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Autore: pandina_anna2002    18/06/2014    0 recensioni
Emily Croos è una bella ragazza di città che ha dovuto passare un anno nel carcere minorile di Boston. Cacciata in malo modo dai genitori al suo ritorno, Emily viene mandata a New York per mettere la testa apposto una volta per tutte. Lontano dai suoi amici e sola in una grande città riuscirà questa forte e sfacciata ragazzina a trovare l'amore e degli amici veri? o tornerà sulla vecchia strada? sta a voi scoprirlo seguendo "I am a new york city girl and nobody can stop me"
baci PANDINA_ ANNA2002
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Capitolo 1
E’ Domenica e domani comincia la mia carriera di alunna “newyorchese”, avrei tanta voglia di stendermi sul divano, guardare un po’ di telefilm spocchiosi e drammatici, per poi addormentarmi  tranquillamente alle 2 di notte, ma ho ancora migliaia di scatoloni da svuotare e un centinaio di altre cose da fare. Per ora New York non è male, tranne per le strade che sono sempre affollate di persone e  i bar e i pub  pieni zeppi  di ragazzi della mia età, fumatori, ubriaconi e drogati, non che mi dispiaccia , visto che a Boston l’alcool era praticamente illegale, solo che hanno tutti stampati sulla faccia un’aria superiore, da ragazzini viziati  e figli di un padre milionario. Mi mancano Debby e  Rudy, credo che sarà orribile stare qui senza nessuno di loro due. Prima di partire Debby mi aveva abbracciato e poi mia aveva promesso che mi avrebbe chiamata tutte le settimane, ma non so come farò senza la sua risata allegra e contagiosa, e poi c’e  Rudy, il mio migliore amico dalle elementari, un ragazzo d’oro che se non ci fosse stato sarei ancora  a Boston, in una schifosa banda di alcolizzati, capitanata da quello schifoso di nome Harry. Solo il suo nome mi fa venire i brividi e il voltastomaco. E poi ci sono loro, i miei genitori, che dopo avermi riaccompagnata a casa, la fatidica mattina in cui uscì di prigione, mi diedero in mano una busta con 500 dollari, delle chiavi e le mie valige, inutile dire che non mi parlarono nemmeno da quanto erano schifati di me, sì io, quella ragazza alcolizzata, senza alcun amico, respinta dalla famiglia e mandata in una città lontana a cavarsela da sola. Ma io son….
Voce: “Allora dove metto l’ultimo scatolone, signorina?”non riuscii a finire di pensare quella frase che l’uomo dei traslochi mi fece tornare coi piedi per terra.
E: “  lo appoggi lì, grazie” dissi indicando con il dito un angolo vicino alla porta di ingresso.
Pagai quindi l’uomo, richiusi la porta e tornai fra i miei pensieri accompagnanti dal rumore degli scatoloni che spostavo.
*****
E: “ Finalmente ho finito!” dissi mentre ripiegai l’ultimo vestito e lo adagiai nel armadio. Chiusi quindi con forza le ante e corsi lungo le scale ad ordine la pizza, visto che erano circa le 20:30. In un quarto d’ora il fattorino era già fuori dalla mia porta, con in mano una squisitissima pizza alle quattro stagioni, che emanava un odorino invitante e delizioso. Pagai il ragazzo e mi fiondai sul divano a guardare il mio programma preferito. Il tempo passò veloce, e non ci volle molto prima che arrivassero le 22:30, mia alzai svogliata dal divano, andai a buttare il cartone della pizza e la lattina di birra nel cestino e trascinandomi pigramente arrivai in camera. Mi spogliai e indossai un pigiamone caldo e comodo. Quando mi infilai sotto le coperte tutto sembrava come quando ero a Boston, solo che lì mi sentivo più sola e vulnerabile. Mi rimboccai le coperte e chiusi gli occhi

Telefono: DRIIIN DRIIIN DRINN

E: “ OH DIAMINE! Chi sarà mai  all’una di notte??”dissi imprecando a voce alta e strofinando i miei occhi assonnati.
*TELEFONATA*
E: “ pronto chi è?” chiesi io con voce stanca e spazientita
D: “ oh Emily! come stai?tutto bene? Scusa per l’orario ma non resistevo piu dal non chiamarti!!!!
Non ci credevo era proprio lei , Debby! Aveva una voce frizzante che trasmetteva allegria , si capiva che era felice di sentirmi.
E:”oh Debby mi sei mancata cosi tanto! E non ti preoccuppare mi farebbe piacere sentirti ad ogni ora del giorno e della notte! Ho tante cose da raccontarti, non ci sentiamo da un anno , cazzo!” gli dissi con tono dolce , ma anche elettrizzato e felice. Sentii anche qualche lacrima scendere, si… perché io adoravo quella ragazza!
D: “ lo so..avrei voluto chiamarti in quei giorni… ma mia mamma mi impediva di parlare con te, dopo quello che è successo, mi sento cosi in colpa ad averti lasciata da sola… non me lo perdonerò mai!” mentre lo diceva sentii che la sua voce si faceva triste e solo dopo qualche secondo di silenzio capii che stava piangendo anche lei.
E: “ non è colpa tua! Tu sei la migliore amica che potrei desiderare!” le dissi con tono dolce. Avrei voluto tanto abbracciarla in quel momento… ma non potevo.
D: ” ora basta piangere, meglio parlare di te… come stai?”
E: “ io bene… ma mi mancate cosi tanto…..come sta Rudy? Cosa succede a Bonston?’
……

E: “ ehi Debby ci sei?” la linea era caduta e io ero di nuovo sola, immersa in un totale silenzio che mi provocava tristezza. Provai a richiamarla ma mi rispose sua madre, che con voce roca e disgustata mi diceva di dimenticare sua figlia. Piansi molto quella notte, piangevo lacrime amare di solitudine e di mancanza della vecchia vita.


******

SVEGLIA: DRIIIN DRIIIN DRINN
Mi svegliai e guardai l’orologio. Erano le 7:30, per fortuna non ero in ritardo ma ci sarei arrivata se non mi alzavo di corsa e mi preparavo. Mi alzai, rifeci il letto in modo alquanto schifoso se devo essere sincera ma la fretta era troppa. Andai in cucina e misi su il latte in un pentolino e misi nel forno una pasta alla crema. Andai in bagno e indossai una maglietta blu intenso con la scritta “i am a girl” in rosa, un paio di leggins bianchi e le mie adorate Convers bianche. Tornai in cucina , mangiai di fretta tutto e senza neanche sparecchiare mi misi la cartella in spalla e uscì frettolosa di casa. Non ricordo neanche se quel giorno chiusi la porta o la lasciai spalancata per la fretta. Mentre correvo a perdifiato pensai “ottimo Emy! Il primo giorno gia in ritardo!” ero talmente concentrata a rimproverarmi psicologicamente che andai a sbattere contro il palo della luce, cadendo in modo assolutamente imbarazzante sulla strada di cemento. Credo che fossi svenuta, purtroppo o per fortuna non me lo ricordo, ricordo solo che quando mi svegliai avevo un forte mal di testa e tutto mi faceva male e poi mi ricordo anche …. un sorriso.. si ecco, il sorriso più bello del mondo. Mi alzai e trovai9 di fronte a me un ragazzo alto, con un fisico pazzesco , aveva degl’occhi intensi e meravigliosi e dei capelli assolutamente da favola. Quella sotto specie di sogno mi guardava preoccupato e io stavo facendo una figura orribile perché avevo gli occhi imbambolati su di lui.

L: “ ehi, tutto bene? O sono Liam e tu? Mi disse con tono dolce
E: “io….si grazie sto bene, ma devo aver dato una grande botta contro quel palo, comunque sono Emily” avevo la faccia in fiamme ma poi riguardando i suoi occhi mi tranquillizzai
L: “ o si! Hai dato proprio una bella botta! Stai piu attenta non ci sarò sempre io a salvarti!” disse ridendo
E: “ come salvata?” gli chiesi io con aria interrogativa

Mi guardai in torno e mi accorsi che ero fra le sue braccia, mi teneva stretta contro di lui e io … .mi sentii come in paradiso. Lui aprii le sue bellissime braccia e mi lascio un pò stordita sul marciapiede. Stava per risalire in macchina quando mi chiese dove ero diretta. Io gli risposi e lui con un grande meraviglioso sorriso mi chiese se volevo un passaggio, io timidamente accettai e salì un pò impacciata sulla sua auto. Mi sentivo davvero bene con lui, scherzavamo , ridevamo e mi sentivo protetta e felice come nn mai.

Arrivammo a scuola, Liam mi diede un bacio sulla guancia e mi disse di raggiungerlo a pranzo nel suo stesso tavolo. Io mi sentivo fiera di essere invitata nello stesso tavolo di Liam. Lui era cosi carino con me e di aspetto. E cosi rimasi di nuovo sola, ero ancora mezza stordita quando mi ricordai che dovevo andare a lezione! Mi misi a correre nei lunghissimi corridoi finche non arrivai alla mia aula. Ovviamente grazie alla mia fortuna ero arrivata in ritardo colossale e una professoressa dai capelli bianchi e gli occhi da strega mi guardava più che adirata. E cosi mi ritrovai con una bella nota, il primo giorno di scuola e sbattuta fuori dall’aula come una delinquente.

E:” OH BRAVA Emily!il primo giorno non poteva andare che in questo modo!” eh si stavo parlando da sola ma cosa mi importava ero da sola no? Ecco appunto non lo ero!
L: “ ahaha non mi poteva andare meglio! Essere sbattuto fuori dall’aula e incontrare una sventola che parla da sola!” disse con sarcasmo un ragazzo dietro di me. Stava ridendo di gusto e io come sempre avevo fatto la mia bella figura!
E: “ ma fatti i cazzi tuoi!” gli risposi io brusca, mentre mi giravo dall’altra parte.
L: “ OH SCUSAMI! Principessina!” disse in modo ironico
E: “ ma Vaffanculo!” gli urlai io, rossa di rabbia
L:”ma su dai non ti arrabbiare, sei cosi carina che è uno spreco! Piacere Louis , con chi ho l’onore di parlare?” il ragazzo si fece dolce e simpatico.
E:” niente … scusami tu! Ma sai non è giornata … comunque sono Emily piacere Louis! “

Ci stringemmo la mano e in modo amichevole cominciammo a parlare. Louis era davvero carino, con quel ciuffo che gli ricadeva sulla fronte era davvero bellissimo. Aveva anche un fisico meraviglioso a dir poco e una simpatia unica.

L:”ehi Emy ti posso invitare a mangiare con me e i miei amici oggi a pranzo?
E:” mi dispiace ma devo mangiare con un’altra persona, sarà per la prossima volta …. Mi dispiace!!
L: “ no niente figurati però …. Ricorda che sei tu che ci perdi, io ho degli amici stupendi!!” e scoppio in una risata bellissima e contagiosa. Ridemmo per un bel pò, poi la campanella suonò e dovemmo separarci per andare alla prossima lezione.

*****
Finalmente il pranzo! Ero sola ma felice, non vedevo l’ora di mangiare con Liam. Lo vidi finalmente mangiava in un tavolo con un biondino, anche lui con un bel fisico e due occhi vispi e allegri, per non fare brutta figura gli passai di fianco facendo finta di non averlo visto. Lui mi chiamò e mi prese per la manica per il polso portandomi al tavolo.
L:” ragazzi questa è una mia amica si chiama Emily!” mi presentò come sua amica a due ragazzi.
Ragazzi: CIAO EMILY!
Sentii poi una voce chiamarmi da dietro, mi girai. Era Louis !
Lo: ehi! Allora sei venuta a conoscere i miei amici!! Lui è Zayn, lui è Niall e lui è il grande….
E:” Liam giusto?’
LI: come vi conoscete?
Raccontai tutto hai ragazzi i quali scoppiarono in una risata, eh si mi ero fatta 4 nuovi e bellissimi amici!

 

   
 
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