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Autore: Angelic_Girl    18/06/2014    1 recensioni
E' da qualche anno, ormai, che Kurt si è trasferito a NewYork, con una nuova vita e nuovi sogni, alcuni dei quali mai si realizzeranno. Il suo cuore e i suoi occhi appartengono da allora ad un giovane sconosciuto, il suo dirimpettaio, che Kurt osserva suonare la chitarra e vivere la sua vita, appollaiato ora dopo ora, mese dopo mese alla finestra, come ipnotizzato da quel ragazzo che lo attira tanto.
Quanto vorrebbe parlagli, quanto vorrebbe accarezzare i suoi riccioli mori.
E' impossibile, si dice Kurt. Ma niente lo è quando c'è il vero amore.
Chissà che le sue fantasie non diventino realtà.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Mi manchi tanto"

Blaine sorrise nel leggere quel messaggio, digitò velocemente la risposta ed inviò.

"Anche tu, amore."

Eppure si scrivevano a qualche decina di metri di distanza, separati dalle pareti e dal viale che divideva i loro due palazzi.

"Ehi, ti va se il prossimo sabato andiamo in discoteca?"

Qualche secondo dopo comparve un nuovo piccolo baloon nella chat "Certo! Ne conosci qualcuna?"

"Be', a Brooklyn ce ne sono ad ogni angolo"

"Mi piacerebbe da matti"

"Guarda che sono locali notturni comunque..."

"Cosa vuoi dire?"

Il moro sorrise ancora "Che tra un drink e l'altro, sappi che io vado leggermente in tilt. Sei avvisato"

"Oh no, Blaine, ti prego -.-' Non voglio trascorrere la mia prima volta in un sudicio bagno pubblico"

Il moro si morse un labbro "Prima volta?" scrisse, dopodicchè potè immaginare come le guance dell'altro si stessero tingendo di rosso fuoco.

"Si... Mi dispiace, so che tu sei in uno ...ehm... 'stadio più avanzato', ma io non ho mai... avuto nessuno"

Quando Blaine lesse quel messaggio rise, massaggiandosi il viso con una mano. Compose il numero di Kurt ed attese con un sorriso molto divertito e leggermente imbarazzato che quest'ultimo rispondesse .

-Bla..-

-Scusa, cosa è "stadio avanzato"?- chiese senza neanche lasciargli finir di pronunciare il suo nome.

Kurt rimase qualche secondo in silenzio, poi si inumidì le labbra -Che l'hai già fatto con Catherine-

-Io non...- il giovane scoppiò a ridere, sbalordito dal fatto che l'altro potesse pensare quello -...Non l'ho mai fatto, Kurt. Sono la castità in persona- disse sorridendo -E stanotte verrò a casa tua per rubarti la verginità- aggiunse con una voce gutturale e buffa.

-Non credo tu sia la castità in persona. Dopo il precedente annuncio e dopo ieri... no, non credo proprio-

Risero entrambi, poi il biondo aggrottò la fronte -Aspetta, come non l'hai mai fatto? Io vi ho v...-

Non dire cose da stalker, Hummel. Collega la bocca al cervellino.

-Okay, farò finta di non aver sentito l'ultima frase- disse Blaine -Non ci siamo mai spinti tanto oltre, sta' tranquillo. Anche perchè avremmo capito entrambi che non ero abbastanza euforico per la cosa-

-Ah- sospirò Kurt con sollievo.

-Andremo in un campo di lillà, quando verrà il giorno. La notte, pardon-

-E' sempre stato il mio sogno- sorrise il biondo -Come fai a saperlo?-

-Ho tirato ad indovinare, e poi hai proprio la faccia di chi vuole farlo tra i fiori-

-Mi stai dicendo che esistono facce prestabilite in base a come lo si vuole fare?-

-No, ti sto dicendo che hai il viso del romantico e del sognatore oltre che da angelo-

Kurt arrossì -Lo so, sono solo uno sdolcinato- sussurrò fissando il pavimento, mentre si pettinava i capelli con le dita della mano che non teneva il cellulare.

-Non è vero- ribattè il moro -Sognare è bello, ed ancor di più sognare di avere l'amore-

-Non credi sia meglio averlo davvero l'amore, piuttosto che sognarlo?-

Blaine tacque, socchiudendo le labbra con la fronte leggermente aggrottata. Deglutì un paio di volte -Kurt... tu hai me- disse dolcemente.

L'altro sorrise -Lo so- bisbigliò -E non potevo chiedere di meglio-

Blaine pensò che per lui era la stessa identica cosa. Aveva trovato la sua anima gemella, un giovane bellissimo, timido, che amava con tutto se stesso e che lo amava con tutto se stesso.

Realizzò quanto fosse meraviglioso averlo accanto, potergli ripetere fino allo sfinimento i suoi sentimenti per lui, come se glieli confessasse sempre per la prima volta, con la stessa emozione, la stessa euforia. Realizzò quanto fosse stupendo avere Kurt.

-Angioletto...-

-Mmm?-

-Vieni da me stasera- fece il moro -Ci guardiamo un film, mangiamo una pizza... e poi- ti farò una bellissima sorpresa -poi possiamo fare tutto ciò che vuoi-

Kurt sospirò felice, mordendosi il labbro inferiore con le guance in fiamme -Okay-

-Splendido! Ora devo andare. Ho delle... cose da fare- disse Blaine, che aveva preso a camminare nervosamente per il soggiorno del suo appartamento.

-Certo, a stasera-

-A stasera-

Il biondo fece per terminare la chiamata, quando Blaine lo chiamò -Kurt!-

-Cosa?-

-Ti amo-





 

Blaine sistemò l'ultimo cuscino, per poi dirigersi verso la finestra e chiudere persiane e vetri.

Nonappena i suoi occhi riuscirono a distinguere qualcosa al buio, ammirò il suo lavoro senza saper davvero come avesse fatto a trovare tutto ed in tempo.

Sorridendo soddisfatto, fece un bel respiro per godersi il profumo che c'era nella stanza, poi fece qualche passo all'indietro e chiuse la porta a chiave.

Davvero, doveva avere una fortuna enorme dal momento che era riuscito a preparare tutto quello che aveva in mente. Kurt sarebbe stato entusiasta.

Non riusciva a non pensarci, era troppo troppo felice.

Già riusciva a vedere l'espressione sul viso del biondo quando la camera sarebbe stata illuminata: avrebbe spalancato quei suoi occhioni azzurri, che magari sarebbero diventati un po' lucidi, e poi quella bocca perfetta si sarebbe arricciata in una piccola o rosa.

Blaine non stava più nella pelle, se avessse potuto avrebbe evitato i convenevoli, mandato al diavolo il film e la pizza, pur di mostrare subito quello che aveva creato a Kurt.

Ma non poteva, altrimenti sarebbe sembrato avventato e frettoloso. E questo non andava bene, a Kurt non piaceva affatto.

Tutto per lui, aspetterò finchè non avrà leccato fino all'ultimo invisibile granello di farina della pizza dalle sue belle dita bianche.

Aspetterò.

Con un enorme ed insistente sorriso sul viso, corse a vestirsi meglio; mise addirittura un po' di gel tra quei riccioli selvaggi, ma poi lo sciascquò via per paura che Kurt potesse notare facilmente che Blaine tramava qualcosa.

Quando il campanello trillò, il ragazzo quasi urlò dalla gioia e sfrecciò nell'ingresso per far entrare Kurt.

-Ciao- sorrise quest'ultimo mettendo piede in casa. Poi guardò l'altro ed inarcò un sopracciglio -Cos'hai, sei tutto rosso-

-Nulla, sono solo... euforico per questa serata che passeremo insieme-

-Oh- Kurt ridacchiò, mentre Blaine gli sfilava il cappotto dalle spalle con le sue mani gentili e lo sistemava altrove.

-Accomodati sul divano- lo invitò il moro mentre armeggiava con le cianfrusaglie stipate dietro la porta del ripostiglio -Se riesco ad appendere il tuo cappotto ti raggiungo subito-

Il giovane, ridacchiando, fece come gli era stato detto, si sedette sui morbidi cuscini con le mani sulle ginocchia, la schiena diritta ed un'aria un po' troppo composta e formale.

Kurt sorrise a Blaine, che qualche minuto dopo era fermo accanto a lui con lo stesso atteggiamento educato ma molto più nervoso.

Il moro cercò di ricambiare e di far star ferma quella gamba che continuava a dondolare convulsamente -Moulin Rouge?- propose mordendosi le labbra.

-Si! Riesci ad azzeccare tutto quello che mi piace di più- esclamò l'altro aumentando il suo sorriso.

Blaine si alzò in piedi per reuperare il DvD che gli serviva e quando lo ebbe preso si chinò accanto al televisore per inserirlo, il tutto con una rigidità ed una goffagine che confuse Kurt.

Poi il moro tornò a sedere, e l'altro gli lanciò un'occhiata indagatoria senza però aprire bocca.

Durante il film i due si lasciarono andare e pian piano si addossarono l'un l'altro. Kurt fissava immobile il televisore con sguardo affascinato, mentre Blaine non trovava pace e si agitava continuamente.

Ad un tratto quest'ultimo posò i suoi occhi su Kurt.

Quanto diavolo era bello...

Blaine si accucciò sul petto del ragazzo, sentendo il suo profumo, avvertendo la sua pelle morbida e calda sotto il suo tocco.

Kurt, intanto, alzò un braccio e cinse il collo dell'altro, lasciando che accarezzasse e coccolasse con tanti teneri baci la sua mano candida.

-Blaine, ho fame- sussurrò il biondo quando i titoli di coda scorrevano troppo velocemente sullo schermo -Possiamo ordinare la pizza?-

-Certo-

Il momento era vicino, pensò Blaine senza riuscir a trattenere un sorriso.





 

-Allora? Com'era?-

-Buonissima- farfugliò Kurt a bocca piena -Ma non capisco perchè tu non l'hai voluta-

L'altro alzò le spalle -Non mi andava-

A che mi serve mangiare una pizza se è di te che ho fame?

Sei così splendido... Anche con la salsa sparsa per le guance, sei meraviglioso.

Il rumore improvviso che Kurt provocò appallottolando il contenitore di cartone fece sussultare Blaine, che sembrò essersi appena svegliato da un sogno bellissimo.

Infatti...

Il biondo si tirò in piedi, agitando l'ammasso che aveva tra le dita come a chiedere "che fine fa?", ma Blaine invece di rispondere prese a fissare il corpo di quel giovane angelico che aveva davanti e che era il suo giovane angelico, alzatosi apposta, avrebbe detto, per mostrargli la sua interezza e farlo fremere dal desiderio.

-Ti voglio così dannatamente tanto- sussurrò, senza rendersene conto.

-Cosa?- chiese Kurt abbandonando la palla di cartone sul tavolo.

-E' che ho p-preparato qualcosa per te. Per noi- annunciò Blaine nascondendo le labbra tra i denti. Raggiunse il biondo e, stringendogli la mano, sorrise -Finalmente, aspettavo da stamattina-

L'altro arrossì vistosamente, senza saper bene perchè -Ecco perchè eri così agitato- fece, poi distolse lo sguardo -Che sorpresa?-

Blaine aumentò la presa alle loro dita intrecciate e deglutì -Kurt, io non voglio essere insistente... cioè, in realtà è esattamente cosa sto facendo, ma non è questo il punto- il biondo lo guardava timidamente -Io ti chiedo di concedermi ciò che mi renderà l'uomo più felice al mondo-

-Non capisco- bisbigliò Kurt ad occhi lucidi, mentre le sue iridi chiare vagavano irrequiete dal viso di lui alle loro mani, poi di nuovo a quel volto dolce ed emozionato.

-Ho preparato tutto questo per te- continuò Blaine senza curarsi di spiegare. Avrebbe capito tutto qualche secondo dopo.

Il moro scortò l'altro nel corridoio, fermandosi di fronte ad una porta e spalancandola.

Permise a Kurt di far un passo all'interno, dove regnava il buio, per poi avvicinarsi a lui e coprendogli gli occhi con i palmi umidi.

-Non serve, non vedo niente comunque- gli ricordò il biondo facendo scoppiare a ridere entrambi. Blaine allora abbassò le braccia, accarezzando i fianchi del giovane da dietro.

-Respira- sussurrò -Immagina quello che senti. Cos'è? Cosa vedi, Kurt?-

Il ragazzo inspirò lentamente -Vedo... vedo dei fiori. È un campo di lillà...? ne hai costruito uno in camera tua?- scherzò.

Sentì la porta chiudersi e subito dopo la voce di Blaine, calda e passionale, che soffiava le parole alla base del suo collo immacolato -Non è esattamente un campo di lillà, ma ho fatto ciò che potevo. Ora chiudili gli occhi. Non aprirli fino al mio segnale e non muoverti, altrimenti cadi-

Kurt calò le palpebre e si affidò all'udito per indovinare cosa l'altro stesse facendo. Sentì un rumore, uno sfregare, poi il crepitio di qualcosa che bruciava.

-Vuoi appiccare un fuoco e chiudermi dentro, per caso?-

-No!- esclamò Blaine scoppiando a ridere -Cosa ti passa per la mente?-

-Chiedo lo stesso a te- sorrise il biondo, intanto il suo naso venne stuzzicato dallo stesso profumo, più forte ed intenso.

Kurt vide pian piano le sue palpebre illuminarsi, diventare una patina arancione che traspariva la luce che stava illuminando lentamente l'ambiente intorno a lui.

-Che diavolo è?- sussurrò mentre quel sorriso che gli piegava le labbra non accennava a diminuire.

Sentì una porta chiudersi, poi avvertì il calore di qualcuno che stava fermo di fronte a lui.

-Aprili-

Il biondo si morse il labbro inferiore per l'emozione, poi sollevò le palpebre.

Vide Blaine scostarsi per permettergli di vedere cosa aveva organizzato per lui, solo per lui.

La stanza che doveva essere la camera da letto del moro era stata privata proprio del letto, il pavimento era cosparso di cuscini di ogni tonalità di viola, grandi, piccoli, di ogni forma e tessuto, accompagnati qua e là da veli di tulle e di seta.

Quell'intera distesa di morbidezza era disseminata di petali e fiori di lillà, come se vi fossero nevicati sopra, e sparse per la stanza, ad illuminare l'ambiente con la loro luce calda, c'erano tante candele, ognuna delle quali protetta da una boccia di vetro che ne conservava la fiamma.

Lungo il perimetro della stanza, o posizionate su i pochi mobili rimasti e coperti di tulle; alcune sembravano addirittura fluttuare a mezz'aria per la stanza, appese a qualche nastro rimasto al buio e fissato chissà come sul soffitto.

La grande finestra che occupava gran parte della parete opposta era stata coperta con delle tende dello stesso colore del resto, di una stoffa leggera e sottile, che permetteva comunque di ammirare le stelle che splendevano fuori.

Kurt si rese conto di aver spalancato gli occhi e le labbra solo quando Blaine parlò, riportandolo con i piedi sulle nuvole viola che lui stesso aveva creato -Non potevo portarti in un campo di lillà, fa troppo freddo e non ce ne sono qui a nella Grande Mela. Perciò ho fatto questo. Il letto l'ho tolto, perchè se fossimo andati tra i fiori non ce lo saremmo certo trainato dietro... Io...- il biondo si accorse che la voce gli tremava -Io spero che ti piaccia. Non è granchè, ma l'ho fatto col cuore-

-Questo è... è per me?- chiese Kurt senza riuscire a distogliere lo sguardo da quella meraviglia.

-Per chi, se no?-

Il giovane sentì gli occhi pizzicargli ed cercò di dir qualcosa, ma dalle sue labbra non uscì altro che un sospiro tremante.

-Ti ripeto, non voglio insistere ma... Kurt, da quando ho capito di amarti vivo solo di quello. Se esisto, qui ed ora, è per te. Ogni azione che compio, ogni parola che dico, lo faccio unicamente per te, pensando a te e sentendo che ti amo sempre di più.

Ti voglio come non avrei mai pensato di voler qualcuno.

Per favore... non sprechiamo tutto questo-

Kurt riuscì ad ansimare una risata, prima di avvicinarsi a Blaine e gettargli le braccia al collo, stringendolo in un tenero abbraccio.

-Come hai fatto a pensare che non avrei accettato?- sussurrò, baciandogli le labbra screpolate e accarezzandolo con le sue dita fredde.

-Non lo so. La paura fa credere cose strane, e noi ne sappiamo qualcosa-

Kurt fece scorrere un indice sulla guancia dell'altro, poi guardò Blaine accennando ai cuscini che giacevano sul pavimento.

Il biondo scivolò su quella superficie morbida e profumata, muovendo le braccia per accarezzare la stoffa liscia che gli sfiorava la pelle e lasciando che l'altro si adagiasse su di lui. Chiuse gli occhi, aspettandosi di trovarsi in camera sua quando avesse guardato al di là delle sue palpebre. Era troppo bello per essere realtà.

Poi però vide di nuovo Blaine, illuminato leggermente dalle candele, e allora sorrise.

Strinse il giovane a sè, spingendosi di lato per far si che rotolassero sui cuscini come avrebbero fatto su un prato di meravigliosi fiori, tra le risate spensierate e dolci baci che entrambi si scambiarono.

-E' un sogno che si avvera- disse Kurt felice -Un altro-

-Sono così contento di poter essere io a far si che le tue fantasie diventino realtà-

Il moro rise ancora, posando di nuovo le labbra su quelle dell'altro e pettinandogli i capelli morbidi.

-Sembra di essere in paradiso-

-Mi sento sempre così quando sono con te-





Cioè, ma anche da voi piove ancora come se fosse ottobre? Non si può. Non. Si. Può.
Okay, tralasciate il precendete sfogo poco equilibrato. Dunque.
Eheheheh lo sooo, taglio sempre le parti hot u.u ma prometto che un giorno glorioso mi deciderò a pubblicare qualcosa di spinto come certe cose che scrivo di notte sotto effetto di non so che droga la mia amica mi scioglie nel latte(?)

E... che dire, mancano quattro capitoli... AH. Ho fatto una cosa *^* Ma credo che non sia completa, spero di farvela vedere alla fine e voi mi direte che è bellissima (<3)
Volevo anche ringraziarvi perchè davvero... tutta questa santa gente che segue, "preferisce", legge in silenzio e dulcis in fundo recensisce... cioè. Mi fate commuovere ç__ç
Grazie mille <3
Bene. Credo di aver finito.
Alla prossima settimana belli *^* (non so se potrò aggiornare, credo di essere a mare dove non ho connessione ma ora non ricordo, abbiate pazienza. Cercherò di mettere il prossimo capitolo)
Ciaooooo :3

 

  
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