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Autore: Tapira    20/06/2014    1 recensioni
Tre ragazze, college, feste, alcool, divertimento.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Suona la sveglia, sono le 6:45
Oggi primo giorno di college, mi sento male.
Solo all’idea che oggi mi devo trasferire per andare li, mi vengono i brividi.
-Ariellll svegliatiiiii-  Sento mia madre urlare dal piano di sotto.
Mi alzo e vado direttamente a farmi una doccia, mi vesto e vado giù a fare colazione.
-Buongiorno mamma- dico sedendomi
-Buongiorno tesoro- dice stringendomi in un abbraccio caloroso.
-Che ti è preso?-  dico ridacchiando.
-Non ci posso credere che oggi te ne vai, questa casa sarà vuota senza di te- dice. Intravedo gli occhi lucidi.
-Stai tranquilla, mica me ne vado per sempre, e poi tornerò ogni volta che mi sarà possibile-
-Hai ragione- dice sorridendomi.
Dopo aver finito, metto in macchina l’ultima valigia e partiamo.
Sto male, chissà come sarà il posto, la camera e sopra tutto chi mi ritroverò in camera.
-Che c’è? Ti trovo pensierosa-
-come si fa a non esserlo, mamma?-
-Fidati che andrà tutto bene, mi ricordo che anche io ero molto agitata come te, ma una volta li passerà tutto-
-lo spero- dico
Dopo quasi un’ora e mezza, arrivo.
Mi trovo un edificio enorme, molto antico, con un prato enorme tutto verde e con qualche pianta.
Scendo dall’auto e tiro un sospiro profondo.
-Ecco qui Ariel, questa sarà casa tua per un bel po’ di tempo- mi dice.
-Grazie, mi consoli veramente- dico facendo una smorfia.
Ci dirigiamo alla reception e una donna abbastanza anziana mi da il benvenuto.
-Salve, mi chiamo Maria.. come posso essere utile?-
-Salve, sono Ariel smith, una nuova studentessa-
-Oh, ma allora benvenuta! Ti troverai benissimo qui con noi- dice facendomi un mega sorrisone.
Gia mi piace questa donna.
-Allora, la tu camera è nel secondo corridoio a sinistra, la numero 254- dice porgendomi la chiave.
-La ringrazio- dico sorridendo.
Mia madre mi aiuta a trovare la stanza.
-252…253…254!- dice mia madre facendomi sobbalzare.
Cerco di inserire la chiave, ma non entra. Facciamo per tornare in reception ma sento la porta aprirsi.
-Ehi, scusate mi ero dimenticata la chiave nella serratura, comunque piacere io sono Elisabetta- Dice una ragazza con i capelli rossi, porgendoci la mano.
Deduco che sia la mia compagna ti stanza.
-Piacere, io sono Ariel- dico stringendo la mano.
-Sei la mia coinquilina?- dicembre
-Pare proprio di si- dico sorridendo.
-Oh meno male, avevo tanta paura che magari mi capitava una mezza drogata con i pearcing su tutto il corpo- dice scatenando la risata mia e di mia madre.
-Ho un pearcing all’ombelico, ma non ti devi spaventare- dico facendola ridere.
Già mi sta simpatica.
-Allora, accomodati- dice.
Io e mia madre entriamo. E’ una camera non tanto grande, fatta di legno lucidato, tre scrivanie e tre letti.
TRE LETTI?!
-Come mai ci sono tre letti?- chiedo.
-Mi sa che ci sarà un’altra ragaz…-
-Qualcuno sta parlando di me?- sentiamo, mentre la porta si apre.
-Ciao a tutti, io sono Giulia- dice appoggiando i borsoni e ci porge la mano.
Anche lei, con i capelli rossi, ma alta. Rido tra me e me.
Ci presentiamo e facciamo un po’ di conoscenza.
-Beh è ora che io vada, se no mi fate sentire vecchia- dice mia madre facendoci ridere.
-Ti accompagno alla porta…- dico sospirando.
Mi mancherà troppo.
-Allora io vado, Ariel.. mi raccomando, fatti la doccia tutte lemattine, stai attenta a sc…-
-Si starà attenta a scuola, mangerò e bla bla bla- dico ridacchiando.
-Brava- dice stringendomi in un dolce abbraccio.
-Ciao mamma- dico.
Si gira per andare, ma si blocca.
-Ah! Anche un’altra cosa..-
-Si non sarò disordinata, tranquilla!-
-Non intendevo quello..-
-Cosa?- chiedo.
-Ai ragazzi, so come si sta al college e ci sono parecchie festicciole tutte le sere-
-Si mamma, tranquilla!-
-Trovatene uno scopabile, va là!- dice andando via.
Ci rimango malissimo, e scoppio a ridere.
Rientro in camera dalle ragazze e cominciamo a parlare del più e del meno.
-E’ il primo anno per te?- chiedo a giulia.
-Si, no,cioè diciamo che l’anno scorso ero in un altro college ma non mi sono trovata molto bene, quindi ho deciso di spostarmi qui e fare letteratura-
-A proposito, tu Ariel per quale indirizzo?- Mi chiede elisabetta.
-io linguistico, tu?-
-Ragioneria-
-Diioo io odio la matematica- dice Giulia facendoci ridere.
La serata passa in fretta fra chiacchere e pizza.
Fortunatamente domani è sabato, quindi non c’è lezione, e possiamo visitare il posto, penso.
Alla fine ci addormentiamo guardando la tv.
 

  
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