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Autore: All_over_again    19/06/2014    5 recensioni
Mi chiamo Summer Schmidt e ho 16 anni. La sfiga vuole che io abiti con i quattro animali dei miei migliori amici tra i quali anche mio fratello... Sono anche delle famose popstar e quindi non li potrò vedere molto ma le migliori avventure che mi siano mai capitate sono state con loro, non ci si annoia mai!
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Carlos, James, Kendall, Logan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ma buonasera a tutte! scusate se non ho risposto alle vostre recensioni, ma o ero occupata oppure non avevo molto tempo...
Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia :*
Un bacione
La vostra All_over_again <3



“Sum, se vuoi ti accompagno io a prendere Alison a scuola.”
Mi apparve la testa di Carlos dalla porta della cucina con un sorriso sulle labbra. Alison era la bambina a cui facevo la babysitter e delle volte andavo a prenderla anche a scuola e la portavo poi con me allo studio dove registravano i ragazzi, dato che lei stravedeva per loro. Ormai era la piccola mascotte del gruppo.
“Certo, Los. Grazie mille.” Gli risposi di rimando, finendo di mangiare l’ultimo pezzetto di pane e nutella.
“Siamo io, te e Logan.” Urlò dal piano superiore. Senti le voci dei ragazzi dal piano sovrastante e quindi mi incamminai in salotto a prendere la mia borsa. Andai verso la porta e nel mentre mandavo un messaggio a mio fratello in cui gli dicevo che mi sarei fermata da loro allo studio.

‘Fratelloneeee! Passo a prendere Alison a scuola e poi veniamo in studio da voi.’

‘Certo, non vedo l’ora di rivedere la mia piccolina.’



Durante tutto il viaggio non ci furono chissà quali lunghi discorsi, anzi Carlos accese la radio e si sentì la stupenda voce di Jared Leto con la canzone This is War.
“Amo quel uomo!” Urlai come una ragazzina.
“Beh, chi non lo ama.” Mi rispose Logan sorridendomi per poi farmi l’occhiolino. Lasciammo Logan davanti all'entrata posteriore ma prima che Carlos potesse mettere in moto la macchina, sentii bussare dalla parte del mio finestrino. Lo abbassai guardando divertita la faccia di Logan. 
Hey ragazzina!Esclamò riferendosi a me. Amavo quando mi chiamava in quel modo, lo faceva solo lui.
Che c'è Logie?Chiesi facendogli un sorriso.
Sei pregata di venirmi a prendere dopo.”.
Lo faccio ogni santo giorno.”.
Per questo l'umanità te ne sarà grata.Disse divertito facendomi scoppiare a ridere.
Fece per entrare dentro lo studio ma si voltò di nuovo. Ah un'altra cosa…Si fermò a guardarmi Ti voglio bene..
Quando voleva, sapeva essere la persona più dolce e tenera del mondo.
Anche io te ne voglio.gli dissi sporgendo la testa dal finestrino.
Bene, ora che vi siete dichiarati possiamo andare?chiese Carlos allungandosi a sua volta in direzione del finestrino.
Iniziai a ridacchiare e una volta salutato Logan, Carlos mi portò a prendere Alison. La scuola materna non era molto distante dallo studio a piedi era si e no una mezz'oretta di cammino ma quando poteva, Carlos mi accompagnava sempre. Si fermò davanti all'enorme cancello di ferro della scuola.
Grazie scemo.gli dissi sorridendo prima di scendere dalla macchina.
Prego idiota, a che ora torni?chiese divertito.
Mi morsi il labbro inferiore facendo dei calcoli nella mia testa.
Ora la porto al parco, le faccio mangiare qualcosa e poi vediamo se vuole fare merenda.dissi tutto d'un fiato Penso per le 17 circa..
Si limitò a ridere scuotendo la testa, dopo di che girai in direzione dell'entrata ma prima che potessi muovermi di un passo, sentii la sua voce alle mie spalle. 
Non dimentichi qualcosa?domandò con un espressione da finto offeso.
Feci una smorfia e mi avvicinai al suo finestrino per poi stampargli un bacio sulla guancia.
Molto meglio.dichiarò facendomi un sorriso.
Alzai gli occhi al cielo, dopo di che lo salutai con un cenno della mano mentre faceva inversione sulla sua macchina. Solo quando non vidi più l'auto mi diressi verso la scuola. Salutai alcune ragazze che lavoravano lì e poi andai a prendere Alison, la quale mi aspettava seduta su una piccola panchina.
La chiamai facendole un cenno con la mano. Non appena mi vide fece un sorriso da un orecchio all'altro venendo verso di me correndo.
Ciao principessa.la salutai piegandomi sulle ginocchia per poterla abbracciare. 
Ciao Sum.disse staccandosi dall'abbraccio.
Le sorrisi scompigliandole i lunghi e lisci capelli biondi facendola ridere.
Pronta per il parco?le chiesi facendola scoppiare di entusiasmo, amava andare al parco.
Durante tutto il tragitto mi raccontò della sua cotta per un certo David, mi disse che si erano fidanzati proprio oggi e che si erano già detto "ti amo". Era bello vedere come fosse semplice a cinque anni, avrei dato qualsiasi cosa per tornare bambina.
Una volta arrivate al parco, le feci mangiare un panino e poi la lasciai andare a giocare mentre io mi godevo quei pochi raggi di sole ancora rimasti. Mi sedetti su una panchina e iniziai a pensare, ma i miei pensieri vennero spenti dalla vibrazione del mio blackberry. 
 Ho paura a stare a casa da solo.lo sentii dire non appena presi la chiamata E mi annoio.aggiunse facendo un verso strano.
“Non dovevi essere allora studio?” “No, Micheal mi ha mandato a casa. Aveva bisogno solo degli altri tre.”
Allora guardati un film!esclamai scoppiando a ridere O un porno, come preferisci..
Quando torni a casa portami un gelato.”.
Va bene, ma tu non masturbarti sul divano.”.
Vaffanculo.
Non riuscii a trattenere una risata, amavo il nostro rapporto. Misi il telefono nella borsa e mi alzai di scatto dalla panchina aguzzando lo sguardo in cerca Alison, ma non la vidi da nessuna parte. Iniziai a urlare il suo nome presa dal panico più assoluto ma non ricevetti nessuna risposta. Mi girai prendendo la borsa sulla panchina e mentre mi rigirai di fretta mi scontrai contro qualcuno.
Merda che male!gridai ad occhi chiusi mentre mi massaggiavo la spalla appena urtata.
Sempre la solita camionista.disse divertito una voce che avrei riconosciuto tra milioni.
Aprii gli occhi di scatto trovandomi davanti James, anche lui intento a massaggiarsi con una mano il petto che si era scontrato con la mia spalla mentre con l'altra teneva due buste enormi probabilmente era tutto il cibo che aveva comprato per la serata ‘schifezze’.
Cosa ci fai qua?mi chiese curioso.
Feci dei versi ambigui guardandomi in giro Sono qui con Alison..
E dov'è?domandò non vedendola.
Bella domanda.sussurrai io ancora impanicata.
Non era la prima volta che stavamo così vicini, ma questa volta sentivo il suo sguardo perforarmi ovunque. Ad un tratto vidi la sua folta chioma bionda correre sul prato.
Mi passai una mano tra i capelli.
Io devo andare.dissi sorridendogli, spaccando il silenzio, cercando di uscire da quella situazione alquanto imbarazzante.
Vado anche io, devo portare le buste a casa.spiegò ricambiandomi il sorriso.
Ciao Alison.le disse pizzicandole una guancia.
La bambina lo salutò con un sorriso mentre io mi avvicinai alzandomi sulle punte per poi stampargli un bacio sulla guancia.
A dopo Maslow.sussurrai in modo che potesse sentirmi solo lui.
Lo vidi farmi un occhiolino, dopo di che presi per mano Sarah e la portai a far merenda.



Una volta tornata a casa ed aver accompagnato Alison a casa sua dato che eravamo state allo studio perché voleva salutare i suoi “ragazzi”. Li chiamava cosi…
iniziai a preparare delle bistecche e un po' di patatine fritte, dato che piacevano a tutti. Mangiavo tranquilla quando ad un tratto mi fermai a fissarli uno ad uno, sembrava che non mangiassero da mesi. Si stavano strafogando come maiali e l'unica cosa che mancava erano i grugniti.
Rimasi immobile senza smettere di guardarli, quando ad un tratto vidi James fissarmi dall'altra parte del tavolo. In quel momento i miei occhi diventarono una calamita e i suoi del ferro. Non riuscivo a staccarmi dal suo sguardo e a quanto pare nemmeno lui. Mi sorrise dolcemente ed io ricambiai con altrettanta tenerezza fino a quando non trovai la forza di staccarmi dal suo contatto visivo.
James, passami la coca-cola.disse dal nulla Kendall mentre masticava rumorosamente la carne.
James non si mosse di un centimetro, sentivo ancora il suo sguardo puntato addosso.
Maslow!lo richiamò di nuovo facendolo sussultare.
Che vuoi Schmidt?”.
Ma ti droghi? Ti ho chiesto la coca-cola.rispose Kendall divertito facendo ridere tutti, me compresa.
James si allungò per prendere la bevanda passandola poi all'amico. 
Tieni rompi palle.disse James ridacchiando.
Scusa se ho disturbato i criceti sulla ruota nel tuo cervello.scherzò Kendall facendo letteralmente morire dal ridere Carlos.
Mi morsi il labbro cercando di trattenermi ma la cosa si fece più difficile sentendo la risata isterica di Logan.
Finito di mangiare, sparecchiai e Carlos si offrì per aiutarmi a lavare i piatti mentre gli altri si precipitarono sul divano facendo a gara per conquistarsi il posto migliore. Li sentii discutere per il "potere del telecomando" dalla cucina, ogni sera era sempre la stessa cosa quindi non mi stupii più di tanto, anzi, guardavo Pena divertita mentre lui cercava di fare il serio.
Amavo stare in compagnia di Carlos, quel ragazzo era la tenerezza fatta a persona. Con quegli occhioni marroni che ti fissavano in modo innocente e quella risata che ti contagiava senza neanche rendertene conto, era impossibile non adorarlo. Mi divertivo davvero tanto in cucina con lui, eravamo una squadra perfetta: io lavavo e lui asciugava. Ovviamente c'erano i turni ma lui era quello che lo faceva più con piacere rispetto agli altri animali.
Dai Logan cambia!esclamò irritato Kendall seduto sul divano.
Non rompere!gridò divertito Logan accanto a lui Adesso trasmettono The Vampire Diares..
Quando io e Carlos entrammo in sala li trovammo alle loro solite posizioni: Kendall e Logan erano sul divano grande di fronte alla televisione, James si era appropriato della poltrona vicino al divano. Come sempre,mi accomodai sul divano insieme ad Logan.
Ma se sai tutte le puntate a memoria.gli disse Carlos guardandolo divertito. 
È colpa tua se ora si è fissato con sto coso!esclamò Kendall indicandomi.
Scoppiai a ridere mentre tirai su per la maglietta Logan mettendolo seduto.
Sempre la solita delicatezza.puntualizzò divertito.
Gli feci una linguaccia Ho solo accelerato i tempi, perché se aspettavo che ti mettessi seduto da solo credo che sarebbe arrivata prima l'apocalisse.dissi scettica sedendomi accanto a lui.
Ah sì? Allora adesso per punizione mi fai un po' di grattini.ordinò sdraiandosi per poi appoggiare la sua testa sulle mie gambe.
Lui e suoi grattini del cavolo. Se fosse stato per lui avrei potuto passare la mia intera vita a fargli sti benedetti grattini. Roteai gli occhi, dopo di che affondai la mia mano nei suoi bellissimi capelli neri mossi iniziando giocare con i suoi capelli. Chiuse gli occhi cadendo nel relax più totale. In quel momento aveva quel non so che di angelico che lo rendeva adorabile.
Si va beh, anche io voglio i grattini dopo.disse Carlos geloso dall'altra parte del divano.
Guardati il programma che vuoi e non rompere.esclamò divertito Logan con gli occhi ancora serrati e le braccia incrociate al petto.
Scoppiai a ridere insieme agli altri ma con grande sorpresa non sentii la risata di James. Mi girai a guardarlo e notai che mi fissava con aria seria, sembrava quasi triste. Cercai di capire dal suo sguardo cosa lo turbava ma non ci riuscii.
Scusate ragazzi, inizio ad essere un po' stanco.disse James alzandosi dalla poltrona con gli occhi ancora fissi sui miei.
Vado a stendermi sul letto..
Ok,notte.disse Kendall facendo partire il coro della buonanotte da parte degli altri ragazzi.
Lo guardai salire le scale sospirando, lo conoscevo troppo bene e sapevo benissimo che quella del sonno era una scusa bella e buona. James non era mai stato bravo con le bugie, forse riusciva a convincere gli altri ma con me no. 
Restammo a guardare la tele ancora per un'oretta circa, dopo di che andammo ognuno nelle rispettive camere. Li salutai tutti con un bacio sulla guancia e gli diedi la buona notte. Entrai in camera e chiusi la porta per poi infilarmi la mia solita maglietta extra large che mi arrivava a metà coscia. Mi buttai sul letto facendo un sospiro rumoroso.
Guardai il soffitto iniziando a pensare, pensavo a tante cose, forse anche troppe per una testa sola. Mi tornò in mente James e all'espressione che mi aveva fatto quando ero sul divano con Logan. Non riuscivo a capire cosa gli fosse preso, non era da lui andarsene a dormire prima del tempo, piuttosto si addormentava sulla poltrona. Sapevo decifrare ognuno di loro tramite gesti o dal tono della loro voce, ma più di tutti sapevo decifrare James. Stavo anche ore a fissarlo e a cercare di comprendere il suo stato d'animo. Riuscivo a capire quando era nervoso o quando era felice per qualcosa, lo capivo semplicemente da cioè che faceva.
Guardai l'orologio sul comodino, segnava le 2.30. Erano già due ore che fissavo il soffitto pensando a quel ragazzo, ormai era di routine. La differenza era che quella notte non avevo neanche un briciolo di sonno, almeno non in quel momento. Sospirai alzandomi di scatto dal letto facendo il meno rumore possibili. Presi un paio di leggings a caso e me li infilai, poi indossai una felpa. Il mio sguardo si soffermò sul pacchetto di Winston blu nascoste dietro il porta penne della mia scrivania. Fissai il pacchetto per qualche secondo, dopo di che lo presi infilandomelo dentro una delle tasche della felpa.
Uscii dalla camera il più silenziosamente possibile, superai le camere dei ragazzi dirigendomi verso la piccola terrazza. Aprii la porta finestra e uscii fuori. Mi bloccai all'istante vedendo James seduto sul muretto che mi fissava mentre era intento ad aspirare la sua sigaretta.
Hey.gli sussurrai accennando un sorriso.
Hey.mi imitò lui.
Era ancora più bello quando fumava le sue amate sigarette.
Non dormi?mi chiese mentre mi accendevo una sigaretta.
Scossi la testa Neanche tu vedo.dissi tranquilla.
Mi fissava con i suoi profondi occhi color cioccolato accennandomi un sorriso. 
Successo qualcosa?gli chiesi causando un enorme punto di domanda sulla sua faccia Stai iniziando la seconda.spiegai poi riferendomi alla sigaretta che si stava accendendo.
Tese le dita osservando la sigaretta che teneva tra l'indice e il medio, poi mi guardò facendomi segno di sedersi accanto a lui. Ubbidii al suo suggerimento con un certo piacere mentre ero intenta ad aspirare un tiro.
Diciamo che ho molti pensieri per la testa.spiegò guardando il cielo. 
Capisco.dissi io buttando fuori il fumo.
Mi venne un brivido di freddo, l'aria a quell'ora era quasi gelida. James lo notò e senza dire niente allungò il braccio sopra la mia spalla stringendomi a sè. Gli sorrisi guardandolo e lui fece lo stesso. Io e lui ci beccavamo spesso sulla terrazza di notte, potevamo fumarci le nostre sigarette in santa pace senza dare fastidio a nessuno. Non eravamo due fumatori incalliti, ma quando eravamo nervosi o preoccupati venivamo sulla terrazza e stavamo lì anche per ore.
Appoggiai la mia testa sulla spalla di James e automaticamente lui posò la sua sulla mia. Restammo così per non so quanto tempo, a contemplare le stelle che si vedevano nel cielo limpido, in assoluto silenzio.
Come per magia mi passò il freddo ed ogni tipo di pensiero che mi si era accavallato nella mente.
A poco a poco mi si chiusero gli occhi, fino a quando non mi addormentai completamente. Mi sentivo protetta accanto a lui, sapere che era lì con me mi faceva sentire completa. Sentivo il suo profumo inondarmi ovunque, quel profumo che mi faceva uscire di testa.
Mi strinse ancora più forte a sè iniziando a massaggiarmi i capelli. Potei giurare di sentire le sue labbra toccare l'angolo della mia bocca, ma forse stavo solo sognando.
  
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