~~Ormai è inutile ricordare! Le scelte che sono state prese non si possono cancellare… Ziva.
Devo svegliarmi… devo dire che a Tony quanto lo ami, piangere con Gibbs ed esultare con Abby … perché io è questo che voglio.
Ma la mia mente non vuole e altri flashback indistinti si formano nella mia mente:
“ Abba!” urlo piangendo.
Vedo il corpo di mio padre steso a terra, trivellato dai colpi. Io corro e mi inginocchio di fianco a lui, prendo il cadavere tra le braccia e piango.
Mentre alzo leggermente la testa vedo Tony che mi guarda con occhi spenti, mi guarda intensamente quasi sembra capirmi.
Improvvisamente mi sento prendere da un vortice, le immagini nella mia testa cambiano.
Sono in un bar a Tel- Aviv. Mi guardo intorno e vedo persone che ballano felici … donne circondate da uomini.
Capisco che io sono appena tornata dal funerale di mio padre. Sono sola seduta su una delle sedie scassate del bar, sento la testa che mi scoppia e qualcuno mi si avvicina:
“ Ciao Ziva …. Ti ricordi di me?” dice la voce di un uomo alle mie spalle.
Mi giro lentamente … e lo guardo. Mi accorgo di essere leggermente sbronza perché la testa gira e io … io non so più cosa pensare.
“ Umm … si… credo” dico
“ Sono Adam” risponde
“  Si ora mi ricordo di te!” dico ridendo come una pazza
“ Sai sei bellissima” dice lui.
Io abbasso leggermente lo sguardo su quello che indosso, uno vestitino rosso che arriva un po’ sopra il ginocchio e tacchi rossi come il vestito.
“ Grazie” dico sorridendo.
Rimaniamo al tavolo del bar a bere per un paio d’ore … poi:
“ Ziva…sei leggermente brilla… ti riaccompagno a casa!” dice lui.
Io sorrido e mi alzo dalla sedia.
Quando arriviamo a casa mia succede tutto in un attimo … io sono talmente ubriaca da baciarlo. Lui mi attacca al muro e inizia a togliermi il vestito e io faccio altrettanto con i suoi vestiti. In meno di 5 minuti ci ritroviamo stesi sul pavimento, completamente nudi, a fare sesso.
Un altro vortice mi assale la mente e le immagini di Adam vengono sovrapposte da Tony e me a Berlino, poi alla nostra litigata per Adam e poi a Tel-Aviv.
Tony mi aveva raggiunto a Tel- Aviv e eravamo appena tornati dal campo di ulivi dove lui mi aveva chiesto di tornare a casa con lui:
“ Ziva?” mi chiama
“ Che vuoi?” dico girandomi
“ Te” dice lui inaspettatamente
“ Che?” dico io alterando il tono di voce
“ Ho detto che voglio te!” dice avvicinandosi e mettendomi una mano sul viso.
“ Tony … io”
“ Zitta” dice lui appoggiandomi un dito sulle labbra.
Improvvisamente uno strano calore mi assale, vedo le nostre labbra incatenate in un bacio dolce, possessivo, passionale. Non ho la forza per fermalo … per una volta mi lascio andare.
Vedo la mano di Tony che cerca la maniglia della camera e la porta che si spalanca e successivamente noi che sparire dentro quella stanza. Salto in braccio a Tony e cadiamo entrambi sul letto mentre lentamente ci togliamo i vestiti di dosso:
“ Tony … quello che c’è stato con Adam” dico improvvisamente fermandomi
“ Lo so… lo so” dice lui.
Riprendiamo e dentro quella stanza ci siamo solo noi due, noi due e il nostro amore … tutto il mondo rimanere fuori.
Le immagini nella mia testa cambiano ancora riportami al nostro bacio d’addio e poi al mio viaggio per ritornare da lui. 

“ Tony … Michael è lì” sento urlare Gibbs
Ragiono è nella stanza di Ziva!
“ Capo è da Ziva” dico mentre corriamo insieme verso la stanza.

Mi sto svegliando… apro lentamente gli occhi. Apro gli occhi appena in tempo per vedere Tony e Gibbs correre nella stanza e Michael alzarsi dalla sedia di fianco al mio letto. Poi… un colpo di pistola.