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Autore: _brancamenta    17/06/2014    5 recensioni
Questa fan fiction partecipa al Concorso lampo di Una direzione: fanfiction. #Seconda Classificata
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Cinque ragazzi sedevano in cerchio sopra ad una coperta a scacchi rossa e bianca in riva al lago. Harry rideva, mordendo una banana e pensando a quanto quel prato gli ricordasse “Zeta la formica”; Louis gli accarezzava i capelli ricci mentre ascoltava Zayn e Liam parlare animatamente del bagno notturno che avrebbero fatto quella sera.
Indisturbato, Niall stava mangiando il quinto panino, sotto gli occhi sconvolti di Josh, che a malapena era riuscito a finire il terzo – perdendo la gara di abbuffate.
Il sole li illuminava, li abbronzava e li rendeva partecipi del suo calore, anche mentre tramontava e tingeva di rosso il cielo immenso sopra a quella steppa infinita.
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| Raccolta di drabble | -- Larry, Ziam, Nosh
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Lime | Avvertimenti: Mpreg
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Ebbene si, ho scritto anche io delle drabble. Non lo credevate possibile, vero? Lo so, io scrivo cose lunghe chilometriche, io stesso ero scettica a partecipare, ma Val mi ha convinta, quindi ci ho provato e ho capito che Ilaria (me qui presente) non sarà mai portata per le drabble. No, proprio non fanno per me.

Però è stato divertente, davvero! Quindi spero di far divertire almeno un po’ voi. Alcune sono simpatiche, alcune non lo sono proprio per niente. Comunque a voi il giudizio.

Ho diviso le drabble in tre sezioni perché i prompt che mi piacevano per lo più non c’entravano nulla l’uno con l’altro; la prima sezione sono pezzi di vita quotidiana, niente di più o di meno, la seconda sono cross-over con Harry Potter e supereroi e vampiri, la terza sono le drabble che non c’entravano niente con le due sezioni ahahah

Comunque, con queste drabble scritte in un giorno praticamente partecipo al CONCORSO LAMPO di Una Direzione: fanfiction. “A voi giudici l’ardua sentenza” (diretto a colei che dovrà scegliere).

Chiedo venia per l’orrore.

 

 

 

 

 

Dedico queste drabble ai maturandi.

Che Dio ce la mandi buona.

 

 

 

 

Break your limits

 

Slice of life

 

| Guanti |

Marshmallow.



Era il Natale del 2013 e in Irlanda la bufera piegava gli abeti della baita dove Niall stava passando le vacanze. Sedeva sul divano, un berretto a fasciargli il capo, una sciarpa a coprirgli il viso fin sotto gli occhi e un paio di guanti bianchi ad avvolgergli le dita fine.

Josh portò in cucina due tazze di cioccolata calda con quattro marshmallow che galleggiavano in ciascuna. Alla vista delle caramelle, Niall rise. «Dimentichi sempre che non mi piacciono.»

Josh si grattò la nuca, mentre Niall scosse il capo e tolse i guanti; si avvicinò al volto del biondino e con due dita prese un marshmallow. «Apri la bocca, piccolo.»

 

 

 

| Cinema | Popcorn | Harry Potter |

Loving the magic.



Qualcuno sbuffò. Zayn si voltò verso Liam quando questo gli chiese «È proprio necessario?»

Con uno scrollo di spalle, il pakistano tornò a guardare “Harry Potter e la pietra filosofale”, ritrasmesso al cinema per gli incassi. La sala era piena: chi non avrebbe rivisto Harry Potter al cinema, proprio come un tempo?

Ma Liam non si stava lamentando della sala, o del film, o degli occhiali 3D che non facevano vedere nemmeno una scena in tre dimensioni: Liam si lamentava di Zayn che ripeteva ogni battuta a memoria, come se fosse lui l’attore.

«Affiderei ad Hagrid la mia stessa vita.» recitò nuovamente, beccandosi una manciata di popcorn addosso da Liam.

 

 

 

| Post sbornia | Vuoti di memoria |

I forgot.



Harry si svegliò, le gambe doloranti e gli occhi stanchissimi. La testa gli faceva male e lo stomaco era in subbuglio.

Sarebbe stato tutto normale – un normale mal di testa in una normalissima giornata “no” – se non sentisse la testa vuota. Che ho combinato ieri sera?, si chiese, con le palpebre ancora cadenti.

Appena toccò il pavimento sbuffò: perfino le dita dei piedi gli facevano male. Non ricordava più nulla. Si era scolato qualche birra, e poi? Continuò a interrogarsi, fino a quando non entrò in salotto.

Niall, Louis, Zayn e Liam dormivano per terra, mezzi nudi, le carte sparse a terra.

Harry scosse il capo. Okay, qualcosa lo ricordo.

 

 

 

| Compleanno |

Happy birthday.



L’amica storica di Liam, Candiance – ma per gli amici Candy – , l’8 gennaio compì gli anni e organizzò un party intimo per pochi, perché ventuno anni si festeggiano una volta sola nella vita.

Zayn la abbracciò affettuosamente e le sfiorò la schiena prima di lasciare spazio a Liam, che le baciò la fronte morbida e le accarezzò il capo. Si conoscevano dall’asilo, le voleva bene veramente. Era felice di essere lì con lei e poterla avvolgere con le sue braccia.

«Stai invecchiando.» le disse scherzosamente, sfregando la guancia sui suoi capelli ricci. «Ma ti voglio bene lo stesso.»

«Taci, scemo.» disse lei, ridendo dolcemente. «E comunque, te ne voglio anch’io.»

 

 

 

| “Vuoi essere il mio migliore amico” |

Draw.



Josh stava cucinando un piatto speciale per Niall, che sedeva con le gambe incociate sulla sedia e scarabocchiava su un foglio di carta bianca. Non era bravo a disegnare, glielo diceva sempre; Niall era più portato per la musica, ma a tempo perso gli piaceva ritrarre qualche cartone animato.

«Sei incorreggibile.» disse Josh, scuotendo il capo vedendo una rappresentazione grezza e incerta di Donald Duck. «Nemmeno alle elementari disegnavo quel tipo. Sei per caso tornato all’asilo, Niall?»

L’irlandese sorrise divertito, e con un’espressione di innocenza apparente, gli chiese «Vuoi essere il mio migliore amico?» con voce infantile.

Josh rise, e gli si avvicinò per baciargli le labbra pallide.

 

 

 

| Sigarette | Tatuaggi | Piercing |

Smoke.



«Mi piace il tuo nuovo tatuaggio.» disse Liam a Zayn, accarezzandogli la pelle nera dove spiccava un nuovo tatuaggio stupendo. «Il prossimo voglio che lo facciamo insieme.»

Zayn annuì e avvolse con le labbra il filtro della sigaretta che stava fumando. In quel momento, il castano si avvicinò la sua bocca a quella del pakistano e lasciò che il fumo entrasse nelle sue vie respiratorie, facendo sorridere entrambi di quel gesto che forse sembrava privo di senso, ma che a loro pareva erotico.

«Potrei farmi un piercing alla lingua, che dici?» disse, tracciando con essa i contorni del labbro superiore di Zayn, che non disse nulla e gemette soltanto.

 

 

 

| “Lingerie. Fai sul serio?” |

Sexy.



Quando Harry tornò a casa, sudato per il caldo asfissiante, la prima cosa che fece fu salire le scale ed entrare in camera. Appena entrò, notò lo scrosciare dell’acqua nella doccia – Louis si stava lavando –  e un pacco regalo sopra al copriletto.

Era grande venti centimetri per venti, quando Harry lo prese in mano constatò che non era nemmeno pesante e la sua mente cominciò a pensare. Quando su un biglietto lesse “Per Harry, apri pure”, non esitò a strappare la carta rossa e ad aprire il coperchio della scatola.

Era un perizoma in pizzo nero. «Lingerie! Fai sul serio?!» urlò Harry, e sentì distintamente Louis ridere sotto la doccia.

 

 

 

| Capelli | Morsi |

Bite my skin.



Liam era seduto sopra il bacino di Zayn, mentre questo gli accarezzava avidamente la schiena. Gli stava leccando il collo, glielo mordeva piano e poi succhiava quella pelle ambrata con un desiderio che gli apparteneva totalmente.

Con le sue labbra rosse e umide, dal collo passò al petto liscio del pakistano, concentrandosi sul tatuaggio delle ali, per poi scendere ancora sull’addome e in fine sul basso ventre, dove il piacere di Zayn svettava, bramoso di essere toccato.

Quest’ultimo strinse i capelli di Liam, passandovi le dita senza troppa premura.

«Dio, Liam. Non puoi capire quanto ti voglio.» ansimò, mentre le mani del castano gli abbassavano la zip.

Desiderio. Amore. Passione.

 

 

 

| Lecca-lecca |

Like a candy.



Nonostante avesse ormai ventuno anni, Niall amava terribilmente le caramelle e i lecca-lecca – i marshmallow erano soltanto una piccola striatura alla sua passione.

Mentre guardava Stardust in compagnia di Josh, quindi, succhiava e mordicchiava un lecca-lecca, mentre un Josh Leggermente divertito lo osservava avvolgere l’asticella con le labbra morbide – che lui desiderava. «Ti va di baciarmi?» gli chiese improvvisamente, sorprendendo se stesso e Niall, che fissò le sue iridi blu su quelle verde-acqua di Josh, brillanti e lucide.

Con assoluta calma, Niall tolse dalle labbra il lecca-lecca e lo mise sulle labbra di Josh, che non esitò ad accoglierlo nella sua bocca calda.

Forse, quello, poteva considerarsi un bacio?

 

 

 

| Fanboy |

Between Star Trek and Star Wars.



Quella sera, in programma avevano la maratona dei film di Star Wars. Louis aveva proposto di cominciare dal quarto film e poi tornare indietro. “Sei idiota” lo aveva rimproverato Liam.

«Lunga vita e prosperità.» salutò Zayn, citando Star Trek e sedendosi vicino a Niall sulla sedia della cucina. «Che mi sono perso?»

«Louis voleva partire dal terzo Star Wars.» lo informò Harry. «Ma lo abbiamo fermato in tempo»

Zayn parve pensarci un attimo, valutando la proposta. «E’ più pazzo, il pazzo o il pazzo che lo segue?»

«Non citare Obi.» lo rimproverò Liam, strabuzzando gli occhi. «Allora, sei d’accordo con Louis?»

Zayn rise. «Non essere sciocco! Vai col primo.»

 

 

 

| Picnic al lago |

Under the sun.



Cinque ragazzi sedevano in cerchio sopra ad una coperta a scacchi rossa e bianca in riva al lago. Harry rideva, mordendo una banana e pensando a quanto quel prato gli ricordasse “Zeta la formica”; Louis gli accarezzava i capelli ricci mentre ascoltava Zayn e Liam parlare animatamente del bagno notturno che avrebbero fatto quella sera.

Indisturbato, Niall stava mangiando il quinto panino, sotto gli occhi sconvolti di Josh, che a malapena era riuscito a finire il terzo – perdendo la gara di abbuffate.

Il sole li illuminava, li abbronzava e li rendeva partecipi del suo calore, anche mentre tramontava e tingeva di rosso il cielo immenso sopra a quella steppa infinita.

 

 

 

| Footballer!AU |

Play the game.



Il campo irrigato era di un verde smeraldo quella mattina e Louis, dagli spalti, immaginò di correrci in mezzo, un pallone tra i piedi e con addosso una maglietta a maniche corte con scritto “Tomlinson 17”.

Non poteva, però. Aveva una gamba rotta in due punti ed era ingessata. Guardava l’alba illuminare il prato, seduto sugli spalti, con la tristezza nel cuore e la consapevolezza di non poter giocare la partita che di li a qualche ora si sarebbe tenuta in quello stesso campo.

Avrebbe acclamato Harry, lo avrebbe incitato a correre più forte del vento, ma niente partita per lui quella mattina, che viveva con la testa nel pallone.

 

 

 

| “Mia madre è innamorata di te” |

Mum loves him.



Quando Niall e Josh tornarono a casa dal centro commerciale, decisero che era ora di riempire la loro pancia delle leccornie che Maura aveva preparato.

Niall aprì il frigo e vi trovò un piatto pieno di pie, le preferite di Josh. Sull’involucro trasparente era incollato un post-it verde con scritto in bella grafia “Godetevi la cena, se non vi basta sul cassetto ci sono i soldi per una pizza. Vi amo, un bacio”.

«Mia madre è innamorata di te.» sussurrò, ridendo.

Josh strabuzzò gli occhi, confuso. «Da cosa lo capisci?»

«Mi ha lasciato i soldi per la pizza.» rispose, scrollando le spalle. «Lei sa che esagero sempre con la pizza.»

 

 

 

| Ballo di fine anno | Shopping | Papillon |

Papillon.



Il negozio di smoking quel pomeriggio aveva venduto a Zayn l’abito più economico di tutta l’atelier, ma ai suoi occhi era forse il più bello che avesse mai indossato. Si fissava allo specchio, la camicia abbottonata, un gran sorriso sul viso.

Il suo ragazzo, Liam, lo guardava affascinato. Era fiero di poterlo accompagnare al ballo di fine anno in veste di “Cavaliere del cavaliere”; aveva comprato una rosa da appuntargli alla giacca.

«Aspetta.» disse, alzandosi dalla poltroncina e prendendo la striscia di stoffa nera che Zayn stringeva, incerto.

Passò il nastro sotto il colletto e con dita abili creò uno splendido papillon.

Zayn, finalmente, si sentì degno del suo compagno.

 

 

 

| Piscina | Bagnino |

Swimming pool.



«Cosa pensi del bagnino?» chiese Niall, steso di pancia nel suo telo color verde acido, i capelli bagnati per l’ultimo tuffo in piscina. Non era una persona gelosa, ma amava mettere alla prova il suo ragazzo.

Josh lo guardò interrogativo. Non capiva il perché di quella domanda visto che non aveva degnato al bagnino nemmeno uno sguardo, ma ugualmente rispose con un «È carino.» alzando le spalle e tornando a leggere il suo libro.

Niall sorrise a quel disinteresse. «E cosa pensi di me?»

Di nuovo, Josh lo guardò e gli sorrise. «Penso che se fossi stato il bagnino, avresti avuto un motivo per essere geloso.»

 

 

 

| “Ci sono troppi piccioni in questo posto” |

Walking hand in hand.



Harry e Louis camminavano, mano nella mano, lungo il vialetto di sassi e terra del St James’ Park. Il tempo prometteva pioggia, ma a loro non interessava: il riccio stringeva tra le dita un ombrello grande abbastanza per entrambi.

Si sedettero in una panchina e osservare il lago. Gli uccelli cinguettavano e molti si posarono sul ghiaino attorno a loro, zampettando e muovendo il collo.

«Ci sono troppi piccioni in questo posto.» disse Louis, stringendo il braccio di Harry. «Andiamo via.»

Il riccio rise piano, posandogli un bacio sulla tempia. «Forse sei fortunato e trovi il tuo Kevin.»

 

 

 

| Smut | Fluff | Doccia |

A little bit closer. XXX



L’acqua scendeva calda lungo la schiena perfetta di Zayn.

Liam gli stava baciando il collo dolcemente, mentre con una mano gli accarezzava i fianchi magri e stretti. Le sue dita tracciarono l’osso del bacino e scesero, con lentezza e con una calma che era pura apparenza, a frizionare le loro erezioni che si sfregavano lascive con desiderio.

«Sei così bello.» sussurrò Liam, allontanandosi dal collo di Zayn per baciargli la bocca umida. Toccò il membro eretto del pakistano, che gemette piano stringendo tra i denti il labbro inferiore del castano.

Zayn avvolse le braccia dietro al collo di Liam. «Ti amo.» sussurrò in un ansito.

 

 

 

| Lucidalabbra | Tacchi | Clavicole |

Lipstick an heels.



Louis non riusciva a capire per quale motivo avesse accettato quella stupida scommessa con Valerie. Aveva puntato tutto sull’Inghilterra, perfino la sua dignità, ma aveva perso rovinosamente e nella sua stanza, completamente solo, stava indossando un vestito scuro, un paio di tacchi e sulla labbra uno strato di lucido gli faceva brillare la bocca.

Con un sospiro sconfortato, decise di uscire dalla camera, sotto gli sguardi dei suoi amici. Valerie rideva, mentre batteva il cinque a Liam.

«Me la paghi questa.» disse Louis, atterrito. Harry sorrise, si alzò dalla poltrona e lo strinse al petto, in un abbraccio dolce e posandogli un bacio sulla clavicola nuda.

«Sei bello anche così.»

 

 

 

| Gelosia | “Sei ridicolo” |

Don’t be jealous.



Harry guardava Louis con cipiglio. Quest’ultimo era arrabbiato, lo fissava a intervalli irregolari, intermezzati da sbuffi che fecero venire al riccio una forte ansia alla bocca dello stomaco.

Finalmente, quel silenzio pressante venne interrotto dallo stesso Louis che con un «Quindi non hai baciato Nick?» mise in chiaro che la questione era risolvibile.

«No, Nick non mi interessa.» rispose Harry per l’ennesima volta quella sera.

Gli occhi di Louis si addolcirono, trasformandosi in un pozzo azzurro e profondo di emozioni. «Giuri?»

Harry alzò gli occhi al cielo, divertito. Intrecciò le dita a quelle di Louis e lo baciò a fior di labbra «Sei ridicolo.» sussurrò sulla sua bocca. «Ti amo.»

 

 

 

| Faccende domestiche | Grembiule | Ricettario |

Colf.



Pulire i vetri, cucinare il pranzo e rifare i letti prima che Louis arrivasse. Harry Styles si sentiva un tuttofare con quel grembiulino addosso, bianco e sporco di qualche macchia di sugo al pomodoro. Stava preparando della classica pasta, ma era certo che Louis l’avrebbe apprezzata comunque.

Il campanello suonò due volte e Harry fu preso dal panico. Doveva ancora finire di cucinare, di pulire la casa, di riordinare.

Aprì la porta a Louis, che entrò con un mazzo di primule in mano. «Scusa, non potevo aspettare.»

«Ma non ho finito di riordinare!»

«Lo faremo insieme.» sussurrò il maggiore, stringendolo tra le braccia. «Dopo che mi avrai baciato ovviamente.»

 

 

 

| Bacio della buonanotte |

Goodnight, sweetheart.



La luna brillava con intensità fuori dalla finestra, le stelle facevano da contorno a tutta la sua meraviglia. Le nubi erano rade, appena accennate, ma preannunciavano una pioggerellina leggera che avrebbe portato un po’ di freschezza.

Liam dormiva pacificamente nel suo letto, mentre Zayn lo guardava respirare con regolarità, i tratti del viso morbidi e rilassati. Era meraviglioso ai suoi occhi. Lo trovava affascinante, travolgente, di una bellezza prorompente ed era solo suo; solo lui poteva toccarlo o accarezzarlo.

Si avvicinò al suo viso e baciò quelle labbra morbide che erano solo di Zayn. Sussurrò “Buonanotte” sulla pelle della sua guancia prima di appoggiare la testa sul cuscino.

 

 

 

| A scrive una lettera d’amore a B |

Letter.



In un attimo di esaltazione, Zayn prese una penna e un foglio di carta bianco. Non sapeva spiegarsi perché, ma desiderava ardentemente scrivere a Liam una lettera, nonostante lo vedesse tutti i giorni e baciasse le sue labbra con ardore.

Caro Liam,

vorrei poter toccare la tua pelle calda ora. Vorrei poter baciare la tua bocca rossa come un bocciolo. Vorrei poter mordere la tua gola che profuma di cardamomo e sigaretta al mentolo. Amarti è un’avventura e spero vorrai uscire con me questa sera, come tutte le altre sere. Solo noi.

Con amore, Zayn.

Soddisfatto, il pakistano chiuse la lettera e leccò accuratamente il francobollo, attaccandolo meticolosamente alla busta.

 

 

 

| Teen!AU | Primo bacio |

First sweet kiss.



«Ti ricordi il nostro primo bacio, Louis?» chiese Harry al maggiore, stesi nel suo letto.

Louis si morse il labbro inferiore e sorrise a se stesso, perché non poteva dimenticarlo.

Era successo tutto proprio in quella stanza, in quel letto sfatto e piccolo. Avevano appena tredici anni e si lamentavano del fatto che nessuna ragazza avesse voluto baciarli. Avevano deciso di azzardare un bacio tra loro, un leggero sfioramento, all’inizio, poi un bacio più profondo e un movimento di lingue lascivo e pieno di parole silenziose.

E gli era piaciuto. Forse anche troppo

«Come potrei mai dimenticarlo, Harry?» gli chiese, accarezzandogli una mano. «Ti amo proprio da allora.»

 

 

 

| “Sei disgustoso” |

Cola and chips.



Seduto ad un tavolo del McDonald, Josh guardava Niall intingere le patatine nella Coca-Cola. Lo faceva con attenzione, gli occhi azzurrissimi concentrati, le labbra schiuse, la lingua stretta tra i denti bianchi.

Josh lo trovava bellissimo, perfino in quel momento leggermente rivoltante. «Sei disgustoso.» gli sussurrò, prendendo un lungo sorso dalla sua bibita non ancora contaminata dal suo ragazzo, che cercava ossessivamente nuovi sapori strani da provare. «Non ti bacio più se mangi ancora quella roba.»

«Sei pesante, Josh!» esclamò Niall, prendendo un’altra patatina dalla confezione. «Non starò male, lasciami sperimentare.»

Josh annuì, stizzito. Non si sarebbe stupito se il giorno successivo, Niall si fosse svegliato con l’appendice dolorante.

 

 

 

| Appuntamento al buio |

Date.



Era un pomeriggio di giugno. Seduto sul divano, Harry guardava la televisione in compagnia di Clary, la sua migliore amica, facendo zapping ogni due secondi senza fermarsi un attimo.

Il riccio si schiarì la voce improvvisamente, animato da uno spirito di conversazione, e disse – come se nulla fosse – «Ti ho organizzato un appuntamento al buio.»

Come scossa da un fulmine, Clary si alzò in piedi dalla rabbia. «Che hai fatto, brutto imbecille?» sbraitò, la mani alzate, minacciandolo di lasciargli lo stampo delle cinque dita sulla guancia.

«Si chiama Ben.» disse Harry semplicemente, cercando di non ridere. «Ti piacerà.»

Ma nonostante le buone intenzioni, lo stampo della mano lo ottenne comunque.

 

 

 

| Terrazza |

Shooting stars.



Quella sera, cinque amici si riunirono a casa di Niall per guardare le stelle cadenti. Era uno spettacolo che aveva luogo solo una volta l’anno; si erano muniti di coperte, le avevano stese sulla terrazza di marmo, e avevano portato scorte di biscotti e caffè per tenersi ben svegli.

Il primo a vedere una stella cadente fu Niall che espresse il desiderio di diventare un musicista di fama mondiale. Il secondo fu Zayn, che espresse il desiderio di poter disegnare e pubblicare un suo primo fumetto. Il terzo ed ultimo fu Louis, che espresse il desiderio di trovare il coraggio per chiedere a Harry di sposarlo.

E lo fece.

 

 

 

Cross-over

 

| HP!AU | Burrobirra ai “Tre manici di scopa” |

Oblivion.



La neve cadeva lenta fuori dai Tre manici di scopa e Niall sorseggiava un’ottima burrobirra addolcita con un pizzico di zenzero. Davanti a lui, Zayn mostrava la sua bacchetta a Josh, che la rigirava tra le dita, interessato.

«Legno di frassino.» lo informò il pakistano, un enorme sorriso bianco e orgoglioso ad abbellirgli il volto magro.

Josh annuì, fissando la bacchetta con aria critica. «Nucleo?»

«Crine di Thestral

Incuriosito, Niall si voltò verso il biondino e tacitamente – mostrandogli la mano aperta – gli chiese se poteva passargli la bacchetta. Le loro dita si sfiorarono appena, facendoli arrossire per la scossa che percorse le loro braccia.

Improvvisamente, dimenticarono ciò che stavano facendo.

 

 

 

| Superheroes!AU |

Gotham.



Nessuno – oltre al suo braccio destro – sapeva che Liam Payne era Batman. Guardava il suo simbolo brillare nel cielo, segno che qualcuno lo stava chiamando, ma senza Robin – il cui reale nome era Zayn Malik – non era intenzionato a muoversi.

«Sono qui.» sussurrò Zayn, avvicinandosi di soppiatto a Liam che osservava Gotham dall’alto, illuminata dalle mille luci delle case.

«Ce ne hai messo di tempo.» gli rispose, guardandolo. Trovava Zayn sempre molto bello, con gli occhi illuminati dalla luce della luna, di un marrone ardente, come il legno. «Sei pronto?»

Zayn azzardò un passo verso il suo eroe e fece combaciare le loro labbra per pochi secondi. «Ora sono pronto.»

 

 

 

| Vampires!AU |

Blood.



Zayn camminava di soppiatto in un vicolo chiuso e stretto della città di Forks. Aspettava in agguato una vittima, perché ne sentiva l’odore tenue, ma allo stesso tempo pungente. Sentiva il suo cuore battere all’impazzata, preso dall’impeto della corsa.

Un ragazzino magro, dai capelli biondissimi e la pelle bianca – da cui Zayn vedeva le vene blu – si nascose in quella stradina, il respiro appesantito dalla fatica.

Era così bello che Zayn non esitò. Guardò con i suoi occhi rossi quelli cobalto del giovane, sicuramente diciassettenne, e con le sue labbra morbide baciò il suo collo nudo, mordendolo poi con i suoi canini aguzzi, assaporando il gusto dolce del sangue.

 

 

 

| Cross-over a scelta | High School!AU |

Kryptonite.



«Quindi con la kryptonite blu perdi i poteri?»

Harry camminava con i libri stretti tra le braccia e rispondeva alle domande di Louis, che camminava esattamente dietro di lui come un’ombra. Il riccio non disse niente; sistemò gli occhiali che gli erano scesi sugli occhi e annuì semplicemente. Gli occhi di Louis ovviamente non persero nemmeno un suo movimento.

Aveva sbagliato a dirgli dei suoi superpoteri.

«Che figata!»

Harry si fermò davanti al suo armadietto, strabuzzando gli occhi. «Vorresti essere colpito dalla kryptonite

«No.» disse Louis, ridacchiando e scrollando il capo. Si morse le labbra e arricciò le dita di Harry alle sue. «La mia kryptonite sei tu.»

 

 

 

Altro

 

| Maschera | Tradimenti | Angst |

Anger.



Harry guardava la scena appoggiato all’uscio della porta.

Louis, con le sue labbra rosse e morbide, stava baciando il collo lungo di Zayn, tracciando con la lingua i contorni del pomo d’Adamo che spiccava nella pelle ambrata. Una maschera copriva il suo volto e gli occhi del riccio erano fissi sugli occhi socchiusi e assorti di Louis.

Preso da una furia incontrollata, Harry piombò nella stanza spalancando la porta. Zayn si voltò a guardarlo mentre Louis si staccava da quel collo. Harry era davanti a lui, la rabbia per quel tradimento traspariva dalle iridi verdi.

Uno schiaffo, un rumore sordo e una lacrima bagnò il viso di Louis, colpevole.

 

 

 

| Rabbia | Graffiti | Tradimento |

Erase the memories.



Harry aveva detto a Liam di aver visto Zayn e Louis baciarsi durante la festa in maschera. Inizialmente, Liam non ci aveva creduto, il suo Zayn non avrebbe mai fatto nulla di tutto quello, e soprattutto glielo avrebbe detto se lo avesse fatto.

La realtà dei fatti gli piombò addosso quando Liam chiese direttamente al suo ragazzo la verità, e questo tacque.

Liam era arrabbiato. Quando corse in camera sua, trovandosi davanti il graffito di Zayn, in un impeto di rabbia prese a rovinarlo con i suoi colori a tempera, strisciando di blu di verde o di rosso il dipinto che aveva rappresentato il loro amore.

Fino ad allora.

 

 

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| Centro benessere | Pedicure| Chiacchiere tra ragazze | NB: 1D!Fem

Chatting and chilling with girlfriends.



Nensi, Josephine, Louise e Herriett aveva optato per un pomeriggio diverso dal solito. Erano stanche, il lavoro le stressava e sentivano i muscoli della schiena distrutti, insieme a quelli delle gambe.

«Portare i tacchi mi sfinisce.» disse Nensi, accarezzandosi i lunghi capelli biondi mentre un’estetista le limava le unghie dei piedi. «Jos, portami alla spa più spesso.»

«No, ogni volta diventi logorroica.» le rispose Josephine, facendo ridere Louise e Herriett,, abbracciate dentro la vasca idromassaggio.

«A proposito, l’avete sentita l’ultima?» chiese Nensi prendendo nuovamente la parola e ignorando la frecciatina della sua ragazza. Iniziò un noioso discorso sul make-up e l’ultimo vestito di Prada, anche se a nessuna sembrava interessare.

 

 

 

| Kids!AU | Altalena | Bacio |

Have fun and kiss him.



Louis giocava nell’altalena con Zayn. Avevano otto anni e si divertivano a spingersi a vicenda, ridendo e cantando canzoncine inventate da loro, spesso incentrate sui cartoni animati e i fumetti di Topolino.

«Ferma l’altalena!» urlò Louis, e subito Zayn smise di spingere. Il castano scese dalla seggiola, trovandosi davanti il migliore amico, che lo guardava con i suoi brillanti ed euforici occhi castani. «Ti va di cambiare gioco?»

«A cosa vuoi giocare?» chiese Zayn, la mani dietro alla schiena e un sorriso pieno sulle labbra fine

Louis sorrise di rimando, sornione, e fece schioccare repentinamente le loro labbra. Un bacio leggero, infantile, dolce come il miele. «Giochiamo a mamma casetta.»

 

 

 

| Mpreg |

They will be fathers.



I dolori della gravidanza erano quasi inconcepibili. Chi si aspettava che Louis Tomlinson, incinta di sette settimane, sarebbe stato in grado di superare tutto quello? Però non avevano fatto il conto di Harry, che in quel preciso momento, era steso a pancia in giù sul materasso, tra le gambe di Louis, e gli stava accarezzando i ventre.

«Voglio chiamarlo Gabriel.» sussurrò, posandovi un bacio leggero. «Sarà il nostro angelo.»

Louis sorrise nel vederlo così entusiasta. Sarebbero diventati padri entrambi di un figlio stupendo, che probabilmente avrebbe avuto occhi blu diamante e delle ciocche ispide di capelli castani, lisci e splendidi.

Uguale a suo padre. O meglio, uno dei suoi padri.

 

 

  
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