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Autore: WriterG    19/06/2014    9 recensioni
Premetto che questa è la mia prima fan fiction.. Avevo iniziato all'incirca due anni fà a scriverla, lasciandola poi incompleta, ma ho deciso di continuarla,quindi vi avverto che i primi capitoli sono leggermente diversi, schematicamente parlando..
La storia è del tutto fedele al manga fino alla fine.. Lei continua a fare l'attrice diventando sempre più famosa ed è, per così dire, costretta e viaggiare molto spesso per lavoro..Sana e Akito stanno insieme fino a 18 anni. La storia riparte quando entrambi avranno vent'anni.. Ovviamente i flash back saranno abbastanza frequenti anche per capire bene il loro rapporto precedentemente.. Detto questo spero che commentiate perché le recensioni sono la mia linfa vitale :D Spero con tutto il cuore che vi piaccia.
Si accettano anche critiche costruttive :D A presto..
G.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith | Coppie: Sana/Akito
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 18 “ La Verità

 

All’epoca, il mio cuore era sovraccaricato di emozioni contrastanti, amore, tristezza, odio e stupore. Tutt’oggi, quando ripenso a quel periodo, mi rendo conto che ogni singolo istante, passato ad odiare qualcuno, risulta essere del tutto tempo perso. L’essere umano, purtroppo, non possiede la facoltà di recuperare il tempo perduto, ne tanto meno la capacità di cambiare gli avvenimenti. L’unica cosa che ogni individuo può fare, è accettare la vita così per com’è, superare le insidie a testa alta e delineare da se il proprio cammino. L’uomo, non ha il potere di controllare gli eventi, ma mi rifiuto di credere, che noi tutti, siamo lasciati in balia del fato, incapaci di muoverci, incapaci di reagire. Un individuo, motivato da una grande forza d’animo o da un grande amore, può contrastare in un qualche modo l’incerta ed oscura sorte . Quando le cose non vanno per il verso giusto, spesso si dice “era destino”, io non credo. La verità, è che non bisogna mai arrendersi. Nella vita, ci si trova davanti a dei momenti, in cui tutto sembra essere perduto, momenti in cui il cuore e la ragione, non trovano soluzioni e ci si illude, che nulla potrà tornare come prima. Ma in realtà, come la fenice che rinasce dalle sue ceneri, anche l’essere umano dopo essere caduto, sempre e comunque si rialzerà e lotterà, per quello che gli è più caro. Io questo, lo sto già facendo “

Da quel bacio, dato sotto quello splendido cielo stellato, la mia vita era ricominciata. Una moltitudine di emozioni invase il mio cuore e la speranza, ricominciò a bruciare dentro di me. Quella notte, avrei voluto tenerla stretta tra le mie braccia, per non lasciarla andare mai più via dal mio cuore. Per la prima volta, dopo mesi e mesi di sofferenze, rammarico e paure, il mio cuore ricominciò a battere. La consapevolezza di averla ferita, ed in un qualche modo spezzata, continuava a tormentarmi, ma avrei fatto di tutto pur di farla tornare a sorridere, come un tempo.
 

-Pov Sana-
 

 I giorni seguenti al matrimonio, furono a dir poco frenetici per me, nonostante avessi deciso di “assentarmi” dalle scene per un breve periodo, Rei aveva stabilito, autoritariamente, che la mia momentanea assenza sarebbe stata controproducente, il che voleva poter dire solo una cosa, la mia vacanza era terminata. Tra interviste, pubblicità, servizi fotografici ed apparizioni in vari programmi televisivi e radiofonici, non trovai nemmeno il tempo di riflettere. La mia mente, era completamente sovrastata da un'indescrivibile quantità di pensieri. Il gesto che avevo compiuto, la sera del matrimonio di Natsumi, non solo fu del tutto spontaneo, ma anche del tutto inaspettato. Mi sentivo terribilmente confusa, oramai era chiaro come il sole, che avevo perdonato in un qualche modo Akito, ma una parte di me, si sentiva ancora bloccata. Da un lato, avrei tanto desiderato passare tutto il mio tempo libero con lui, ma da un altro provavo una paralizzante paura. Temevo di soffrire ancora una volta, ed onestamente la cosa non mi allettava affatto. Nonostante avesse tradito la mia fiducia, qualcosa nel mio cuore mi induceva a fidarmi ancora una volta di lui, il che risultava essere alquanto contraddittorio . Ero completamente assorta nei miei pensieri, in quel momento tutto il mondo intorno a me era come svanito. Mi sentivo sfinita, da giorni ormai lavoravo senza sosta, ad ogni ora un impegno diverso, il mio caro manager aveva deciso di sfiancarmi definitivamente. Ormai era chiaro, dovevo assolutamente licenziarlo*. Mi trovavo nel mio camerino, agli studi televisivi, intenta a farmi spazzolare e truccare per un servizio fotografico dell'ultim'ora, quando una mail attirò la mia attenzione, il mittente era Aya.

[ Ragazzi, so perfettamente che siamo tutti “molto” impegnati, tra università e lavori vari, ma non credete che sia un po di tempo, forse un po troppo che non ci si vede?? Io ed il mio pasticcino, pensavamo che sarebbe stato davvero carino passare un week end di relax tutti insieme. Ovviamente abbiamo pensato anche al da farsi. Vi dico solo una cosa, chalet in montagna, gentilmente offerto da i miei genitori, tutto per noi. In più, tenetevi forte.. centro termale a due passi da li già prenotato, il tutto immerso nella natura. Che ne dite? Non potete rifiutare!]

Quel messaggio fu come una grazia divina, Intravedevo finalmente un po di relax, il problema era riuscire a convince quell'aguzzino di Rei.

Sana: Rei??

Rei: Posso entrare??

Sana: Entra, entra.. Ti devo parlare!

Rei: Dimmi pure.. Ah aspetta prima che mi dimentichi, ti hanno fatto un'offerta lavorativa davvero redditizia!

Sana: Che offerta è? Sentiamo..

Rei: Il regista Aoki, oramai divenuto un colosso del cinema internazionale, in collaborazione con una delle più grandi industrie cinematografiche americane, vorrebbe te come protagonista per il suo nuovo film. Non è meraviglioso??

Sana: Co- Cosa??

Rei: Dai Sana, è un'occasione da non perdere..

Sana: Per te sono tutte occasioni da non perdere. Ti avevo gentilmente chiesto se potevi farmi stare lontana dal set per un po, ed invece lavoro ogni santo giorno, tutto il giorno fino ad orari assurdi ed in più ora mi dici di questo film?? Avevamo deciso di non farne per un po o sbaglio?

Rei: Si Sana hai ragione, ma il nostro è un settore molto volubile, assentarsi dalla scene per un tempo indefinito, decreterebbe la fine della tua carriera..

Sana: Io.. non me la sento di accettare adesso, mi serve del tempo per riflettere..

Rei: Ok, pensaci bene.. Devi capire che direzione dare alla tua vita! Cosa volevi dirmi prima?

Sana: Questo week end, ho da fare. Non prendermi impegni ok?

Rei: Ma Sana!

Sana: Niente ma, ti prego ho bisogno di un po' di tempo!

Rei: E va bene, hai il fine settimana libero, ma decidi in fretta!

 

Dopo aver parlato con Rei, la prima cosa che feci, fu rispondere alla mail di Aya, ovviamente confermai la mia presenza. Durante tutto il servizio fotografico, pensai e ripensai alla proposta fattami da Rei, un nuovo film non era nei miei programmi, a maggior ragione in quel momento che le cose tra me ed Akito si stavano, per così dire, sistemando. In quel momento la mia mente ed il mio cuore si trovarono in pieno conflitto, scegliere di rimanere e rinunciare alla mia carriera, per costruire le fondamenta della mia nuova vita oppure, partire e sperare che quelle fondamenta tanto agogniate non andassero in rovina, ancora una volta. Non appena il servizio fotografico terminò, mi avviai di gran corsa verso il camerino, aprì la porta e con poca grazia gettai le scarpe con il vertiginoso tacco che avevo in dosso, anche meglio conosciute come oggetto di tortura medioevale, per poi dirigermi verso il confortevole divano di pelle. Comodamente seduto sul sofà, trovai un Naozumi completamente assorte nella lettura di un libro.

 

Sana: Ciao Nao, come mai sei qui??

Naozumi: Che accoglienza calorosa!! ahahahah!

Sana: Scusami è che sono distrutta e per di più non mi aspettavo di certo di trovarti qui..

Naozumi: Ero passato per darti della belle notizie.. Vieni siediti!

 

Sfinita, mi sedetti sul divanetto, poggiando le gambe sopra Naozumi, il quale poggiò prontamente il suo beneamato libro, sul tavolino di fonte a noi, per poi fissare i suoi magnifici occhi azzurri su di me.

 

Sana: Spara!

Naozumi: Primo, Aya a mandato la mail pure a me, ed indovina?? Quel giorno, sono stranamente libero..

Sana: Perfetto, così ci potremmo rilassare un pochino, ho notato che anche il tuo manager non scherza con impegni lavorativi..

Naozumi: Infatti e con questa tua affermazione mi ricollego al punto due. Rei ti ha per caso parlato di un film?

Sana: Non dirmelo..

Naozumi: E bene si, saremo coprotagonisti.. Sempre se entrambi accetteremo!

Sana: Non hai accettato ancora??

Naozumi: Ancora no! Non so se hai avuto modo di leggere la trama, sicuramente è un film con molte potenzialità, ma.. non lo so ci devo pensare.. Se tu accetterai, accetterò pure io. L'attrice che ci sarebbe a posto tuo, in caso tu rifiutassi, non mi va molto a genio.

Sana: Ma Nao.. è un ottima occasione per te, per la tua carriera.

Naozumi: Non lo sarebbe pure per te??

Sana: Si ma..

Naozumi: Ma?? C'è qualche cosa che per te forse ha priorità giusto??

Sana: Sarò sincera con te Nao, credo che questa volta io.. non partirò.

Naozumi: La decisione spetta a te, la vita e tua e devi capire cos'è realmente importante! Nella vita, ciò che scegliamo, ciò che il nostro cuore sceglie per noi, molto spesso non è quello che pensavamo. Se il tuo cuore ti dice che per te è meglio rimanere, allora rimani, perché alla fine, quello che conta davvero, non è la fama, la carriera o i soldi.. Ma le persone che ti circondano e che ti amano per come sei dentro.

 

In quel momento, il mio cuore, perse un battito. La parole di Naozumi mi avevano colpita, era davvero un ragazzo speciale. Senza rifletterci sopra, lo abbracciai cercando di dimostrargli tutto il mio affetto. Anche se non potevo amarlo come amavo Akito, lui sarebbe stato per sempre importante per me.

 

Naozumi: Ehi, cos'è tutto questo sentimentalismo? Mi aspettavo una frase del tipo “ Ma piantala” , seguita da una poco delicata pacca sulla spalla.

Sana: Le tue parole mi hanno commosso..

Naozumi: Era solo un mio pensiero.. Ma ora dimmi, come vanno le cose con Hayama?

Sana: Avevi ragione tu! Per quanto lui mi abbia fatta soffrire, stargli lontano, fa ancora più male..

Naozumi: Beh lo ami, è logico! Sono convinto che tutto andrà per il meglio..

Sana: Grazie.. Sei un amico fantastico e scusami se ti tormento sempre con i miei piagnistei.

Naozumi: Non ti preoccupare, mi fa piacere starti vicino. E poi se un giorno deciderai di lasciare definitivamente Hayama, io devo essere nei paraggi giusto?!

Sana: Nao..

Naozumi: Ahahahah..

 

La chiacchierata con Nao, si rivelò molto incisiva, le sue parole erano reali, ne la fama ne i soldi, avrebbero mai potuto colmare il vuoto nel mio cuore, solo Hayama riusciva a rendendomi davvero felice. Finalmente dopo quell'estenuante giornata lavorativa, potei tornare a casa. Il tragitto fu breve ed una volta arrivata nella mia camera, mi buttai sul letto inerme ed il sonno prese il sopravvento in men che non si dica. Il mio ultimo pensiero fu rivolto ad Akito.

 

-Pov Fuka-

 

Il tanto atteso week end era finalmente arrivato, dalla pausa estiva, non avevamo avuto modo di riposarci, chi per il lavoro e chi per lo studio, eravamo completamente a pezzi. Per fortuna, due giorni di relax estremo, erano pronti ad aspettarci. L'appuntamento con tutti gli altri era alle nove alla stazione, ma noi tutti, eravamo pienamente consapevoli del fatto che saremmo partiti molto più tardi del previsto. Una volta arrivata in stazione, trovai li già tutti, ovviamente l'unica che mancava all'appello, era Sana.

 

Aya: Come al solito, la nostra cara Sana è in ritardo..

Hisae: Già, è un caso disperato, non cambierà mai..

Fuka: Beh era scontato che arrivasse tardi, una volta di queste dovremmo lasciarla qui, così magari impara ad arrivare puntuale..

Sachiko: Perché non farlo veramente??

Fuka: E tu che ci fai qui?

Sachiko: Che accoglienza calorosa cuginetta, mi annoiavo e tua madre mi ha riferito della piccola vacanza che avevate in mente così ho pensato bene di aggregarmi..

Akito: Non esiste..

Sachiko: Che c'è Hayama, paura di cedere alle tentazioni??

Akito: Non mi provocare..

Tsuyoshi: Dai ragazzi calmiamoci..

 

La situazione ci stava sfuggendo di mano, l'aria era carica di tensione. Senza pensarci due volte, presi in disparte mia cugina, non potevo permetterle di combinare altri guai.

 

Fuka: Sachiko, che intenzioni hai?

Sachiko: Rilassati cuginetta, non ho secondi fini..

Fuka: Ti avverto, sta lontana da Akito e Sana, finalmente dopo mesi si stanno riavvicinando. Non rovinare tutto ancora una volta..

Sachiko: Ah tu parli così come se fosse solo colpa mia, ma anche Akito ha la sua parte di colpa..

Fuka: Questo non lo mette in dubbio nessuno, ma il tuo comportamento è sbagliato.

Sachiko: Perché? In fondo non faccio nulla di male e poi non dirmi che non ti fa piacere questa loro situazione!

Fuka: Cosa???

Sachiko: Hai capito bene, dopo tutto quello che lui ti ha fatto passare, sarebbe il minimo..

Fuka: Ma sei impazzita per caso, loro due sono miei amici, non potrei mai volere una situazione del genere. Tu non capisci, il loro amore è così profondo, loro si completano, ma tu non puoi capirlo, da come ti comporti, sembra che tu non abbia mai amato. Tentare di dividere loro due è impossibile, inoltre non è corretto. Quindi ti prego, smettila e lasciali stare..

Sachiko: Tu credi che io non capisca il loro amore?? Credi che io non sappia cosa voglia dire amare?? Lasciati dire solo una cosa, sarai pure mia cugina, ma di me non sai niente.

Fuka: Non è di certo colpa mia, tu non parli e quando lo fai sputi sentenze e frecciatine senza freni.

Sachiko: Lasciamo perdere, comunque sia, vuoi che io non venga?

Fuka: Fai quello che vuoi, ma sta lontana da quei due..

 

-Fine Pov-

 

Era assurdo, non potevo crederci, finalmente le cose con Kurata stavano tornando alla normalità, ma ovviamente quell'arpia di Matsui doveva continuare ad intromettersi. Sentivo dentro di me, crescere un forte senso di ira, ma dovevo riuscire a contenermi, non potevo permetterle di rovinare tutto, non potevo permettermi di perderla ancora una volta. Fuka, percependo il mio nervosismo, si allontanò con sua cugina, parlarono per qualche minuto in disparte, Fuka aveva dipinto in volto una miriade di emozioni, pareva essere scioccata, arrabbiata e oserei dire spazientita. Kamura, al contrario di quello che si potesse pensare, era decisamente adirato, per quanto mi pesasse ammetterlo, i suoi consigli si rivelarono azzeccati e grazie a lui, il nostro rapporto stava tornando come prima, ma ovviamente non gli avrei mai dato soddisfazione di ciò. Improvvisamente, scorsi a distanza una sagoma dai lunghi capelli rossi, correva come una pazza trascinando dietro di se un'enorme valigia, a dir poco spropositata. Non appena arrivò difronte a noi, affannata per via della corsa, si sedette su di una panchina e platealmente si scusò con tutti i presenti per il clamoroso ritardo. Quando i nostri occhi si incrociarono, potei leggervi un velo di imbarazzo, dolcemente mi sorrise, per poi girarsi quasi timidamente in direzione di Aya. Kurata era sempre stata una ragazza allegra e spumeggiante, ma crescendo aveva imparato anche ed essere un po' più posata, soprattutto nei luoghi pubblici, il che non implicava certo l'astenersi dal fare sempre troppo baccano e dal farsi distrarre da qualunque cosa. Effettivamente, i nostri caratteri erano profondamente diversi, ma dentro di noi, qualcosa ci legava indissolubilmente. Un qualcosa che andava anche oltre l'amore, qualcosa di più profondo ed eterno. Ogni volta che ero in sua compagnia, tutto sembrava perfetto, tutto sembrava possibile, ed il mio cuore batteva all'impazzata. Spinto dalla mia impulsività, la presi per mano, conducendola poco lontano dal punto in cui ci trovavamo.

 

Sana: Hayama..

Akito: Kurata c'è stato un piccolo imprevisto..

Sana: Lo so, ho visto Fuka parlare con sua cugina..

Akito: Le ho detto di andarsene..

Sana: Che rimanga pure, non sarà di certo lei a rovinarci la vacanza..

Akito: Sei sicura?

Sana: Non posso di certo dire che mi fa piacere averla tra i piedi, ma farò finta che non ci sia. A me importa solo di rilassarmi, di stare con i miei amici e.. beh, di stare con.. Te!

 

I nostri occhi erano come incatenati, con cautela mi avvicinai al suo viso ed in quel momento le sue labbra si schiusero, quel gesto tanto spontaneo, mi fece perdere il controllo. Posai le mani su i suoi fianchi, riducendo sempre di più la distanza tra noi. I suoi occhi erano così profondi, che per un attimo, credetti di perdermici dentro. I suoi capelli emanavano lo stesso profumo di sempre, un profumo che mi inebriò completamente. Desideravo ardentemente baciarla, posare le mie labbra sulle sue, riassaporare il suo sapore, stringerla forte a me e gridare al mondo che era mia e di nessun altro. Le nostre labbra erano ormai ad un soffio di distanza, l'atmosfera intorno a noi era carica di desiderio. Il bacio che tanto avevamo atteso, stava per arrivare, quando fummo bruscamente interrotti.

 

Sachiko: Oh ma che carini, noto con piacere che vi siete riavvicinati..

Akito: Sparisci dalla mia vista..

Sachiko: Oh Hayama, non ti alterare, vengo in pace! Sono felice che la tua cara stella del cinema abbia dimenticato che sei venuto a letto con me!

Akito: Adesso mi hai stancato..

Naozumi: Fermo! Lo fa solo per provocarti,non darle retta. Non ne vale la pena!

Sana: Andiamo, il treno è arrivato.

Sachiko: Scappi Kurata?

Sana: Non scappo, ho solo deciso di ignorarti..

Sachiko: Perché il discorso non è di tuo gradimento?

Sana: No, perché non mi importa cos'hai da dire, effettivamente non mi importa nemmeno se ci sei.

Naozumi: Andiamocene.

 

Improvvisamente, sentì la mano di Sana stringersi alla mia, ancora adirato per la discussione, mi girai verso di lei, i suoi occhi erano, per la prima volta, completamente indecifrabili. Mano nella mano e con fare deciso, mi condusse verso Aya e Tsu, seguita da Kamura. Le premesse per quella vacanza, non promettevano nulla di buono. Nel mio cuore, sperai ardentemente, che tutto andasse per il meglio.

 

-Pov Sana-

 

Nel mio cuore, un forte senso di rabbia si faceva largo. La cugina di Fuka, aveva la straordinaria capacità di farmi alterare, anche solo respirando. Nonostante tutto quello che era successo, lei continuava a provocarci, il che alla lunga risultava essere davvero snervante. Decisamente, era opera del Grande Demone Celeste, il quale non poteva permettersi di farmi passare un fine settimana in pace. Un forte dolore invase la mia testa, sentivo le mie meningi scoppiare, tutto quel rimuginare non giovava di certo alla mia salute mentale. Dovevo trovare il modo di non pensare a lei e a quello che era successo tra di loro. Oramai avevo optato per il perdono, ma con quella vicino, risultava decisamente molto più difficoltoso. Durante il tragitto in treno, rimasi seduta al mio posto vicino il finestrino, senza proferir parola. Ero completamente assorta nei miei pensieri, quando Akito dapprima vicino a Tsu, a appropinquo verso di me.

 

Akito: A cosa pensi?

Sana: Oh, a nulla tranquillo!

Akito:. È per Matsui vero??

Sana: No.. cioè si... non solo!

Akito: Sana, se hai bisogno di parlare.. beh.. io..

Sana: Grazie Aki..

 

Avere Akito vicino a me, era decisamente rassicurante. I suoi occhi erano magnetici ed il suo profumo era a dir poco inebriante. Desideravo stringerlo a me e congiungere delicatamente le nostre labbra. Ogni singola molecola del mio corpo lo desiderava. Non feci molto caso e le persone che ci guardavano, ne tanto meno alla voce metalli che annunciava la fine della corsa. Senza pensarci, agi d'istinto chiusi gli occhi e lo baciai. In quel momento il cuore, batté così forte che credetti stesse per uscire dal petto. In lontananza potei distintamente sentire dei risolini da parte dei nostri amici ed ovviamente lo sconcerto del resto dei passeggeri era tangibile.

 

Naozumi: Non vorrei interrompere questo momento magico, ma siamo arrivati!

 

Quando riaprì gli occhi, incontrai lo sguardo ambrato di Hayama. Attorno a noi, tutti i nostri amici se la ridevano sotto ai baffi. Lievemente imbarazzati, ci alzammo di scatto, prendendo le nostre valige il più velocemente possibile. Ovviamente Akito non si lasciò sfuggire l'occasione di fulminare con lo sguardo Nao, il quale ci aveva riportati alla realtà. Fuori dalla stazione, il freddo era a dir poco pungente e la neve era già depositata un po dappertutto. Una volta arrivati allo chalet, rimasi piacevolmente stupita da quello che videro i miei occhi. Davanti a noi si reggeva una splendida casa tutta in legno e pietra con il tetto a punta ed il paesaggio circostante era molto suggestivo, Aya aveva ragione dicendo che saremmo stati immersi nella natura, attorno alla cara c'erano neve a alberi dovunque. Al suo interno, al piano terra, vi erano la cucina ed un enorme soggiorno, mentre al piano di sopra vi era la zona notte, composta da tre camere da letto matrimoniali, tre camere multiple e quatto bagni. Tutto lo chalet era finemente arredato in stile moderno, ma al tempo stesso rustico, Aya ci aveva spiegato che lo chalet era stato acquistato da i suoi genitori ed i suoi zii, per questo vi erano tante camere da letto. Mentre i ragazzi furono costretti a portare le valigie all'interno, io, Fuka e Hisae, fummo condotte da Aya in un giro turistico della casa. Il soggiorno era davvero enorme, al centro del quale vi erano due grandi divani angolari bianchi e morbidi, tra i quali vi era un tavolino basso di legno scuro. Sulla parete priva di finestre, faceva bella mostre di se uno splendido camino tutto in pietra chiara adornato da molte foto di famiglia. Le pareti di tutta la casa sia all'esterno che all'interno erano di legno ed il pavimento ovviamente in parquet contornato da vari tappeti. La cucina era un ambiente del tutto differente, molto moderna ed anch'essa grande, era suddivisa su due pareti ed un'isola centrale. In fondo alla stanza vi era una grande vetrata, davanti alla quale era stato posizionato un maestoso tavolo rotondo, attorno al quale non vi erano sedie, ma delle grandi panche circolari imbottite e foderate con del tessuto bianco. Per quanto riguardava la zona notte le camere da letto erano più o meno simili, ma la cosa più bella era la veduta. Visto e considerato che eravamo in nove e le camere erano sei decidemmo di fare a sorte, ovviamente Aya e Tsu presero la camera migliore.

 

Hisae: Bene, rimangono due matrimoniali e tre multiple..

Aya: Io proporrei una cosa, visto e considerato che Fuka è venuta senza Takahiro, che Naozumi è single, potrebbero avere due camere di quelle multiple..

Naozumi: Per me va bene!

Fuka: Sono d'accordo!

Tsuyoshi: Così rimangono due matrimoniali ed una multipla, Sana, Akito, voi dormite insieme??

Sana: Si..

Akito: No..

Sana: No??

Akito: Si?? Vuoi dormire con me?

Sana: Tu no??

Akito: S-si, io si, ma credevo che.. va bene!

Sachiko: Che teatrino simpatico.. Immagino non siate andati ancora oltre ! Kawaii..

Akito: Di certo non sono affari tuoi..

Fuka: Sachiko finiscila, per sicurezza tu starai in camera con me!

Sachiko: E se volessi avere una camera tutta mia??

Hisae: Non puoi..

Sachiko: E perché mai??

Hisae: Perché io e Gomi non dormiamo insieme!!

Shin: Oh, per me non è un problema..

Hisae: Ah ah ah, molto spiritoso..

Aya: Ok ragazzi fate come volete..

Tsuyoshi: Proporrei di riposarci un po', farci una bella doccia, pranzare e poi andare alle terme.. Tutti pronti per l'una, a dopo! Sana?!

Sana: Si??

Tsuyoshi: Per te facciamo tra mezzora, così magari tra due ore sei pronta..

Aya: Pasticcino!!

Sana: Ma che pasticcino simpatico.. A dopo!!

 

Quando arrivammo in camera, l'imbarazzo dapprima completamente assente, si impossessò di noi. Era assurdo, ma nonostante avessimo dormito insieme un milione di volte e fatto molto altro, mi sentivo un po' in imbarazza, era come se fosse la prima volta. Che controsenso.

 

-Fine Pov-

 

La vedevo muoversi a destra e sinistra, senza mai incrociare il mio sguardo. Era imbarazzatissima, glielo o si leggeva in faccia, certo, non stavamo insieme, credo, ma non era di certo la prima volta che dormivamo insieme. Vederla così agitata, mi divertiva molto, così decisi di stuzzicarla un po. Lei era davanti alla finestra, intenta a guardare il paesaggio, così senza fare rumore, mi avvicinai a lei, con una mano le cinsi la vita e con l'altra molto lentamente le spostai i capelli, con voce roca ad un millimetro di distanza dal suo orecchio le chiesi.

 

Akito: Preferisci andare a letto, oppure ci facciamo una doccia?

Sana: Co-cosa??

Akito: Letto o doccia??

Sana: Perché detto da te sembra una cosa sconcia??

Akito: Perché magari vorresti che lo fosse..

Sana: Mettiamo bene in chiaro le cose Hayama.. Io vado a farmi una doccia, tu mi aspetti a letto..

Akito: Vuoi che ti aspetti a letto!

Sana: Hayama, in valigia ho il piko, lo sai??

Akito: Guarda che stai facendo tutto tu, io ho solo ripetuto quello che hai detto..

Sana: Certo, come no!

Akito: Beh se anche fosse, che ci sarebbe di sbagliato..

Sana: Non credo sia il caso parlarne adesso..

Akito: Invece prima o poi ne dovremmo parlare..

Sana: Con calma Hayama, con calma!

 

Ci trovavamo in una situazione assurda, palesemente innamorati, costretti, se pur di buon grado, a condividere ancora una volta tutto, ma senza poterci sfiorare più di tanto. Era una tortura, averla li e non poterla avere. Sembravamo tornati alle elementari, quando nessuno dei due si rischiava a rivelare i propri sentimenti. Solo che ora i sentimenti erano chiari, il problema era la fiducia, anzi la sua mancanza. Lei non lo avrebbe mai ammesso, ma sapevamo perfettamente entrambi che il nostro rapporto non si era ancora ben definito perché, faceva fatica a fidarsi di me. Dovevo riuscire, a tutti i costi, di farla ricredere, a far tornare tutto come prima. Senza dar troppo peso alle mie parole, prese una piccola valigetta, un grande asciugamano e sgattaiolo in bagno prima che io potessi dirle anche solo una parola. Nell'attesa del mio turno e soprattutto, nella speranza che ciò non avvenisse troppo tardi, mi stesi sul letto e lentamente scivolai nel mondo dei sogni.

 

.Un ora dopo.

 

Al mio risveglio, mi resi conto che era passato un ora da quando Kurata era entrata in bagno, ma di lei non vi era alcuna tracci, non appena mi avvicinai alla toilette, in contemporanea Sana aprì la porta, inciampando e di conseguenza finendomi involontariamente addosso. In quel momento dovetti fare appello a tutta la mia forza di volontà per non portarla a letto. Aveva i capelli puliti, lo si capiva dall'intenso odore di shampoo, già asciutti e sistemati, completamente struccata, ma al contempo bellissima e cosa più importante, l'unica cosa che aveva in dosso era un asciugamano che a stento le copriva metà coscia. Era uno spettacolo. Notando la mia espressione da ebete, Kurata si rimise subito in piedi, porgendomi una mano per rialzarmi. Un lieve rossore si depositò sulle sue guance, ed il mio cuore cominciò a battere all'impazzata. Ero a dir poco patetico, sembravo un ragazzino alla sua prima cotta, ma non potevo farci nulla, lei era la donna che amavo e che avrei amato per tutta la mia vita.

 

Sana: Ehm, puoi andare tu in bagno ora, ho finito..

Akito: Si, lo vedo..

Sana: Io.. dovrei vestirmi!

Akito: Sana..

Sana: Che c'è??

Akito: Sicura di non voler venire con me!

 

Dopo averle lanciato, l'ennesima provocazione, che tanto la imbarazzava, inaspettatamente cominciò ad avvicinarsi a me. Il suo sguardo si fece sempre più seducente, ogni suo movimento, lo spostarsi dei capelli, l'ondeggiare dell'asciugamano, il morderci il labbro inferiore, tutto quello mi attraeva indescrivibilmente. A pochi centimetri dalle mie labbra, con voce suadente disse: “ Magari la prossima volta Hayama”. Per poi chiudermi la porta del bagno in faccia. Decisamente quel week end sarebbe stato molto più difficile del previsto.

 

-Pov Sana-

 

Dopo esserci finalmente riuniti tutti ed aver pranzato, decidemmo di andare alle famose terme Hakone-onsen di cui ci parlava Aya. Era un posto stupendo, in cui il relax era la parola d'ordine. Dopo esserci cambiati, ci dirigemmo verso la nostre zone d'appartenenza, donne con donne e uomini con uomini.

 

Aya: Ragazze non è stupendo qui?

Fuka: Già è molto suggestivo, non ero mai stata alle terme..

Sana: Mai, beh c'è sempre una prima volta..Aaaaaaah che relax, ci voleva proprio, Rei mi sta sfiancando con tutto quel lavoro..

Hisae: ma non avevi detto che avresti rallentato?

Sana: Doveva essere così, ma alla fine lavoro chiama lavoro e mi trovo piena zeppa d'ingaggi..

Aya: cavoli deve essere stressante..

Sana: Si ma anche voi con l'università sarete pieni di cose da fare..

Fuka: Già ora come ora, manca davvero poco agli esami..

Hisae: Scusa l'indiscrezione, ma come mai Takahiro non è venuto..

Fuka: In verità, noi ci siamo lasciati..

Sana: COSA??

Fuka: Shiii, non gridare! Le cose non andavano quindi abbiamo deciso di comune accordo di lasciarci.

Sana: Beh mi dispiace molto Fuka..

Aya: E tu Hisae?? Con Shin come va??

Hisae: ma volete smetterla di tentare di farci mettere insieme..

Fuka: Perché è così divertente e poi è palese che vi piacete..

Sana: Perfino io me ne sono accorta..

Hisae: Beh non so che dirvi, per ora siamo solo amici..

Aya: Per ora.. Ahahahah

Sachiko: Io me ne vado, non sopporto più queste inutili chiacchiere..

Sana: Nessuno ti ha chiesto di venire..

Sachiko: Non parlavo con te..

Aya: Basta smettetela, siamo venuti qui per rilassarci, se vuoi andare vai, nessuno ti obbliga a restare..

Hisae: Ne tanto meno ti hanno obbligata a venire..

Sachiko: Tsk..

 

Il resto del pomeriggio, trascorse piacevolmente, il tepore dell'acqua in contrasto con la neve era una tra le cose più strabilianti che avessi mai visto. Quando ci rincontrammo con i ragazzi, non ebbi il tempo di avvicinarmi ad Akito, che Naozumi mi prese per un braccio trascinandomi lontano dagli altri.

 

Sana: Nao che c'è dimmi..

Naozumi: Non hai detto nulla ad Akito del film vero??

Sana: Ancora no perchè?

Naozumi: Menomale che non ho uscito l'argomento. Comunque ho ricevuto una telefonata dal mio manager e mi ha detto che il regista Aoki vuole la risposta entro domani, la partenza per gli States è prevista per dopo domani.

Sana: Come??

Naozumi: Lo so, è stato un colpo pure per me, credevo di avere più tempo per decidere. Tu cosa pensi di fare??

Sana: Io.. non lo so!

Naozumi: Io.. beh ci ho riflettuto e credo che andrò in America. Ricordi le parole che ti dissi il giorno che ci hanno proposto di girare questo film??

Sana: Si..

Naozumi: Bene, spero ti siano utili per prendere una decisione.

 

In lontananza Akito, ci fissava senza sosta. Per tutto il tragitto verso lo Chalet non disse nemmeno una parola, continuava a fissare la neve che cadeva copiosamente su di noi. Dopo aver comprato qualche bene di prima necessità in un negozietto nei pressi del centro termale, ci affrettammo a tornare in casa, la neve era decisamente aumentata. Ci fu un momento in cui sotto la bianca neve che cadeva leggiadra dal cielo, i miei occhi incrociarono quelli di Akito, quello fu davvero un istante magico.

 

-Fine Pov-

 

Dopo aver cenato, ci sedemmo tutti difronte al camino. L'atmosfera era molto pittoresca e tra un bicchiere di vino ed un altro, le chiacchiere, pian piano, cominciarono ad affievolirsi, finché tutti non decidemmo di tornare nelle nostre camere a dormire. Kurata sembrava più pensierosa del solito, così mosso da un'insaziabile curiosità, cercai di scoprire la ragione di tanto arrovellamento.

 

Akito: Kurata, se continui a riflettere così tanto, ti uscirà il fumo dalle orecchie..

Sana: Sei in vene di umorismo stasera?!

Akito: Parlo sul serio, cos'è che ti turba tanto?

Sana: Non preoccuparti Aki! Vado a sistemarmi per dormire.

Akito: Ok.

 

Dopo circa venti minuti, Sana si avvicinò al letto, spostò le coperte e si stese al mio fianco. Desideravo stringerla a me e baciarla tutta la notte, ma temevo che non fosse ancora pronta.

 

Sana: Ricordi la prima volta in cui dormimmo insieme?

Akito: Certo..

Sana: Ero molto triste quella sera, ricordo che mi imposi di non piangere più, ma in alcuni momenti le lacrime avevano la meglio su di me.. Ma quella sera, fu anche una tra le più belle della mia vita.

Akito: Come mai?

Sana: Perché tu eri al mio fianco..

Akito: Ci sono ancora!

Sana: Lo so.. buona notte Aki.

Akito: Buona notte.

 

Il mattino seguente, fui svegliato da un forte rumore al piano di sotto, sicuramente qualcuno, intento a preparare la colazione, aveva fatto cadere qualche cosa per terra. Quando cercai di alzarmi, mi resi conto, che un Kurata era dolcemente appoggiato a me. Era tutta rannicchiata su di un fianco, con la testa appoggiata sulla mia spalla, e le gambe intrecciate alle mie. Istintivamente la strinsi a me, assaporando quello splendido momento e pregando i Kami che non fosse l'ultimo. Improvvisamente, guidato dal cuore e dal mio irrefrenabile desiderio di assaporare le sue labbra, la baciai. Quando si sveglio, il suo sguardo era un misto di confusione e sorpresa.

 

Sana: Buon giorno..

Akito: Giorno, dormito bene?

Sana: Per curiosità, abbiamo dormito in questa posizione tutta la notte?

Akito: Credo proprio di si..

 

Sul suo viso, si dipinse uno splendido sorriso. Ci mettemmo a sedere, l'uno difronte all'altra, occhi negli occhi, quando ad un certo punto un forte rumore proveniente da dietro la porta ci fece sobbalza. In men che non si dica, i ragazzi erano entrati in camera urlando come dei forsennati.

 

Shin: Sveglia dormiglioni..

Tsu: Forza ragazzi, dobbiamo uscire!

Sana: Ma siete impazziti, è prestissimo..

Naozumi: Forza oggi abbiamo una giornata molto impegnata..

Akito: A fare che?

Tsu: Visto che ha smesso di nevicare ed è uscito questo bel sole, faremo un escursione. Veloci scendete di sotto il prima possibile, preferibilmente già vestiti..

 

Altro che Relax e relax, quella vacanza stava diventando un tour de force. Passammo tutta la giornata a camminare tra la neve, visitare luoghi turistici e gironzolare per la città vicina. Le ragazze, ovviamente, non persero l'occasione di fare shopping. Mancavano poche ore alla partenza, anticipata a quella sera per venire incontro agli impegni di tutti, ma prima di ritornare allo Chalet a fare i bagagli, decidemmo di fermarci in un Maid Cafè. Non amavo l'atmosfera di quei posti, troppo colorati e allegri, visto da fuori,sembrava di essere finiti in uno shōjo manga. Quella giornata, da tremendamente stancate, stava per diventare estenuante.

 

-Pov Sachiko-

 

Ci trovavamo in un Maid Cafè a Kanagawa, uno di quei posti stile anime, pieni di colori vivaci, fiocchi e canzoncine stupide. Questo in particolare, era molto colorato e sulle pareti vi erano incorniciate immagini di anime famosi. Le Maid che vi lavoravano, indossavano un'uniforme in stile vittoriano bianca e blu e tutte, portavano dei cerchietti a forma di orecchie di vari animali, come gatti, conigli etc. Il fenomeno del Maid Cafè oramai aveva preso piede in tutto il paese ed io non ero mai riuscita a capire come fosse possibile adorare determinati posti. Tutta quella dolcezza mi faceva venire il voltastomaco. Ma a dispetto di quello che si potesse pensare, ero l'unica a pensarla così, gli amici di mia cugina, parevano esserne ammaliati, soprattutto Kurata.

 

Sana: Oh, Kami.. Ma qui è stupendo, mi sento come la protagonista di un manga..

Aya: È davvero molto bello, tutti questi colori mi mettono di buon umore..

Tsuyoshi: Hai ragione pasticcino mio.

Akito: Mi sta venendo il diabete!

Shin: Tsu può essere che ti piacciono tutte queste cose così “sdolcinate”?

Tsuyoshi: E che c'è di male? Infondo è divertente entrare qui.. non vedo l'ora di farmi fare una magia* sul piatto che ordinerò ..

Naozumi: Ahahahah..

 

Improvvisamente notai che Fuka non disse nemmeno una parola, il che risultava essere davvero molto strano, così decisi d'indagare.

 

Sachiko: Che c'è cuginetta, come mai tutto questo silenzio??

Fuka: Stavo pensando.. Ma tu non lavoravi in un Maid Cafè ad Osaka?

Sachiko: S-si.. perchè??

Fuka: No così..

 

Non mi piaceva per niente tutto quel riflettere di Fuka. In quel momento, una miriadi di ricordi invase la mia mente. Il suo volto, i suoi occhi, le sue parole riecheggiarono prepotentemente nella mia testa. Tutto quello che ero diventata, era solo colpa sua. A causa sua, il mio cuore era diventato arido e privo di emozioni, a causa sua, ero diventata una persona disprezzata e che a sua volta disprezzava tutto e tutti, compresa se stessa.

 

-Fine Pov-

-Pov Fuka-

 

Dopo essere stati al Cafè, tornammo allo chalet per preparare le valigie. In realtà, avremmo dovuto soggiornare li fino a lunedì, ma visti gli innumerevoli impegni di tutti, decidemmo di fare un week end molto breve. Mentre mettevo le ultime cose in valigia, la mia mente cominciò a fare strani ragionamenti. Quel pomeriggio, riportò alla mia mente il ricordo di mia cugina intenta a lavorare come Maid ad Osaka, ricordai inoltre un ragazzo, con i capelli chiari ed uno sguardo raggelante, ed in fine, le lacrime di Sachiko ed una ferita al cuore, che mai nessuno avrebbe potuto risanare. In quel momento, il panico prese il sopravvento. Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata, le mani iniziarono a tremare sotto i miei occhi, pregai i Kami che quello che avevo pensato, fosse solo frutto della mia fervida immaginazione. Mossa, più dallo sgomento, che dalla curiosità, chiamai Sachiko, anch'essa intenta a prepararsi la valigia, nella speranza che quella mia stralunata teoria, fosse solo un abbaglio.

 

Fuka: Sachiko, puoi venire un attimo qui?

Sachiko: Che c'è!

Fuka: Ho pensato molto oggi pomeriggio, ed onestamente la mia mente ha fatto degli strani ragionamenti, sicuramente mi darai della pazza, ma.

Sachiko: Ma!

Fuka: Dimmi che quello che hai fatto con Akito, non è per via di Takumi!

Sachiko: Ta-Takumi!

Fuka: Dimmi che sbaglio, dimmi che non sei andata a letto con Akito solo perché somiglia a Takumi..

Sachiko: Io..

Fuka: Tu hai distrutto una coppia per un motivo così stupido? Ti rendi conto.. Certo Akito ha le sue colpe, Ma perché lo hai fatto, così facendo hai fatto male a tre persone, te compresa. Dopo tutto quello che ti ha fatto passare Takumi. Lui ti ha tradita e tu sei stata la causa del tradimento di Akito, mossa dal rancore tra l'altro , perchè ti sei comportata così.

Sachiko: Io... Beh è vero, Hayama somiglia molto a Takumi ed è vero ho fatto soffrire delle persone, ma andava fatto, così facendo ho ottenuto quello che volevo.

Fuka: Non posso credere a quello che dici e cosa volevi ottenere?

Sachiko: Vendetta!

Fuka: Ma nei confronti di chi? Di Akito che conoscevi a stento?

Sachiko: Ecco, io..

Fuka: Tu hai associato Takumi ad Akito, facendo pagare ad Akito un torto commesso daTakumi??

Sachiko: S-si!

Fuka: Tu sei stata a letto con lui, solo per vendicarti? La cosa non mi torna..

Sachiko: Vedi..

Fuka: ti rendi conto che è assurdo tutto questo! La mia migliore amica ha sofferto per tutto questo tempo, perchè tu dovevi vendicarti di uno stronzo che ti ha presa in giro! Dimmi la verità Sachiko, mi sono stancata di tutta questa storia, ce altro che dovrei sapere?

Sachiko: Fuka, io..

Fuka: Dimmi tutto..

 

In quel momento, sentì mancarmi la terra sotto i piedi. Quello che mi disse fu sconvolgente.

 

-Fine Pov-

 

Mi trovavo seduto sul letto ad ammirare Kurata mentre riordinava tutte le sue cose. Era stupenda, sembrava una bambina, correva avanti e indietro per racimolare tutto quello che aveva sparpagliato per la stanza. Era impressionante, quanto potesse essere disordinata, certo lo era sempre stata, ma con gli anni, era peggiorata. D'un tratto la vidi avvicinarsi a me e con aria impaziente cercò di spostarmi, poco elegantemente, dalla mia comoda posizione.

 

Sana: Hayama levati..

Akito: No, sono comodo..

Sana: Il mio pigiama è sotto di te, come faccio a prenderlo!

Akito: Sei una scocciatrice, quando mi alzo lo prendi..

Sana: Tra poco dobbiamo essere alla stazione, non posso perdere tempo, ho ancora un milione di cose da fare..

 

Non saprei spiegare bene il motivo, ma istintivamente la presi per mano, attirandola a me, per poi farla sdraiare sul letto al mio fianco. Il suo corpo era immobile, ma il suo sguardo mi esortò a fare la prima mossa, così la baciai. I nostri corpi erano tremendamente vicini, le nostre labbra si muovevano in una danza irrefrenabile, desiderava assaporare ogni singolo centimetro del suo corpo. Il cure batteva talmente forte, che per un istante credetti mi stesse per scoppiare. L'eccitazione saliva ed il desiderio di farla mia era sempre più forte. Lei si strinse a me, facendo amplificare il mio desiderio. Ad un certo punto, un forte vociare proveniente dalla stanza vicina, interruppe tutto.

 

Sana: Ma chi è che grida?

Akito: Sembra Matsui..

Sana: Quale delle due??

Akito: Entrambe..

 

Con ancora il fiatone, i battiti accelerati e le labbra gonfie, uscimmo dalla nostra camera, per capire cosa fosse successo. Quando arrivammo in camera Matsui, l'unica cosa che sentì, mi sconvolse profondamente.

 

Fuka: Forza ripetilo..

Sachiko: Io..

Fuka: Se non lo dici tu, lo farò io..

Sana: Fuka cos'è successo??

Fuka: Ora Sachiko ti spiegherà tutto.. Forza!

Sachiko: Io.. io... Non sono stata a letto con Akito!

Akito: COSA??

Sana: In che senso??

Akito: Mi hai preso in giro? Lo sapevo, era impossibile!

Sana: Cosa? Che mi avessi tradita e che non ti ricordassi nulla?

Akito: Entrambe le cose!

Sachiko: Io, mi dispiace..

Akito: Ti dispiace?? Per colpa tua, noi due abbiamo passato mesi d'inferno.. Il senso di colpa mi stava uccidendo!

Sana: Come hai potuto farci una cosa del genere, cosa ti avevamo fatto per scatenarti tutto questo odio??

Sachiko: Io ecco, ho sbagliato lo ammetto, ma..

Akito: Non c'è un ma, tu hai ci hai privato del nostro amore, ci hai allontanati incrinando il nostro rapporto.

Sana: Saremmo potuti rimanere separati per sempre, avresti distrutto un amore per capriccio..

Sachiko. Non per capriccio, io ho sofferto molto..

Akito: e per questo dovevamo soffrire anche noi?

Sachiko: No.. tu assomigli così tanto a lui..

Akito: Cosa?!

Sachiko: Takumi, il mio ex fidanzato, ci eravamo conosciuti quando lavoravo al Maid Cafè ad Osaka, mi innamorai follemente di lui in poco tempo, sembrava un ragazzo d'oro, ma in realtà era tutt'altro. Dopo qualche mese passato in armonia, scoprì brutalmente che mi tradiva e che in realtà per lui ero solo una delle tante. Quando vi ho conosciuti, ho rivisto i momenti passati con lui e nella mia mente l'odio prese il posto della razionalità, portando il mio cuore in uno stato di sofferenza perenne. Quando quella sera ti incontrai in quel pub, qualcosa in me mi disse che dovevo fargliela pagare, ma in quel momento, davanti a me c'eri tu, non lui. Ho inscenato tutto, fino all'ultimo dettaglio, doveva apparire realistico. È stato un periodo molto confuso per me, ci sono stati dei momenti in cui avrei voluto rivelare il mio inganno, ma continuavo a pensare che se avessi rivelato tutto l'unica che sarebbe uscita sconfitta sarei stata io, così non dissi nulla. Solo ora, dopo aver parlato con Fuka, mi rendo conto, del madornale errore compiuto. Non vi chiedo di perdonarmi.. Posso solo farvi le mie più sentite scuse..

Sana: Posso capire il tuo dolore, ma non è questo il modo di affrontarlo.. tu hai sbagliato e quelli che ne hanno pagato le conseguenze siamo solo noi.. per quel che mi riguarda, le tue scuse sono del tutto inutili..

Akito: Non voglio sentire più nulla, ne giustificazioni, ne scuse.. Voglio solo tornare a casa!

 

-Pov Sana-

 

Tutti quei mesi passati nella convinzione di essere stata tradita dalla persona che più amavo al mondo, tanta sofferenza inutile. Mi sentivo completamente sconvolta, la mia mente continuava a riflettere, rimuginare e cercare di capire quale meccanismo si fosse attivato nel cervello di Sachiko per poter architettare tutto quell'imbroglio. Durante tutto il tragitto in treno nessuno proferì parola, eravamo tutti scioccati dalla sconvolgente rivelazione di Matsui. Il mio cuore, come la mia mente, era in pieno stato confusionale, tutto quello che fino a poco prima reputavo reale, era una finzione, tutto quel dolore provato, tutte quelle paure e quei dubbi, erano del tutto ingiustificati. L'unico lato positivo, di tutta quella faccenda, fu il capire che nonostante tutto, il nostro amore era più forte di qualsiasi cosa. Quando arrivammo a Tokyo, ogni uno torno a casa propria, solo io ed Akito rimanemmo nell'incertezza più totale.

 

Akito: Vuoi che ti porti a casa?

Sana: Si..

 

Nessuno dei due proferì parola, era palese che scoprire la realtà aveva scioccato entrambi. Una volta arrivati a casa mia, scesi dall'auto e senza nemmeno salutarci, mia avviai verso la porta d'ingresso. La mia mente continuava a ripetermi che Akito non mi aveva mai tradito, che tutto quel periodo passato separati era stato solo uno sbaglio e che era da stupidi lasciarsi così. Pian piano, più mi avvicinavo alla porta d'ingresso e più il mio cervello metabolizzava la cosa. Improvvisamente un forte temporale si scagliò su di me, riportandomi alla realtà. Il ticchettare della pioggia fece scattare in me la consapevolezza. Istintivamente feci dietrofront ed iniziai a correre come una forsennata sotto la pioggia, in men che non si dica i mii vestiti furono fradici e lo stesso valse per i miei capelli. Più mi avvicinavo alla macchina di Aktio e più mi rendevo conto che anche lui aveva fatto i miei stessi ragionamenti contorti. Era completamente bagnato, dalla testa a i piedi, il suo sguardo era puntato su di me e le sue braccia pronte ad accogliermi. Freneticamente mi fiondai su di lui, buttandogli le braccia al collo e lasciandomi stringere in quel meraviglioso abbraccio. Lui mi strinse a se ed io desiderai ardentemente di rimanere tra le sue braccia per tutto il resto della mia vita..

 

Sana: Perdonami..

Akito: Per cosa?

Sana: Per averti chiuso fuori dalla mia vita per tutto questo tempo..

Akito: Perdonami tu, non avrei mai dovuto permettere una cosa del genere..

 

Non mi diede il tempo di rispondere, che subito congiunse le nostre labbra in un bacio mozzafiato. Lo stesso desiderio provato poche ore prima, si fece largo tra le mie emozioni prepotentemente. Desideravo con tutta me stessa sentirlo mio come un tempo, desideravo ardentemente sentirmi sua, per l'eternità. Non impiegammo molto ad arrivare a casa sua, ed obbiettivamente, non impiegammo molto nemmeno ad arrivare al suo letto. Con fare dolce, ma al tempo stesso impaziente, entrambi ci spogliammo dei nostri vestiti, oramai solo d'intralcio. Sentire le sue mani percorrere il mio corpo, fu un emozione indescrivibile, mi era mancato terribilmente quel contatto. Il mio cuore batteva all'impazzata e la mia mente sembrava essere completamente annebbiata dal desiderio. I nostri baci si fecero sempre più passionali, ed il nostro amore sempre più forte. Mi sembrava di essere tornata indietro di molti anni, in quel momento, fu come rifare l'amore per la prima volta. Ad ogni suo tocco sussultavo e ad ogni suo bacio accresceva in me la voglia di sentirmi sua. Non c'erano parole per descrivere quelle sensazioni, fu la notte più bella della mia vita, la notte in cui finalmente, ritrovai quel Noi che tanto avevo atteso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice: -.-” lo so, sono imbarazzante, imperdonabile ed in un ritardo mostruoso.

Non so come chiedervi scusa, ma questo capitolo è stato la mia disperazione O.O

Chiedo venia e mi inginocchio a voi! U.U

Ahahahahahah,Ooooook!

Premessa: Spero non sia mediocre!

Ci ho impiegato ben quattordici giorni ( più che giorni direi notti) a scrivere questo capitolo, voi di cero direte “ 14 giorni e ci presenti questa porcheria??” O.o Avete ragione, ma questo capitolo mi ha fatto vedere i sorci verdi!

Ve lo giuro, c'è stato un momento in cui avrei lanciato il pc fuori dalla finestra, ma poi ho pensato che siccome i pc non crescono sigli alberi era meglio lasciarlo integro :D

Comunque parliamo di questo po po di roba che c'è scritta li su!

Un applauso a Tuna_salad e Love kodocha che avevano indovinato il colpo di scena.. -.-” Grande colpo di scena oserei dire, di una banalità assurda, ma ci stava dai ^-^ non potevo di certo lasciare che il nostro caro Hayama tradisse sul serio Sana, suvvia!

Come avrete ben notato, il capitolo è più lungo del solito, perchè in realtà sarebbero dovuti essere due, ma visto lo stratosferico ritardo, ho ben pensato di farne uno unico, così per la vostra gioia manca un solo capitolo alla fine.. Mauahahahahah.. Come avrete notato sono diventata completamente cretina, la carenza di sonno ed il caldo, non hanno un buon effetto su di me..

Poi che dire, ci sono alcuni riferimenti ai Maid Cafè, premetto che non sono assolutamente sicura che ci sia un Maid Cafè li nei pressi delle terme, ma facciamo finta che c'è :D

Avete visto?? FINALMENTE Akito e Sana fanno l'amore!!! ho esultato per loro mentre scrivevo..

Poi che dire, Nao continua ad essere un amico modello e pure Fuka, avevo detto che lo sarebbero stati fino alla fine et voilà :D Poi, Sachiko ha architettato tutto quell'imbroglio, perchè nella sua testa voleva farla pagare al suo ex bastardo Takumi, ovviamente ogni riferimento ad anime o manga è puramente casuale.. Vero Hachi?? Ahahahah.. Vi pare un'idea stupida?? Non lo so nemmeno io, ma dovevo pur giustificare in un qualche modo le gesta della nostra odiata Sachiko! Spero che tutta la conversazione tra Sana Akito e Sachiko risulti parzialmente verosimile, lei è profondamente triste e vulnerabile in quel moemento, Fuka le ha aperto gli occhi, mentre Sana ed Akito sono rimasti sciocati. Comunque.. Nel prossimo capitolo Avremo ancora “MOLTE” altre sorprese.. Scopriremo finalmente dov'era andato Akito prima del suo incidente?? Sana partirà o no?? Come sarà il loro risveglio??

Spero con tutto il cuore, che vi sia piaciuto. Forse non è il massimo, ma spero di avervi trasmesso qualche emozione.

Ringrazio tutti coloro che leggono la mia storia, tutti coloro che la recensiscono e tutti coloro che l'hanno aggiunta tra le seguite e o le preferite etc..

Fatemi sapere cosa ne pensate, sia nel bene che nel male..

A presto..

G.

 

P.S. Il prossimo capitolo arriverà puntuale tra una settimana.. Spero -.-”

 

 

 

 

 

Precisazioni:

* Sana nel manga dopo aver scoperto che Rei è stipendiato dalla madre, lo minaccia scherzosamente ( spesso) di licenziarlo, quando la fa lavorare troppo..

  • Nei Maid Cafè fanno una specie di gioco/ magia quando servono i piatti e dicono questa frase, mimando con le mani dei cuori: “Oeshi ku nae Moe Moe k hi -yo” , che vuol dire “ Diventa buono”, non sono molto sicura della traduzione, ne di come sia scritto, in caso fosse sbagliato mi scuso :P

  • I Maid Cafè sono delle specie di bar, a tema anime e manga, con cameriere in uniforme vittoriana. Il tutto e molto colorato e scoppiettante. Ricorda in tutto e per tutto, il mondo fatato degli anime. Se volete una definizione più dettagliata cercate su internet, mi rendo conto che la mia è molto relativa :D

  • Kawaii vuol dire carino in giapponese..

  
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