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Autore: LokiSoldier    19/06/2014    3 recensioni
E' il compleanno di Sheldon e Amy non sa che pesci prendere per fargli un regalo davvero speciale. Durante una chiacchierata con Penny riesce ad avere la geniale idea che tanto stava cercando. Ormai la data è vicina, e chissà cosa ha in mente la nostra cara neurobiologa per rendere quella giornata speciale per il suo ragazzo.
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sorry, non potevo aspettare per pubblicare questo capitolo dopo che l'ho finito di scrivere. In realtà l'ho finito poco dopo il primo perciò è stato un miracolo che sia riuscita ad attendere fino ad ora per postarlo. Avrei voluto farlo domani ma proprio non ce l'ho fatta u.u Ecco quindi il secondo capitolo di questa fan fiction e... enjoy! **

Ci tengo inoltre a ringraziare Nameless_ per aver recensito il primo capitolo e averla messa fra le seguite assieme a milly92 e Roly_chan ^^




Arrivata a casa Amy è elettrizzata. Di principio aveva già una mezza idea per il compleanno di Shledon ma sentiva che mancava qualcosa per renderla davvero speciale. Aveva scoperto, durante una telefonata a sua madre, che suo zio Edward era stato assunto in un museo ferroviario a Sacramento. Era un posto dove venivano messi in mostra riproduzioni di vari tipi di treni oppure autentici vagoni di antichi mezzi, restaurati e accessibili al pubblico. Si potevano fare delle foto, ci si poteva entrare e addirittura se si era fortunati imparare in linea teorica a guidare il veicolo grazie a qualche insegnamento da parte delle varie guide. Amy era rimasta subito colpita da quanto la cosa avrebbe potuto tornarle utile con Sheldon e aveva quindi pensato di portarcelo per fargli passare una giornata a parlare di treni o qualunque cosa avesse voluto fare in un posto simile. Nonostante l’idea di base fosse buona, però, sentiva che non era perfetta. In qualche modo mancava qualcosa e non era convinta al cento percento di volerla attuare senza prima aver trovato quel particolare che l’avrebbe resa una idea impeccabile.
 
Penny era riuscita a risolvere il problema.
 
Infatti Amy nel sentire quel che Penny aveva detto circa quel che Sheldon ama, è rimasta folgorata dall’ovvietà che aveva sotto gli occhi. Per completare la sua idea di portarlo in quel museo bisognava trovare una compagnia adeguata. Qualcuno che condividesse la sua passione e che potesse capirlo o semplicemente qualcuno che lui volesse spontaneamente portare con sé. Adesso però Amy sa chi avrebbe potuto portare. Una persona che non vede da anni e a cui vuole un gran bene. La sua nonnina. L’idea è geniale e solo il pensiero di quel piano la elettrizza: deve solamente occuparsi dei dettagli!
 
Ecco quindi che la ragazza riesce a farsi dare da Penny il numero della madre di Sheldon. È abbastanza tesa: non ha mai conosciuto sua madre, né alcun membro della sua famiglia, ma non sa in che altro modo potrebbe procurarsi il numero di sua nonna. Per amor suo decide di ignorare l’imbarazzo di quella strana telefonata e, preso un profondo respiro, compone il numero.
 
Pronto?” risponde dopo pochi squilli una voce matura ma gentile.
 
Amy Farrah Fowler, casa Cooper?” domanda sempre più agitata ma con voce ferma e sicura. Non riesce a stare tranquilla seduta sul suo divano così inizia a camminare per la stanza mordendosi le labbra.
 
Sì, chi parla?
 
Salve, sono… sono la ragazza di Sheldon e volevo chiederle un consiglio per il regalo che ho in mente per il suo compleanno”  
 
Le parole vengono quasi sparate una dopo l’altra nel solito modo cantilenante e macchinoso della giovane. È così che si rivolge a chi non conosce o conosce poco, come una sorta di meccanismo di difesa. Parla spedita e quasi come un robot, un po’ come Sheldon fa con chiunque. La donna dall’altro capo del telefono, da parte sua, rimane in silenzio per qualche istante lasciando la povera Amy in uno stato di agitazione tale da farle quasi desiderare di rubare una sigaretta alla scimmia che dorme nella gabbia poco distante da lei. Per fortuna il silenzio dura pochi secondi.
 
Oh! Oh santo cielo, certo cara. Se posso aiutarti in qualcosa dopo che ti sei addirittura presa la responsabilità di badare a Sheldon stai certa che lo farò
 
La risata della donna è breve ma sincera e Amy si lascia sfuggire un sorriso. Inizia a essere meno tesa. La madre sembra essere cordiale e alla mano, aveva temuto fosse un po’ come la signora Wolowitz. O che fosse come Sheldon.  
 
Grazie.” dice prendendo un profondo respiro. “Vorrei sapere se fosse possibile far trascorrere qui a Pasadena una giornata alla nonna di Sheldon. So che lui le è molto affezionato e quindi avevo pensato che sarebbe stato carino fargli passare il compleanno con lei” spiega brevemente umettandosi le labbra, ancora nervosa.
 
E’ una idea davvero carina! Conoscendolo immagino che ne sarebbe felice. Senz’altro più di trascorrere la giornata con me o uno dei suoi fratelli.” dice con fare divertito la donna. “Non credo che ci siano problemi comunque, ma sarà meglio se chiedo a mia madre che ne pensa.” aggiunge poco dopo con un tono più tranquillo. Amy annuisce energicamente fermandosi e iniziando a giocherellare nervosamente con un bottone del suo cardigan.
 
Ma certo. Le va bene se richiamo questa sera? Vorrei organizzare tutto il prima possibile, con Sheldon è meglio non fare sbagli” dice con una sorta di sospiro stanco facendo scoppiare a ridere la donna dall’altro capo del telefono.
 
Penso di poterti capire fin troppo bene” ride con fare comprensivo la texana. “Allora a stasera Amy. Ti farò sapere cosa ne pensa mia madre così potrai organizzarti con calma” dice intenerita portando la neurobiologa a dare in un sospiro di sollievo.
 
La fase più imbarazzante poteva considerarsi quasi finita. Combattere con onore porta sempre ottimi risultati.
 
Grazie. A presto
 
Conclusa la telefonata Amy si lascia andare sul suo divano ad un sospiro liberatorio. Non ha tempo per rilassarsi,  deve assolutamente buttare giù una bozza del suo piano e considerare tutte le possibilità e le varianti derivanti dal suo progetto. Considerare cosa può andar bene, cosa può andar male e in quali percentuali così da poter abbozzare una soluzione per ogni imprevisto e, ad essere sicuri, un secondo piano di riserva nel caso in cui anche il primo andasse male. Giusto per non correre rischi.
 
Sa bene che si prospettano due settimane di duro lavoro, ansia e nervosismi, ma sa anche che ora come ora nulla potrebbe farle cambiare idea sul suo piano, neppure il più insormontabile degli ostacoli. Avrebbe fatto in modo che Sheldon passasse il suo compleanno con sua nonna –possibilmente al museo ferroviario- e lui sarebbe stato felice.
 
Con rinnovato vigore e una certa determinazione, la biologa recupera un quaderno sul quale inizia ad appuntare il suo piano generale.
 
Disegna uno schema incredibilmente complesso e ricco di varianti e rami sul quale scrive le intenzioni che vorrebbe realizzare e i problemi che potrebbero derivarne con annesse tutte le soluzioni possibili. In linea generale non è un piano così complesso, la cosa che più la preoccupa è che la signora non se la senta di venire rovinando così la geniale idea della giovane Amy. Pensando a questo problema, in realtà, la scienziata ha pensato alla possibilità di comprargli dei biglietti per tornare in Texas dai parenti ma la cosa, è certa, non è esattamente un bel pensiero. Non sembra mai molto entusiasta quando parla della famiglia e perciò teme che potrebbe non rivelarsi il piano migliore del mondo per riunirlo alla nonnina adorata. Questo, fra tutti i problemi che ha segnato sul suo quaderno, risulta essere l’unico senza una valida soluzione. Per questo Amy, finiti i suoi appunti, inizia a pregare qualunque divinità conosciuta e mai inventata di mandargliela buona.
 
Quando finisce di programmare ogni cosa si accorge che è tarda sera e, nuovamente agitata, decide di chiamare la madre di Sheldon per sapere se la sua proposta è andata o meno a buon fine.
 
Insomma, smettila di agitarti così! È la madre del tuo ragazzo e in più dovrai chiamarla ancora altre volte per definire i dettagli se tutto va secondo i piani, quindi calmati!
 
Amy annuisce in risposta al suo stesso rimprovero e, preso un respiro decisamente profondo, ricompone il numero.
 
Pronto?
 
Signora Cooper? Sono Amy” dice agitata tamburellando le dita sulle ginocchia, seduta sul divano e guardando convulsamente l’intricatissimo schema disegnato sul suo quaderno.
 
Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego.
 
Oh Amy, ciao! Immaginavo fossi tu” saluta cordialmente la donna cercando di rompere il ghiaccio prima di darle una risposta. Cosa che decisamente non aiuta Amy a calmarsi.
 
Sì, va bene, me lo dici un’altra volta, adesso dimmi quello che mi serve sapere!
 
Ho chiamato mia madre prima e ha detto che non ha problemi a venire anche se preferirebbe non fermarsi troppo a lungo. Non ama molto viaggiare e stare via di casa per più di un paio di giorni.” Spiega quasi mortificata la donna mentre Amy, balzata in piedi sul posto, inizia ad agitare le braccia per aria e a improvvisare una specie di danza della vittoria.
 
Non è assolutamente un problema. Pensavo che potrebbe arrivare qui il giorno prima e partire la sera stessa o la mattina dopo. Come è più comodo per voi.” dice rimettendosi seduta e scrivendo qualcosa sul suo quaderno.
 
Preferirei che passasse una sola notte fuori. Ha difficoltà a dormire fuori da casa sua
 
Perfetto. Nessun problema. Allora la richiamerò fra qualche giorno per ulteriori informazioni. Naturalmente viaggio e spese relative sono da parte mia, quindi non dovrete pagare alcun ché.” dice Amy col suo solito tono pratico e quasi meccanico impedendo alla donna di rispondere in qualche modo. “Le auguro una buonanotte” aggiunge e con questo chiude la telefonata.
 
I suoi piani iniziano a prendere forma e la loro realizzazione sembra sempre meno difficile adesso che ha un progetto di base già pronto e la partecipazione sicura del suo ospite d’onore. Il suo cuore batte forte e felice e il suo animo è un po’ più leggero. È soddisfatta di quello che sta organizzando e sente che non sarebbe riuscita a chiudere occhio fino a quando non avesse confidato tutto alla sua amica del cuore. Perciò, dopo aver finito di appuntare le spese che deve sostenere per mettere in piedi il suo piano, decide di chiamare immediatamente Penny pronta a spiegarle tutto fin nei dettagli e in modo tale da avere la certezza che, in meno di un’ora, tutti i loro amici sarebbero stati al corrente della cosa, così da potersi adeguare a quello che lei ha organizzato. Perché, sia chiaro, se si vuole spargere una voce il più in fretta possibile, c’è solo una cosa da fare: raccontarlo a Penny.
  
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