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Autore: teambullshitmj    18/06/2014    1 recensioni
“Liam?” chiamò Louis un po’ spaventato. […].
Ciò che vide era l’ultima cosa che si aspettava. Liam era in piedi di fronte a lui, con in mano una rosa rossa e con indosso solo un accappatoio bianco e gli rivolgeva uno dei suoi sorrisi più belli.
“Felice anniversario amore” gli disse il ragazzo tendendogli la rosa.
“Ti amo Boo”
“Ti amo anche io, Lee”
[Lilo, what else?]
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Liam era seduto in quel bagno, appoggiato al muro stretto in quell’accappatoio bianco, che gli pizzicava la pelle. Sotto di esso era completamente nudo. Si guardava intorno, controllava che tutto fosse perfetto. Le candele profumate erano accese, ed emanavano un dolce odore che somigliava a quello delle rose. Ce n’erano una decina, sparse per il bagno, ed emanavano una flebile luce, l’unica che illuminava la stanza. Liam giocava noiosamente con la rosa rossa che aveva in mano. Quell’odore, quella luce creavano esattamente l’atmosfera che voleva. Aveva appena aperto l’acqua bollente nella vasca, e quel rumore di acqua che scrosciava gli stava facendo venire voglia di dormire, ma il suo ragazzo sarebbe arrivato di lì a pochi minuti. La vasca era già quasi piena, così si fece coraggio e Liam si alzò svogliatamente, per aprire poi il mobiletto del bagno, nel quale aveva nascosto, dietro le creme e i profumi, dei sali da bagno e dei petali di rosa profumati. Prese i due barattoli, chiusi con un tappo di sughero e legati con dei nastri rossi, e li aprì, prendendo poi una manciata di sali e versandoli nell’acqua calda. Appena toccarono l’acqua, emanarono un caldo profumo che riempì all’istante i polmoni e la mente di Liam, svuotandola di ogni pensiero e preoccupazione. Il ragazzo chiuse gli occhi qualche secondo, beandosi del momento e immaginandosi quando il suo ragazzo sarebbe tornato e sarebbe stato lì con lui, in quel bagno caldo e profumato. Riaprì gli occhi poco dopo, scuotendo la testa come per scacciare il pensiero. Prese l’altro barattolo e versò tutto il contenuto nell’acqua, ricoprendola di petali rosso fuoco. “Perfetto” mormorò fra sé Liam. Si girò per guardarsi allo specchio, che era appannato per via del vapore caldo dell’acqua. Cercò di aggiustarsi i capelli, che sembravano anch’essi umidi. Si appoggiò con le mani al lavandino e chiuse gli occhi. Un anno. Pensò il ragazzo. Un anno che il ragazzo con gli occhi di zaffiro era diventato il suo ragazzo. Era il suo migliore amico al liceo, era la persona più importante della sua vita. Poi uno stupido litigio li divise e smisero di parlarsi e di vedersi. Poi qualche anno dopo, Liam stava lavorando in quello stupido bar e vide entrare dalla porta quel ragazzo. Non lo riconobbe subito. Era un po’ più alto di prima, nonostante fosse comunque basso, aveva i capelli più lunghi, il viso più scavato, il fisico più magro, ma quando i loro sguardi Liam capì e lo riconobbe subito. Un paio di uscite, una cena in un prestigioso ristorante italiano e si misero insieme. E da quel giorno era passato esattamente un anno. Un anno che il ragazzo un giorno aveva definito l’anno più bello della sua vita. “Della tua vita fin ora” l’aveva corretto il ragazzo con gli occhi color del cielo, per poi sorridergli. E Liam, senza sapere cosa dire, si fiondò sulle labbra sottili del più grande. 
Erano questi i pensieri del ragazzo quando sentì una chiave infilarsi nella toppa e aprire lentamente. Liam aveva spento ogni luce della casa, così quando Louis entrò si trovò immerso nel buio.
“Liam?” chiamò Louis un po’ spaventato. Era possibile che il suo ragazzo non fosse ancora tornato? Poi vide una luce fioca in fondo al corridoio, una luce quasi arancione, e vi andò incontro ancora con il giubbotto addosso. Ciò che vide era l’ultima cosa che si aspettava. Liam era in piedi di fronte a lui, con in mano una rosa rossa e con indosso solo un accappatoio bianco e gli rivolgeva uno dei suoi sorrisi più belli. 
“Felice anniversario amore” gli disse il ragazzo tendendogli la rosa. Louis non rispose, né sorrise. Lasciò solo cadere a terra la borsa e si tolse il giubbotto più grande di lui, lasciandolo cadere a terra per poi andare incontro al ragazzo e posandogli le mani sul viso, avvicinandolo al proprio, per poi poggiare le labbra su quelle del ragazzo. E fu come la prima volta. Labbra contro labbra, cuore contro cuore. Louis leccò piano il labbro inferiore del più piccolo, come a chiedergli l’accesso alla sua bocca. E Liam dischiuse le labbra, permettendo al ragazzo di baciarlo con tutto l’amore che aveva in corpo. Il più grande spinse il suo ragazzo contro le mattonelle del bagno, facendolo rabbrividire, mentre questo gli sbottonava rapidamente la camicia.
“Potevi metterti qualcosa di più comodo da togliere” sbuffò Liam, riuscendo finalmente a sfilargli quella stupida camicia, cominciando a baciargli dolcemente il petto.
Louis scosse la testa chiudendo gli occhi per godersi le labbra morbide del ragazzo che lasciavano una scia umida sul suo petto. “Idiota”
Il più piccolo gli rispose mordendo il capezzolo del ragazzo, che emise un gemito di disapprovazione, passando poi a slacciargli la cintura dei pantaloni, senza smettere di baciare il suo petto. Louis aiutò il ragazzo, slacciandosi i pantaloni in modo frettoloso, mentre si toglieva le scarpe coi piedi. Non aveva mai sentito così tanto il bisogno di sentire suo quel ragazzo, di farci l’amore.
Così si calò i pantaloni, infilando una mano nei capelli del suo ragazzo, tirandoli piano, senza fargli male, per farlo alzare. E appena il ragazzo si rialzò, lo avvicinò di nuovo a sé, baciandolo con foga, mentre gli slacciava l’accappatoio, facendolo scendere poi giù dalle spalle e facendolo cadere a terra. Louis si prese un secondo di pausa, per ammirare il corpo formoso di Liam.  “Sei così bello” sussurrò a un pelo dalle labbra del ragazzo. Ed era vero, Liam era bellissimo. I capelli biondo cenere, alzati con del gel, gli occhi scuri, castani, che a Louis ricordavano il cioccolato al latte. Le labbra, quelle labbra che Louis avrebbe baciato per tutta la vita, quelle labbra così morbide che si adattavano alla perfezione con quelle sottili e delicate di Louis. Poi passò a guardargli il petto, le braccia muscolose, così come le gambe. “Così bello” ripeté il più grande accarezzandogli dolcemente i capelli. Liam abbassò la testa sorridendo. Dopo un anno non era ancora riuscito ad abituarsi ai complimenti del ragazzo, e a volte si trovava ad arrossire come una ragazzina. Ma a Louis piaceva così tanto quella timidezza, quel modo di essere del ragazzo che amava. Così gli mise due dita sotto il mento per alzargli il viso, per guardarlo negli occhi e poi posare nuovamente le labbra sulle sue.
Liam portò le mani sui boxer del più grande, sfilandoglieli rapidamente. Guardò poi il fisico magro del ragazzo, che a volte gli faceva paura. Aveva paura che abbracciandolo avrebbe potuto rompersi nelle sue braccia. Guardò il petto, dal quale si potevano vedere tutte le costole, sulle quali passò un dito tremante, sentendo Louis trattenere il respiro. Sapeva che odiava quando Liam guardava il suo corpo, se ne vergognava troppo. Si vergognava del petto troppo magro, delle braccia senza muscoli e piene di cicatrici. Si sentiva a disagio con Liam, col suo corpo muscoloso e tonico. Ma sapeva che al più piccolo non importava. Per questo in quel momento, Louis lasciò vagare le mani di Liam sul suo corpo imperfetto, trattenendo le lacrime, quando sentì le mani delicate del ragazzo, accarezzargli le cicatrici sui polsi. Non era la prima volta che lo faceva, era il suo modo per dire ‘ora ci sono io, non ti preoccupare’.
“Sei perfetto” mormorò Liam alzando lo sguardo per guardare gli occhi color cielo del ragazzo.
“Io non…” stava per ribattere Louis quando le labbra del biondo cenere si posarono sulle sue, lasciando a metà quella frase che tante, troppe volte, li aveva fatti discutere.
Liam lo prese in braccio, posandolo poi nella vasca, entrando poi anche lui, stendendosi sul ragazzo, che gli sorrideva. Baciò il suo sorriso, le sue guance, le palpebre chiuse. E quando il ragazzo riaprì gli occhi si perse nel loro blu. Si sedette poi su suo bacino, strusciandosi su lui, muovendosi avanti e indietro, facendo uscire dell’acqua dalla vasca. Louis rise, facendo impazzire il ragazzo su di lui. Amava quella risata cristallina, lo faceva rabbrividire. 
“Lou.. Fammi tuo” mormorò Liam. Il più grande lo guardò alzando un sopracciglio. Era la prima volta che Liam gli diceva una cosa del genere. Non che non fosse mai stato sopra, certo che no, ma sentirlo chiedere dal suo ragazzo, quello che lo faceva sempre stare sotto, lo fece eccitare da morire.
“Va bene amore” ridacchiò Louis portando due dita all’apertura del ragazzo, che però vennero scacciate con uno schiaffo deciso. “Ahi, sei scemo?”
“Ti voglio ora” mormorò il più piccolo sedendosi sulla pancia di Louis, facendo sfiorare le loro erezioni già formate.
“Lee non voglio farti male, ti prego” sospirò Louis, preoccupato per il suo ragazzo. Sapeva quanto faceva male, e non voleva vederlo soffrire. Ma Liam non volle ascoltarlo, e per tutta risposta, prese in mano l’erezione del ragazzo e la fece entrare di poco dentro di sé. Il più piccolo si sentì morire, e lanciò un gemito di dolore che straziò Louis, che gli accarezzava piano le cosce bagnate.
“Va tutto bene Lee, non c’è fretta” sussurrava dolcemente. Ma Liam non accennava a fermarsi, se è possibile andò più veloce, lasciandosi penetrare completamente dal membro di Louis. Stringeva forte i pugni, col fiato bloccato in gola. Gli sembrava che il cuore gli si fosse fermato. Il castano allungò le mani verso di lui, avvicinandolo a sé e lo baciò, cercando di distrarlo. Restarono immersi nell’acqua, immobili, labbra su labbra, per diversi minuti, poi il più piccolo cominciò a muoversi, lentamente. Louis chiuse gli occhi, sommerso dal piacere, e cominciò a gemere a bassa voce, mentre Liam continuava a muovere il bacino avanti e indietro, facendo muovere l’acqua fino a farla uscire dalla vasca e bagnare il pavimento. Il più grande cominciò a baciare dolcemente una spalla al biondo, che sapeva di sali da bagno alla rosa. Erano un'unica cosa, in quel momento, e non esisteva niente tranne loro, tranne i loro corpi bagnati che sfregavano gli uni contro gli altri. Non c’era altro che i loro gemiti e il rumore dell’acqua che si muoveva e cadeva sul pavimento. Entrambi i ragazzi gemevano, l’uno il nome nell’altro, si baciavano dolcemente come non avevano mai fatto prima. Si davano amore a vicenda, vivevano l’uno del respiro dell’altro. 
Liam cominciò ad accelerare i movimenti del bacino, sentendo Louis toccare il suo punto, ed emettendo gemiti sempre più forti.
“B-Boo..” gemette il biondo, sentendosi sempre più vicino all’orgasmo.
“Mh?” mugolò in risposta Louis, che gli stringeva i fianchi, dettandogli il ritmo. 
Liam non fece in tempo a rispondere e venne con un gemito più forte e roco degli altri, seguito subito dopo da Louis. Il più piccolo lo sentì venire dentro di sé e gemette ancora, accasciandosi sul petto del suo ragazzo. Rimasero così, immobili, ad abbracciarsi per diverso tempo, ancora l’uno dentro l’altro.
“Ti amo, Boo” sussurrò Liam, giocando coi capelli bagnati del suo ragazzo.
“Ti amo anche io, Lee” disse Louis sorridendo, mentre gli accarezzava teneramente la schiena.
Ed entrambi sapevano di non essere perfetti, ma in quel momento, appagati dall’amore, in quell’acqua calda, erano perfetti, perfetti l’uno per l'altro. Erano perfetto insieme.
 
Angolo Autrice
 Ebbene si, dopo mesi di blocco sono tornata, a chi sono mancata? *silenzio*
Ok, questa roba l’ho scritta in una mattinata per Giulia che sta affrontando la maturità. (In bocca al lupo bella).
Non mi piace, per niente. Fa un po’ schifo ed è cortissima. Ma chissene!
Voglio ringraziare Ed Sheeran con la sua musica che mi ispira sempre.
E a te, che hai letto sto schifo fino alla fine, grazie, sei una brava persona. 10 punti a Grifondoro per ogni recensione!
Sto lavorando ad una Larry che prima o poi pubblicherò, ma per ora addieu.
-teambullshitmj
  
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