The sound of a dream
Prologo
Fare thee well, little broken heart
Downcast eyes, lifetime loneliness
Whatever walks in my heart will walk alone
Constant longing for the perfect soul
Unwashed scenery forever gone
No love left in me
No eyes to see the heaven beside me
My time is yet to come
So I'll be forever yours
Nightwish – forever yours
Helsinki, giugno 2008
“Ma cosa diav...” mormorai, mettendomi seduto sul letto. Guardai distrattamente il display del cellulare sul comodino, erano appena le cinque del mattino. Ok, Ville... sei messo male, hai decisamente bisogno di una ragazza! Mi alzai di malavoglia, dandomi una rapida occhiata intorno. Era tutto normale, attorno a me regnava il solito disordine a cui ero ormai abituato: sul pavimento erano sparsi libri, fogli e cd; la chitarra e il posacenere, che miracolosamente non si era rovesciato, erano appoggiati sul letto. Mi ero appena svegliato dal sogno più reale che io avessi mai fatto.....
Era il tramonto di una giornata d’autunno, me ne resi conto dal rumore che le foglie secche facevano sotto i miei piedi. Percorrevo il vialetto verso casa, ma non con le mani in tasca e gli occhi bassi, come al solito. Tenevo per mano una ragazza, potevo percepire chiaramente il calore e la morbidezza della sua mano nella mia. Ed ero felice, come non mi ricordavo di esserlo da tanto, tanto tempo. Aprii la porta di casa e i miei occhi incontrarono i suoi, lo sguardo più dolce e familiare che io avessi mai visto: lo sguardo dell’amore. Quando le mie labbra sfiorarono le sue, mi svegliai.
Avevo appena baciato la mia anima gemella e non volevo proprio credere che esistesse solo in un sogno. Quegli occhi... ero sicuro che non li avrei mai dimenticati, e li avrei cercati ovunque, in ogni donna che avrei incontrato.
Appena tre ore dopo, davanti a una tazza di caffè, avevo raccontato tutto a Migè, sicuro che nel mio amico avrei trovato, se non comprensione, almeno un appoggio morale. Invece era lì che mi fissava con la bocca semiaperta, come se avesse davanti un alieno. No, forse con un alieno avrebbe agito in modo diverso: conoscendo il bassista, sarebbe stato capace di avviare una discussione filosofica sulla vita su altri pianeti!
Il mio amico mi guardò con aria indagatoria.
“Ville, avrai mica ricominciato a bere?”
“No!” esclamai “Assolutamente no, Migè...non sarei sveglio a quest’ora!” ridacchiai.
“Sì, devo ammettere che hai ragione! Io l’ ho sempre saputo che tanto normale non sei, Valo...” ridacchiò “ma stavolta hai superato te stesso...”
Risi. “Sì Migè, lo so che sono pazzo!”
“Ti sei innamorato di una donna che non esiste, in che altro modo dovrei considerarti?”
“No, macchè innamorato!” protestai. Sconvolto era la parola giusta. L’amore è un’altra cosa, figuriamoci. Io lo so bene! E poi .... chi può dirlo? Magari quella ragazza, in qualche parte del mondo, esiste davvero...
Scossi la testa. Se nemmeno il mio amico filosofo mi capiva, forse ero davvero pazzo... non restava che tentare di concentrarsi sui festival estivi, forse sarei riuscito a dimenticare quello strano sogno....
She is everything to me,
The unrequited dream,
The song that no one sings,
The unattainable.
She's a myth that I have to believe in,
All I need to make it real is one more reason.
Vermilion part 2 - Slipknot
Questa è di sicuro la
cosa più assurda e delirante che io abbia scritto finora, ma ho deciso di
postarla lo stesso!! Perdonatemi!! XD
Dedicata alle Angels, in particolare alla K-sisko, fedele compagna di deliri, ad
Earthling, Somma Sacerdotessa del Villevalesimo, a Ila e a Roby: "Ci sta
guardando, ragazzeeee!!" XD Non vedo l'ora di andare a un altro concerto con
tutte voi!!