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Autore: 8Ashley8    20/06/2014    1 recensioni
Helena, una bella ragazza dagli occhi color ghiaccio e carichi di emozioni non conosce le sue potenzialità; è insicura, timida e impacciata ma possiede in realtà un grande coraggio nascosto, è sempre presente per le persone a cui tiene, è testarda, intuitiva, tende a riporre la sua fiducia negli altri e quando ama, ama con tutta se stessa.
Mirko, incredibilmente bello, possiede uno sguardo altrettanto ammaliante ma lui è consapevole della sua bellezza, ciò lo rende un'abile casanova, un boss che tutti vogliono imitare, un esempio da seguire, un ragazzo da volere con ogni fibra del proprio essere,non gli servono parole per attirare a se ciò che vuole; affascinante, sarcastico, autoritario, scontroso, ama le sfide e tende a non mostrare le proprie emozioni, vuole farsi vedere forte e incapace d'amare.
Una cosa li accomuna: Annabel, la migliore amica di Helena e la sorella di Mirko.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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 “allora, come vanno le cose tra te e Mirko?” chiede Annabel cambiando argomento.
Sono le quattro del pomeriggio e io e lei stiamo passeggiando per il centro.
Abbiamo deciso di vederci perché era da molto tempo che non uscivamo più insieme, così abbiamo deciso di abbandonare per un giorno Mirko e James e di prenderci del tempo per noi.
In fin dei conti la nostra vita non gira intorno a loro; all’inizio stare sempre insieme è comprensibile, è una novità della quale non ci si stufa mai, ma col passare del tempo però diventa pesante.
“bene”
“lo avete già fatto?”
“Annabel!”
“che c’è?”
“no, non lo abbiamo ancora fatto”
“e che aspetti?”
“ehi! Perché dai per scontato che sia colpa mia se io e lui non siamo ancora andati a letto insieme?”
“non sono stupida! Mirko è stato con così tante ragazze che non si fa problemi mentre tu non sei stata con nessuno perciò ..”
“possiamo cambiare argomento?”
“non se ne parla! Di cos’hai paura Helena?”
“oh guarda Annabel! Non è stupenda quella gonna?” dico indicando una gonna in vetrina nel tentativo di distrarla.
“Helena!”
“insomma, non lo so .. è stato con così tante ragazze che ho paura di non essere alla sua altezza”
“lo sa che sarebbe la tua prima volta?”
“sì”
“e allora non ti devi fare problemi!”
“e se non fosse quello giusto?”
“James è un Dio del sesso perciò non oso immaginare come sia a letto il mio fratellone. Anche se non è quello giusto puoi starne certa che la tua prima volta sarà indimenticabile perché godrai come una matta”
“Annabel!”
“è vero!”
“Annabel, forse è meglio tornare indietro”
Mi guardo attorno e mi rendo conto che talmente coinvolte dalla nostra conversazione ci siamo addentrate in una zona solitamente poco frequentata perché ritenuta pericolosa.
Le stradine sono strette e malcurate mentre le case sono delle alte palazzine grigie e anch’esse malcurate.
“ma che dici! Io non ho mai visto niente di strano passando di qua!”
Appena Annabel finisce quella frase delle grida tipiche di chi è arrabbiato colgono la nostra attenzione.
Provengono da una stradina alla nostra destra così mi giro per vedere cosa succede e ciò che vedo mi sconvolge.
Axel è appoggiato al muro e un ragazzo più muscoloso di lui ha una mano sul suo collo come se volesse strozzarlo.
“voglio quei fottutissimi soldi entro domani!” grida il ragazzo muscoloso.
“non li ho Ric, te l’ho detto”
“in tal caso sai cosa ti succederà”
“li avrai per domani” esclamo io facendomi avanti.
“Helena? Ma cosa stai facendo? Sei impazzita?” mi richiama Annabel.
“no. Un amico è in difficoltà e io lo aiuto”
“Helena! Vattene subito!” mi rimprovera Axel mentre Ric ride.
“e tu ragazzina come pensi di procurare i miei soldi?”
“tu non preoccuparti. Lascialo andare e ti garantisco che domani avrai i tuoi soldi.”
“domani alle 15.00 qui. Se non ci sarete il tuo ragazzo farà una brutta fine”
“non è il mio ragazzo”
Ric sposta lo sguardo verso Axel.
“allora sei davvero una testa di cazzo come pensavo. Una figa del genere è pronta ad affrontare me per aiutarti e tu non hai il coraggio di farti avanti! A domani ragazzi” e così Ric se ne va.
“si può sapere che cazzo ti è saltato in mente?” mi grida Axel.
“scusa se ho cercato di aiutarti!”
“quello poteva picchiarti!”
“no! Quelli come lui fanno tanto i duri ma alla fine non lo sono .. avrebbe picchiato te ma non me perché sono una donna”
“sai cosa succederà domani quando non avremmo i soldi?”
“e chi ti dice che non li avremo?”
“dove pensi di procurarli?”
“tu non preoccuparti. Di quanti soldi stiamo parlando?”
“inizialmente erano trecento euro, ora sono diventati novecento”
“ok. Ciao Axel.”
 
Un volta arrivata a casa trovo James e Annabel fuori dal cancello.
“grazie sai? So di poter contare su di te!” dico sarcastica ad Annabel alludendo al fatto che è sparita.
“è venuta in cerca di me. Se Mirko scopre ciò che hai fatto si incazzerà” interviene James.
“e che si arrabbi”
“Helena! Prima Andrea, ora questo! non riesci a stare fuori dai guai? Dobbiamo starti sempre con il fiato sul collo? Mirko si era deciso a fidarsi, a lasciarti più libertà da quando Andrea se n’è andato!”
“Mirko non è il mio padrone! La libertà è un mio diritto!”
“certo! Ma se Mirko scopre questo tu sarai costretta ad andare in giro con la guardia del corpo! E sbaglio o la cosa non ti piaceva? Ora tu lo chiami e gli dici cos’è successo o lo farò io”
“oh beh grazie!”
“Helena! L’ultima volta che ti ho coperto non è andata bene! E inoltre lo faccio per te! Perché ti voglio bene”
“andate al diavolo!”
“sta sera lo vedo e quando Annabel mi ha cercato ero con lui. Gli ho detto che dovevo scappare per un emergenza ma sta sera vorrà sapere di cosa si tratta e ameno che non lo faccia tu prima glielo dirò”
“bene. Diglielo. Poi sai che dovrai seguirmi ovunque vado”
“lo farò volentieri”
E così sbuffando entro in casa sbattendogli la porta in faccia.
 
Sono le otto di sera e sto aspettando che arrivi Mirko infuriato dalla notizia che James dovrebbe avergli dato o che gli darà nel giro di pochi minuti.
I miei genitori sono andati fuori a cena e io sono distesa sul divano a guardare la televisione con un sacchetto di patatine in mano stando attenta a non svegliare la mia sorellina poco distante da me che sono riuscita a far addormentare con molta fatica.
Dopo dieci minuti qualcuno bussa prepotentemente alla porta di casa mia così io apro pronta alla scenata di Mirko.
“ti lascio da sola per cinque minuti e tu che fai? Affronti uno spacciatore! Io non ti voglio proteggere da tutto! Anzi il contrario! Sono il primo che ti accompagna a fare le cose più spericolate in cerca di adrenalina ma affrontare uno spacciatore? Sul serio?”
“Axel era in difficoltà e ho pensato di aiutarlo”
“e perché non hai pensato anche di chiamare me? Sarei corso ad aiutarti!”
“perché non ce n’era bisogno!”
“in che casino si è messo Axel?”
“deve dei soldi a un certo Ric .. novecento euro entro domani”
“novecento?” domanda incredulo.
“si inizialmente erano trecento ma poi con il ritardo nel pagamento ..”
“bene. Ci penso io. Tu ne stai fuori. Intesi?”
Non gli rispondo e guardo il pavimento così Mirko si arrabbia ancora di più.
“intesi?”
“sì, sì intesi”
“bene. Ciao.” Esclama Mirko prima di chiudere la porta alle sue spalle.
 
POV MIRKO
Mi sto recando al luogo dell’appuntamento con Axel, Lucas, Davide e James ma quando vedo lo spacciatore contro il quale si è messa la mia ragazza rimango esterrefatto.
“Axel, credevo che i soldi me li avrebbe portati la tua ragazza”
Ho sentito bene? Ric crede che la mia ragazza stia con Axel? Mi faccio strada e supero i tre ragazzi del gruppo che mi avevano coperto fino ad allora.
“Mirko”
Eccolo. L’effetto che volevo ottenere coprendomi dietro i miei amici.
 Sono sicuro che l’ultima persona che si aspettava di incontrare sono io.
Quando mi sono fatto vedere ha pronunciato il mio nome tremando, proprio come in quei film dove la vittima guarda il suo assassino negli occhi e pronuncia il suo nome rabbrividendo per la consapevolezza che la sua ora sarebbe arrivata da lì a poco; sapendo che sarebbe stato proprio quell’individuo di fronte a lui ad ucciderlo.
“Riccardo”
“qual buon vento?” chiede sarcastico provando a ritrovare la padronanza di se.
“volevi i soldi no?”
“mi aspettavo che li avrebbe portati una ragazzina”
“la ragazzina è la mia ragazza. Tieniti i tuoi soldi e lascia in pace sia lei che Axel”
Dico porgendogli i soldi.
Io e Riccardo da piccoli eravamo amici finché lui non ha preso la strada sbagliata.
C’è stato un periodo in cui anch’io compravo roba da lui ma le regole le ho sempre dettate io.
Non ne conosco il motivo ma Riccardo mi ha sempre rispettato e temuto, ecco perché gli ho consegnato solamente i trecento euro iniziali.
“non sono tutti questi soldi”
“sono sicuro che te li farai bastare”
“voglio il resto dei soldi”
Mi avvicino a Ric con un aria molto severa.
“sono sicuro di no”
“Axel, questa me la pagherai cara” ringhia Ric contro Axel.
“Ric, tu lascerai in pace Axel e la mia ragazza, così come il resto del mio gruppo. La faccenda finisce qua.”
 E detto questo mi volto e me ne vado seguito dai miei amici.
“grazie” sussurra Axel avvicinandosi a me.
“la prossima volta che hai un problema vieni da me e non mettere in mezzo Helena”
“Sì, hai ragione. Comunque ti restituirò tutto, fino all’ultimo centesimo.”
“non ce n’è bisogno. Ragazzi, andiamo al bar, offro io”
 
Una volta seduti al bar ordiniamo tutti una birra e parliamo del più e del meno.
“Allora, Mirko, forse non voglio saperlo davvero ma .. com’è la mia cuginetta a letto?”
Questa domanda mi provoca una sensazione strana che non riuscirei a definire.
“ecco veramente ..”
“no! non ci credo! Non lo avete ancora fatto? Il grande Mirko non riesce a scoparsi sua morosa?”
Chiede Axel divertito.
“ehi tu! Ti ho appena salvato il culo! Stai attento a come parli! E in ogni caso tu per primo non ci sei riuscito! Io voglio solo rispettare i suoi tempi”
“e come ci riesci a resistere per così tanto tempo?” chiede Davide serio
“lo faccio e basta”
“va bene, ora basta discorsi seri. Ci vuole un po’ di divertimento! Laggiù, quelle ragazze, chi vuole mettere alla prova le proprie doti da playboy? Mirko? Vuoi dimostrarci di non aver perso il tuo fascino con le ragazze?”
“con piacere” .
Mi avvicino al tavolo delle ragazze e afferrando una sedia dal tavolo affianco con un movimento sexy mi siedo tra le due amiche, rivolgendo lo schienale della sedia verso il tavolo e appoggiandoci il petto.
Sono due belle ragazze, niente da dire, una bionda con gli occhi castani e una rossa con gli occhi verdi e qualche lentiggine ma nessuno batte Helena.
“posso offrire qualcosa a queste due belle ragazze?”
“certo che sì, due birre bionde, grazie”
Chiamo la cameriera e ordino.
“posso saper i vostri nomi?”
“io sono Giulia, e lei è Nicole” esclama la rossa.
“e cosa fate di bello nella vita?”
Le due amiche si guardano complici e una delle due, la bionda, parla.
“io lavoro come segretaria in un’azienda che sta crescendo sempre di più e ha ottimi potenziali, lei invece lavora in una libreria”
So per certo di aver fatto colpo su Nicole perché ha fatto di tutto per rendere il suo lavoro più interessante di quello dell’amica.
“a me piace molto leggere” esclamo per infastidire Nicole, troppo audace per il mio gusto, e rivolgendo un sorriso a Giulia.
“davvero?” chiede la rossa con un tono a metà tra lo stupito e il contento.
“sì, davvero. Il mio scrittore preferito è Stephen King. Il problema è che ho talmente tanti impegni che raramente trovo del tempo per leggere”
“è un peccato”
“sì, è vero .. e tu Nicole? Dimmi, che tipo di segretaria sei? Una di quelle con un minimo di pudore o una di quelle che si scopa il proprio capo magari anche sposato?”
“beh, sarebbe lui il primo a sbagliare .. e non credo di essere senza pudore solo perché l’idea di scoparmi il mio capo mi attrae. Credo sia umano. Se è un mio bisogno sia fisico che psicologico perché respingerlo?”
“interessante la tua teoria. E il tuo capo che tipo è?”
“in realtà non lo conosco molto bene perché non c’è mai .. anzi non lo ho mai visto ma se lo incontrassi per strada lo riconoscere visto che la sua fama lo precede”
“e il tuo capo verrebbe a letto con te?”
“non lo so .. dimmelo tu capo”
“come scusa?”
“Già .. la grande azienda è la tua e io dovrei essere la tua segretaria .. peccato che non ci sei mai perciò non hai potuto riconoscermi”
“potevi dirmelo fin dall’inizio”
“e perdermi questo divertimento? Oh, certo che no! Allora, dimmi, mi scoperesti?”
Mi avvicino al suo orecchio illudendola ma poi le sussurro una frase che le fa cadere tutta l’autostima.
“non ci penso neanche. Ho la ragazza e non sono quel tipo di persona ma  devo ammettere che se ti avrei conosciuta un po’ di tempo fa ti avrei sbattuta fino allo sfinimento ma solo per godere e per darti la prova di quanto sono bravo a letto. Poi finito mi sarei vestito e me ne sarei andato lasciandoti lì a piangere e licenziandoti. E sai perché? Perché sono fatto così. Non me ne sbatte niente delle ragazze che mi scopo per il puro piacere sessuale e per la mia reputazione da playboy.”
Mi stacco e la guardo negli occhi. Ci è rimasta di sasso.
“ora vi devo lasciare, ma spero di incontrarvi in giro.”
Esclamo infine a voce alta e rivolgendo un occhiolino a Nicole per poi allontanarmi sentendo ancora addosso il suo sguardo insieme a quello di Giulia.
 “che le hai detto?” mi domanda James.
“nulla di importante .. le ho abbassato un po’ la cresta .. ho scoperto che è la mia segretaria. Non posso permetterle di prendersi troppa confidenza”
“tanto tu all’azienda non ci vai quasi mai”
“beh, ora che ho dato tutti gli esami di quest’anno all’università dovrò andarci. Mio padre l’ha creata per me e lui ha già la sua alla quale pensare .. è stato bravo ad aiutarmi finché dovevo pensare all’università ma ora, anche se per poco, devo riassumerne il controllo. Ora scusate ragazzi ma devo lasciarvi. Ho un discorso in sospeso con Helena” e  così dopo averli salutati mi dirigo verso la mia Alfa 4c.
 
Suono al campanello della casa di Helena e mi apre la porta sua madre.
“ciao Mirko, Helena è in camera sua, vai pure”
“grazie”
Salgo le scale di corsa e mi fiondo in camera sua dove la trovo a ballare sul letto mezza nuda.
Scoppio a ridere dalla scena estremamente divertente.
“tu devi finirla di entrare in camera mia senza bussare!”
“e tu allora di scappare”
“scappare io? E da cosa?”
“non lo so, dimmelo tu”
“io non scappo”
“ah no? Bene allora scendi da quel letto e parliamo”
“di cosa?” domanda con un tono agitato scendendo dal letto.
“del perché non vuoi venire a letto con me.” Ora rimane immobile. È bloccata.
“ti senti bene?” chiedo per metterla ancora più in imbarazzo e ci riesco perché diventa tutta rossa e lei, anziché rispondere, prova a scappare.
Ma scappare davvero.
Prova a uscire di corsa dalla camera ma fortunatamente ho dei riflessi pronti e così la afferro da dietro e la stringo a me.
“allora? Ti senti bene?”
“s s si”
“e pensi di rispondere alla mia domanda?”
“no, non ora”
“lo vedi? Scappi”
“non è vero! E non è vero neanche ciò che hai detto poco fa”
“cosa?”
“che io non voglio .. venire a letto  con te”
“quindi .. lo vuoi o no? Sai, non ho capito”
“s s si”
“interessante .. e perché mi respingi allora?”
“ho paura”
“di cosa esattamente?”
“di non essere abbastanza ..”
“brava?”
Lei annuisce imbarazzata.
“facciamo così, io non smetterò di provarci e quando tu non te la sentirai di proseguire nel rapporto mi fermerai. Io ti aspetterò.”
“davvero?”
“sì, certo”
“oh grazie” esclama entusiasta abbracciandomi.
“allora, com’è andato l’incontro con lo spacciatore?” chiede all’improvviso preoccupata distogliendosi dal mio abbraccio.
“era un mio vecchio amico .. gli ho dato solo la somma di denaro che avevano pattuito all’inizio”
“tu eri un amico di quell’ammasso di muscoli?”
Rido al tono buffo della sua domanda ma poi torno serio e rispondo.
“sì, prima che imboccasse la strada sbagliata. Ora vado ad allenarmi in palestra. Ci vediamo piccola” e così dopo averla salutata con un bacio nella fronte me ne vado.








 
  
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