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Autore: Minari OppaRi    17/06/2014    1 recensioni
1] Pistola giocattolo - Seishiro Tsugumi: { Il viso di Seishiro, già tinto di rosso a causa del contatto con la calda mano del bambino, diventò paonazzo.}
2] Primo incontro – Marika Tachibana: { Quel bambino era troppo gentile e dolce, eccome se lo era, e lei era certa di essersene innamorata. }
3] Piatto speciale – Kosaki Onodera: { Quel piatto speciale, forse il primo di tanti altri, fece crescere sempre di più il forte sentimento che provava ogni volta che era in sua compagnia }
4] Piccolo eroe - Yui Kanakura
5] Filo rosso – Chitoge Kirisaki
[Spoiler per chi non segue le scan online]
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Chitoge Kirisaki, Kosaki Onodera, Raku Ichijou, Seishirō Tsugumi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Seishiro davvero non riusciva a capire come la sua adorata Ojou-Sama riuscisse a divertirsi con un gioco stupido come quello delle biglie. Non le sembrava adatto che, una persona importante come la figlia del boss dei Beehive, giocasse in mezzo alla polvere e al fango insieme a dei bambini qualunque.
Chitoge però era irremovibile.
“Ko-Chan e Ra-Kun sono miei amici e quindi ho tutto il diritto di giocare con loro.”
Aveva tenuto il broncio tutto il giorno e, Tsugumi, devastata dalla tattica del silenzio che aveva adottato nei suoi confronti, era stata praticamente costretta ad accompagnarla fuori dalla villa.
Si era seduta lontano, in un’ottima postazione per osservare attentamente ogni movimento della sua padroncina, ed era rimasta lì, in attesa che lei si stancasse presto di giocare.
La piccola Seishiro non sopportava di condividere Chitoge con qualcun altro, specialmente non con quel bambino della fazione Shuei.
Si portò una mano alle tempie iniziando a massaggiarle con lentezza. Da quando era arrivata nella villa utilizzata per le vacanze non aveva avuto un solo attimo di riposo. Divisa tra l’addestramento con Claude ed il suo ruolo di guardia del corpo della piccola Kirisaki non aveva avuto un solo attimo per rilassarsi o svagarsi un po’.
“Ti fa male la testa? Guarda che stare fermo sotto il sole non fa mica bene.”
Una voce maschile la costrinse a spostare lo sguardo, fino a quel momento preso ad osservare la sua Ojou-Sama, verso il suo interlocutore.
Il bambino della fazione Shuei le si era piazzato davanti e, incrociando le braccia al petto, le aveva rivolto uno sguardo di rimprovero.
“Che cosa vuoi?”, brontolò la piccola Tsugumi trattenendo una nota d’irritazione nella voce.
“Non startene qua da solo, vieni a giocare con noi così almeno saremo due maschi contro due femmine.”
Una piccola vena di rabbia le comparì sulla fronte. D’accordo che la larga maglietta a mezze maniche e i pantaloncini non fossero molti femminili, ma essere scambiata per un maschio sfiorava il ridicolo.
“Non ho la minima intenzione di giocare con te, chiaro? Io sono una femmina!”
Disse ferocemente facendo molta attenzione a marcare la parola ‘femmina’.
Il bambino sgranò appena gli occhi e, dopo qualche istante di silenzio, s’inchinò per farsi perdonare.
“Perdonami, non me ne sono proprio accorto!”
Le sue scuse, seppur dette con buone intenzioni, la fecero solamente irritare di più.
“Però dai, vieni a giocare con noi. Sei venuto…volevo dire venuta con Chi-Chan, no?”
“Sono qui per farle da guardia del corpo e poi Ojou-Sama vuole giocare con voi non con me.”
Sospirò non riuscendo però a nascondere una punta di tristezza.
Le scocciava ammetterlo ma sapeva di non essere divertente, il pregio che Chitoge più apprezzava.
Abbassò lo sguardo mentre i suoi occhi iniziarono a diventare lucidi. Odiava piangere, la faceva sentire debole e priva di ogni qualsiasi difesa e, soprattutto, odiava farlo davanti ad un estraneo.
Lui sospirò e, con un gesto secco, le prese la mano costringendola ad alzarsi.
“Questa però è una tua convinzione sai? Chi-Chan vuole sicuramente giocare con te visto che sei una sua importante amica. Me l’ha detto lei che ti vuole bene.”
Con un enorme sorriso stampato sulle labbra le appoggiò sulla mano libera una pistola giocattolo e iniziò a camminare verso le altre due ragazze.
“E poi anche io vorrei giocare con te. Sai, ho visto quando correvi con le tue pistole e mi sei sembrata una vera forza!”
Il viso di Seishiro, già tinto di rosso a causa del contatto con la calda mano del bambino, diventò paonazzo. Nessun bambino l’aveva mai tenuta per mano e le aveva detto che era una forza.
Il cuore prese a batterle con forza e la mano strinse il piccolo giocattolo.
Si ritrovò a sorridere osservando la figura di spalle davanti a lei.
Non riusciva a capire cosa fosse quello strano calore che le divampava  nel petto ma non lo trovava affatto spiacevole.
Quella pistola, un giocattolo da bambini, sarebbe diventato poi il suo più grande tesoro.

 
Angolo dell'autrice:
Cosa dire? Ormai sono stata colpita dalla febbre Nisekoi XD Ho voluto tentare con qualcosa di dolce e che, guarda un po', nel manga non viene approfondito: Alcuni momenti dell'infanzia di Raku con le cinque belle ragazze cotte di lui. Ho iniziato con Tsugumi perchè la adoro (andiamo, è dolce come il cioccolato c:) e, pensate un pò, ho lasciato Chitoge per ultima perchè è la coppia che più preferisco.
Spero di poter postare presto il capitolo di Marika, anche se temo che ci vorrà un po' visto che non so come muoversi con il dialetto della nostra cara Tachibana XD
Spero che la fic vi piaccia :3
A presto,
Darkdan

 
  
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