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Autore: TheDoctor1002    19/06/2014    2 recensioni
Gli scosto i capelli rosso fiamma dal viso. Ora non è certo difficile capire perchè lo stessero inseguendo. Faccio scorrere le dita lungo la giugulare e, incredibile, ma c'è battito. Flebile e tenace, come a gridargli che per lui non è ancora venuto il momento di andarsene. Ho le traveggole: quell'indice si è davvero mosso? No, certo che no, è stata solo un'impressione. Deve esserlo anche quel leggero tremolio della palpebra: dovrei dormire più a lungo.
"Si sta riprendendo!" Constata Lance subito dopo.
Ma che diamine...?

Nota: la storia presenta forti divergenze dal fumetto
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Dunque?" Chiede una voce familiare. È calma e serena, la stessa voce che per tutta la notte mi ha condotto lungo i sentieri intricati di un sogno reale e vivido quasi fosse un ricordo "È lui?"
Apro appena gli occhi e la luce del sole ormai alto mi abbaglia. Il fianco sembra andare molto meglio, il dolore ora è passato a una spalla, ma è leggerissimo, più simile ad un fastidio. Accanto a lei c'è una nuova figura. 
Beh...completamente nuova non direi...
È un uomo alto, con dei capelli dorati sistemati in un'onda perfetta e una giacca rossa fin troppo familiare. Mi sorride con quel suo volto pulito che mi aveva sempre accompagnato, sempre, fin da quando era nato. 
"Mikey?" Chiedo sbalordito. Pochi istanti dopo il mio peso lo schiaccia e le sue braccia sono avvolte attorno alle mie spalle. Killjoy, ancora in piedi accanto all'entrata, ride, alla vista dell'espressione felice di Mikey, poi sembra rabbuiarsi per qualche istante, infine semplicemente se ne va. 
"Gee, scellerato, si può sapere che combini? Ti lascio solo qualche settimana e guarda come ti ritrovo!" dice accennando ai graffi sul viso e sulle mani
"Mikey? Tu qui?" Domando sorpreso, quasi fossi un disco rotto "E l'Italia? La ragazza dei tuoi sogni?" 
Lui mette le mani in tasca, fa una smorfia "Ah, diciamo che non è andata troppo bene..." Ammette, scrollando le spalle "Sai, avevo già fatto il biglietto quando mi ha detto che non era interessata a una relazione, tantomeno una così...ad ogni modo in Italia volevo andarci, sprecare così un biglietto sarebbe stato un delitto, quindi sono andato all'aeroporto lo stesso."
"Non vedo il problema" 
"I CD, quelli che mi aveva registrato suo fratello...li hanno trovati nel borsone e mi avrebbero sbattuto in cella se non fosse arrivata lei"
"È arrivata Killjoy?"
"Assolutamente dal nulla"
"E ha messo a ferro e fuoco tutto?"
"Naturale"
"E poi si è volatilizzata?"
"In un batter di ciglia" conferma schioccando le dita. 
Nel frattempo lei é tornata. Dal sorriso compiaciuto sul suo volto deduco che deve aver colto gli ultimi frammenti di conversazione. Si siede a gambe incrociate su quello che fino a poco fa era stato il mio letto. 
"Rosso, rosso, rosso." La sento borbottare tra sé. L'istante seguente alza gli occhi, come se fosse stata colpita da un fulmine e avesse avuto l'idea del secolo nello stesso preciso istante "Giallo!" Gridò. 


Dire che è rimasto sconvolto è davvero poco, povera anima. Mikey e gli altri si sono anche abituati ai miei "colpi di genio", ma sentirmi gridare "Giallo!" nel bel mezzo di un'infermeria alle dieci meno un quarto del mattino credo non sia esattamente usuale. Almeno lo spero. 
Mikey sta cercando di interpretare, ma senza troppo successo. 
"Giallo?" Chiede incuriosito. 
"Giallo." Confermo "dovremmo trovargli qualcosa di giallo." 
"Perchè il giallo? È così..."
"Vistoso?" Chiedo scettica afferrando un lembo della sua giacca rosso fuoco
"Touché" ammette facendosi scudo con le mani "ma ne sei sicura, almeno? Non sarà pericoloso?"
Continuo a osservare Gerard con occhio clinico. Lo immagino in mezzo alla battaglia, cerco di prevedere cosa possono rendere quei muscoli che tiene avvolti negli abiti polverosi. Forse ha ragione, sarebbe davvero un azzardo troppo grande. 
Non puoi giocare con la vita delle persone. Non spetta a te. 
Frank interrompe i miei pensieri, facendo irruzione nella stanza insieme a Toro con un gran sorriso stampato in faccia..
"Killjoy, grandi notizie!" Annuncia scambiando uno sguardo d'intesa con il collega "guarda fuori" 
Ubbidisco agli ordini, per questa volta, e mi accosto a una delle grandi vetrate sfondate. Inizialmente non capisco, poi inizio a scorgere minuscole nuvolette di sabbia all'orizzonte, ad una manciata di miglia da qui. 
"Grandi notizie eccome!" Grido in preda all'emozione, precipitandomi giù dalle scale "Si va in scena!" 
Indosso gli occhialoni e una mascherina di carta bianca, mentre Fun Ghoul nasconde il suo volto dietro una maschera viola e Kobra Kid e Jet Star afferrano velocemente i loro caschi. 
"Finalmente un po' di brio in questa città morta!" Sospira Ray
"Finalmente davvero!" Rispondo io "Fate quanto più casino potete! Non voglio le teste di quei draculiani prima dell'ora di pranzo!" 

"Aspetta!" Le grido, inseguendola per qualche metro. Credo non mi abbia sentito, ma poco prima che io perda le speranze si volta. Probabilmente, dietro occhiali e maschera ha un'espressione interrogativa. "Si?" 
"Portami con te" chiedo col fiatone "Voglio ripagarti in qualche modo per ieri"
"Non puoi" ribatte fredda dopo qualche istante "sei ferito, ricordi?"
"Ci sarà pur qualcosa che posso fare!" 
Per un istante sembra andare in tilt. Anche gli altri se ne accorgono, si avvicinano a lei per un istante, ma con un cenno nervoso della mano e un sottile "Sto bene" li allontana. 
"Per il momento non è davvero il caso: tu sei ferito e non hai conoscenze, da quanto mi risulta. E loro sono armati. Potremmo parlarne più avanti." Sentenziò, avviandosi verso la porta scorrevole. "E ad ogni modo non serve che rischi la tua vita per ricambiare: è il mio lavoro" 


 
Il furgone sobbalza sulla strada calda e polverosa. Mi passo di nuovo una mano sul volto, un po' per eliminare il sudore, un po' per eliminare i ricordi. Mi sembra ancora di sentire la sua voce: "Dai, Jenny, portami con te! Non darò fastidio, te lo prometto!" 
Mikey mi posa una mano sulla spalla, come a rassicurarmi. Non dice una parola, ma è il suo modo di rinnovarmi una vecchia promessa e riesce sempre a risollevarmi anche nelle nottate peggiori. 
L'euforia sembra scomparsa e mi sento uno schifo, sapendo di aver guastato anche questa festa. Killjoy, quale nome più appropriato, dopotutto? Grazie al cielo Frank vede i draculiani in fuga e l'inseguimento rimette in circolo l'adrenalina: tutti gridano di accelerare, tutti sperano in un loro passo falso o nell'improvviso decollo del furgoncino scassato (il che lo porterebbe probabilmente verso l'oltretomba delle quattro ruote più di quanto non ci sia già). Un colpo di arma da fuoco "saltato fuori dal nulla" fa sbandare l'auto nera davanti a noi e in pochi secondi la battaglia inizia. Il casino annunciato c'è in tutta la sua meraviglia: le nuvole di polvere si sollevano voluminose, i colpi di pistola si mischiano a pezzi di canzoni cantate tra i denti. Ogni tanto al testo originale si aggiunge qualche imprecazione per un proiettile avversario che stava per andare a segno,  o un colpo mancato di poco, ma nel complesso ci sta bene. Riusciamo a tirarla avanti solo per poco, qualcuno riesce a fuggire, nemmeno si sa come. Quelli che non si sono salvati non erano particolarmente forti, ci hanno preso poco tempo ed energie, ma speriamo in un secondo gruppo, in qualche squadra di soccorso, qualsiasi cosa. 
Rientriamo presto alla base con il portafogli un po' più pesante e qualche pacca in più sulle spalle, perchè "dannazione, era davvero un colpo da maestro, quello! Dritto dritto sul distintivo!" 
Mi prendo i miei cinque minuti di gloria senza farmi troppo pregare: dopotutto il breve conflitto mi ha rinvigorita. Ad ogni modo, tra inchini teatrali, baci lanciati a folle di adulatori invisibili e bouquet di rose immaginari, non posso fare a meno di notare l'espressione sul viso di Mikey, ancora tesa e, per certi versi, preoccupata. 
Ancora una volta, sembra che voglia ripetermi quella promessa: troveremo Grace, la troveremo viva e, qualsiasi cosa succeda, ti aiuteremo a difenderla. 
   
 
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