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Autore: JerrieFanFictions    20/06/2014    1 recensioni
C'era qualcosa in lei, qualcosa di diverso dagli altri. Qualcosa che la spingeva a rimanere. Qualcosa che la spingeva a trattarla diversamente da come trattava tutti gli altri. Ma forse, questa volta, sarebbe stata lei a dover soffrire.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Jade Thirlwall, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock, Perrie Edwards, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jade recentemente aveva provato in tutti i modi di evitare Perrie. Sapeva che se l’avesse incontrata, non sarebbe riuscita a respingerla. Perrie aveva uno strano effetto su di lei, un effetto che non aveva mai sperimentato prima e che la rendeva nervosa. Non riusciva a capire che cosa fosse, e per quanto ci pensasse, non trovava una risposta alle sue domande.
 
Forse era dovuto al fascino della ragazza, ai suoi capelli biondi nei quali spuntava qualche ciocca di colore più scuro, tendente al castano; ai suoi occhi azzurri accattivanti e seducenti; alla sua pelle pallida che brillava sotto la luce fioca d’autunno.
 
Jade non perdeva occasione per osservare i più minimi dettagli del corpo della bionda e dei suoi atteggiamenti. La cosa che le piaceva di più era probabilmente il suo sorriso, capace di rallegrarle l’intera giornata. Poteva suonare un po’ da maniaci, ma a Jade non importava davvero. Non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Non sapeva quale fosse il motivo, forse per ammirazione. L’unica cosa che sapeva era che tutto ciò le creava molta confusione, non aveva mai avuto questi atteggiamenti nei riguardi di nessuno.
 
A volte in mensa si ritrovava a fissare la ragazza in ogni suo minimo dettaglio, per poi ricevere una ramanzina da parte di Jesy e Louis, che le ripetevano costantemente che non avrebbe mai potuto avvicinarsi a nessuno dei popolari.
 
La cosa era, a Jade non importava della popolarità. Jade avrebbe solo voluto poter conoscere Perrie. Per quanto si dicesse continuamente in testa che era meglio evitarla, qualcosa la attraeva verso di lei come una calamita. Era difficile respingere la sua reale volontà, ma era quella la cosa giusta da fare. L’unica cosa che le rimaneva era poterla ammirare da lontano e nessuno le avrebbe portato via questa possibilità.
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Nonostante i numerosi tentativi da parte di Jade, Perrie trovava sempre un modo per avvicinarsi alla bruna. L’occasione perfetta era l’ora di ginnastica, in cui entrambe le ragazze si presentavano sempre molti minuti prima dell’inizio della lezione per cambiarsi prima che arrivasse il resto delle alunne.
 
Ormai era diventata quasi una routine. Perrie entrava nello spogliatoio cinque minuti dopo di Jade, per essere sicura che la bruna si stesse già cambiando. Un sorriso malizioso compariva sulla sua faccia ogni volta che vedeva Jade in biancheria intima. Le sue gambe sembravano essere talmente lisce che la bionda doveva trattenersi per non toccarle. Lo avrebbe potuto fare, ma avrebbe spaventato la ragazza e non era questo ciò che voleva.
 
Quando Jade era con la faccia rivolta verso l’armadietto, Perrie le si avvicinava senza farsi sentire, per poi appoggiare le mani sulla sua pancia scoperta e dare dei piccoli baci nel collo della mora e talvolta lasciare anche dei piccoli succhiotti. Nonostante ormai succedesse sempre, Jade continuava a spaventarsi ogni volta che la bionda si presentava di soprassalto. Ogni volta che la toccava, Jade sentiva dei brividi in tutto il corpo. Sapeva che tutto ciò era sbagliato, ma non trovava il coraggio per respingerla. Era spaventata della reazione che la bionda avrebbe avuto. Ma forse non era solo questo, forse in realtà questa situazione non le dispiaceva.
 
Per il resto della settimana, Perrie faceva finta che Jade non esistesse, come se nulla fosse mai successo nello spogliatoio. Tuttavia, a volte, quando la bionda camminava da sola per i corridoi e passava accanto a Jade, le faceva l’occhiolino, facendo attenzione che nessuna tranne la mora la notasse.
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Jade era uscita dalla classe nel mezzo della lezione per fare delle fotocopie sotto richiesta della sua insegnante. Era così strano vedere i corridoi così vuoti e silenziosi, quando di solito erano affollati di persone che si lamentavano di quanto fosse difficile la scuola o che si raccontavano gli ultimi gossip. Sembrava quasi un altro mondo. Le porte erano tutte chiuse poiché tutti stavano facendo lezione e non c’era anima viva per la scuola.
 
Jade si stava dirigendo in segreteria, l’unico luogo in cui vi era una fotocopiatrice che non fosse rotta. Stava passando di fronte allo sgabuzzino, quando qualcosa catturò la sua attenzione. Percepì dei rumori provenire da quel luogo. Si fermò di colpo in mezzo al corridoio, per cercare di capire che cosa fosse. Non fu tanto difficile capirlo, visto che non vi era nessuno altro tipo di rumore per tutta la scuola. Erano dei gemiti, dei gemiti femminili per precisione.
 
Jade sapeva che avrebbe dovuto proseguire la sua strada e far finta di non aver sentito nulla. Era rimasta abbastanza scioccata dalla situazione. Chi è che nel bel mezzo delle lezioni si rinchiude in uno sgabuzzino? Rinchiudersi non era la parola adeguata, visto che la porta era socchiusa, cosa che permetteva di sentire i gemiti ancora di più.
 
La curiosità prese il sopravvento, e Jade si avvicinò per scoprirne di più sulla faccenda, nonostante la cosa fosse alquanto imbarazzante. Aveva ormai capito che cosa stava succedendo lì dentro, ma era curiosa di scoprire di chi si trattasse.
 
Si avvicinò silenziosamente e premette la faccia nel lato della porta, per riuscire a vedere dentro la stanza senza dover aprire la porta. Fu lì che li vide. Capelli biondi brillanti. Pelle pallida vellutata. Giurava di poter sentire anche il suo profumo alla vaniglia.
 
Successe tutto nel giro di un secondo. Jade si allontanò dalla porta, incredula, letteralmente fuggendo dal corridoio in lacrime. La realtà la colpì come un macigno.
 
Questo era l’obbiettivo di Perrie. Non solo verso di lei, ma verso tutte. Questo era quello che la bionda aveva in mente di fare sin dall’inizio. Illuderla per ricevere in cambio del sesso. Questo e nient’altro. Jade, per lei, non era altro che un’altra stupida vittima della sua lunga lista. Era grata di aver ascoltato Jesy e Louis, ma allo stesso tempo si vergognava di sé stessa, per aver lasciato Perrie fare tutte quelle cose, per non averla mai cacciata via. Era sollevata di non aver permesso che finisse anche lei nella lista dei cuori infranti, ma in parte era come se lo fosse. Credeva che Perrie fosse diversa da come l’avevano descritta. Ma lo era eccome e aveva avuto la prova davanti ai suoi occhi.
 
La cosa era che Jade era confusa da tutto ciò. Lei era etero e di questo ne era più che sicura. Ma provava qualcosa di strano quando vedeva Perrie, qualcosa che lei stessa non riusciva a definire. Ed era spaventata da queste strane sensazioni. Ma ora non doveva più preoccuparsi. Ora che le lacrime erano ormai esaurite, l’unica cosa che provava nei confronti della bionda era odio.
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Jade era nello spogliatoio, di fronte all’armadietto. Era ferma, immobile. Sapeva che da un momento all’altro sarebbe arrivata Perrie e avrebbe messo in atto il suo spettacolino, ormai diventato osceno per i gusti della mora. Era passato qualche giorno da quando Jade l’aveva vista nello sgabuzzino, intenta a scopare con un’altra ragazza. E l’odio per lei non era di certo diminuito.
 
Ora se ne stava lì, ferma immobile, vestita, come per fare un dispetto alla bionda. L’attesa iniziava ad annoiarla, ma era giunto il momento di dare una fine a tutto.
 
A un certo punto sentì un odore di vaniglia invadere tutto lo spogliatoio. Capì quindi che Perrie era nella stanza. Sentì delle braccia avvinghiarsi alla sua vita, ma questa volta non si spaventò, non provò nulla, soltanto disgusto. Non voleva più essere toccata da quella ragazza.
 
Perrie percepì che qualcosa non andava quando si accorse di non avere nessuna reazione nel corpo della mora. Decise di non pensarci più di tanto e iniziò a lasciare dei piccoli baci sul collo di Jade. Si fermò ben presto, quando notò che la mora era ancora paralizzata nella sua posizione e non notò nessun accenno di movimento. Era un po’ confusa, era la prima volta che succedeva una cosa simile.
 
“Siamo un po’ tesi oggi” disse con una voce impertinente.
 
“Vattene” fu l’unica cosa che uscì dalla bocca di Jade.
 
Perrie si mise a ridere leggermente. “Non credo che tu voglia che me ne vada” disse passando il suo dito indice lungo il braccio della mora.
 
“Ho detto vattene!” Jade spostò via con rabbia la mano della bionda e si girò di scatto per poterla guardare negli occhi.
 
“Non voglio avere nulla a che fare con te. Lasciami stare, non provare a toccarmi mai più!” a questo punto la ragazza stava urlando. La rabbia era ben evidente nei suoi occhi e anche Perrie se ne accorse.
 
Perrie era troppo confusa da questa improvvisa rabbia della ragazza nei suoi confronti e non ne riusciva a capire il motivo. Rimase ferma, davanti a lei, congiungendo le sopracciglia in modo interrogativo, non riuscendo a dire neanche una parola.
 
“Se proprio non te ne vuoi andare, me ne vado io” disse Jade prima di prendere i suoi vestiti per poi sorpassare la ragazza che non potè far altro che guardarla uscire mentre sbatteva la porta con furia.
 
Perrie rimase sola nello spogliatoio, sempre più confusa e stupita da tutto quello che stava succedendo. 
  
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