la mia teoria.
“No, Mika, ti prego, risparmiami il francese!”. 
E poi scoppiamo a ridere e solo in quel momento mi sento di nuovo davvero bene, come non mi sentivo da tanto tempo … Da quando lui se n’era andato.
Lui è perfetto e mentre penso questo, non posso fare a meno di dirmi “You’re the origin of love”.
 
 
MIKA
Sono di nuovo qui, a Milano, in Italia, qui che ormai è un po’ come la mia seconda casa. Sono stanco per via del jet lag ma felice. Sono con Marco che mi fa stare bene, che mi fa sorridere .. E pensare che io l’avevo respinto per il mio fidanzato, colui che mi ha tradito. Certe cose, pensi, accadono sì, ma non a te … Mi fidavo completamente e lui mi aveva tradito.
“Mika!” sento chiamarmi.
Mi giro e vedo Morgan vestito con una camicia rossa e dei jeans. “Dove vai?”.
“Usciamo”.
“Perché?”.
“Beh, devo andare a fare la spesa”.
Gli sorrido “That’s great! Dopo andiamo a fare shopping?”.
Lui scoppia a ridere come se avessi raccontato la barzelletta più divertente del mondo, così lo guardo confuso.
“Sei peggio di una donna!”. 
Faccio una smorfia e lo spintono “Mi vado a preparare” e così dicendo mi butto sotto il getto d’acqua calda della doccia, dove rimango forse un po’ più del necessario, pieno di pensieri. Non so come comportarmi con Marco. Lui è etero, io no, eppure gli piaccio, lui mi vuole. Ho paura, non so cosa fare. Forse è troppo presto per iniziare una storia con Morgan … E lui prova per me solo attrazione o mi ama? Sono confuso, mi sento alquanto stupido, come un ragazzino impacciato ed inesperto alla sua prima cotta.
Sbuffo, chiudendo l’acqua e asciugandomi i capelli alla meglio. Sono un disastro! Non posso uscire così! Cerco di sistemarmeli con un po’ di gel ma il risultato non è così soddisfacente.
“Mika, ti vuoi muovere?” la voce impaziente di Marco si fa sentire.
“Arivo!”.
Trovo Marco seduto sul divano con le braccia incrociate “Alla buon ora, signorino”.
Rido “Dai, Morgan! Milano non scappa”.
Lui alza gli occhi al cielo poi esce dalla porta di casa ed io lo seguo. Decidiamo di andare a piedi per goderci una delle poche giornate di sole della città italiana. 
Camminiamo fianco a fianco ed ogni tanto qualche curioso ci guarda. Ovviamente, ci hanno riconosciuto.
Vedo una ragazzina indicarci e salutarci. Le sorrido e accenno un timido saluto.
“Ma chi saluti?” mi chiede mentre varchiamo le porte di un negozio.
“Una fan”.
“Sei pazzo? Ci fermeranno e non ci lasceranno più andar via!”.
Scoppio a ridere, ricordando quando alla fine dell’intervista di Radio Deejay, in cui lui era arrivato in ritardo, avevo incastrato Morgan lasciandolo con tutte le mie fan. Me l’aveva poi fatta pagare per tutta la serata.
“Tutti con Morgan” gli dico, trattenendo a stento le risate, ricordando quel giorno.
Lui fa una smorfia “Simpatico”.
Una volta finita di fare la spesa ci aggiriamo per il centro milanese. In realtà non ho bisogno di nulla ma mi mancavano le strade della capitale della Lombardia. 
“Allora, in che negozi vuoi andare?”.
“I don’t know.”
“Okay, deciderò io per te allora, ragazzino!”.
“Non sono un ragazzino” ribatto, fingendomi offeso ma in realtà amo quando lui mi chiama così.
Mi guarda negli occhi “Oh sì che lo sei”. Il suo sguardo si incatena per un attimo al mio ed io sento un brivido corrermi lungo la schiena. Voglio baciarlo, ora, ma non posso.
“You’re completely crazy!” gli urlo dietro mentre lui corre via.
Sei pazzo, Marco, ma un po’ pazzo lo sono anche io che mi sono innamorato di te.




NOTE: Non so che dire relamente di questa fic solo che l’ho scritta un po’ di tempo fa ma non l’ho mai proseguita. Dico solo che amo Mika e Morgan e per tutta la 7° edizione non hanno fatto altro che shipparsi ed ora stanno continuando! 
Gli errori grammaticali fatti quando parla Mika, sono fatti di proposito.
Spero vi piaccia e che recensiate!
(Non l’ho ricontrollata, direttamente copia e incolla)
Baci, Franci
  
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