Ciao mi chiamo Chiara e ho 13 anni. La mia vita é una favola: ho amiche stupende, un fidanzato bellissimo e dolce, dei compagni di scuola fantastici, non mi mi ancano iPhone, tablet e computer...un vita da sogno! Peccato che questo sogno non durerà per molto. 


Era un mercoledì pomeriggio e come d'abitudine io e la mia amica Maddy eravamo nel salotto di casa mia a fare i compiti quando mia mamma entrò dandomi la notizia più brutta della mia vita: dovrò trasferirmi a Roma! Io mi fiondai in camera mia sul letto e iniziai a piangere a dirotto. La mia amica provò a tranquillizzarmi ma niente da fare. Così decise di portarmi nell'oratorio vicino casa e di chiamare le persone a cui tengo di più: Lorenzo, Nicole, Marianna e Noemi. Lei iniziò a spiegare ma io mi buttai nelle braccia del mio amore: Lorenzo. Decisero di passare il più tempo possibile con me, di venirmi a trovare ogni estate e magari anche nelle vacanze di Natale e di Pasqua. Però io volevo farmi un bel giro per il paese con il mio Lore così ci incamminammo lasciando le altre nel cortile dell'oratorio. Mi piace un sacco stare sola con lui perché mi sussurra nell'orecchio parole dolci, poi mi stringe forte a se e poi mi da un lungo e dolce bacio. Successe così anche quel giorno. Insieme decidemmo che forse era meglio restare migliori amici durante la mia permanenza a Roma. Io ero d'accordo con lui. Non mi piaceva lasciarlo solo non é che non mi fidavo però era meglio così per tutti e due.
Non mi lasciarono mai sola in quella settimana, addirittura si fermavano a dormire.
Ma arrivò quel maledetto giorno, quello della partenza. Tutti i miei amici mi diedero bigliettini, peluches,
e molto altro. Io mi misi a piangere. Sono questi i momenti in cui vedi chi davvero tiene a te. Salutai tutti e salii in macchina, quella macchina che mi porterà a Roma. Durante il viaggio non feci altro che piangere e piangere. Mia mamma mi spiegò che non ci trasferiremo proprio nel centro di Roma ma a Pomezia, un paesino lì vicino, mentre mio papà mi disse che li ci abitava anche un suo amico che aveva un figlio della mia età.
-Fantastico- esclamai delusa. 
Non mi dissero altro durante il viaggio. 
Dopo ore e ore di macchina arrivammo a Pomezia. Uscii dalla macchina e mi trovai davanti un bellissimo ragazzo alto, magro con i capelli e gli occhi castani ma con un sorriso abbagliante.

ANGOLO AUTRICE: 
ciao eccomi con una nuova storia fatemi sapere se vi piace con una recensione ciauuu