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Autore: Fanni    18/06/2014    1 recensioni
-"E' ghiacciata."- rabbrividii al solo tocco.
-"E' morta."- gesticolò con le mani.
-"Siete sicuri?"- alzò un sopracciglio.
-"Ovvio, siete dei cretini, è da milioni di anni chiusa in un cubo di ghiaccio."-
-"Dio, questo è spaventoso."- afferrai la prima cosa che mi capitò tra le mani.
Un urlò riempì la stanza. spalancai gli occhi, correndo via.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy Bieber, Justin Bieber, Pattie Malette, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Frost

capitolo 6.
trailer: http://www.youtube.com/watch?v=WKALt2lf1t8
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Il braccio mi doleva, l’ago continuava a perforarmi la pelle alla ricerca di una vena visibile che a quanto pare, quel giorno, non aveva intenzione di mostrarsi.
Tirai fuori l’ago dal mio braccio posizionandolo subito dopo sull’altro.
Lo tastai più volte alla ricerca della vena, ne trovai una poco visibile, ma infilai comunque l’ago facendo uno smorfia quando quest’ultimo mi perforò la pelle e vidi il sangue scorrere nel tubicino che veniva poi raccolto in una boccetta.
Arricciai le labbra guardando il viso di Jeremy attento ad osservare come il sangue si riversasse nella boccetta di vetro.
-“Non ho ancora capito a cosa serve il mio sangue.”- corrugai la fronte tamponando con un pezzetto di cotone il punto perforato dall’ago che ormai era stato riposto sul tavolo.
Jeremy prese una medicazione dal tavolino dietro di lui e l’adagiò sul mio braccio, anche se ormai non sanguinava più. -“E’ strano.”- cominciò a dire-“Il tuo sangue intendo, è più denso, e scuro.”- corrugò la fronte bagnando un dito nel liquido denso, feci una smorfia disgustata ed incrocia le braccia al petto.-“Quindi.. il sangue nel paleolitico era più denso e scuro, che scoperta.”- gli brillavano gli occhi, poggiò il sangue che si era appena procurato su un piccolo pezzo di vetro che poi poggiò al microscopio.
Chiuse l’occhio destro avvicinando avvicinando quello sinistro a quell’aggeggio e muoveva di tanto in tanto la manovella.-“Il tuo sangue è pulito.”- quasi sussurrò quelle parole e vidi le sue labbra chiudersi e riparirsi poco dopo, quasi come se volesse dire qualcosa.-“Nessuna traccia di Dna.”-si allontanò dal microscopio appoggiandosi con la schiena al tavolo.-“Questo è impossibile, Saihra, è davvero impossibile.”-pressai le labbra tra di loro sospirando.-“Beh, la storia è un pochino complicata, Jeremy, io ho il Dna, ma non vogliono mostrartelo.”- serrai la mascella facendo ricadere le braccia lungo i fianchi mentre osservavo attentamente il suo viso che si corrugava, e mi fissava perplesso.
-“Chi non vuole mostrarmelo?”- sembrava quasi sorpreso, ed infastidito.-“Ci sono tanti segreti Jeremy, e non tutti saranno rivelati, ti prego di aspettare.”- abbassai lo sguardo facendo un piccolo cenno col capo..

-“Posso prendermi la tua anima?”- Raphael si avvicinò a me con la pistola tra le mani, mentre rideva.
Alzai un sopracciglio trattenendo le risate e l’afferrai per la caviglia facendolo cadere su di me-“Oh mio caro, ma lei ha già ,la mia anima.”- risi sfilandogli la pistola dalle manie stampandogli un bacio sulle labbra.


Jeremy era stato in silenzio per tutto il viaggio di ritorno a casa, ed io avevo fatto lo stesso.
Pattie mi guardava con sguardo interrogativo da quando io e Jeremy eravamo tornati, era salito in camera e non era ancora uscito da lì.
Mi sentivo tremendamente in colpa, ma questa volta, non avrei potuto fare nulla.
Justin e Ryan erano in salotto, intenti a giocare alla Xbox, e di tanto in tanto gridavano “ti ho battuto, idiota, paga pegno.”
Pattie si era avvicinata con passo silenzioso a me, poggiandomi una mano sulla spalla, voltai lentamente il viso verso di lei.-“Allora tesoro, mi dici cos’è successo?”- annui alzando di poco lo spalle-“Il mio Dna non si è mostrato, ed ho detto che ci sono tanti segreti che non possono essere svelati.”- assottigliai lo sguardo poggiandomi allo stipite della porta, guardai pattie annuire, per poi accennare un piccolo sorriso.-“Pattie, mi dispiace davvero, ma vi darò delle risposte, a tempo debito.”-


Sfilai velocemente la pistola dalla cintura, puntandola in direzione dell’uomo che mi si avvicinava pian piano.-“Un giorno finirà questa storia?”- strinsi i denti continuando a puntare la pistola al petto dell’uomo che si avvicinava sempre di più.-“Le loro anime sono mie.”- la sua voce stridula echeggiò nell’intera casa e strinsi di scatto gli occhi, come se quel gesto avrebbe portato via il dolore.
La gamba continuava a dolermi,  e il sangue fuoriusciva dalla ferita, strinsi ancor di più le labbra, premendo il grilletto, il proiettile sfrecciò via, colpendo in pieno volto l’uomo, cadde inerme a terra, mi avvicinai a lui zoppicando estraendo subito dopo il proiettile dalla fronte, il punto colpito iniziò a rimarginarsi e poggiai di corsa le mie mani sporche di sangue sulle sue tempie.
Pronunciai il rito nell’antico latino, il rito per liberare gli uomini dalle ombre.-“Le loro anime non saranno mai tue.”- chiusi gli occhi, ma li riaprii subito dopo, una figura scura si presentò davanti a me, e con un solo gesto mi lanciò contro il muro, e sentii un dolore lancinante alla schiena ed alla testa.











 
Spazio autrice:
Salve bellissime anime.
Allora, finalmente mi hanno lasciato 
il computer. yee.
quindi ho potuto pubblicare il capitolo, mi dispiace che sia 
corto, ma devo davvero andare.. 
il computer me lo lasciando per poco.
Fatemi sapere ciò che pensate. è sempre un piacere.
Bacioni, fanni.
  
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