Aspettò
che la
notte l’avvolgesse assieme a ogni suo dubbio, che
l’abbracciasse forte con le
sue docili membra, e che le stelle la ricoprissero dei loro occhi
fatati. E
allora, solo allora, solo in quel momento avrebbe avuto il coraggio di
guardarlo. Stringeva tra le mani una rosa. La
sua rosa. Le stava scalfendo le dita. Il sangue, il suo sangue, macchiava l’erba e
si
mescolava alla brina notturna. Cadde in ginocchio, di nuovo assalita
dai soliti
dubbi …i soliti rimorsi. E se lui avesse detto di no? Se
nonostante tutto
preferiva Sakura? Come poteva guardarla ancora in faccia, lei lo stava
sostituendo a Sasuke! Era una cattiva persona. Ma lo era anche lei a
pensare
certe cose della sua concittadina. Ma lei giudicava sempre se stessa,
mai gli
altri.
Hinata a timida
Hinata la paurosa
Hinata
l’incompetente
Hinata che non sa
dire di no.
E quella rosa
…che significato aveva? Malaugurio o buon auspicio o
semplicemente
…compassione?
Rosa che vuol
dire amore
Rosa che se la
tocchi ti punge
Rosa che non
differenzia la gente
Rosa
…semplicemente un simbolo?
Era giunta alla
conclusione che lei non avrebbe mai potuto cambiare se stessa, e
neanche lo
avrebbe voluto. Erano gli altri, per una volta, a dover cambiare per
lei.
Se Naruto
preferiva Sakura a lei …bè, avrebbe aspettato.
Come sempre.
Hinata Hyuga,
avrebbe aspettato.
Ciao!!!!!
Eccomi tornata
con questa nuova (piccola) ff. Spero vi piaccia. Baci.
Sakon