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Autore: Ecavte    18/06/2014    2 recensioni
In un mondo post apocalittico dalle sembianze utopiche, Mar è una ragazza che, appena compiuti i sedici anni, si trova a dover essere smistata in uno schieramento della sua città scegliendo tra gli Architetti/Operai, Elettricisti/Tecnologi, Militari, Chimici, Artigiani e Politici, dovendo abbandonare il nucleo famigliare e il migliore amico Harry. La scelta sarà autonoma ma basata sul consiglio orientativo di un test che smisterà i sedicenni nei vari schieramenti. Mar è senza dubbio una chimica, ma si trova a scegliere i militari per la sua incolumità: la ragazza risulta comunque troppo intelligente per il suo schieramento ambito. Nel nuovo mondo della Milizia, però, la ragazza inizia a sentire profondi cambiamenti sul suo corpo che la spaventano, non causati dai sentimenti che prova per un militare, Justin, e che non sente solo lei. Questi cambiamenti sembrano essere collegati in qualche modo alle antiche divinità pagane del Monte Olimpo...
Genere: Dark, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: PWP, Threesome
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-Avete tre ore a disposizione a partire da…adesso!-
L’esaminatrice avvia la prova; afferro la penna sul banco e leggo il primo quesito del test, come tutti gli altri poveri sedicenni rinchiusi nella mia stessa aula.
Sono così agitata che ho bisogno di calmarmi e di rimettere a posto il cervello.
Mar, calmati, è solo uno stupidissimo test per sapere a quale schieramento della città dovrai appartenere. Poi gli esaminatori ti daranno il loro consiglio orientativo e deciderai dove immatricolarti. Adesso devi solo concentrarti, anche se potrebbe essere l’ultimo giorno della tua vecchia vita
A questo punto apro gli occhi e osservo il foglio. I primi venti quesiti sono di scienze e chimica: una cazzata per me che ho sempre amato materie scientifiche.
Poi passo ai quesiti sugli altri schieramenti, che mi causano alcune insicurezze e spesso problemi.
I quesiti sulla milizia vengono facilmente come quelli di chimica: sono sempre stata una patita di sport e di scienze motorie, in grado di essere collegate alle materie scientifiche.
Sollevo la testa dal foglio quando finisco e mi stupisco di essere una delle prime ad aver completato, malgrado sia passata solo un’ora.
Nell’aula saremo una cinquantina ma siamo solo in quindici o sedici a guardarci intorno con aria assente, o a cercare lo sguardo di qualcuno che ha già finito e che possa avere delle scintille rassicuranti nelle pupille.
Gli esaminatori di solito sono persone buonissime, disposte ad aiutarti in qualsiasi situazione, ma questo test mette comunque ansia perché deciderà le sorti del nostro futuro.
Oggi stesso.
Oggi avverrà test, consiglio orientativo e smistamento.
L’orologio che segna l’ora produce un fastidioso tic-tac ritmico che sembra irritare me e molte persone sedute a far nulla; passata la seconda ora, l’esaminatrice sospira.
-Chi ha finito consegni e torni a casa, potrebbero essere le ultime ore che passate con la vostra famiglia e dovete godervele. Quando avremo i risultati dei test vi chiameremo per i colloqui sui consigli orientativi -.
Senza guardare in faccia nessuno, consegno il foglio e schizzo via.
 
***
 
Al posto di passare a casa, decido di fermarmi un po’ in riva al mare.
È luglio, il sole scotta sopra Los Angeles e tinge la pelle delle persone di un colore bruno, qualcuno più fortunato di me potrebbe anche trovarsi delle lentiggini in faccia.
Attraverso la lunga distesa di sabbia sovrappensiero, alla ricerca di una fetta di spiaggia libera dove sdraiarmi e far vibrare sul mio corpo la brezza marina fresca che crea corrente nell'oceano Pacifico.
Quando mi accorgo però dell'ombra dietro di me, che sembra seguire i miei passi da qualche minuto, rallento la camminata e mi volto di scatto sferzando un pugno verso un presunto aggressore e per poco il mio migliore amico mi evita.
-Cazzo, Mar!- esclama con un balzo all’indietro.
-Merda, Harry!- metto le mani davanti alla bocca, stupita. Avrei dovuto aspettarmelo da lui.
 Ridendo ci sediamo sulla sabbia leggermente bagnata.
-Allora? Il test?- domanda.
Scrollo le spalle.
-Fattibile. Te invece? È andato senza problemi?-
Mi guarda aggrottando le sopracciglia con un’espressione sarcastica in volto.
-Milizia sì dai, le altre sono state un casino allucinante, per non parlare di Chimica- poi si ferma e mi guarda, -ah aspetta, parlo con Einstein, che avrà fatto ogni quesito scientifico giusto!- e mi butta della sabbia nei capelli.
Li scrollo senza farci caso e gliene butto un po’ sui suoi ricci castani  -a me Milizia è andata bene ma la parte che riguardava gli sport con il fuoco e la lotta ad armi ha causato un bel po’ di problemi invece, piccolo guerrioro-  lo chiamo così da quando eravamo piccini: Harry ha sempre avuto una strana passione per il fuoco e le armi, a differenza mia, che ho sempre avuto una forte passione per la chimica e per gli sport estremi a contatto con il vento.
-Come vedresti la tua vita se fossi nello stesso schieramento dei nostri genitori?- sussurra, senza guardarmi.
Io e Harold viviamo nello stesso quartiere, Santa Monica, il quartiere degli Architetti e degli Operai, anzi, siamo vicini di casa da sempre.
Entrambi discendiamo da famiglie che sono sempre rimaste nel nucleo degli Architetti e i nostri genitori sperano con tutto il cuore che continueremo le tradizioni.
-Non lo so- ammetto -non deve essere brutto, però io non mi ci vedo a creare fondamenta di case o a costruirle. Io voglio fare il medico-.
Lui ridacchia.
Nessuno dei due osa fare domande a proposito dei nostri fratelli.
Io non vedo mia sorella Valerie da troppo tempo: cinque anni fa, allo smistamento, si è immatricolata nei politici e non l’ho più rivista. Credo non diano il permesso alle matricole di avere contatti con le proprie famiglie originali, a meno che tu non rimanga nello schieramento del quale facevi parte alla nascita; Harry sta per perdere sua sorella Gemma: lei avrà lo smistamento l’anno prossimo e sappiamo tutti che sceglierà Elettricità e Tecnologia.
Lascio che il venticello caldo mi accarezzi la pelle.
Stiamo lì, fermi, a fare cerchi nella sabbia coi polpastrelli delle dita e a scrutarli per quasi un’ora.
Verso mezzogiorno mi volto verso le nostre ville, appena prima dell’inizio della spiaggia.
Socchiudo gli occhi: due donne, le nostre madri, muovono le braccia cercando di attirare la nostra attenzione.
Anche Harry se ne accorge e ci guardiamo. I suoi occhi verde smeraldo tremano nei miei verde scuro.
Ci alziamo smettendo di guardarci e le raggiungiamo.
Mentre entriamo nelle nostre rispettive case, non ci guardiamo nemmeno.
Sento solo la soave voce di mia madre dire: -ora vieni a pranzare. Alle due e mezza hai il consiglio orientativo- le si spezza la voce.
L’ora è arrivata.
 
***
 
Una piccola donna minuta con i capelli corti e rossi esce da una delle tante porte che si affacciano sulla sala d’attesa.
-Mar Ghosts?-
Un brivido freddo mi attraversa la schiena nel sentire il mio nome completo. Vorrei prima abbracciare Harry, dirgli che qualsiasi cosa ci dicano rimarremo per sempre amici, ma lui è nella sezione maschile dell’istituto di smistamento.
Mi alzo e la seguo nella stanza dalla quale è uscita.
Le pareti sono dipinte di un rosso che mi rimbalza addosso, il pavimento bianco invece mi acceca per la luce.
-Siediti qui- dice la donna con tono autoritario, indicandomi la sedia dalla parte opposta alla sua, divise da una scrivania di mogano.
Sfoglia un plico di fogli, una goccia di sudore le scende dalla fronte ed io inizio a preoccuparmi.
-Dunque, signorina Ghosts, come la maggior parte degli studenti, lei presenta un minimo di caratteristiche ad ogni schieramento. Ma il problema, sono i risultati dei suoi test-
Mi porge seria il foglio con i risultati. Lo afferro scettica.
Per ogni schieramento ci sono delle barre che vanno dal primo percentile al centesimo percentile, che decretano il percentile della mia abilità per ogni schieramento.
Inizio con la lettura, ad alta voce.
-Dunque… Artigianato: 2%-
Me l’aspettavo. Sono una capra in materia.
-Architettura ed Operato: 55%. Elettricità e Tecnologia: 26%-
Un sussulto al cuore e penso a mia sorella Valerie.
-Politica:15%-
Mi inceppo nel leggere gli ultimi due, milizia e chimica, stupita profondamente dai risultati ottenuti.
Mi viene da saltare dalla felicità.
-Milizia  80% e chimica, barra piena al 100%! Oddio, non ci credo!-
Sto per gridare di gioia ma lo sguardo penetrante e preoccupato dell’esaminatrice mi blocca e mi inquieta. Mi risiedo preoccupata, il mio sorriso si spegne.
-Non so come spiegare- sussurra dopo qualche secondo di pausa -Questa tua propensità verso la milizia e verso la chimica non è una bella cosa-.
La guardo interrogativa.
-Capisco che non capisci- esita -ciò che sto per dirti non deve saperlo nessuno, è di vitale importanza che rimanga tra me e te. Non è mai successo che una persona ricevesse un 100% in una categoria. Non è nemmeno mai successo che una persona avesse due categorie con percentili così alti. Di solito il percentile massimo si aggira attorno ai sessanta, sessantacinque, ma in una categoria sola. Tutte  le altre sono bassissime. Di una cosa sono certa: non devi scegliere i chimici-
Ora i miei occhi, dall'interrogazione passano allo spavento e dallo spavento allo stupore.
-Mi scusi, non capisco comunque. Ho una percentuale così alta in chimica e non posso essere in quello schieramento?- dallo stupore passo alla rabbia -lei non ha idea di quanto io abbia faticato per essere in questo schieramento! Lei non sa quanto io desideri lavorare in campo chimico e medico, è sempre stato il mio sogno! Non lo reprimerò, mi dispiace-.
Mi guarda con un sorriso stanco ed io esplodo.
-No, non può sorridere per una cosa del genere. Lei mi sta dicendo che non posso entrare nello schieramento che ambisco. Voglio un perché-.
L’esaminatrice si alza in fretta ed inizia a passeggiare in cerchio attorno alla scrivania.
Mentre parla, fisso con forza il legno.
-Pensa. Un percentile massimo in chimica. Dovrebbe essere una gioia, e invece non lo è. Se io consegnassi questo foglio al governo senza truccarlo, sono sicurissima che il governo ti controllerebbe ventiquattro ore su ventiquattro, sfruttando il tuo potenziale, studiandoti come una cavia da laboratorio e distruggendoti piano piano. Non c'è mai stato nessuno con un'abilità superiore del quaranta percento alla norma e tu saresti un caso leggendario, sempre sotto gli occhi di tutti. Se io trucco i tuoi risultati, potrai vivere felicemente come chiunque, senza il rischio che il governo ti annienti. So che stenti a crederci, sembra assurdo-
-Io non capisco! Certo che è assurdo- mi metto le mani nei capelli per la frustrazione.
-Se davvero è come dice lei, non possiamo truccare i risultati e mandarmi comunque nei chimici?-
Lei fa di no con la testa, irritandomi. Cerco di mantenere la calma pensando ai composti chimici presenti nella sua tinta evidente dei capelli.
-La tua intelligenza in materia non passerebbe inosservata. Nei periodi di apprendimento nel nuovo schieramento c’è molta competizione e la tua intelligenza superiore,oltre a mettere in difficoltà le altre matricole, le renderebbe scettiche verso di te e saresti segnalata al governo, poi sottoposta ad ulteriori studi dove comunque salterebbe fuori la tua intelligenza. Inoltre, quando una persona si immatricola in un nuovo schieramento, nel percorso di studi la sua abilità specifica dovrebbe aumentare percentile. Nelle nuove matricole passa dai sessanta agli ottanta o novanta come massimo- dice l’esaminatrice,-tu partiresti con un centesimo percentile. Se stimolassimo la tua intelligenza chimica a che livello arriveresti? Dobbiamo sopprimerla per il tuo bene e per quello della comunità di Los Angeles-.
Mi vengono dei singulti in gola che riesco a stento a reprimere.
-Perché dovrei fidarmi di lei? Lei è un politico in quanto esaminatrice, potrebbe essere la prima ad avvertire il governo di questo mio…difetto-.
La mia intelligenza è un difetto e va repressa. Suona assurdo.
Sento le sue mani sulle mie spalle.
-Devi fidarti di me e non ti verrà torto un capello. Non voglio la morte dei miei cittadini-
Non posso stare lì un minuto di più. Mi alzo e me ne vado, ma prima di andarmene, guardo quella maledetta…donna.
-Deve rifarsi la tinta ai capelli, si vede la ricrescita-
Non aspetto la sua reazione.
 
*** 
 
Gli occhi mi bruciano per le lacrime non versate.
Mi dirigo nell’edificio di fronte a quello dell’orientamento: la casa dello smistamento.
Non sono pronta
Individuo subito mamma e papà, seduti di fianco agli Styles, i genitori di Harry. C’è anche lui ed ha una brutta cera mentre stringe la mano a sua sorella, rossa dal pianto, non pronta a perdere il fratello.
Nell’arco di poche ore ho fatto un test, ho scoperto i risultati, ho dovuto truccarli e in pochi minuti sarò immatricolata in uno schieramento che non è quello che speravo e perderò i miei genitori e il mio migliore amico.
Quando mi siedo sugli spalti della sala del governo, mi faccio i fatti miei. Non ho voglia di sentire un discorso patriottico sulla nostra città che ho già sentito allo smistamento di Valerie e di pensare a tutte le persone che vengono prima di me nell'ordine alfabetico.
A malapena mi accorgo di quando chiamano il mio nome.
-Mar Ghosts!-
Una sensazione di angoscia mai provata prima si fa’ breccia nel mio cuore, arrossandomi la faccia.
Non riesco più a respirare mentre abbraccio per l’ultima volta i miei e scocco  un’occhiata d’addio ad Harry e ai suoi genitori; scendo sul patio ad annunciare la mia scelta.
Il microfono è mio.
Indugio.
Potrei fare felici i miei genitori e rimanere con loro. Architettura.
Potrei realizzare il sogno di rincontrare Valerie. Politica.
Potrei fregarmene del consiglio orientativo dell’esaminatrice, se le sue ultime parole dette non mi rimbombassero nella testa. Chimica.
E invece no. Stranamente mi fido.
Con la voce tremante e le labbra attaccate al microfono, il mondo attorno a me si spegne quando pronuncio la parola Milizia.


NOTA
bonjooooour!
Allora, magari alcuni di voi già sanno chi sono perchè fino all'anno scorso scrivevo sempre qui!
Sono tornata con una nuova fan fiction, stavolta, al posto di buttarmi sul romanzo rosa, mi sposto sul sovrannaturale. So che dal primo capitolo sembra la copia spiccicata di Divergent ma posso assicurarvi che dal prossimo capitolo si cambia musica e tutto ciò non c'entrerà quasi più nulla, mi serviva una piccola introduzione... ad ogni modo, la storia si sposterà sempre più sulle divinità greche, affrontate in maniera diversa dal normale.
fatemi sapere, se ottengo almeno 10 recensioni proseguo, altrimenti elimino tutto. uffa.
Ci tengo molto a questa ff, è parte di un mio viaggetto mentale che ho avuto in questo anno e ho deciso di trascriverla. Prometto che anche i capitoli saranno più corti. bye
   
 
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