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Autore: Ely Gryffiindor    22/06/2014    4 recensioni
Draco odora di muschio e sangue. Un odore che lei ha avuto,già,l’occasione di respirare.L’ha sentito altre volte sulla sua pelle in un passato che sembra più lontano di quello che realmente è. L’espressione di Lucius è irosa per il piano fallito, lo vede osservare Narcissa che lo sta pregando di affrettarsi a pronunciare quella frase.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Lucius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Tutto questo finirà






Socchiude gli occhi mentre la brezza di settembre le solletica l’olfatto, rimandando odori che annunciano l’arrivo di un autunno ormai prossimo. Il sole sta tramontando,lo vede sparire tra le cime aguzze delle montagne, oltre il Lago Nero. Da quella finestra ha la possibilità di vedere le mura esterne di Hogwarts,o quanto meno ciò che ne rimane.

-Hermione stanno arrivando-. Si volta e si scontra con la figura smagrita di Neville. Il volto scavato e stanco. Gli occhi,poi,di chi non si è arreso mai. Annuisce velocemente e tende i muscoli facciali -Andate a prendere il prigioniero-. Lo intima perché è un ordine,ma sa che Neville non si offenderà per l’autorità con la quale ha pronunciato la frase..
-Credi sia una buona idea?-chiede lui. E’ appoggiato con la spalla allo stipite della porta e la osserva senza timore. –Voglio dire-continua lui pensieroso-Loro non sanno che lo abbiamo in ostaggio. Lucius Malfoy crede che sia fuggito o morto durante l’ultimo scontro-
Lei solleva le spalle –Meglio- replica  indifferente –Sarà un vantaggio per noi-. Neville annuisce,ma lo conosce e non si è bevuto la sua tranquillità.
-Se non avessero fatto prigioniero Harry-inizia lui,ed il suo cuore perde un battito perché sa come andrà a finire quella conversazione –La tua decisione sarebbe la stessa?- Neville parla con sicurezza perché riconosce in lei un’amica,una compagna di guerra.
Lei trattiene un sorriso ma non ha bisogno di riflettere sulla risposta. –Non lo sapremo mai- solleva un lato delle labbra in un ghigno bonario ed il moro annuisce prima di lasciarla sola.

E’concentrata,sa di non potersi permettere errori di sorta. La vita del suo migliore amico è a rischio e,nonostante il loro vantaggio, vuole essere cauta.
Scende le scale con passo deciso ignorando i buco allo stomaco e l’ansia crescere fino a colmare ogni vena del suo corpo.

-Oh Granger-la voce di Lucius Malfoy giunge granitica –Stavamo aspettando te-. Detesta quel sarcasmo mentre osserva quell’uomo malvagio. Ha gli occhi di chi la cattiveria ha l’abitudine di mangiarla ogni giorno. La tunica color ossidiana struscia sul pavimento polveroso.E’ il nuovo signore del mondo magico,per chi lo ha riconosciuto come tale.
Accanto a lui c’è sua moglie Narcissa che li fissa altera e guardinga. Alle loro spalle i loro mangiamorte più fidati. Alcuni sono addirittura suoi ex compagni di scuola. Lei si pone  tra Neville e Ron.

-Siamo qui per chiedervi di arrendervi-dice il biondo,mentre con un cenno del capo in direzione di Rodolphus Lastrenge,sbuca Harry. Ha il volto escoriato e sporco da residui di sangue secco e polvere. Lui le sorride. –Oppure lui morirà-. Malfoy afferra Harry per la collottola di quella camicia ridotta quasi a brandelli e la punta della bacchetta del mago è premuta sul collo del suo migliore amico. Avverte i sospiri di sollievo dei suoi compagni alla vista di un Harry ammaccato,ma tutto sommato ancora vivo.

-E’qui che ti sbagli Lucius-esordisce lei fissandolo negli occhi –Portate il prigioniero-.

Osserva i volti confusi di Malfoy e degli altri mangiamorte. Baston trascina quella sagoma incappucciata. E’ denutrito e stanco,ma nonostante ciò mantiene una parvenza di eleganza.

Oliver pone il prigioniero davanti a lei. Lo afferra malamente per un braccio ed estrae la sua bacchetta. Lo priva del cappuccio e si gode le espressioni stupefatte dei suoi avversari.

-Draco-sussurra Narcissa compiendo un passo avanti,mentre una lacrima percorre la sua guancia.
-Non un passo o lui muore-intima brusca alla donna che arretra all’istante,mentre fissa ad occhi sgranati la figura striminzita di suo figlio. Indossa una camicia logora,perché ha rifiutato dei vestiti babbani.I pantaloni scuri sono impolverati. Il volto è etereo,non sembra umano tanto è innaturale.  Sotto gli occhi socchiusi si stagliano aloni violacei memori di poco sonno. Zabini,Nott,le Greengrass,la Parkinson scrutano il giovane Malfoy con sguardi sollevati. Forse,vi è ancora un po’ di umanità in loro.

Lucius Malfoy è una statua di sale. Alla vista del suo erede la sua espressione è divenuta viva,è un padre e lei farà leva su questo.
-Una vita per una vita Malfoy- è sicura perché non può permettersi di vacillare –Quanto vale quella di tuo figlio?- Hermione preme la bacchetta sul collo niveo di Draco.,ma dalla bocca del prigioniero non esce un suono.
Non abbandona mai la figura priva di forze di Harry,nei suoi occhi smeraldini trova tutta la forza che quel momento sente venire meno.

-Lasciate andare Harry- dice lei – E noi rilasceremo il tuo erede-. Detesta quel silenzio che si è venuto a creare perché la tensione la farà esplodere in mille pezzettini. Draco tace stoico. Non un fiato,non un gemito di dolore. Nei giorni di prigionia non ha detto una parola. Si è limitato a rispondere alle sue domande con un’alzata di spalle o con sguardi privi di significato. Non ha tradito Lucius,ma ha immaginato quanto la sua anima fosse nera,come il suo cuore ormai fosse perso.

Draco odora di muschio e sangue. Un odore che lei ha avuto,già,l’occasione di respirare.L’ha sentito altre volte sulla sua pelle in un passato che sembra più lontano di quello che realmente è. L’espressione di Lucius è irosa per il piano fallito, lo vede osservare Narcissa che lo sta pregando di affrettarsi a pronunciare quella frase.

-Abbassate le bacchette-ordina il capo dei mangiamorte ai suoi fedeli schiavi.  Le spalle di lady Malfoy si rilassano di colpo. I legni dei suoi avversari scivolano verso il basso.

-Harry vieni avanti- sussurra lei,mentre Lucius lo lascia andare riluttante. Il suo amico barcolla, ha i capelli spettinati e le punte sono attaccate alla fronte madida. Lo vede fissare Ginny prima di crollare svenuto. Non si cura della risata gracchiante di Bellatrix alla vista di un Harry Potter messo male,mentre Ginny ed Anthony lo sollevano dal pavimento della Sala Grande.

Ha gli occhi di tutti puntati addosso quando fa scivolare la bacchetta e dare una spinta alla schiena di Draco . Lui si volta verso di lei.Non sa decifrare lo sguardo che le rivolge e non vuole farlo. E’un’occhiata che dura un battito di ciglia,prima di voltarsi per raggiungere la sua schiera. Narcissa sorride dolcemente alla figura di suo figlio che giunge accanto a Lucius con uno sguardo basso e colpevole.

-Questa volta vi è andata bene-ghigna Lucius –Non sarà sempre così-

-Lo vedremo Malfoy-sputa lei. Il biondo fa un cenno del capo ai suoi che si apprestano a lasciare il castello. Draco la fissa prima di scuotere la testa e raggiungere i suoi compagni.


-Sono fuori-esordisce George provocando nei presenti sospiri di sollievo. Lei annuisce e finalmente rilassa i muscoli che ha avuto in tensione per tutto il tempo.

- Harry come sta?-chiede apprensiva.

-Dorme-sorride mesta Ginny. Più tardi passerà a trovarlo. Si congeda dagli altri e sale velocemente le scale.


Entra in una stanzetta piccola dalle pareti arancio, ed osserva suo figlio seduto su un tappeto rosso che sta giocando con un trenino magico. Quella scena le strappa un sorriso,mentre Molly la osserva in ansia.
-E’ andata bene- la donna si alza dalla poltrona blu scuro  e si piega depositando un bacio tra i boccoli castani del bimbo che osserva la signora Weasley inclinando la testolina. Molly  giunge davanti a lei
–Vi lascio soli, a dopo- sorride e le accarezza il volto con fare materno prima di lasciare la stanzetta del suo piccolo.

-Ei tesoro- il bambino si volta verso di lei e due dolci occhi grigi la osservano. Il bimbo storce le labbra in un sorriso,prima di gattonare nella sua direzione. Lei si inchina e lo prende in braccio. Lo stringe a se ed avverte l’ansia abbandonarla ed un senso di pace invaderla.

-Ti prometto amore mio che  tutto questo finirà-                                                                                                                                                         
 
  
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