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Autore: GRACE_WHITE    17/06/2014    2 recensioni
Una ragazza di quasi diciassette anni, Grace Backl, è costretta a partecipare al Giorno della conoscenza, un avvenimento che la sua scuola organizza ogni anno per far socializzare tutti gli studenti, così che poi alla fine dell'estate lo studente dovrà portare un testo sui giorni passati insieme con il suo compagno. Non si può dire che in questa estrazione, la sua seconda, sia stata fortunata, perchè viene estratta da un ragazzino che odiava, Mark. Ma lei dovrà capire se quella è sfortuna o... fortuna :)
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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CONFESSIONI
 
Le luci di casa mia erano accese, Mark mi aveva accompagnato fino a casa quella sera, il sole era al margine della fine del tramonto. Quando entrammo non trovai mia zia, anche dopo averla chiamata, probabilmente si era dimenticata di spegnere le luci prima di andare al bingo, dove andava un giorno alla settimana con le sue amiche.
-Dai vieni Mark, ti devo far assolutamente vedere quelle foto di cui avevamo parlato.- gli dissi mentre salivamo le scale, le foto erano della vacanza che avevamo fatto con i nostri genitori alle Hawaii, l’ultima vacanza per loro. Ci eravamo divertiti un sacco, soprattutto a fare le immersioni con gli squali.
Appena entrammo in camera mia, dove la porta era aperta e le luci anch’esse accese, trovai il mio migliore amico seduto sulla sedia della scrivania, con un paio di cuffiette infilate nelle orecchie. – Robert, che ci fai qui?-
-Ciao, sono arrivato un quarto d’ora fa, ma tua zia mi ha detto che ancora non eri tornata. Ha detto che ti avrei potuto aspettare qui, ho fatto male?- chiese lui. Sembrava essere turbato.
-No, no. Mark questo è Robert… il mio migliore amico.- feci un passo di lato per permettere a Mark di stringere la mano a lui, ma non lo fece.
Mark ritirò la mano, offeso e il suo sorriso svanì quasi del tutto- Io sono Mark…-
-Lo so chi sei, il rappresentante di istituto, me lo ricordo.- ribatté Robert, alzandosi di scatto dalla sedia e dandomi le spalle si diresse verso la porta della mia camera.
-Aspetta, dove vai? Perché sei venuto?- gli chiesi.
Lui scosse la testa- Senti ne riparliamo quando siamo soli, okey?-
Rivolsi uno sguardo a Mark e lui annuì, non era dispiaciuto anzi sorrideva comprensivo- Sarà meglio che vada, si è fatto tardi, e essere il rappresentante di istituto non mi priva del coprifuoco.- mi schioccò un bacio sulla guancia “Ora ha questa abitudine?” borbottai tra me e me. Diede una pacca sulla spalla di Robert ma lui non sembrò farci caso- Allora, a domani Grace, ciao migliore amico di Grace!- usci dalla camera ridendo e, solo quando fu uscito dalla porta di casa, Robert rilasso i muscoli facciali, ma la sua espressione non era completamente dolce.
Ci dirigemmo nel terrazzo della mia stanza e ci sedemmo sul dondolo- Allora…- iniziai- perché sei venuto a trovarmi?-
-Ora devo avere anche un motivo per venire a salutare la mia migliore amica?- iniziò a fissare il mare plumbeo in lontananza- Comunque ho un motivo.-
-Sentiamo.- commentai, aprendo il frigobar accanto al dondolo, tirai fuori due Coca Cole e ne passai una a Robert, l’aprimmo e sentii le bollicine pizzicarmi il naso. Bevvi qualche sorso, seguita da i suoi.
Stette per dire qualcosa, ma fu come se vedere qualcuno che ingoia qualcosa che non gli piace e per non vomitare si tiene tutto dentro, per paura di essere preso in giro. Si alzò e si appoggiò al parapetto di cemento del terrazzo e si spenzolò a testa in avanti, appoggiai la bibita sopra il frigobar e andai davanti a lui- Ehi, ti senti bene?-
Lui scosse la testa e poi mi guardò- Ti devo dire una cosa, ma non ce la faccio.-
-Guarda che mi spaventi, eh! Dimmi cosa.- gli accarezzai una guancia con la mano. Robert mi abbracciò forte, io sorpresa contraccambiai il gesto, sprofondò con la faccia nella mia spalla e odorò il profumo dei miei capelli. Quando sollevò la testa mi strinse a se e, senza ogni mia previsione e prima che potessi reagire, lui mi baciò. Sgranai gli occhi mentre i suoi si chiusero, e mi irrigidii sempre di più. Le mie ossa si calcificarono e sentii un brivido freddo percorrermi la schiena, la sua mano scivolò sulla mia cercando di prenderla ma io rimasi immobile. Robert capì che ero rimasta scioccata dal suo gesto così si staccò, ovviamente non aveva ottenuto quello che voleva.
-Ma che ti prende!- riuscii a dire, a voce alta.
Rimase deluso e abbassò lo sguardo- Non ti piaccio vero?-
-Robert, tu…- “Oh no, ti prego dimmi che è ubriaco, dimmi che non innamorato di me!”- Tu mi piaci, sei il mio migliore amico ma…-
-Ho afferrato il concetto.- fece un gesto con la mano per impedirmi di andare oltre- Non ti piaccio. O almeno non in quel modo. E’ meglio che vada.- confermò
-Ma come… da quando…- balbettai, gesticolando.
-Da quando mi hai chiesto di prestarti la penna in classe, il secondo giorno di scuola, per l’esattezza.- rientrò dentro e prese la giacca appoggiata sulla sedia di vimini accanto al letto- Ho capito comunque, io ci sono stato sempre per te e ora che arriva il figo da spiaggia tu cadi tra le sue braccia, sei una ragazza da manuale. Sei innamorata di lui, ovvio.-
- Non sono innamorata di Mark!- sbottai- E’ solo un amico! Cos’è, dopo un giorno mi devo per forza innamorare del tipo che tutti considerano il più figo della scuola? Non ti azzardare neanche a dire che sono una ragazza da manuale, come le altre stupide.-
-Oh, ti prego Grace, non trattarmi da idiota, non hai visto come ti guarda?- indicò fuori dalla finestra.
-No, e se è per questo neanche mi interessa, se pensi che io sia innamorata di lui non capisci niente, non ho mai amato un ragazzo!- mi sarei dovuta fermare prima, non avrei dovuto dire quelle parole, ma cercai di mostrarmi uguale a qualche attimo prima, senza provare pietà nei suoi confronti- E comunque non credo che neanche tu abbia mai amato una ragazza.-
-Come fai a dirlo?- si era già avviato alla porta di casa e io corsi giù per le scale per raggiungerlo.
-Perché tu non mi hai chiesto se ti amo, ma se ti piaccio, e poi non mi avresti baciato, avresti prima chiesto che cosa ne pensavo io, se mi amavi. Tu ne sai quanto me di amore!- detestavo dire quella parola, era così smielata e caramellosa, usciva fuori male quando la pronunciavo.
Aprì la porta e uscì- Non so se è amore o è solo una cotta duratura quella che ho per te, ma sai qual’era il vero motivo per cui sono venuto? Volevo chiederti che cosa ci trovavi di bello in lui.-
Non mi diede il tempo di rispondere e ricominciò a schiamazzare:- Spiegami come hai fatto a cambiare così velocemente i sentimenti per Mark, fino a ieri lo odiavi!-
-Non l’ho mai odiato, e comunque a cosa ti servirebbe, sentiamo?- piazzai le mani sui fianchi.
-Per cambiare velocemente quelli che provo per te!- se ne andò stizzito e senza neanche salutare.
Sbattei così forte la porta che il frastuono rimbombò per tutta la casa, facendo vibrare il vetro incastonate nel legno.

 

NOTA D'AUTRICE: DA DAN DAAAAN! E ANCHE IL QUARTO CAPITOLO E' STATO SFORNATO E MESSO INSIEME AI SUOI FRATELLINI (?) NON VEDEVO L'ORA DI FARVI LEGGERE L'AMORE RIFIUTATO DI ROB DA PARTE DI GRACE, QUANTO MI SONO DIVERTITA A SCRIVERLO.
P.S. SE SIETE FAN DI HUNGER GAMES, HO SCRITTO UNA ONE SHOT CHE SI CHIAMA: L'ULTIMO GIORNO.
CIAOOOOO GRACE_WHITE <3

 
   
 
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