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Autore: Armitrael    20/06/2014    1 recensioni
Un patetico modo di ingannare la tristezza. Lo sfogo di un ragazzo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quanto può stancarti una vita ? Quanto puoi "averne abbastanza"
Divorato dalle tante incertezze su passato, presente e soprattutto futuro, mi ritrovo a pensare su tutto ciò che mi circonda. Importa a qualcuno di me? Qualcuno si preoccuperebbe se sparissi da un giorno all'altro ?
I valori che ormai non fanno più parte di me, mi spingono sempre più lontano dalla gioia di vivere.
La mia famiglia, i legami di sangue che non mi sento scorrere nelle vene 
I miei amici, le cui facce ed i cui sorrisi mi sembrano così inutili e così falsi che ormai non sopporto più nemmeno le voci.
La mia vita, una vita che non sento mia, una vita vuota e fredda; paralizzata e congelata come un grosso ghiacciaio dove non vi si può sentire alcun suono, alcuna forma di vita può essere rilevata.
Il mio futuro, che vedo sempre più nero e che mi sembra sempre più spaventoso, dove tutta l'incertezza e tutta la paura si raggruppa in un enorme "nucleo" di solitudine, di stasi. 
Non so perché scrivo, sembra che buttare giù questi versi e qualche lacrima sembra farmi stare meglio, sembra possa farmi capire a quale ancora aggrapparmi per resistere a tutta questa vita, a questa maschera pesante che devo indossare per andare avanti, giorno dopo giorno.
Sono uno, perché sono io.
Sono nessuno, perché non sono nulla, sono vuoto.
Sono centomila, per tutte le maschere che devo indossare.
Uno, nessuno, centomila.
  
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