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Autore: domiziana    15/08/2008    0 recensioni
Com'è fresco! Dolce e aspro allo stesso tempo... Ecco, l'ho finito, lui mi ha guardata mangiarlo senza dire niente, semplicemente sorridendomi. Mi rendo conto adesso... Dio mio! Che cos'ho fatto?! Panico! -Ehm, scusa, devo fare pipì. Torno subito- Finisco in una delle prime cabine verdi del bagno e lì vomito tutto il gelato. Ora l'asprezza vince notevolmente sulla dolcezza. E brucia. -Hai davvero uno strano modo di fare pipì- Una voce arriva dall'alto, è lui: mi sta spiando dalla cabina affianco; come ha fatto ad arrampicarsi fin lì? Mi alzo di scatto, errore. Un altro giramento di testa e ricado a terra.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non posso dedicarmi molto ad una riflessione e rilettura approfondita del mio sogno, dato che è arrivata Katia. Una bella ragazza mora, con degli occhi meravigliosi vispi ed allegri, ed il sorriso sempre stampato sulle sue labbra carnose. E' la mia migliore amica, ci siamo conosciute al liceo ed all'inizio non ci potevamo sopportare; non so come sia successo precisamente, ma eccola qua. - Buongiorno, Sara! - il suo saluto funziona meglio di una secchiata d'acqua gelida in faccia per svegliarmi. Bofonchio qualcosa in risposta e mi ributto sul letto, sprofondando la faccia nel cuscino; in questo momento preferirei morire soffocata, piuttosto che sorbirmi il fiume di parole che mi sta per travolgere. Più che altro vorrei evitare il solito interrogatorio. - Hai mangiato qualcosa? - Ecco, appunto. Mento spudoratamente, ma Katia non è scema; eccola, infatti, che tira fuori dalla sua borsa una di quelle insalate già pronte e tenta di costringermi a mangiarla. L'accontento, in fondo si preoccupa sempre per me, non se lo merita. E' così carina, mi sorride sempre di più ad ogni boccone. "Dai, Sara, mancano poche foglie. Forza!" mi faccio coraggio, ma circa a metà non ce la faccio davvero più. - Basta, Katia. - dico porgendole quello che rimane del mio pasto, lei mi guarda come un cucciolo che vuole essere coccolato. - Davvero. - pongo fine alla questione. Fa una faccia un po' triste, mi dispiace, ma non posso farci niente. ... Cazzarola! Devo correre in bagno! Non voglio che Katia lo sappia... - Io devo ancora andare in bagno, quando sei arrivata mi ero appena svegliata. Di grazia, posso andare? - chiedo ironica, con la maggior naturalezza del mondo. Acconsente, un po' incerta, ma acconsente. Evviva, è andata! Esco dalla stanza, chiudo la porta e mi precipito in bagno. Due dita in gola e finisce giù tutto per lo scarico. Sia l'insalata, che la mia autostima. Le ginocchia mi tremano un po', ma non faccio fatica ad alzarmi. Dopotutto io sono forte. Controllo il piccolo calendario che mi sono appesa sull'antina dell'armadietto delle medicine: 15 giugno. Sono 5 mesi che non mi viene il ciclo, beh tanto meglio, siamo in estate. Mi guardo allo specchio: gli occhi sono arrossati e lucidi ed una gocciolina di sudore mi cola dalla tempia. Succede sempre così, meglio fare una doccia, o Katia sospetterà qualcosa. Che meraviglia l'acqua che mi scorre addosso, sembra quasi portarsi via tutto con se, anche la mia tristezza. Meglio così, sarà meno difficile fingere. - Eccomi qua! - Torno in camera avvolta solo da un asciugamano. Sorrido a Katia, anche lei mi sorride, ma non mi sembra molto sincero come sorriso. Beh, come biasimarla? Nemmeno il mio lo è. Mi squadra di nascosto dalla testa ai piedi mentre mi cambio, evidentemente pensa che io non la veda. Che fastidio! Adesso la distraggo chiedendole se ha già preparato la valigia. Ebbene sì, domani partiamo. E' il nostro primo viaggio da sole, per questo la mamma mi ha permesso solamente di andare a Jesolo, come ogni anno. Poco male, ovunque va bene, basta che non ci siano i miei. Comunque, sono riuscita nel mio intento: Katia ha preso ad elencarmi con entusiasmo il contenuto della sua valigia. Uffa, mi fa passare la voglia di preparare la mia... ah, devo ricordarmi di caricare l'mp3! Devo scaricare anche quella canzone che ho sentito questa notte, era carina! Voglio farla sentire anche a Katia. Guardiamo anche il video su youtube ed il commento di Katia è: - Certo che la tedesca poteva fare un corso di dizione prima di scendere dalle montagne! - Non si è accorta che è un ragazzo, glielo svelo io. Forse non dovevo farlo, probabilmente dopo questa scoperta non crescerà più. No, beh, si riprende in fretta, schifando sia la canzone, sia colui che la canta. A metà pomeriggio se ne va, così io ho tempo di dedicarmi ai preparativi per il viaggio di domani. La valigia, il beauty case(al quale tengo particolarmente), la playlist dell'mp3. Finisco che ormai sono le 7, ora in cui, come al solito, la mamma mi annuncia che è pronta la cena. Su, forza, non è poi così difficile. Mangio qualcosa, poi con la scusa che devo finire la valigia corro in bagno e quello che 10 minuti fa era in un piatto finisce nel cesso. Faccio qualche respiro profondo e mi rinfresco il viso. Ora ho bisogno della mia playlist per rilassarmi...ecco, play. Mi butto sul letto e chiudo gli occhi. "Avrò messo tutto nella valigia...? Lo shampoo... il balsamo... l'acetone..." questo credo fosse il mio ultimo pensiero, perché quando mi risveglio sono le 6 e la mamma mi dice di sbrigarmi. Mi vesto, ecco, giusto in tempo! Sono arrivate Katia e la sua mamma, saluto i miei e salgo sulla macchina che ci accompagnerà alla stazione. Eccole qua che stanno già litigando, io proprio Katia non la capisco! Sua madre è un tesoro, è sempre così gentile con me. Va beh, chissenefrega, siamo arrivate. Riesco a percepire l'adrenalina di Katia, non appena sua madre riparte comincia a saltellare; avevo giurato a me stessa di non farmi trascinare... no, no... Sara, no! ... - KYAAAA! JESOLO BEACH, ARRIVIAMO! - Uffa, non sono riuscita a controllarmi! Ecco il treno, saliamo e il viaggio comincia.
  
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