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Autore: LisaAngius    19/06/2014    1 recensioni
Seguito di What have you done
Loki è fuggito dalla sua prigione e vuole la sua rivincita...sarà il regno o la donna che ama?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il semino piantato

“Verrò nel tuo mondo, guarderò attraverso i tuoi occhi, cercherò di capire, prima di perdere quello che avevamo…”

See Who I Am –Within Temptations

 

I due tornarono indietro con Sigyn che si girava più o meno ogni trenta secondi a controllare che nei paraggi non ci fosse nessuno, sembrava decisamente terrorizzata. Quando arrivarono davanti alla camera di lei, la afferrò per un braccio.

“Aspetta un attimo”

La ragazza si voltò e affianco si trovò la serva che era venuta a chiamarla in camera sua ore prima, di cui lui aveva ripreso le sembianze dopo qualche corridoio dalla biblioteca. Aggrottò la fronte

“Che stai combinando?”

“Voglio avere modo di controllare che nessuno ci abbia seguiti…se per te non è un problema, ti farò compagnia un’oretta ancora”

La verità era che non aveva nessuna voglia di tornare in camera sua. Gli erano mancate le chiacchierate notturne con lei e aveva voglia di illudersi che quei tempi fossero tornati. Lei annuì e aprì la porta facendolo entrare. Si accasciò sul letto sospirando di sollievo

“Beh dovremmo essere al sicuro, credo”

Loki sghignazzò

“Forse ci sta seguendo ed è andata a chiamare le guardie per arrestarci entrambi, magari fra poco ci verranno a prendere”. Scherzò

La vide impallidire e sbarrare gli occhi e capì di aver dato voce esattamente al suo timore

“Sig scherzavo!”. Si affrettò a rassicurarla “Avanti, se avesse delle prove ci avrebbe fatti prendere molto prima non trovi? E non è manco detto che abbia capito qualcosa”

“Ma se avesse capito?”. Soffiò Sigyn preoccupata

Se avesse capito e cercato di fare del male a Sigyn che qualche dio avesse pietà di lei, perché lui non ne avrebbe avuta di sicuro!

“Vorrà dire che avrò una compagna di fuga”. La prese in giro

Sai che vita! Insomma lui ci si era adattato per il desiderio di avere il trono che gli spettava…ma Sigyn? A lei del regno non importava, stava benissimo a fare quello che faceva tutti i giorni ad Asgard

Perché lei non ha bisogno di un trono per sentirsi qualcuno

Sussurrò una sgradevole vocetta dentro di lui. In effetti questo rappresentava per lui il trono: identità. Chi era senza quello? Uno raccolto per puro caso, ecco cosa! Aveva passato la vita convinto di essere il figlio di Odino e quello era un ruolo ma dopo? Quando aveva scoperto la verità sulla sua nascita si era sentito come se non fosse più nessuno.

Sigyn scosse la testa

“A fare cosa? A nascondermi in qualche buco?”

“Potresti unirti ai miei piani, sai non sono poi così crudele come pensi, potrei accettare di dividere il regno con te”

Quasi quasi ci sperava di essere scoperto e arrivare a quello! Oh con lei al suo fianco era certo di arrivare a grandi cose: in fondo, due teste non sono forse meglio di una?

“Mai!”. Sibilò lei indignata “Non ti aiuterò mai in questo!”

Lui vacillò ferito da quel secco rifiuto

“Deve disgustarti proprio tanto l’idea di combattere con me…”. Fece amaramente

“Ci puoi giurare!”. Ringhiò lei “Ma non te ne accorgi Loki? Ogni vita che prendi, ogni scelleratezza che fai per arrivare al trono uccide un pezzo di quello che c’è di buono in te…e che sia dannata se ti aiuterò a uccidere il Loki che conosco in cambio di un maledetto trono”. Sibilò con rabbia

“Lo odi così tanto quel trono?”. Rise lui, quasi divertito dalla sua veemenza

“Vorrei che il dannato regno di Asgard non esistesse! Mi sta togliendo la persona che mi era più cara”. Sussurrò la ragazza

Lui la afferrò bruscamente per le spalle costringendola a guardarlo negli occhi

“Sigyn non è così! Io sono vivo! Sono ancora qua!”

“No!”. Strillò lei “Quello che c’è qua è un pazzo sadico che ha operato uno sterminio per sentirsi chiamare re! Questo non è la persona che combatteva con me quando scendevamo in battaglia, che passava ore a spiegarmi gli incantesimi, dov’è quella persona?”

“Forse non ti sei accorta che quella persona era anche un pazzo sadico!”. Frecciò lui

Lei scosse la testa

“No, non è così”

“Pensi di conoscermi così bene? Cosa ne sai delle scelte che mi hanno portato dove sono ora?”

Lei sobbalzò colpita da un’ispirazione

“Mostramelo”. Sussurrò

Loki guardò lo specchio che stava indicando. Glielo aveva regalato lui stesso per un compleanno, era incantato perché potesse riflettere i ricordi delle persone

“Ok”. Fece avviandosi verso l’oggetto

Ne sfiorò la superficie mormorando qualche parola. Non poteva scegliere quello che lei avrebbe visto, poteva solo sperare che fosse indicativo perché lei potesse comprenderlo.

Quando si dice che la sfortuna è cieca ma la sfiga ha gli occhi di falco…Loki quel giorno imparò che era molto calzante.

“Oh no!”. Boccheggiò vedendo cosa il dannato specchio stava riflettendo

Un Loki di un anno più giovane urlava contro un “mostriciattolo” verde…il quale incurante del suo superbo:  “Ottusa creatura, io sono un dio!” lo aveva afferrato per i piedi e sbattachiatto come una marionetta. La ragazza seduta sul letto scoppiò a ridere in maniera talmente fragorosa da cadere di sedere giù dal letto.

“O mio dio”. Boccheggiò quando ebbe ripreso il controllo dei suoi polmoni “Devo aver visto tuo fratello farlo con una mia bambola quando eravamo piccoli”

Bene, si disse lui cercando di impedirsi di rompere lo specchio, si era appena reso patetico proprio con quella su cui cercava di fare colpo!

“Mi sono fatto parecchio male quella volta”. Soffiò mettendo il broncio

Sigyn gli accarezzò una guancia con un sorriso da piccola peste

“Ooooh povero bambino!”. Sussurrò

“Dico sul serio! Quella bestia andrebbe rinchiusa”

Sigyn inarcò un sopraciglio

“Ha ammazzato qualcuno?”

“No, perché?”. Fece lui perplesso

“Allora tu avresti la precedenza…su passiamo oltre, voglio vedere qualche altro ricordo”

Lui sospirò di sollievo. Forse stavolta avrebbe visto la sua favolosa trovata di fingere la cattura. Un espressione orripilata si dipinse sul suo viso mentre guardava se stesso sfiorare Tony Starck convinto di soggiogarlo coi suoi poteri guadagnando solo un divertito “Capita a tutti di fare cilecca”. Forse doveva optare per il suicidio a questo punto!

Sigyn si mordicchiò il dito osservando la persona con cui lui parlava nel suo ricordo.

“Accidenti, quando io sono stata sulla terra umani così non ne ho visti”

Loki si voltò con uno scatto verso di lei

“E’ un umano!”. Sibilò schifato

“Si ma accidenti che bel pezzo d’umano!”. Ghignò la fanciulla

Si, il suicidio dopotutto aveva un suo fascino…

“Dillo fra settant’anni!”

La ragazza alzò le spalle e si avvicinò a lui prendendolo per un braccio

“Beh hai avuto la tua dimostrazione…ora tocca a me mostrarti qualcosa…”

Lo guidò con testardaggine fino al punto di osservazione da dove si potevano guardare i nove regni e cercò la Terra

“Che me ne faccio di vedere quel posto?”. Chiese lui avvicinandosi “Un momento…quelli non sono Thor e la sua donna?”. Chiese indicando un punto preciso

“Cosa?”. Borbottò Sigyn distrattamente

Poi il suo sguardo mise a fuoco la scena che Loki stava indicando

“Oh”. Scattò arrossendo

“Quella posizione non la conoscevo”. Sghignazzò Loki

“Loki!”. Sibilò Sigyn “Smettila non è carino spiarli”

“Ah allora non è questo che volevi mostrarmi? Mi chiedevo  se non avessi l’abitudine di venire qui a osservarli e magari immaginarti al posto di lei…”

Lei gli spostò il viso senza tanti complimenti

“Volevo mostrarti questo”. Sibilò

Un bambino di circa sei anni piangeva raggomitolato con le braccia strette intorno alle ginocchia, seduto su quello che doveva essere il suo letto

“E allora? Che me ne faccio di un moccioso?”

“Sai perché piange?”

“Gli hanno rotto un giocattolo?”. Fece lui annoiato

“No oggi è il suo compleanno, sua madre gli faceva sempre i biscotti allo zenzero per il suo compleanno…”

“E beh? Ha finito gli ingredienti?”

“E’ morta!”. Fece lei tetra

Lui si strinse nelle spalle

“Condoglianze”

“Sai com’è morta?”

Un brivido gli serpeggiò nella schiena. Vuoi vedere che….?

“Qualcuno che voleva un regno l’ha fatta fuori mentre cercava di rientrare da suo figlio…più o meno quello che hanno fatto a te uccidendo Frigga”. Flautò lei

“La guerra è guerra!”. Borbottò Loki battendo in ritirata

Sigyn rimase da sola e sospirò frustrata tornando in camera sua, non aveva funzionato. Ma la mattina dopo, scoprì tornando a osservare quel bambino che “qualcuno” gli aveva fatto trovare dei biscotti allo zenzero al suo risveglio. Sorrise compiaciuta. Il semino era stato piantato, ora doveva stare a vedere cosa germogliava!

  
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