Finisce la lezione di teatro ed esco dalla classe. Sono da solo, nessuno dei miei compagni ha scelto di seguire questo corso che è a scelta. Decido di raggiungerli. Camminando per il corridoio mi fermo in bagno per darmi una rinfrescata e per fare pipì. Entro nel bagno e sento dei gemiti che provengono da una delle piccole cabine. Entro nella cabina vuota, faccio quello che devo fare ed esco. Mi lavo le mani e poi decido di lavarmi anche la faccia. Mi asciugo la faccia con un fazzoletto che prendo dalla borsa e mentre lo faccio mi guardo allo specchio. Vedo un ragazzo che sta uscendo dalla cabina dove provenivano quegli strani rumori. Lo vedo di spalle e somiglia molto a Sebastian così mi giro e nel farlo mi ritrovo proprio Sebastian davanti a me che si sta abbottonando il pantalone e dietro di lui il ragazzo che si è appena scopato. Lo guardo negli occhi, prendo la borsa e scappo con le lacrime agli occhi. Lui mi rincorre per i corridoi urlando il mio nome. Alla fine mi raggiunge e mi blocca per il braccio. Inizio a urlare “lasciami”.
 
Mi sveglio di soprassalto, e trovo mia mamma che mi accarezza il braccio.
“Mamma che ci fai qui?” – Chiedo mezzo stonato e pensando a Sebastian.
“Ho sentito che stavi urlando, quindi sono venuta a vedere cosa stava accadendo. Ma a quanto pare stavi soltanto sognando.”
“Si per fortuna è solo un sogno!” – Dico strofinandomi gli occhi con le mani e sbadigliando.
“Ti ho preparato la colazione. Ti aspetto in cucina. Ho una sorpresa.” – Afferma mia madre con un bellissimo sorriso.
“Vado in bagno e arrivo. Sono curioso di sapere cosa sia questa sorpresa.”
Mi alzo dal letto, vado in bagno e mi precipito in cucina. Entro e vedo, oltre alla colazione sostanziosa che mamma ha preparato, un enorme scatolone ricoperto di carta da regalo. Mamma mi fa spesso regali, per fortuna possiamo permettercelo. I miei lavorano entrambe e guadagnano abbastanza bene. Sono due avvocati e lavorano nello stesso studio.
 
“Mamma ma non è il mio compleanno!” – Esclamo avvicinandomi al regalo. Si che mi fa spesso regali, ma quello è enorme.
“Lo so. Apri e vedi.”
Inizio a scartare. Quando apro la scatola vedo tanti panni nuovi.
“Mi avevi detti che avevi bisogno di un guardaroba nuovo e visto che siamo andati all’outlet abbiamo deciso di fare un po’ di compere per te.”
“Grazie! Si che avevo bisogno di qualche maglia, ma queste sono davvero tante.”
“Metto i panni sul tuo letto. Adesso fai colazione e dopo le vedi con calma.” – Dice mia madre prendendo lo scatolone.
 
Mentre bevo il latte macchiato e mangio una bella fetta di ciambellone prendo il telefono e vedo che ho qualche notifica di facebook e un paio messaggio. Apro l’app di facebook e mi accorgo che le notifiche sono tutti “mi piace” che hanno messo alle mie foto e ai miei stati, messaggi del gruppo “Warbler” e infine una richiesta di amicizia. Subito penso che sia qualche ragazzina del liceo, così sbuffo e vedo chi è. È Sebastian ad avermi mandato la richiesta d’amicizia. Accetto immediatamente e inizio a vedere un po’ la sua bacheca. Finito colazione mi vesto e vedo che anche mio padre si è svegliato. Esco per andare a chiamare Sebastian e chiedergli se voleva venire a correre al parco. Arrivo al pianerottolo del suo appartamento e suono, ma nessuno risponde. Risono e nel farlo sento la chiave girare nella serratura.
 
“Buongiorno!” – Esclamo tutto contento di vederlo. – “Ti ho svegliato?”
“Si vede?” – Mi risponde lui sbadigliando.
“Scusa.” – Gli sussurro entrando e dandogli un bacio.
È in pigiama. Ha un pigiama tutto grigio con una volpe disegnata sopra.
“Come sei bello con questo pigiama.”
“Grazie.” – È la risposta al mio complimento.
“Dai vestiti che andiamo a correre un po’ al parco.”
“Ma sei matto? A quest’ora? Io voglio dormire.”
“Pucci, ma sono le dieci e ancora vuoi dormire? Su mettiti la tuta e andiamo.”
“Pucci?!?! E da dove esce questo soprannome? È odioso!” - Esclama il mio amore buttandosi sul letto.
“Eddai pucci andiamo!” – Chiedo con il faccino dolce.
“Va bene. Basta che non mi chiami più con quel soprannome.” – Mi fa uno sguardo cattivo.
“Ok puc… ehm amore.”
 
Sebastian si mette la tuta mentre io gli rifaccio il letto e usciamo. Arrivati al parco iniziamo a correre e a parlare dei Warbler, dello spettacolo che dobbiamo organizzare. Dopo una corsa di una mezz’oretta facciamo un po’ di stretching. Torniamo a casa e il ragazzo che ha rapito il mio cuore mi invita a fare la doccia insieme a lui. Accetto l’offerta e non appena entriamo in casa sua iniziamo a baciarci e a spogliarci a vicenda. Entriamo sotto la doccia e ci insaponiamo, ci baciamo, ci tocchiamo. Usciamo dalla doccia e dopo esserci asciugati, Sebastian mi presta i suoi vestiti.
“Resti a pranzo da me?” – Mi chiede mentre si mette la maglietta – “Però cucini tu perché io sono negato.”
“Va bene.” – Dico ridendo.
 
Vado in cucina, trovo dei pomodori e decido di preparagli una bella pasta al pomodoro fresco e basilico. Ho mangiato questa pasta quando sono andato in Italia con i miei. Era davvero favolosa così ho cercato la ricetta su internet e ormai è diventato il mio piatto forte.
“Cosa mi prepari di buono?” – Dice Sebastian alle mie spalle facendomi prendere un colpo.
“Oddio che paura! Mi hai spaventato scemo.”
“Era proprio quella la mia intenzione.” – Dice dandomi un bacio sul collo.
“Comunque non te lo dico è una sorpresa.”
 
Sebastian inizia a preparare la tavola, a tagliare il pane che la pasta è pronta. Ci sediamo e mangiamo. Assaggiata la prima forchettata di pasta comincia col farmi i complimenti. Non finisce più. Finito di mangiare, mentre lui lava i piatti, mi metto sul divano e accendo la televisione. Dopo non molto, mi raggiunge e si mette vicino, facendomi segno di allungarmi su di lui. Metto la testa sul suo petto e inizia ad accarezzarmi i capelli. Dopo qualche minuto mi addormento. 
 
 
 
 
 
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Sarebbe gradita qualche recensione. Grazie! :D