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Autore: Mave    18/06/2014    1 recensioni
Non ho resistito e ho un po' "stravolto" la seconda stagione con diversi "what if". Il risultato potrebbero essere delle coppie decisamente fuori dagli schemi...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Abbott, Andrew 'Andy' Brown, Bright Abbott, Ephram Brown
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Meglio una verità che ferisce che una bugia che illude. (Irv)

Quando rincasò Colin trovò sua sorella seduta sui gradini esterni a smanettare sul cellulare, come da copione.

Erano giorni che Laynie si estraniava, era distratta e sembrava vivere in un mondo tutto suo e il suo cercare di minimizzare alle ovvie domande che questo comportamento aveva sollevato in famiglia non faceva che aumentare i sospetti.

Colin si avvicinò di soppiatto e, furbescamente, cercò di strappare il cellulare dalle mani della ragazza. Lei, colta di sorpresa, poco ci mancò che non facesse cascare quell'aggeggio in terra.

"Colin! Non si rispetta più la privacy in questa famiglia?"

Chiese adirata, portandosi il telefono contro il petto per custodire il testo dell' sms rimasto a metà.

"Sei così misteriosa, sorellina! Sei innamorata?"

Chiese a bruciapelo il fratello con quell'atteggiamento canzonatorio che tanto ricordava il vecchio Colin, sedendosi affianco a lei.

"Io non sono innamorata di nessuno!"

Si difese Laynie con troppa foga per non capire che stava mentendo. Colin sorrise sornione: l'aveva fatta cadere nella sua trappola.

"Ricorda che sei stata tu a dirlo!"

Replicò, facendo spallucce. Per quel giorno non avrebbe insistito oltre a carpire il romantico segreto di Laynie: l'avrebbe fatta scoprire lentamente e, alla fine, sarebbe venuto a capo della verità.

Questa eventualità, in verità, allarmava e non poco Laynie: come diavolo avrebbe potuto giustificare il fatto che Bright l'avesse invitata ad andare al cinema insieme l'indomani sera?

Come avrebbe fatto abboccare Colin a una qualsiasi insulsa scusa e non farlo insospettire quando avrebbe capito che sua sorella si stava invaghendo del suo migliore amico?

"La storia si sta ripetendo. All'incontrario!"

Pensò ad alta voce. Mossa imprudente: dapprincipio erano stati Colin ed Amy. Ora erano lei e Bright.

"Cosa dici?"

Quella frase sconnessa non sfuggì a Colin.

"Niente. Niente."

Bofonchiò e provvidenziale il bip del telefonino che annunciava l'arrivo di un messaggio distolse l'attenzione dei fratelli Hart da quella conversazione scabrosa.

Era un sms di Amy. Un'altra spina nel fianco pensò Laynie cercando di restare sul vago con Colin.

"Chi è il tuo misterioso amichetto?"

"Ti ho detto che non sono affari tuoi!"

Colin sbirciò con la coda dell'occhio tanto da leggere il nome del mittente sul display.

"Ah è la tua amichetta fin troppo nota!"

Laynie non voleva rendere partecipe Colin del contenuto di quell'sms, soprattutto perché era a conoscenza del fatto che Amy si stava cacciando in dei guai, dei guai davvero grossi.

"Non leggi? Non sei curiosa di sapere cosa vuole?"

La incalzò Colin vedendola esitare e senza la minima intenzione di farsi da parte. Poteva sembrare invadente ma era l'unica opportunità che aveva per scoprire, una buona volta, che cosa stava combinando Amy.

"Vuole solo i compiti per domani. Che scocciatore che sei, Colin!"

Rispose frettolosamente Laynie. Anche questa volta Colin si accorse che era una bugia e non la prese bene.

"Sono stufo che mi prendiate tutti in giro. Credete che raccontandomi frottole mi fate stare meglio? Tu mi menti, Bright mi mente..."

All'allusione allo spavaldo Abbott Laynie si sentì mancare la terra sotto i piedi e si mosse a disagio, rossa in viso: possibile che Colin sospettasse qualcosa sulla loro tresca?

"Noi vogliamo solo proteggerti..."

Mormorò la ragazza.

"Ma io non ne ho bisogno, Laynie. Ho imparato sulla mia pelle quanto le bugie fanno male. Ci ho quasi rimesso la vita per due volte, rammenti? Se mi volete davvero bene allora dovete essere sinceri con me, dirmi la verità anche se non è bella..."

Laynie abbassò lo sguardò pentita: Colin aveva ragione, aveva tutto il diritto di sapere.

"Domani sera si organizza una festa in un motel abbandonato, poco fuori da Everwood. Una festa clandestina. Tommy Callagher vuole portarci Amy e lei vuole che ci vada anche io. Io ho provato a farla ragionare, ho tentato di metterla in guardi da questo Tommy, da dissuaderla dal proposito di continuare a frequentarlo. Abbiamo litigato e lei mi urlato contro dicendomi che non sono un'amica affidabile. "

"Questo quando è successo?"

Chiese con calma Colin.

"L'altro ieri: dovevamo studiare insieme. Questo è un sms nel quale cerca di chiedermi scusa e mi ripropone l'invito ad andare a quella festa!"

"Qual è l'indirizzo preciso in cui si terra questa porcheria di party?"

Lesse una strana determinazione negli occhi di Colin, una luce che non le piacque affatto appena intuì le intenzioni del fratello.

"No Colin, non pensarci nemmeno. Non sai che tipi sono gli amici di Tommy e tutti quelli che si imbucheranno a quella festa. Dirò tutto a mamma, la costringerò addirittura a legarti ad una sedia se sarà necessario pur di non farti fare cose stupide!"

Cercò di persuaderlo, ma Colin non sentiva ragioni.

"Starò attento, Laynie ma io andrò a quella festa, fosse l'ultima cosa che faccio. Forse è l'ultima occasione che abbiamo per aiutare Amy e io non starò qui fermo, con le mani in mano, guardandola mentre sprofonda nel baratro. Allora: sei con me o contro di me?"

Laynie sospirò, ci pensò un millesimo di secondo per poi cedere:

"Sono con te!"

   
 
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