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Autore: Non ti scordar di me    17/06/2014    2 recensioni
Hilary, dopo tre mesi, passati in Italia ritorna a Rigmont in Colorado. Ci sono molte novità ad accoglierla: Nathan, il ragazzo che ama, è stata trasformato in un vampiro sanguinario, che non si ferma davanti a nessuno e non si fa scrupoli ad uccidere nessuno.
Ringmont è una piccola cittadina dello stato del Colorado, ma nasconde tanti e oscuri segreti. Lì vivono tante creature della notte che cercano la così detta "Cura al Vampirismo"...Hilary non è la sola a cercarla per il ragazzo che ama, molti demoni e vampiri cercano questa cura...Ma se in realtà questa cura non fosse una semplice pozione? Se fosse qualcosa di più complicato e irraggiungibile anche per Hilary?
Nathan riuscirà a risvegliare i suoi sentimenti repressi dentro di lui per mesi e mesi? E Hilary è veramente un semplice giocattolo per Nathan?
Prima storia in questo fandom.
Cucciolapuffosa
Genere: Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Love is the cure

Prologo.
 
21 Gennaio 2014, Rigmont in Colorado.
 
Hilary si guardava attorno spaesata e preoccupata. Qualcuno l’aveva portata lì. Era uscita con gli amici e tutt’un tratto si sentì braccata. Come se non respirasse più, come se tutto quello che girava intorno a lei si fosse eclissato…Lasciandola sola e in balia della paura.

-Hilary…- la chiamò una voce familiare. Nathan era di fronte a lei, in tutto il suo splendore. Era bellissimo.
Hilary rimase quasi paralizzata. Nathan aveva i capelli biondi con un ghigno stampato in volto. Sollevò leggermente il labbro, lasciando intravedere il canino.

E’ veramente un vampiro? Di quelli veri? Pensò spaventata indietreggiando. Incatenò i suoi occhi verde chiari in quelli del ragazzo che un tempo erano di un nero tendente al blu scuro, simili alla notte. Quegli occhi le avevano messo sempre un non so che di pauroso, ma gli occhi rossi che aveva ora le mettevano ancora più paura.

Il viso del ragazzo era quasi deformato, era più pallido, le vene del collo erano evidenziate così quelle degli occhi. La bocca aperta e lo sguardo da predatore mettevano in soggezione la ragazza che voleva solo ritornare a casa sua.

-Nathan…sei…- Non riusciva neanche a pronunciare la parola “vampiro”. – Co-cosa vuoi?-
L’aria fu spezzata dalla risate del ragazzo che si toccò leggermente i capelli, sorridendo sadicamente.

- Secondo te, cosa può fare un vampiro a quest’ora?- Chiese con tono di voce ironico, avvicinandosi. Hilary non si mosse minimamente, rimanendo impalata e fissando il ragazzo.

- Non…vorrai…ve-veramente…farlo?- Chiese indietreggiando iniziando a capire la situazione. Lui era il predatore, lei era l’animale da sbranare.
Lui fece un sorriso e coprì un piccolo grugnito. Si avvicinò lentamente e con grazia alla ragazza, avvertiva tutto di lei.

Aveva paura, voleva scappare ma non riusciva a muoversi e la cosa che aveva attirato Nathan a lei: il suo odore. Lasciava una scia quasi inconfondibile, menta e margherite. Per non parlare del bel collo da cigno della ragazza…Uno spettacolo da ammirare per ore.

- Oh, mon petite joue cercherò di non farti tanto male…- Ghignò divertito. Hilary sembrò quasi ridestarsi. Mon petite joue…Quello era lei per Nathan, un piccolo giocattolo da rompere e rimettere a posto ogni qual volta voleva.                                                                                                               

- No…Nathan…non lo fare…- Cercò inutilmente di dissuaderlo. E pensare che Hilary lo amava con tutto il cuore e si lasciava distruggere lentamente da lui come se a lei non le importasse di niente.

- Troppo tardi…- Grugnì, avventandosi sulla giugulare della ragazza che aveva cercato di dissuaderlo.
Affondò con rabbia i canini sulla gola di Hilary. La ragazza che a malapena riusciva a reggersi in piedi, ora era crollata a peso morto nelle braccia di Nathan.

Il suo sangue inebriava la bocca del ragazzo, che ne voleva sempre di più. Hilary, però, era stata una ragazza molto dura non demordeva ancora e scalciava soffocando gemiti e urli.

Nathan stufo di sentire le sue lacrime sulla sua camicia e dei suoi urletti repressi si staccò a malincuore da lei.
Hilary indietreggiò a piccoli passi, finendo con le spalle al muro.

- Mon petite joue, così ti farai solo più male…- Si avvicinò a lei, che spaventata si sedette a terra. Nathan si accovacciò accanto a lei e la osservò con un sorrisino.
- Ah…Il co-collo…- Singhiozzò con il cuore in gola. Sul collo candido della ragazza c’erano due piccoli fori e tanto sangue colato. Con un dito Nathan ne prese un po’ e lo avvicinò alla bocca.

 Delizioso… Era quasi ritornato in sé, ma la sete era così forte che non riuscì a contenersi. La prese per i fianchi e la strinse a sé.
- N-non u-uccidermi…- Sussurrò leggermente con il capo chino all’indietro. Il suo cuore pulsava all’infinito.

- Perché dovrei lasciarti in vita?- Chiese divertito. Quella ragazza era una dei suoi giochi preferiti. Era convinta che tutti potessero cambiare e che anche il peggior stronzo poteva smettere di essere tale.

Troppo ingenua. Il mondo era popolato da tanti mostri, come lui e lei era convinta che tutti avessero un lato buono. Illusa.
- Per-perché… tu ti-tieni a me…in un mo-modo strano…e…co-contorto…ma tieni a me…- Sussurrò piangendo. Era il discorso più egoista che aveva sentito dirle…Trovare un metodo per salvarsi la pelle da lui.

Nathan fissava ancora la ragazza con un colorito cadaverico e si rese conto che il vampiro cattivo aveva preso il sopravvento in lui.

Perché cazzo era stato trasformato in questo mostro? Perché?
Ci aveva fatto un po’ l’abitudine nel giro di un paio di mesi, ma la colpa di cui si era macchiato lo avrebbe perseguitato a vita.

Scostò i capelli dal viso della giovane. Prima però si guardò attorno. Nessuno era nei dintorni.
Si bloccò vedendo il viso di Hilary. Aveva ucciso lei. Aveva, veramente, ucciso quella piccola donnina che conosceva dai tempi dell’adolescenza?
Annusò l’aria circostante. Era impregnata del suo sangue sublime…Aveva ceduto al suo odore. Perché era ritornata dall’Italia? Perché non rimaneva lì? Al sicuro!? No, doveva ritornare in quella mediocre città del Colorado! Pft.

Incontrò gli occhi della ragazza quasi moribonda. Aveva ucciso tante persone in questi mesi, anche solo per un capriccio…E non aveva mai provato niente, ora invece sentiva qualcosa nello stomaco..Cos’era? Cos’era quel sentimento?

Lui aveva completamente eliminato i suoi insulsi sentimenti, altrimenti era troppo complicato bere sangue umano e non provare rimorso. Tolti i sentimenti non c’erano altri problemi. Eppure, questa volta aveva sentito qualcosa…Forse non un sentimento ma aveva sentito qualcosa.

- A-aiutami…- Pregò con voce strozzata Hilary. Nathan la fissò assorto…Aveva i capelli diversi…C’era qualcosa di diverso, i capelli neri erano più lunghi con una riga a lato. Gli occhi quasi chiusi catturarono l’attenzione del vampiro.

Occhi verdi chiari…Quasi azzurri. Ricolmi di tristezza.
- Hai gli occhi di chi ne ha passate tante…- Disse con voce atona. -…Eppure le hai superate tutte…- L’avrebbe lasciata lì a terra. Fece due passi, ma la voce tremolante della ragazza lo riscosse.

- Io s-sto per mo-morire…E tu…u-ucciderai le persone p-per vivere…Tu questa la chiami vita?- Disse con un sussurro udibile solo alle orecchie di un vampiro.
No, non era vita. E lei aveva ragione.

Nathan con la sua velocità, leccò la pelle della ragazza per rimarginare la ferita. Dopo pochi secondi la ferita era rimarginata, ma il suo sangue era impregnato nei vestiti e si era anche incrostato nei capelli della giovane.

La ragazza aveva perso i sensi. Il vampiro la prese delicatamente in braccio, inspirando il suo profumo che ancora impregnava l’aria.
Si allontanò da lì con lei in braccio, scomparendo nel buio della notte.

 

Hilarì si alzò di scatto, tastandosi il collo. Intatto. Era intatto. Lei non era stata morsa e Nathan non era un mostro.

Erano le 3:00 del mattino. Si guardò attorno e si rese conto che non si trovava nel suo letto e non aveva indosso il suo pigiama…Si era addormentata sulla cassapanca vicino alla finestra? Si alzò con cautela dal letto, accese la lampada sul comò e si specchiò.

Soffocò a malapena un urlo. I suoi capelli erano incrostanti di una sostanza rossastra, il suo collo – senza presenza di morsi – macchiato e il suo colorito quasi cadaverico.

Hilary a malapena riusciva a tenersi in piedi.
Quello non era un semplice sogno. Era un incubo che diveniva realtà. Un incubo accaduto veramente…Nathan era un mostro. Un vampiro. Un essere della notte che voleva ucciderla che non provava pietà per nessuno.

Oltre a sapere che lui non provava niente per lei, ora doveva affrontare l’amara verità: il ragazzo che amava dai tempi adolescenziali era un assassino.
Non si era mai sentita più a pezzi di oggi in tutta la sua vita.
 
 
 
 
A/N: Questa è solo una mia piccola idea. Del tutto originale, con degli spunti presi da TVD. Hilary è ritornata da uno scambio culturale in Italia, ritornata ha questo brutto incontro con uno spettro del suo passato: Nathan, il ragazzo che lei ama fin dai tempi adolescenziali, ma scopre che è un vampiro. Cosa succederà?
Questo è solo il Prologo, poi i capitoli diventeranno più lunghi.
Le mie storie Originali non hanno mai successo, forse perché non piace la trama o perché scrivo male… Quindi diciamo che questo è il mio primo esperimento. Chiedo un po’ di pietà, ma se veramente fa schifo terrei molto se voi me lo diceste.
Baci Ale
  
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