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Autore: drunkofcamren    22/06/2014    8 recensioni
Solo quattro mesi fa pensavo fossi finita e poi sei arrivata tu e mi hai salvato.
Tu che mi hai dato dei nuovi mattoni, nuovo cemento e una mano per aiutarmi a ricostruire il mio grattacielo e sono arrivata più in alto di quanto non sia mai stata, posso toccare il cielo con le dita, ma soltanto se tu sei insieme a me.
Ora non m'interessa più dei sogni che avevo prima dell'incidente, quelli sono sotto quella macchina e ci rimarranno per sempre, ora ci sei tu, il mio unico sogno, e mi basti.
Ora capisco perchè Dio ha voluto togliermi le gambe e sono grata che lo abbia fatto.
Grazie, perchè insieme a te non ho più paura di nulla.
Ora, grazie a te, la amo, lei : la stupida sedia a rotelle che ero abituata a odiare, la amo, ma solo se sono con te, solo se sei al mio fianco riesco a dare un senso a tutto ciò che è successo.
Perchè per ora questo mi basta, solo una sedia a rotelle e te.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Ally Brooke, Camila Cabello, Dinah Jane Hansen, Lauren Jauregui, Normani Kordei
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You'll be mine darling





Dato che non posso arrivare all’ospedale da sola chiamo la mia migliore amica, Normani

-Hey Lauren, va tutto bene?- mi chiede Normani al telefono

-Sì, ma dovete venire al centro commerciale e portarmi all’ospedale-

-O mio Dio, Lauren, stai bene? Ti sei fatta male? Come stai? E-
la interrompo

-Normani, stai tranquilla, non è per me, io sto benissimo. Devo vedere una persona- la sento rilasciare un sospiro

-Cazzo Lauren, non potevi dirlo prima? Dio mi hai fatto spaventare a morte- rido un po’

-Scusa, però muoviti, non ho tanto tempo-

Cinque minuti dopo una macchina rossa si ferma proprio davanti a me, da cui la mia migliore amica Ally esce e si avvicina a me

-Hey Lauren- prende le maniglie della sedia e mi porta alla macchina –So che non ti piace essere aiutata- anche Normani esce dalla macchina –Ma ora noi ti aiuteremo, che tu lo voglia o no-

-Va benissimo- rispondo io sorridendo

Normani e Ally si guardano stranite, ma poi tornano ad aiutarmi e in un minuto sono in macchina.

Sono determinata come mai prima.

“Mi farò perdonare e la riconquisterò”

-Sei sicura di sentirti bene?- mi chiede Ally che siede nel sedile del passeggero

-Sì, perché?-

-Bè, perché ci chiami così dal nulla e ci chiedi di portarti all’ospedale e poi sorridi maleficamente. Stiamo dubitando seriamente della tua sanità mentale-
mi dice Normani

-Io sto benissimo, davvero- sorrido ancora

-Hai un piano vero?- mi chiede Ally e io rido –Hai davvero intenzione di tenerci all’oscuro di ciò che sta avvenendo in quella tua testolina?-

Annuisco e rido

-Lo scoprirete quando arriveremo, quindi accelerate-

Arriviamo in dieci minuti, dieci minuti di silenzio, di sguardi rivolti a me, di miei sorrisi pensando a Camila.

Quando arriviamo spero solo che l’ascensore funzioni e che non ci sia nessuno dentro.

-Ora ci dirai cosa hai in mente?- mi chiede Normani

-No, non ancora-

Ci dirigiamo  verso l’ascensore, che è fortunatamente funzionante, ma sfortunatamente strapieno di gente.

E mi sento uno straccio quando vedo le persone uscire e dirigersi verso le scale per farmi entrare, non è giusto, perché le persone devono faticare a causa mia? Perché non sono io quella a fare le scale? Non è affatto giusto.

Nell’ascensore rimaniamo solo io, Ally e Normani.

Vorrei trattenermi, vorrei mostrarmi forte, tanto, ma presto, senza che io possa controllarle o fare qualcosa per fermarle, le lacrime cominciano a scendere come l’acqua che è contenuta in una diga, nascosta e trattenuta, fino a quando, stanca, preme e rompe la diga e esce, allagando tutta la città.

La città è il mio mondo, la diga sono io che cerco di trattenere le mie lacrime.

Normani e Ally mi abbracciano, sanno benissimo perché sono scoppiata a piangere così, mi conoscono fin troppo bene, dopotutto sono le mie migliori amiche.

Visitiamo tutti i piani, chiedendo notizie di un ragazzo che ha avuto un incidente stradale, fino a quando arriviamo al quarto piano e non c’è bisogno di chiedere informazioni alla reception perché vedo chi sto cercando appena esco dall’ascensore.

Cammina avanti e indietro, poi si siede e pochi secondi dopo si rialza e ricomincia a camminare avanti e indietro.

Non posso evitare di pensare che è bellissima, quando è nervosa, con il labbro inferiore torturato dai suoi denti, i suoi occhi preoccupati e il suo petto che va su e giù più velocemente del solito a causa del nervosismo.

-Andiamo Lauren, dobbiamo chiedere di quel ragazzo alla reception- mi dice Normani

-Quello che stavo cercando l’ho già trovato- mi dirigo verso Camila.

Ally e Normani mi seguono, ma si fermano a pochi metri distanza quando vedono che sto parlando con Camila.

-Hey- lei si gira

-Cosa ci fai qui?- mi risponde arrabbiata

-Volevo chiederti scusa- ride ironicamente

-Oh davvero? Vuoi chiedermi scusa? Ora? Dopo che ti credi chissà chi e ti incazzi perché non posso pranzare con te perché devo vedere un mio amico in coma, ora pensi che un semplice ‘scusa’ possa aggiustare tutto?- sta sussurrando, ma è come se stesse urlando, so che non lo sta facendo solo perché siamo in un ospedale –Pensavo fossi diversa- e lo sguardo che mi rivolge mi spezza il cuore

-Mi dispiace- sussurro io, ed è vero, mi dispiace, tantissimo

-Ah- ride ancora sarcasticamente

-So che ho sbagliato, lo so e mi dispiace tanto. Io ho bisogno di qualcuno come te al mio fianco-

-Bè allora ti conviene non perdere tempo con me e andare a cercare qualcun altro come me-
è allora che perdo le staffe

-Tu non sai cosa ho passato, non sai quanto è difficile vivere una vita come la mia, non sai quanti amici mi hanno abbandonato solo perché non ho più le gambe e ora ho soltanto loro- punto il dito contro Ally e Normani –Non sai come ci si sente a essere abbandonati e a essere illusi, perché è così che mi sento ora, come ogni singolo giorno, ogni singola ora. Non cambia mai nulla. Ogni giorno mi addormento col pensiero che tutto questo sia un brutto sogno e mi risveglio delusa e in lacrime perché so che nessuno mi amerà mai per una cosa di cui io non ho colpa-

Sento le lacrime scendere e scorrere sulle mie guancie, non faccio nulla per combatterle.

Sono stanca, stanca di lottare per conquistare l’amore delle persone.

La guardo negli occhi un’ultima volta, poi mi giro e mi dirigo verso l’ascensore, seguita da Normani e Ally.

Non parlano e le dovrei ringraziare per questo.

Mi aiutano a salire in macchina e Normani guida verso casa mia.

Dopo minuti Ally rompe il silenzio.

-So che probabilmente non ne vorrai parlare … ma quella ragazza è la tua fidanzata?-

Arrossisco e comincio a balbettare

-Ccosa? Nno, assolutamente no-

-Allora perché stai arrossendo e stai balbettando?-
mi chiede Normani sogghignando

-Possiamo non parlarne?-

-Ah no Jauregui, non pensare di scappare così-

-Già Lauren, Normani ha ragione. Parlaci di lei-
mi dice Ally

Mi arrendo e comincio a parlare

-Si chiama Camila e lavora alla libreria del centro commerciale. Il primo giorno che ci sono andata mi ha aiutato ad aprire la porta del bagno e io ho accettato il suo aiuto, poi quella della libreria, ma io volevo fare da sola. Ho passato tre giorni a pensarla e a cercare di aprire quella porta e al terzo giorno ci sono riuscita. Allora ho deciso di parlarle e abbiamo deciso di pranzare insieme, solo che il suo amico ha avuto un incidente stradale e lei ha fatto ritardo, poi mi ha detto che non poteva pranzare con me, allora io mi sono sentita rifiutata e mi sono arrabbiata e poi lei si è arrabbiata. Il resto lo sapete-

-Ti sei presa proprio una bella cotta per quella ragazza-
dice Normani

Io arrossisco e cerco di negare, inutile dire che non riesco a formare una frase tanto sto balbettando

-Dai smettila di negare Lauren, lo sappiamo che sei lesbica in ogni cellula del corpo- mi dice Ally

-Non è per quello- dico io

-E’ perché questa volta c’è qualcosa di più? Non vuoi solo portartela a letto vero?- mi chiede Normani

-Lei è diversa, da tutte le altre ragazze e da tutti gli altri ragazzi. E’ sincera, è … pura. No, non voglio portarla a letto, è strano, questa sensazione e questo desiderio di abbracciarla e di baciarla e dirle quanto tengo a lei-

-Non ci credo, Lauren Jauregui si è innamorata-
ridono e si battono il cinque

-Finitela, tutti si innamorano-

-Già, ma tu non t’innamori dal 1996-
mi dice Normani

Ci sono alcuni secondi di silenzio

-E’ carina- dice Ally

-Stai attenta a quello che dici Hernandez, lei è mia- lei e Normani si guardano e scoppiano a ridere

-Non finché non riesci a farti perdonare- dice Normani

Sento che non dovrei pronunciare la prossima frase, ma le parole scivolano dalla mia bocca senza che io le controlli

-E poi carina? Solo carina? Lei è bellissima, più bella di Megan Fox e di qualsiasi modella, potrebbe fare una sfilata da sola- mi tappo la bocca prima che qualche altra parola imbarazzante esca dalla mia bocca

Ridono

-Incredibile, Jauregui innamorata. Cavolo, mi ci devo abituare- dice Normani

-Già, fra poco ci chiamerà alle due di notte per parlare di quanto è bella e di come la sogna ogni notte-

Do un colpo sul braccio a entrambe e loro ridono.

Un minuto dopo siamo arrivate a casa mia.

Scopro che l’ascensore è stato costruito e allora lo prendo per salire in camera mia.

Spero che le ore passino in fretta perché, per quanto io sia arrabbiata, voglio vedere Camila al più presto.

Come desideravo le ore passano in fretta e sono già le otto di mattina.

Mi faccio un bagno, non essendo in grado di fare una doccia.

Poi mi vesto e scendo dall’ascensore.

-Buongiorno Lauren- i miei fratelli Taylor e Chris s’inchinano per darmi entrambi un bacio sulla guancia e io li abbraccio

-E questa improvvisa dolcezza?- ci chiede mia madre Clara

Noi ci guardiamo, facciamo spallucce e ridiamo insieme.

Oggi sono di buon umore, saranno i sogni su Camila ad avermi tirato su il morale, il che è molto strano, dato che ero giù proprio a causa della discussione con lei.

-Chris, oggi sei libero?- gli chiedo mentre inzuppo i biscotti nella mia cioccolata calda

-Dovrei andare a giocare a calcio alle dieci, perché?-

-Mentre vai potresti accompagnarmi al centro commerciale?-


-Ancora?- mi chiede mia madre

-Ma non è che ti vedi con qualcuno?- mi chiede mio padre

“Cazzo”

Arrossisco e l’immagine di Camila che mi sorride, nella sua uniforme da lavoro, mi compare davanti.

-Nno, assolutamente. E cche non sso cosa fare-

Tutti ridono, com’è che ora sanno tutti che mi sono innamorata?

-Va bene, però mi devi far vedere questo ragazzo che ti fa impazzire- lui e Taylor sanno della mia sessualità, ma non i miei genitori, perciò continuiamo a parlare di ragazzi

-Finiscila, non c’è nessun ragazzo che mi fa impazzire- e in effetti è vero, non è un ragazzo a farmi impazzire, ma una ragazza e non una qualunque.

Finito di mangiare vado di sopra a farmi bella o perlomeno presentabile e arrivano velocemente le dieci.

Chris mi aiuta a salire in macchina e partiamo verso il centro commerciale.

-Come si chiama?- arrossisco e abbasso lo sguardo verso le mie mani

-Camila- lo sento puntare lo sguardo su di me

-Oddio Lauren, è qualcosa di serio?- annuisco –Stai davvero dicendo che non hai pensato a portartela a letto?-

-No, non sto dicendo che non ci ho pensato, sto dicendo che non è quello a cui penso di più. M’importa più di tenerla stretta e di baciarla, come una vera fidanzata-

-Non ci credo-

-Perché siete tutti così stupiti? Tutti s’innamorano prima o poi-

-Tu non t’innamori dal 1996 Lauren-
ancora quella frase

“Ma che è? Si accordano per dire le stesse cose?”

Arriviamo al centro commerciale e entriamo.

Io esito quando ci troviamo di fronte alla libreria, ma poi apro la porta e entro.

-Eccoti, pensavo non venissi oggi- mi dice Dinah

-Sei felice di vedermi?- le chiedo

-Non tanto io, c’è qualcuno che sarà più felice di me di vederti- indica una persona dietro di lei

Camila è seduta in una sedia, sta leggendo un libro e controllando il telefono ogni 10 secondi, adorabile, probabilmente aspetta qualcuno e spero tanto di essere io la persona che aspetta così impazientemente.

Intanto vedo Chris passare lo sguardo da Camila a Dinah.

Gli faccio segno di inchinarsi e gli sussurro nell’orecchio.

-Lei è Camila- punto il dito verso la ragazza nella sedia

-Wow Lo. E’ davvero bella-

-Sì sì, caro tieni la bava in bocca e cercatene un’altra-


Lui ride della mia gelosia

-Io devo andare- mi bacia la guancia e se ne va

Io intanto mi avvicino a Camila, mentre guarda per l’ennesima volta il telefono per vedere che ore sono.

Si volta pochi secondi dopo e si accorge della mia presenza, allora si alza subito in piedi e penso se ne stia andando.

Ma non lo fa, rimane ferma, in piedi davanti a me, dondolando avanti e indietro.

Dopo un po’ realizzo, è nervosa e questo non fa altro che aumentare il mio amore per lei, è adorabile.

-Hey- le dico

-Senti, mi dispiace, ho sbagliato tutto. Avrei dovuto capire come ti sei sentita, mettermi nei tuoi panni invece di accusarti. Sono stata stupida e ho sbagliato, ma- la interrompo

-Hey hey calma, prendi fiato- lei prende un bel respiro –Tu non hai sbagliato proprio nulla, sono io che ho fatto la vittima quando odio esserlo, comportandomi da bambina-

-Perdonami-
mi dice e io resto basita

-Io? Perdonare te?- lei annuisce preoccupata e ancora dondolando sui piedi, rido

-Ti prego-

-No, io non devo perdonare nessuno. Sei tu che dovresti perdonare me-


Ci guardiamo per un po’ di secondi e poi scoppiamo a ridere.

E amo questa risata, il modo in cui gli occhi seguono la strada delle labbra e sorridono, amo la purezza di questa risata.

“Sarai mia, che tu lo voglia o no”

Le rivolgo lo sguardo Jauregui, quello pieno di sicurezza, quello che usavo sempre per flirtare con le ragazze, ora è dedicato solo a lei.

Lei arrossisce e capisco che ho fatto centro.

“Ti ho in pugno Camila”










 
SPAZIO AUTRICE
eccomi qui di nuovo!
Spero che vi piaccia questo capitolo :)
Lasciatemi delle recensioni e ditemi cosa ne pensate, se dovrei continuare oppure eliminare la storia.
Davvero, ho bisogno dei vostri consigli e delle vostre opinioni, quindi recensite, recensite, recensite!!
Vi avviso che il prossimo capitolo sarà pieno zeppo di camren, quindi preparatevi.
Grazie per le visualizzazioni e per le recensioni, vi amo.
Alla prossima
Elena




 
   
 
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