-Lucia, io ti precedo, il treno parte tra mezz'ora. -Ok zio Al! Dammi il tempo di finire di sistemare le mie cose! Ho recuperato la valigia e il borsone per gli automail. Proprio quando stavo per aprire la porta. -Sorellina? -...!! Mi sono girata di scatto. Mio fratello è uscito dalla sua stanza con la sedia a rotelle. -Che fai? Te ne vai e non mi saluti neanche? Sono corsa verso di lui e gli sono saltata al collo cadendo in ginocchio. -Scusa fratellone! Ho detto scoppiando in lacrime. -Non volevo che tu mi vedessi in queste condizioni! -Quali condiz... Mi guardò il braccio sinistro. -Che ti è successo al braccio. -Ora non importa. Fratellone, io vado con lo zio Al a Table City per imparare l'Alkahestry insieme a zia Mei. -Ma come? Prima l'alchimia e poi l'alkahestry? Disse guardandomi e sorridendo. -L'alkahestry può essere usata a scopo curativo... Dissi mettendogli le braccia in petto. -Lucia... tu lo stai facendo per... -Fratellone, resisti dolo un'altro po! Tornerò con una cura per la tua malattia! -Lucia!? Mi alzai di scatto e corsi fuori dalla porta. Mio fratello mi seguì ma feci in tempo a chiudere la porta. -Lucia, che dici!? -Scusa... tu aspetta il mio ritorno! -Luciaa!!! Aspetta! Non te ne andare! Chi mi aiuterà a uscire se non ci sei tu!? -QUANDO TORNERO'...!! Guardai verso mio fratello che intanto era riuscito a uscire di casa e stava sull'uscio. -Quando tornerò non dovrai chiedere più a nessuno di accompagnarti. -Lucia... Sono corsa verso la stazione dove zio Al mi aspettava. -Lucia! Presto, il treno sta partendo! -Arrivo!! Mi sistemai la borsa in spalla e strinsi il manico della valigia. Corsi sul treno e mi sedetti accanto a zio Al. -Lucia ma... hai pianto per caso? -N...no, sto bene... -So che non è facile cambiare tutto così di colpo. -Non è per quello... io... ho fatto piangere il fratellone... -Su, dai, vedrai che la Mei ti aiuterà a trovare una cura per la sua malattia. Disse lui mettendomi una mano sulla spalla. -Davvero? -Ne sono certo. Mi piace il sorriso dello zio Al. Forse... perchè mi ricorda quello di papà. Comunque, sono consapovole che lui è l'unico che mi sosterrà sempre e comunque in tutte le mie scelte. Il viaggio in treno è durato parecchio, anche se io ho dormito per tutto il tempo. Quando siamo arrivati a Table City sono rimasta abbagliata dal torrione centrale che dominava su tutta la valle circostante. -Wooooooah! -Bello, eh? Quella è la base dell'esercito. -L'esercito? -Esatto. Tutta la vallata è sotto il controllo dell'esercito. Certamente, dopo lo scandalo del comandante supremo, il regime è cambiato di brutto, e la gradazione è stata modificata in modo da essere meno scomoda da numerare. Ma comunque per mantenere l'ordine c'è bisogno di qualcuno che governi e quindi... -Lo scandalo del comandante supremo? -Ah, giusto, tu non c'eri ancora. Ma te ne ho parlato mentre eravamo a Resenbool, ricordi? -Ah, il fatto che era un Homo... homi... -Esatto, e forse la parola che cerchi è "Homunculus"? -S...si! Quello! Fui interrotta dallo speaker che annunciava la stazione. "Attenzione, il treno sta per raggiungere la prossima fermata. Siete pregati di tornare ai vostri posti e... attendere la morte in silenzio! Gahahahhahah!!!" -Q...quella voce...!! -Lucia! Nasconditi! Sono venuti per te! -Ma gli altri passggeri? Loro non c'entrano niente con questa storia! -A loro ci posso pensare io. disse una ragazza con i capelli rossi e le stampelle. -Julia! -che dire, Alphonse, questo non è un bentornato come si deve! -Ora non pensiamo a questo. Porta Lucia e gli altri passeggeri al sicuro. -Si! Disse la ragazza lasciando cadere le stampelle e ha puntato il piede a terra. -Quello è... un'automail? Ma è troppo corto! -Dopo la morte del signor Gonzales non sono riuscita a cambiarlo. Comunque non è un problema per me. Riesco a camminarci, anche se zoppico un po, ma ora vai. -No! -Lucia, ascolta gli adulti! Stavo per ribattere quando ho visto due luci rosse sono comparse da infondo al treno. Si avvicinavano velocemente e andava verso lo zio Al. -ZIO AL!! ATTENTO!!! -Ma che...!? Congiunsi le mani e le appoggiai al pavimento del treno. "Fa che funzioni! Fa che funzioni!!" Il vagone si illuminò di una luce celeste e dal pavimento spuntarono delle lame che si conficcarono nel corpo della creatura. -Aaah... -Lucia!? Stai bene! -T...TU MALEDETTO MOSTRO!! E' PER COLPA TUA CHE ORA SONO IN QUESTE CONDIZIONI!! RIDAMMI IL MIO BRACCIO!!! Congiunsi le mani e gliele appoggiai alla testa. Ma lo zio Al mi tirò indietro. -Fermati, comunque non potrsti più riaverlo indietro. -Z-zio Al... -Io a questo punto me ne vado. guardai verso la creatura. Si stava staccando le lame a uno a uno dal corpo con la coda. -Ma come è possibile...? -Gli Homunculus sono creature immortali. Anche se noi eravamo convinti di averli uccisi. -Diciamo che... la creazione di pietre filosofali non si è mai interrotta. disse la creatura staccandosi l'ultima lama dalla testa. -Ora io vado ma, ci reincontreremo presto, Elric. La creatura è saltata fuori dal finestrino ed è scomparsa. Lo zio Al si è seduto accanto a me e mi ha messo una mano sulla spalla. -Eih, ce la fai ad alzarti? -S...si... Mi alzai tremante ma crollai subito al suolo. Non mi sentivo più le gambe. Zio Al mi fece appoggiare a lui. Sentii la testa battere e persi i sensi.