Questa storia io la voglio dedicare alla mia migliore amica,
le voglio un bene dell'anima, quindi questa è per te Ninni cara♡
- Giulia,
alzati è tardi!- , -Si, mamma, ancora cinque minuti..-
risposi con la voce ancora impastata dal sonno, -GIULIA JANE
SUMMER! Alzati da quel letto o perderai l’aereo!-
al solo sentire quelle parole scattai in piedi, ma non avevo contato le
lenzuola che durante la notte
mi si erano attorcigliate attorno alle gambe, così persi
l’equilibrio e caddi con la faccia rivolta verso il
pavimento, mi rialzai imprecando e pensai ad al alta voce –
Bene, il buongiorno si vede dal mattino..- sbuffai e andai verso lo
specchio.. –AAAAAAH!- urlai furiosa -Tesoro, tutto bene?-
chiese mia madre dalla cucina con tono preoccupato. –No,
Mà , per niente! Faccio schifo!- i miei lungi capelli
neri,erano tutti arruffati e avevo delle occhiaie viola sotto miei
“amati” occhi scuri (amati si fa per dire,
naturalmente..). Fisicamente sono: alta, ho la carnagione chiara, gli
occhi e i capelli neri. Questa carnagione l’ho
“ereditata” da papà, lui viene da New
York, mentre i capelli e gli occhi scuri li ho
“presi” da mamma, lei al contrario di
papà ha la pelle olivastra e viene dalla Sardegna..
Comunque.. Buongiorno mondo, come avrete capito il mio nome
è Giulia Jane Summer, sono italo-americana e il volo di cui
parla mamma è quello che mi porterà a Londra, per
cominciare la mia nuova vita da neo-diplomata.. Din Don..
–Merda, e ora chi è?- dissi con voce scocciata
mentre cominciavo a scendere la scala a chiocciola, mi
stavo stropicciando gli occhi quando mamma disse : -Amore, è
arrivata Giusy - l’unica
parola che avevo sentito (e che mi interessava) era il nome
“Giusy”, presi a correre per le scale rischiando di
cadere un paio di volte nei miei stessi piedi, una volta che toccai il
pavimento con i miei piedi scalzi, saltai, letteralmente, addosso alla
mia migliore amica. Si, Giusy è la mia migliore amica, ci
conosciamo dalla prima media, esattamente l’anno in cui lei
si è trasferita a Firenze dall'Australia, il suo nome
completo è Giusy Sofia Hummel, ma noi ci chiamavamo a
vicenda Ninni o Nì, è il nostro soprannome da
sempre. Giusy fisicamente è un po’ più
alta di me, ha i capelli lisci castano cioccolato, e gli occhi color
nocciola/verdi. Ci siamo diplomate assieme e ora stiamo per trasferirci
a Londra e andare a vivere insieme, proprio come avevamo progettato
quando eravamo bambine. La stavo ancora abbracciando quando lei disse -Giuls,
staccati, così mi strozzi..- mi staccai e dissi, anzi urlai
stizzita -Il mio NOME, non è Giulia ma Jane‼!-, odio il mio
nome da quando da piccola mi chiedevano sempre “Giulietta,
dov’è finito Romeo?”, era snervante! Non
che io non apprezzi Shakespeare, anzi amo le sue opere e amo
“Romeo e Giulietta”, solo che usavano quella frase
per prendermi in giro e non lo sopportavo, comunque -Si si,
è come dici tu..- mi rispose lei, facendo un gesto
annoiato, sbuffai e le feci la linguaccia.
–Giusy, colazione?- chiese
cordialmente mia madre, -No, grazie Paola, però un bicchiere
d’acqua lo gradirei volentieri, grazie- rispose Ninni, poi si
voltò verso di me, notando che avevo ancora la maglia di
Superman (la maglia che usavo come pigiama) disse: - Amò?
Hai idea di che ore sono?! Perderemo l’aereo! Muoviti a farti
la doccia, altrimenti domani mattina saremo ancora qui!- feci il saluto
militare e dissi – Agli ordini mon capitain!- lei
alzò gli occhi al cielo e sbuffò, risi rubando
una fetta biscottata dal tavolo e corsi a farmi la doccia.
20 minuti
dopo..
-Jane?-
40 minuti
dopo..
-Giulia Jane
Summer! Siamo in netto ritardo, mancano solo 20 minuti alla partenza!
Muovi il culo o ti lascio qui!- urlò la mia migliore amica
dal soggiorno, sbuffai e risposi: - Ma lo avete preso a vizio?
Smettetela di dire il mio nome per intero!-, -JANEEE‼ CAZZO!-
urlò lei, -Okay, okay arrivo!- dissi, mentre finivo di
truccarmi, -Okay, sono pronta!- dissi saltando l’ultimo
gradino, e mi ritrovai davanti la mia migliore amica incazzata nera,
era tutta rossa in viso fino alla punta delle orecchie, e se fossimo
stati in un cartone animato le sarebbe uscito perfino il fumo dalle
orecchie, le sorrisi in modo innocente e dissi: - Amoreee, lo sai che
ti voglio bene, si?-, -Amore un corno, muovi il culo!- rispose lei
stizzita, -si si- dissi io in tono annoiato facendole un segno con la
mano. Dieci minuti dopo ero pronta, direzione aeroporto di Firenze.
10.05: primo
richiamo: -Le signorine Giulia Jane Summer e Giusy Sofia Hummel, sono
pregate di dirigersi verso l’uscita D-5, l’aereo
partirà tra sei minuti-. Dopo il terzo richiamo, salimmo
sull’aereo, Londra ci aspettava.
Dopo due ore
di viaggio, scendemmo a Londra, ed eravamo favolose come quando eravamo
salite, siii certo come no! Eravamo decisamente stravolte, con i
capelli scompigliati e il trucco sbavato.. Una volta scesa mi misi a
correre verso il bar più vicino, perché morivo
letteralmente di fame, mi dimenticai completamente di Giusy e delle
valigie lasciandola da sola a recuperarle, ed è per questo
che forse per colpa delle sue maledizioni o forse per colpa del mio
vizio di non guardare mai dove mettevo i piedi, inciampai e caddi
addosso ad una persona, che a sua volta cadde a terra. Mi alzai subito
aiutando il ragazzo che avevo travolto a rialzarsi e dissi -Scusa,
scusa, non volevo-, -Scusala, non è colpa sua se
è imbranata- disse una voce familiare dietro di me, -Grazie
Nì, simpatica come sempre- risposi io acida, poi mi voltai
verso il ragazzo, era alto, biondo e con degli occhi azzurri azzurri,
come l’oceano, insomma il classico principe azzurro, ma che a
me non faceva né caldo né freddo, tanto meno a
Ninni. –Non
ti preoccupare, piuttosto, ti sei fatta male?- mi chiese lui, -No, sto
bene e tu?- dissi io, - tutto bene, grazie- rispose lui con un sorriso,
e devo ammettere che aveva proprio un bel sorriso -Meglio
così- risposi e gli sorrisi anche io. -Ascolta, ma posso
sapere dove stavi andando con tanta fretta?- mi chiese lui,
rimettendosi gli occhiali da sole che gli avevo fatto cadere, -A
mangiare naturalmente, dopo due ore di viaggio è la cosa
migliore da fare- risposi io guardandomi le unghie, come se fosse una
cosa ovvia, -Sono completamente d’accordo con te, da dove
venite?- continuò lui, -io sono Italo-Australiana e lei
Italo-Americana ma veniamo da Firenzeee..Ahi! Jane! Perché
quale motivo mi hai pestato il piede?!- disse Giusy con una smorfia di
dolore massaggiandosi il piede dolorante -Semplicemente
perché non conosci questo tipo e gli stai raccontando vita,
morte e miracoli della tua vita- risposi in tono acido, -Uuh siamo
diffidenti..- disse il biondino, trasformando il suo bel sorriso in un
ghigno-, -Non sai quanto! Mi dispiace averti travolto ma ora dobbiamo
andare, ciao!- dissi fulminandolo e trascinando via la mia migliore
amica, non avevamo fatto che pochi passi quando il biondino ci
raggiunse e disse:-Comunque, io sono Niall, Niall James Horan e voi?-,
-Io sono Giusy Sofia Hummel e lei è la mia migliore amica
Giulia Jane Summeeer, Ahi! Jane!- disse Ninni toccandosi il braccio che
le avevo colpito -Smettila
di dargli confidenza! Dov'è la Ninni che conosco?- risposi
io -Smettila di colpirmi! Sono sempre qua, sono solo felice!-
continuò lei, cominciammo a litigare e ci scappò
anche qualche parola in italiano, spagnolo, francese e a lei persino in
giapponese (succedeva spesso,quando litigavamo) poi Niall ci interruppe
e disse:-Vi va di mangiare qualcosa?-, -No, abbiamo da fare- dissi
liquidandolo subito, -Dai, Giuls, che ti costa?- mi pregò
Giusy, roteai gli occhi e dissi:-Va bene! Va bene, ma smettila di
chiamarmi in quel modo, lo sai che non lo sopporto!- Ninni sorrise e
disse: -Si, si.. comunque si Niall ci va di mangiare qualcosa, grazie..
e scusala, è scorbutica perché è
stanca e affamata, di solito è più simpatica-,
-Okay, andiamo che i miei amici ci stanno aspettando al ristorante
francese- disse Niall -Oh, no! Non ho nessuna intenzione di mangiare
lumache per pranzo!- dissi io, sgranando gli occhi, -Dai Giulia, non
è così male, e poi mi devi un favore!- Disse
Niall voltandosi nella mia direzione, lo guardai male e dissi: -Primo:
non chiamarmi Giulia, non lo sopporto e secondo: per quale arcano
motivo?!-, -Cara Giulia,il perché è semplice, se
non fossi così imbranata, non mi avresti travolto e se non
mi avessi travolto ora non sarei in ritardo- rispose lui incrociando le
braccia e sorridendomi, - Grr! Non ti sopporto! E per la millesima
volta, chiamami Jane! “Giulia” non lo sopporto!-
dissi io, digrignando i denti -Motivo in più per chiamarti
Giulia- mi disse lui, facendomi l’occhiolino, -Sei un
antipatico e un presuntuoso!- continuai io, -Disse la simpatia in persona-
continuò Niall, gli feci la linguaccia e decisi di
ignorarlo. Poco dopo arrivammo al ristorante, quelli che supposi
fossero i suoi amici, come ci videro si alzarono e ci vennero incontro
-Ragazze, loro sono Louis, Liam, Zayn ed Harry- disse il biondo,
-Piacere io sono Jane e lei è Giusy- risposi io gentilmente,
il ragazzo con gli occhi da cerbiatto mi si avvicinò e
disse: -il piacere è tutto mio, io sono Liam- e mi fece il
bacia-mano, gli sorrisi un po’ imbarazzata, poi mi voltai in
cerca della mia migliore amica, che ritrovai intenta a conversare e a
guardare con occhi sognanti, quello che riconobbi come Zayn, e notai
che anche lui la guardava con occhi a cuoricino, *bene, addio Ninni
è stato bello conoscerti* pensai. A tavola mi sedetti tra
Harry, e il ragazzo con i capelli castani e gli occhi azzurri, il suo
nome era Loui o Louis, sinceramente non avevo capito bene la pronuncia,
il biondino era seduto di fronte a me, mentre Giusy era tra Zayn e
Liam, erano dei ragazzi simpatici, tutti tranne Niall, lui non riuscivo
proprio a digerirlo. Il pomeriggio passava in fretta, Giusy e Zayn non
si toglievano gli occhi di dosso, Harry e Louis parlavano
tranquillamente, mentre Liam mi faceva il filo e Niall lo guardava con
sguardo omicida, come si dice: “se gli occhi potessero
uccidere”.. Però la serata veniva interrotta
regolarmente da ragazzine isteriche o da ragazzine in lacrime che
chiedevano ai ragazzi un autografo o qualche foto, ma né io
né Ninni ne capivamo il motivo, dopo l’ennesima
ragazzina urlante dissi furente: -Ma perché diavolo avete
queste ragazzine isteriche e nevrotiche appresso?!-, -Semplice, siamo i
One Direction- mi disse Liam in tono annoiato ma io continuai a
guardarlo interrogativa e allora Niall sbottò: -Siamo star
internazionali ma dove cazzo vivi?!-, -In un posto normale a quanto
pare..- sbuffai e buttai l’occhio sull’orologio,
quandovidi che erano le cinque e mezzo sgranai gli occhi, LE CINQUE E
MEZZO, MERDA! -Oh Merda..Ethan e Aiden ci uccideranno, e Joseph
sarà furioso, cazzo, cazzo, cazzo..- pensai ad alta voce,
poi mi rivolsi a Giusy e dissi: -Cenerentola, mi spiace interrompere la
tua meravigliosa fiaba, ma la mezzanotte è scoccata
già da un pezzo! È ora di tornare alla
realtà!- Ninni ritornò in sé e disse:
- Ma che stai dicendo, Jane? Sono appena le cinque e mezzo.. le cinque
e mezzo?! Cazzo, siamo in ritardo!-, a quelle parole, Niall, Zayne Liam
scattarono in piedi contemporaneamente e dissero:-Chi sono Joseph,
Ethan ed Aiden?- Giusy si girò un po’ imbarazzante
e non rispose ma io dissi: -Ethan è il mio ragazzo, Aiden
è il ragazzo di Ninni e Joseph è il nostro
maggiordomo- I tre ragazzi spalancarono la bocca tipo cartone animato e
Niall per poco non cadde a terra, mentre Louis ed Harry si rotolavano
dalle risate per la reazione dei loro amici, Zayn e Niall non davano
segno di ripresa, mentre Liam sbiascicò un “Che
cosa?”, un po’ agitata per il ritardo dissi:
-Grazie per la compagnia ma è tardi e noi dobbiamo andare..
Ciao!- salutammo con due baci Harry e Louis, e salutammo con la mano
gli altri tre che continuavano a restare immobili, poi Louis disse:
-Non vi preoccupate, si riprenderanno tra poco-, gli sorrisi dandogli i
nostri numeri e il nostro indirizzo -passate quando volete- dissi prima
di seguire Ninni verso la porta. Chiamammo un taxi, dopo una ventina di
minuti arrivammo davanti alla nostra villa (regalo per il diploma dei
nostri genitori) e trovammo Ethan ed Aiden che facevano avanti e
indietro davanti al portone con aria preoccupata, facendo telefonate su
telefonate, dopo aver pagato e una volta scese dal taxi, Giusy
abbracciò Aiden da dietro e lo baciò sul collo,
mentre io saltai addosso ad Ethan, incrociai le gambe ai fianchi del
mio ragazzo e lo baciai, poi dissi: - Ehi amore, non sarai stato mica
in pensiero spero- e gli sorrisi nel modo più angelico e
dolce che mi riuscì in quel momento, lui si mise a ridere e
disse: -Ma come posso arrabbiarmi con te?- gli baciai la punta del naso
e dissi: -semplice, non puoi- , poi scesi e dopo averlo preso per mano,
entrammo tutti e quattro in casa. Era stata una giornata lunga ed eravamo
stanchi, quindi andammo subito a dormire.. *to be continued*
Ciao a tutti, com'è andata? Vi è piaciuto? Fa schifo? ...Potete lasciare un commentino? Vi pregooo.. non voglio rimanere con questo dubbio.. Accetto anche le critiche più ciniche, promesso! Comunque un bacio, e se ne avete voglia, alla prossima!! Juliet.