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Autore: Minerva_Mat    17/08/2008    2 recensioni
Ci ho già pensato, Bella. Hai capito? Tu hai già fatto la tua scelta, io adesso faccio la mia e ti assicuro che non torno più indietro.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA SCELTA DI JACOB

 

 

Ogni mattina mi sveglio con un macigno che mi schiaccia il cuore e che minaccia di spezzarlo e un momento dopo, senza che me ne renda conto, corro verso la foresta e mi trasformo con le guance ancora bagnate di lacrime. Questa è da qualche giorno la mia routine, forse da più tempo. Da mesi?da anni? Non so di preciso, perché il dolore che provo è eterno, è quel dolore che fa perdere la cognizione del tempo. I miei fratelli cercano sempre di fare il possibile per raggiungermi, per offrirmi una parola di conforto, vuota di qualunque significato per me...dicono che, in fondo, è giusto così e che non posso intervenire nelle scelte della ragazza che amo. Ma come può essere definita “giusta” una scelta che non condivido e che la renderà la mia nemica per eccellenza? Al solo pensiero, mi sento ardere di rabbia e potrei fare a pezzi qualunque cosa mi capiti a tiro; ma poi mi ricordo che sono un protettore, non un assassino...ho la riserva da proteggere, gli abitanti della mia terra, Billy, ignaro del significato profondo del mio tormento. Lui non sa fino a che punto mi sto uccidendo con i ricordi. Ogni albero, ogni onda del mare mi ricordano lei, in ogni momento: distratta, testarda, sempre pronta a mettersi in pericolo...e, per certi versi, la mia assassina. Non posso fare a meno di chiedermi come sarà, trasformata da...una di loro. Probabilmente diventerà più bella di come sia mai apparsa ai miei ricordi...ed io, lacerato da ciò che c’è stato fra di noi, potrei mai volere la sua morte? Potrei mai aiutare i miei compagni ad ucciderla, sapendo che potrei morirne io stesso? Quando Billy mi ha consegnato l’invito del suo matrimonio ho corso a perdifiato fino a quello scoglio da cui lei si era gettata. Ho ricordato con un sorriso nostalgico la sua espressione terrorizzata al pensiero di perdere ancora una volta il “suo unico amore”...diceva che le si apriva una voragine che la faceva precipitare nell’incubo di una vita senza di lui, banale e vuota. E pensare che una volta ero il “suo unico sole”. Io l’ho aiutata per quanto mi è stato possibile a chiudere quella voragine, ma ora che lei se n’è andata da me, non c’è più nessuno che mi aiuti a chiudere la mia. È sciocco da parte mia forse, ma mi ribello al pensiero di un amore impossibile, di una vita fatta di rimpianti e di ricordi. Come lei ha fatto la sua scelta, così ora faccio la mia. Chissà cosa direbbe vedendomi così: “sii felice Jacob. Io non posso fare a meno di amare Edward. Pensa tu a renderti la vita meno difficile”. Ci ho già pensato, Bella. Hai capito? Tu hai già fatto la tua scelta, io adesso faccio la mia e ti assicuro che non torno più indietro. Al diavolo le tue lacrime. Circondato dal silenzio della scogliera, preferisco finirla una volta per tutte e raggiungere l’illusione di una quiete eterna, nel mare calmo.

 

Sam pensava che i pensieri di Jacob non erano mai stati così tormentati. Quando aveva visto quella mattina un lupo correre verso la foresta non aveva avuto dubbi su chi fosse. Ormai Jacob non faceva altro, andava avanti per inerzia. Lo chiamò più volte, ma non aveva ancora ricevuto risposta. Rassegnato si diresse sulla spiaggia e su uno scoglio lì vicino scorse un quadernino aperto. Lesse alcune pagine e con un sussulto si fermò alle ultime parole, scritte con una grafia più ansiosa. “Quiete eterna”?. Non era possibile, non era stato Jacob a scrivere quelle parole. Lui non sarebbe mai arrivato a tanto.

Billy aspettava rassegnato che il figlio arrivasse a testa bassa dagli alberi. Era stanco di vederlo vivere così sofferente. Anche Billy da giovane aveva avuto tante ragazze e aveva sofferto per loro. Ma la figlia di Charlie non meritava tanto dolore da parte di suo figlio. Quella divoratrice di uomini avrebbe fatto meglio a sposarsi con quel succhiasangue e lasciare che suo figlio la dimenticasse. Sperava che il suo Jake si riprendesse in fretta e che mirasse ad altro. Ma i suoi pensieri vennero interrotti dalla sagoma enorme di Sam, che avanzava piano verso la casa di Billy quasi gobbo nel buio. Billy capì chi fosse quel corpo inerme di lupo dal pelo rossiccio che Sam teneva tremante fra le braccia. Il suo grido animalesco si mescolò agli ululati lontani che si perdevano nella foresta.

  
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