IT WAS ONLY A DREAM
….
“E' così bello...”-dissi guardando quel magnifico tramonto:il sole si stava tuffando con i suoi ultimi raggi nell'immenso blu del mare sottostante gettando ombre tremolanti sulla superficie lievemente increspata dalle onde.
Solo l'infrangersi delle onde sulla scogliera si udiva in quel luogo così isolato da sembrare irreale. Distolsi lo sguardo da quel panorama per poggiare gli occhi sulla persona che avevo accanto e in cuor mio mi chiedevo quale tra le due visioni fosse più bella.
Sembrava che il mare avesse prestato 2 gocce della sua immensità per colorare quelle iridi in cui potevo annegare.
Si accorse che lo stavo fissando e la sua bocca si spiegò nel sorriso più bello che avessi mai visto e che forse mai vedrò e mi disse:
“Ti piace?”
Distolsi per un attimo gli occhi dal suo viso per riposarceli un minuto dopo.
“Non ho mai visto niente di più meraviglioso...”dissi quasi come un sussurro.
“Proprio niente?”mi chiese con sguardo malizioso.
“Fammi finire,scemo”dissi sorridendogli”Non ho mai visto niente di più meraviglioso a parte te.”
Lui sfoderò la sua fila di 32 denti bianchi come le conchiglie che abbondavano su quella spiaggia e mi abbracciò. Rimanemmo così per un tempo indefinito e alla fine mi sussurrò nell'orecchio:
“Ti amo.”
Sospirando gli dissi:”Ti amo anche io e lo farò per sempre.”
Finalmente ci staccammo e lui mi appoggiò la mano sul viso e cominciò ad avvicinare il suo al mio,potavo sentire il suo respiro caldo sulla pelle.
“Questa volta è quella buona...”pensai tra me”Un po',solo un altro po'...”
DRIIIIIIIIN DRIIIIIIIIN
Mi svegliai di soprassalto con la fronte madida di sudore e sospirai sconsolata:
“Era solo un sono ...come sempre”.Chiusi gli occhi,cercando di rivivere che proprio non volevano lasciare la mia mente,ma per quanto mi sforzassi o riuscivo a ricordare a ricordare niente del mio misterioso accompagnatore se non quei pozzi di turchese e quel sorriso più luminoso delle stelle coronato da due adorabili fossette. A parte questo non ricordavo niente,nè il suo corpo,nè la sua voce se non qualche suono ovattato. La stessa cosa si stava ripetendo ogni notte da più di una settimana e la situazione era sempre la stessa,cominciava a diventare strano e molto,molto,molto frustrante.
Mentre vagavo con la mente tra questo oceano di pensieri,il mio sguardo cadde distrattamente sulla sveglia...oh cazzo sono in ritardo!!!!La scaraventai sul pavimento maledicendola mentalmente per non aver suonato...Aspetta l'aveva fatto ma ero troppo distratta per farci caso. Almeno questa volta non era colpa sua ma è meglio avere qualcosa su cui scaricare la colpa.
OKAY,dopo questo breve momento di follia mi presento:mi chiamo Katia Scarck,16 anni,abito in un villaggio sulla costa oceanica dell'Inghilterra,qui c'è sempre il sole niente a che vedere con il cielo costantemente plumbeo di Londra,anche se non mi dispiacerebbe viverci ma il mio sogno è cantare in America,è il mio sogno .Ho 16 anni e frequento il liceo di St'Paul e in tutta la mia vita ho conosciuto l'amore soltanto una volta ma è meglio non parlarne. Ma capisco perchè mi ha lasciato ogni volta che mi guardo allo specchio:alta,magra,poche curve e capelli lisci,ma non fatevi ingannare,sono peggio di quelli ricci,si infrenano sempre,l'unica cosa che mi piace di me sono i miei occhi azzurri.
Bene,eravamo a io che correvo come una pazza per mettermi la divisa,cercare di domare i miei capelli con scarsi risultati,preparare la cartella che ieri non ho avuto voglia di fare(-.-).Insomma dopo un quarto d'ora ero pronta,guardai la sveglia ancora a scuola terra(così impara XD),segnava le 7:50.Perfetto avevo 10 minuti per farmi un chilometro a corsa e arrivare in tempo a scuola.
Mi preparo:pronti,partenza...VIA!!!
Sento a malapena la voce di mia madre saluarmi dalla cucina quando mi fiondo fuori dalla porta. Mentre corro come un'indemoniata sul lungomare,mi ripeto nella testa:”Posso farcela...Posso farcela...Posso farcela”. Arrivo di fronte al cancello della scuola proprio quando suona la campanella d'inizio”...Non ce l'ho fatta...”