Serie TV > Castle
Segui la storia  |       
Autore: ivi87    21/06/2014    5 recensioni
Un pò di gelosia va bene.. ma bisogna stare attenti Castle... :)
Timeline: dopo la 6x13
Se state cercando una fanfic seria, angst, introspettiva e strappalacrime... beh, passate oltre! xD
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Nuovo personaggio, Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




#5 - Siamo tutti ex di qualcuno

 

 

Castle entra a testa bassa all’Old Haunt.

Striscia i piedi sul pavimento, schiacciato dal senso di colpa.

“Yo, bro!” riconosce la voce di Esposito e si volta nella sua direzione.

Al tavolo con lui ci sono anche Lanie e Ryan.

“Wow” esclama Kevin “Sembra che ti sia passato addosso un tir”.

Castle si siede con loro lasciando le braccia ciondolanti sotto il tavolo e la fronte appoggiata sul legno.

I tre amici si guardano preoccupati.

“Prima di prendere a testate il tavolo, ci dici cosa è successo?” domanda Espo.

Lo scrittore muove la testa in diniego senza sollevarla.

Lanie si avvicina circospetta “Riguarda Mathieu?”.

Castle solleva la testa di scatto “Cosa sai??!!”

“So solo che sei geloso dell’ex di Beckett” spiega Lanie.

Castle aggrotta le sopracciglia “Sono sicuro che sai benissimo che non è un ex qualsiasi”.

Espo e Ryan si lanciano un’occhiata perplessa “Tu sai di cosa stanno parlando?” domanda l’irlandese mentre il suo partner prontamente scuote la testa.

“E non è solo gelosia” prosegue Castle “È una questione di principio ormai: se io ho una mia ex in casa è colpa mia. Se ho un suo ex in casa e colpa mia. Perché ho la sensazione che sia sempre colpa mia?”.

I due detectives alzano immediatamente le orecchie. Meredith. Castle si sta sicuramente riferendo a lei.

Ma l’ex di Beckett, invece?

“Ospiti un ex di Beckett?” tenta, invano Esposito.

“Voi due state affrontando la situazione in maniera esagerata” Lanie risponde a Castle, ignorando i due.

“Odio gli ex. Perché esistono?! Sono una categoria infame! Sempre lì pronti a mettere zizzania rievocando ricordi ed emozioni passate. Li detesto. Sei un ex? E.ICS. lo dice la parola stessa. Ex, passato, adios, ciao ciao, caput! E invece no! Loro tornano! Ti vengono a trovare a casa per giunta!!” lo scrittore sembra inarrestabile nel suo monologo “Ci vorrebbe un bel falò in cui buttare tutti gli ex!”

Lanie scuote leggermente la testa, sorridendo comprensiva “Castle, rifletti. Stermineresti l’intero genere umano, Kate compresa” vede lo sguardo dell’uomo farsi attento e prosegue “Siamo tutti ex di qualcuno. Tu sei un ex, Kate lo è. Io, Javi e Kevin anche” i due annuiscono, sentendosi finalmente partecipi “Non è la fine del mondo. Non è mica morto qualcuno” conclude con una tipica freddura da anatomopatologa e detectives della omicidi.

Infatti loro tre sono gli unici a ridere.

Castle non ride affatto “L’ho quasi ucciso” mormora sconsolato.

La risata di Lanie aumenta di volume, sovrastando le altre.

“No, sul serio. È al pronto soccorso con Kate, ora”.

I tre si raggelano all’istante, spalancando la bocca.

“A quanto pare è allergico alla Papaya” continua Castle.

Ryan beve un sorso di birra e poi domanda “E non lo sapeva?”.

Castle scuote la testa.

“Dove l’ha presa la papaya?” chiede Lanie.

“A casa mia. Gentile ricordo lasciato da Pi...”

“Merda” esclama Esposito “Come sta, ora?”.

Castle si stringe nelle spalle “Lo stavano ancora curando quando è arrivata Kate e mi ha praticamente cacciato”.

Lanie gli posa una mano sulla spalla nel tentativo di confortarlo.

“Ho cercato di farle vedere il lato positivo: ora, grazie a me, Matt sa di essere allergico alla Papaya, ne starà lontano e si informerà sugli ingredienti prima mangiare o bere qualcosa”.

Ryan sorride “Scommetto che l’hai fatta incazzare ancora di più!”.

“Sembrava l’incredibile Hulk”.

Restano qualche minuto in silenzio assimilando le parole dette.

Poi Castle non resiste oltre e scoppia a ridere “Avreste dovuto vederlo. Gli si è gonfiata la faccia come una palla da basket!”.

Lanie cerca invano di bacchettare i tre che ridono a crepapelle ma cede quando visualizza la scena nella sua mente.

Quando la risata generale scema di nuovo in un imbarazzante silenzio Castle domanda “Sono fregato, vero?”.

“Tentato omicidio, Castle” gli risponde Esposito “Beckett non te la farà passare liscia”.

 

 

***

 

È quasi mezzanotte.

Seduta sul divano, Beckett batte il piede sul tavolino con frenetica insistenza.

Poche ore fa Mathieu ha rischiato di andare in shock anafilattico; la lingua si era gonfiata a tal punto da rischiare il soffocamento.

Come era potuto succedere?

Se avesse potuto rivivere quella giornata avrebbe evitato di invitare l’ex ragazzo a stare da loro. Si sarebbe risparmiata un bel po’ di nervosismo e discussioni.

Per fortuna ora Matt sta bene e riposa già da mezz’ora nella camera degli ospiti.

Ora invece è preoccupata per Rick.

Non risponde al cellulare e non sa dove si trova.

Sente di aver esagerato al pronto soccorso.

Non voleva cacciarlo in malo modo ma si era davvero spaventata nel saperli entrambi in ospedale e nonostante Castle le abbia subito spiegato al telefono che lui stava bene  e che Matt era stato curato in tempo, una volta giunta sul posto la stanchezza e il nervosismo della giornata si unirono allo spavento appena provato e si riversarono sul povero scrittore.

Kate si sente in colpa per ‘l’incidente’ di Matt anche se non dovrebbe e sa che anche Castle si sente responsabile.

Si è scusata a nome di entrambi anche con Mathieu.

“Il tuo fidanzato si è già scusato mille volte mentre mi portava qui, Kate. Non è di certo colpa vostra se non ho mai avuto occasione di assaggiare la papaya e scoprire di esserne allergico. Poteva succedere anche se non ti fossi venuto a trovare...”.

Così le aveva risposto Matt, una volta che la lingua gli si era sgonfiata.

Ed è tutto maledettamente vero, allora perché il senso di colpa non si decide a passare?

E se non passa a lei che non era nemmeno presente e non è l’artefice del frullato incriminato, come si deve sentire Castle?

Non doveva arrabbiarsi con lui.

Riprova a chiamarlo. Staccato.

In quell’anno e mezzo di relazione Kate ha imparato che quando discutono, Castle è solito isolarsi. Esce per una passeggiata e spegne il telefono. Oppure si rintana nel suo studio.

Gli serve per pensare e riflettere.

Ma di solito il periodo di isolamento dura venti minuti. Un’ora al massimo.

Non si era mai negato per più di due ore come sta facendo adesso.

Il preesistente senso di colpa per l’intossicazione di Matt adesso è sommato al senso di colpa per la sfuriata a Castle.

Doppia dose dritta in vena pensa sarcasticamente mentre finalmente decide di alzarsi e di uscire a cercarlo.

Ma la sua ricerca si ferma in attesa dell’ascensore del palazzo, quando è proprio Castle ad uscire dalle porte automatiche.

“Ehi” riesce solo a dire lui.

“Ti stavo venendo a cercare...hai il telefono spento...” .

Castle accenna un sorriso “Non di proposito, questa volta. Si è scaricato mentre ti aspettavo al pronto soccorso”. 

Kate annuisce e poi domanda "Dove sei stato?".

"All'Old Haunt" le spiega Castle "Sapevo di trovare lì i ragazzi. Questa volta non avevo voglia di stare da solo".

"Tranquilla, non ho bevuto" aggiunge in fretta, volendo fugare ogni dubbio.

Kate accenna un piccolo sorriso “Non l’avevo nemmeno pensato” lo rassicura immediatamente.

“Adesso però...” borbotta Castle, in direzione del mobile bar.

Si versa due dita di scotch e lo beve tutto d’un fiato.

Poi versa di nuovo, altre due dita.

Questa volta lo passa a Kate.

Lei ci riflette qualche secondo, rigirando il bicchiere tra le mani.

Dopo quella giornata, almeno una bottiglia di vodka le ci sarebbe voluta.

Ma senza fiatare, accetta e beve anche lei tutto d’un sorso.

E poi il silenzio.

Solo il rumore dei bicchieri nuovamente posati sul mobile bar.

“Scusa” esclamano entrambi.

Un sorriso compare sui loro volti.

“Ho esagerato ad arrabbiarmi così” ammette Kate.

Castle scuote la testa “Ti ho innervosita tutto il giorno con la mia gelosia per Mattieu e per mia esperienza diretta so che quando ti pulsano in quel modo le vene sulla fronte significa che stai affrontando un brutto caso al distretto”.

“Davvero brutto” conferma lei.

“Se mescoli tutto assieme direi che la tua reazione Hulkiana è più che giustificata”.

Kate lo guarda con gli occhi lucidi. È sempre troppo buono con lei.

“No, Castle. La mia reazione non è per niente giustificabile. Ti ho trattato come se l’avessi intossicato apposta quando so che non lo faresti mai. Gelosia o non gelosia non faresti del male a nessuno” gli dice prendendogli le mani.

Castle fa una smorfia buffa “Beh... non mi sarebbe dispiaciuto dargli almeno un pugno” scherza “Ma anche l’allergia non è stata male” poi più seriamente, domanda “Sta bene?”.

Lei annuisce “Sta riposando”  e con la testa fa un cenno in direzione della camera di sopra.

“Mi toglieresti una curiosità?” prosegue Kate abbracciandolo in vita e appoggiando il mento sulla sua spalla “Perché eri così geloso? Viviamo insieme e ci stiamo per sposare. Ti ho dato modo di pensare che tu non sia più quello che voglio?”.

“No..no...non è questo...” borbotta Castle, non aspettandosi quella domanda.

“Allora cosa?”.

“Non voglio darlo per scontato ancora, tutto qui” Castle alza le spalle e abbassa lo sguardo.

“Ancora? Quando lo avresti dato per...” Kate si blocca ricordandosi del discorso con Lanie di quella mattina “Stai ancora pensando a Eric Vaughn?”.

“No...o meglio, sì... mi ha fatto capire che non voglio sottovalutare il nostro rapporto e che solo perché adesso stiamo insieme e ci stiamo per sposare non significa che io debba abbassare la guardia o darti meno attenzioni” le spiega, conducendola verso il divano.

Lei si siede e gli sorride dolcemente “Sono d’accordo con te, Castle, ma voglio che ti dimentichi di Eric Vaughn, ok? E anche di Mathieu. L’unica cosa che ti devi ricordare e che io stessa ti ricorderò sempre è che ti amo”.

Castle sorride immediatamente. Quelle due parole dette da Kate lo lasciano sempre senza fiato.

“Mi dovrei scordare dell’uomo che dorme al piano di sopra?” domanda, mentre attira a sé Kate facendola sedere sulle sue gambe.

Lei annuisce “Da domani, quando lo aiuterò a trovarsi un’altra sistemazione. Mi dispiace, è stato irrispettoso nei tuoi confronti invitare un mio ex fidanzato a stare qui”.

Castle la bacia “Credo sia un’ottima soluzione” esclama felice “E anche molto salutare per lui, vorrei evitare di aiutarlo a scoprire altre allergie”.

“Si anche io!” ride Kate “Siamo d’accordo allora? Niente più Vaughn e niente più Mathieu”.

“Ok!” Castle sta per baciarla ancora quando si ferma all’ultimo momento “E doctor motorcycle boy?”.

Kate sbuffa “Sì, anche lui” e si riavvicina per baciarlo ma Castle si scosta ancora.

“E Demming?”.

La donna chiude gli occhi respirando profondamente “Sì”.

Chissà come, Kate sa che l’elenco di Castle non è ancora finito.

“E Sorenson? E qualunque altro Mathieu in giro per il mondo?” lo deve ammettere, si diverte un mondo ad innervosirla.

“Sì, sì, sì, Castle, scordateli tutti. Va bene? O preferisci che inizi io a fare l’elenco delle tue ex?”.

La risposta arrivò immediata in un lungo e dolce bacio. 

 

 

Ivi’s corner:

 

awww quanto sono carini quando sono pucci pucciiiiiii *-*-*-*-*-*

 
Bon, non ho molto da dire, il prossimo sarà l’ultimo capitolo.

Le pene di Matthieu sono quasi finite. Quasi.

Ma ci sei vede in giro presto, non temete ;-)

 

Buona serata e buona domenica :-*

 
 

Ivi87
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Castle / Vai alla pagina dell'autore: ivi87