Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: RosesWhite    18/06/2014    3 recensioni
Quindi è questo quello che si prova?
L'amore è così?
Se sapevo prima, avrei tentato di non incrociare i tuoi occhi quel giorno mentre ti esibivi con quel fottuto modo da ‘’Divah”.
-----------------
-Rose, loro due sono Gerard e Frank, membri di una band emergente, i My Chemical Romance. Saranno una delle tante band che vi sfideranno.-
Li squadrai, il primo sembrava uscito da un fumetto di zombie, con i suoi capelli lunghi neri e quel trucco pesante che rendeva la sua pelle più chiara del normale, e l’altro, un tappetto pieno di tatuaggi con l’atteggiamento da duro.
Feci un mezzo sorriso per poi porre la mia mano verso i due –Ci divertiremo miei cari-
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 ‘’La gente mi ha detto che non ce l’avrei mai fatta.

E’ stato bello dimostragli che fossero del torto.’’

                                 -Frank Iero-

 

 

 

 

 

 

 

Campi verdi, no sbaglio.. sono colorati? Inizio a correre verso un grande albero pieno di foglie verdi, mi siedo sotto e guardo il cielo, limpido, senza neanche una macchina di bianco.  Potevo rimanere li per sempre, finche qualcosa o meglio dire, qualcuno, mi fece ombra facendomi aprire gli occhi di scatto.

Davanti a me c’era una fanciulla dai capelli biondi come il miele vestita con un vestito in pizzo stretto sui fianchi, lungo  oltre i piedi. Stava volando.

I suoi occhi ghiacciali,  pur essendo marroni, mi stavano guardando dentro di me privandomi della mia privacy.

Mi alzai, allungai una mano per toccarla, volevo assolutamente sentire il suo calore, il suo profumo.

-Gerard-  la sua voce era delicata come un petalo di ciliegio mentre cede al suolo con eleganza.

Pronuncia ancora una volta il mio nome, ti prego splendida creatura dalla voce celestiale.

-Gerard..- mi mandò in estasi, facendomi alzare per toccare la sua mano che era appoggiata sul morbido pizzo nero. La trascinai nel suolo, potendola guardare per bene.

Nessun difetto, occhi grandi marroni, anche se era un colore banale tra noi umani, il suo era colmo di tristezza, rabbia e dolcezza. Le sue labbra ne troppo grandi ne troppo piccole, di un rosa carnoso che risaltava dalla sua pelle molto chiara. E i suoi capelli,  lunghi, biondi come il miele che le ricadevano dietro la schiena con dolcezza.

Era un angelo dark caduto dal cielo per rubare i cuori di giovani ragazzi persi nei loro mondo.

-Gerard- Ancora una volta –Gerard- ancora, e ancora mi chiamò finché qualcosa di freddo mi blocco vedendo nero.

-Gerard dio santo, svegliati!  Sono le 11 passate, vuoi diventare un vegetale come la pianta grassa della vicina?- Aprì gli occhi e davanti incontrai quella di Elena, mia nonna.

-Ma Nonna! –

-Niente repliche Gerard Arthur Way! Alzati e vai a lavarti la faccia che hai un brutto aspetto mio caro- finito così, se ne andò lasciando la porta aperta, una cosa che odio tantissimo. Devo ammetterlo, le giornate stanno diventando piuttosto noiose durante le vacanze. Aspetta ma..

-NonnaMaf che giorfno è ofggi?- qualche sputo di dentifricio uscì dalla mia bocca andando a finire contro il vetro davanti a me, per poi pulendolo velocemente con la maglietta dei Nirvana  che usavo come pigiama perché era troppo piccola per me.

-Cosa hai detto cucciolo?- mi ripeté da sotto delle scale –Che fgiorno è offgi?-  mi affacciai dalle scale per vederla andare in cucina, penso per vedere sul calendario –Oggi è il 12 di Luglio, hai il ‘’concerto’’ in quel pub che mi avevi detto tempo fa, giusto?-

Annui e andai a sciacquarmi la bocca capendo dopo alcuni minuti che giorno era realmente, alzai la testa dal lavandino in preda al panico mi buttai nella doccia, avrei avuto le prove generali con la band fra meno di un’ora, e io sono qua a lavarmi come una scimmia con i capelli neri lunghi fino le spalle -ricordati di tingerli dopo le prove di un altro colore Gerard- pensai.

Dopo alcuni minuti scesi dalle scale vestito e profumato, come un primo appuntamento, ma questa volta la mia amante era il microfono della sala tutto rovinato dalle cadute non consapevoli che faceva mentre cantavo.

Mi guardai allo specchio del corridoio, maglietta nera degli Iron Maiden il doppio di me, pantaloni neri attillati e scarponi sempre di quel sgargiante colore. Nero.

-Esco Nonna, forse ritorno prima del concerto, cerca di riposare eh!- mi affacciai alla porta della cucina dove era in preda a riempire un pollo di qualcosa –Perché fai il pollo?-

-Stasera vengono ospiti mio caro, tieni- salì sulla sedia per prendere, nel mobile un  più alto di lei, qualcosa di arrotolato nella stagnola –Tieni, mangia appena hai tempo, devi mettere un po’ di cicciaGee- iniziai a ridere abbracciandola per ringraziarla –Ma nonna, sono già robustello, non c’è bisogno che mi vizzi di più, grazie mille- mi staccai da lei –Ci vediamo dopo!- alzai una mano per salutarla, ricambiata dalla sua con del rosmarino in mano.

Prima di mettere solo un piede fuori, qualcosa mancava.. qualcuno. Mikey!?

-Ma Mikey? Dove è?-

-Non te lo ha detto? È andato a dormire da un suo amico.. penso che ti starà aspettando nel garage di Frank, ora vai, sei in ritardo!-

Non me lo feci ripetere due volte, anzi, corsi per non perdere il pullman. Purtroppo non avevo ancora la patente pur avendo l’età giusta. Salì  e mi buttai in fondo, contro il finestrino mettendomi nelle orecchie le cuffie per non sentire i discorsi di pettegolezzi delle vecchie più avanti di me.

Stranamente il pullman era vuoto per essere un Mercoledì pomeriggio. Ci erano solo 2 vecchiette, un ragazzo che si faceva delle foto con, penso, la sua ragazza per come la tratta, un uomo di mezza età con un pastore tedesco ai piedi, e una ragazza bionda, solo quello vedevo di lei, essendo all’ultimo posto.

Miele.

Mi saltò in testa l’immagine del sogno di quella sera, ma non ricordavo per bene cosa era successo, mi apparse nella mente dei capelli simili a quella ragazza davanti a me. Chiusi gli occhi cercando di ricordarmi altro, ma niente. Non riuscivo a ricordare niente.  Prima di scendere, diedi un’occhiata alla ragazza senza farmi vedere troppo. Era in preda a disegnare un personaggio, penso in stile manga.. si, era una ragazza manga con dei capelli lunghi neri e occhi senza iride all’interno. Bianchi.

Il pullman si fermò e io scesi, seguito dalla ragazzadisegnatricedimanga, ma io girai a destra e lei a sinistra.

Continuai a camminare per almeno altri 20 minuti prima di arrivare da Frank, un mio caro amico conosciuto tramite un’altra band che a sua volta decise di unirsi a noi come chitarra ritmica, aveva un ‘’non so che’’ di suo.

-Gerard!- mi svoltai e vidi Ray con Frank, Mikey, e Bob.

-Perché siete qua? Non ci dovevamo vedere in Garage tuo?- Indicai Frank con colpa. –Ehi, non è colpa mia, Bob mi ha detto che il concerto è stato anticipato, al posto delle 22:30  alle 20:30! E siamo solo 2 band, noi e i Elysium –

Sbiancai

-Come scusa? Quindi che facciamo? Per arrivare in quel pub ci vogliono almeno 2 ore di macchina!-

Bob intervenni –Tranquillo Gee, abbiamo provato abbastanza in questo periodo, c’è la faremo amico!-

Con questo salimmo sul vecchio camion, ormai pieno di graffiti, regalato da mia nonna per portare i strumenti e varie cose in giro, per quando non saremo più stati band da garage ma da palco. Come ora.

-Bene, Frank, Mikey, Bob, Ray.  Rompiamo il culo a quei Elysium!-

 

 

 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: RosesWhite