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Autore: MazzuriWriter    22/06/2014    0 recensioni
Questo è il mio promo crossover, che sto scrivendo insieme a un'altra autrice.
Dalla storia:
Quella notte sognò un mondo tutto suo.
Lei comandava, lei era libera.
Mise dentro quel mondo tutte le cose voleva, le cose che amava.
E fu così che la bambina creò un posto dove poteva essere felice, fu così che creò il suo regno.
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Venti ottobre millenovecentosette.
Ore 14:05 
quando un vento proveniente da nord si insinuò sotto una tovaglia del ristorante Luigi's Pizza ristorante della 41 street di Londra, creando così un effetto magico.
Ore 14:05
quando Luke, uomo aristocratico di grande importanza, al ritorno di un funerale cancellava il numero del suo grande amico Michel dalla sua rubrica.
Ore 14:05
quanto lo spermatozoi cromosoma X di Freddie Styles Mercury, raggiunge l'ovulo X della signora Anne Fox, nello stesso secondo nel cortile di casa i bambini Gemma, Sasha e Harold non sapevano che nove mesi dopo sarebbe nato qualcuno.
In realtà nessuno sapeva che nove mesi e dopo, esattamente il quattordici luglio millenovecentonovantotto sarebbe venuta al mondo la piccola Martina Styles Mercury.
...

Quattro anni dopo:
La piccola Martina bambina taciturna e grande osservatrice,aveva dei grandi occhi verdi e guance rosse come due rose con delle fossette quando sorrideva che le riempivano il viso, aveva dei lunghi capelli neri, era minuta e molto piccola per la sua età. Per colpa del suo squilibrio la bambina era costretta a stare a casa; 
La mamma di Martina era una maestra, di nome faceva Anne Fox, era una tipa ordinata, taciturna come la figlia, maniaca delle pulizie. Anne amava: lavare il pavimento con le tapparelle, pulire la borsa per filo e per segno. Odiava:avare le mani aggrinzite dopo il bagno, quando i figli entravano in casa correndo e sporcando di fango il pavimento lucido.
Il papà di Martina era un dottore per hobby faceva il cantante, tante volte aveva provato a spaccare con la sua band che di nome faceva 'The Queen' ma non ci erano mai riusciti, comunque era un tipo davvero strano, aveva quarant'anni ma ne dimostrava cinque, Freddie amava: l'odore della benzina, giocare a palla con i figli, leggere i libri. Freddie odiava:sentire litigare la gente, non avere avere ispirazione per scrivere una canzone.
I tre fratelli di Martina erano: Gemma, Sasha e Harold.
Gemma aveva vent'anni, Sasha sedici e Harold otto.
Harold era l'unico figlio maschio, andava ancora in terza elementare, amava cantare e giocare a fare il supereroe, aveva quattro amici Liam, Niall, Zayn e Louis, lui litigava sempre con Louis e odiava questo ci teneva più degli altri. Le cose che Harold amava di più al mondo erano: giocare a palla con il suo papà, cantare e ballare con il suo papà, giocare con le sue sorelle. Odiava:Veder piangere le sue sorelle, litigare con i suoi amichetti, saltare una lezione di karate
Martina era una bambina triste, non aveva amici oltre Harold e lei ne desiderava tanti, purtroppo lei poteva uscire solo con la mamma, la mamma aveva paura che visto il suo piccolo corpo si sarebbe potuta far male oltre la soglia di quella porta, così stava a casa.
...
Un giorno fisso fuori la finestra  della sua camera, quel giorno, Sasha restava a scuola fino a tardi, Harold aveva una lezioni di karatè e Gemma lavorava fino a tardi.
Nel silenzio tombale sentì delle urla
''Non capisci quanto sta soffrendo a stare chiusa qui in questa casa?'' era suo padre a parlare, lei non lo aveva mai sentito urlare.
''Io lo faccio per il suo bene!'' urlò sua madre in risposta, così Martina, la quale il coraggio non le mancava, uscì fuori dalla stanza e andò in cucina
''Mamma, ho sete'' disse sedendosi nel divano
''Certo tesoro, ti prendo l'acqua'' disse distogliendo lo sguardo e andando verso il frigorifero
''Allora tesoro, che hai fatto oggi?'' chiese il padre sedendosi accanto a lei
''La stessa cosa di ieri che era la stessa dell'altro ieri, che era uguale a quella del mese scorso, tu?'' domanda, prendendo il bicchiere che le porgeva la mamma iniziando a bere
''Ho curato le persone malate, come sempre'' sorrise
''Bello, quando viene Harold?'' chiese guardando la mamma
''Dorme a casa di Liam oggi'' disse tagliando del sedano, lo faceva sempre quando era nervosa
''E Gemma?'' domandò curiosa
''Fa il doppio turno, poi dorme da Nicole'' rispose
''E Sasha?'' domandò ancora
''Lei sta per tornare'' sorrise
La bambina tirò un sospiro di sollievo, dopo si alzò prese il telecomando e accese la tivù sedendosi a terra, stavano trasmettendo i Pokemon, lei li amava, iniziò a guardarli e poco dopo bussarono alla porta, Freddie aprì e Sasha entrò poggiando lo zaino a terra.
''Mamma, Papà'' disse rivolgendogli sorridendo
''Ehi piccola che fai?'' chiese la sorella
''Guardo i pokemon, oggi Ash deve vincere la quarta palestra'' rispose la piccola guardando il grande schermo
''Mamma fra quanto è pronto la cena?'' si voltò la ragazza dai lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri
''Trenta minuti al massimo'' rispose la donna apparecchiando la tavola
''Vado a lavarmi allora, sarò pronta'' disse la ragazza alzandosi, prendendo il suo zaino e andando verso la sua camera
Trenta minuti dopo, fedele alle sue parole la cena era pronta e servita al tavolo, Sasha sbucò dal corridoio e si sedette accanto alla sorellina.
''Mamma, domani quando torna Harold, posso andare a giocare con lui?'' chiese la bambina masticando la carne
''Certo, ti ho sempre permesso di giocare nel cortile'' sorrise Anne 
''Ma io non intendo qui nel cortile, fuori, nella strada come fa lui'' Anne si affogò quando senti quelle parole uscire dalla bocca della sua prediletta, Freddie la fissò
'Io, io non..''
''Certo che puoi, anzi, facciamo così domani ti faccio portare una bici da Brian'' disse Freddie guardando sua moglie che nel frattempo gli mandò un'occhiata torva
''Che bello papà, ma io non so andarci'' disse prendendo una forchettata del suo piatto
''Non preoccuparti, può insegnartelo Harry o puoi aspettare me'' sorrise
''Harold, Freddie odio quando viene chiamato Harry'' disse la donna alzando gli occhi al cielo, Sasha scoppiò a ridere e Anne la guardò male 
''Scusate, ma sembrate tanto Niall e Harold quando litigano'' prese un sorso d'acqua che sputò subito dopo
...
L'indomani, come era stato annunciato la sera prima a cena, la piccola al ritorno di suo fratello andò a giocare per strada, non c'era mai stata senza la sua mamma 
''Ciao Harold, hai portato il casco di Superman?'' chiese Niall, il biondino d'occhi oceano, carino, simpatico e molto socievole, aveva una sorella di nome Perrie che viveva a casa di sua mamma era nata dopo il divorzio dei genitori di Niall, Niall viveva con suo padre.
''Eccolo'' glielo porse Harold
''Perché tua sorella è qui?'' chiese Liam, il bambino con i problemi hai reni e i capelli tagliati sempre a caschetto, indossava sempre magliette di colore rosso, diceva che lui era un supereroe e sapeva controllare il fuoco e le magliette rosse gli davano il potere e lo mimetizzavano, a Martina gli stava antipatico, quando veniva a casa a giocare con Harold lei stava chiusa nella sua camera per non vederlo, ieri sera non aveva pensato che ci fosse stato anche lui. Non potrà mai scordare quando a preso tutte le sue caramelle e le buttò giù dal gabinetto e poi tirò l'acqua, forse magari è questo il motivo del suo odio.
''Oggi non hanno fatto i Power Ragers, uffa'' sbottò Zayn uscendo da casa sua con Louis accanto,Zayn il bambino dai tratti asiatici, era bravissimo e ubbidiente e sapeva cantare e fare degli acuti spettacolari, non aveva fratelli maschi solo femmine e lui le amava e spesso portava sua sorella Waliyha a casa per giocare con Martina.
''Tanto era la puntata dove dovevano uccidere il claun, l'avevano già fatta la settimana scorsa, l'abbiamo vista insieme! Harold hai portato tua sorella'' disse Louis correndo verso Harold lasciando dietro Zayn, Louis era l'ultimo della 'comitiva' capelli rossicci e occhi come il cielo, era quello con più idee, era il migliore amico di Harold e quando la sua mamma Johannah faceva i turni di notte al lavoro lui dormiva a casa di Martina, lui era diverso, forse perché magari era il più grande aveva quasi undici anni. Non conosceva il suo papà perché se ne era andato via quando era ancora dentro il grembo della madre, adesso vive con la mamma, il suo nuovo marito Jerry e le sue sorelle Felicite e Lottie, lui era il 'capo' della gruppo di Harold, insieme comminavano guai per tutto il quartiere, Martina amava Louis diceva che era un angelo.
''Beh, mia mamma ha detto che poteva venire, non c'è nessun problema vero?'' rispose mio fratello tenendo lo sguardo basso 
''Non c'è nessun problema a me no che tu non abbia paura dei fantasmi'' disse Louis inginocchiandosi verso la bambina
''Io non ho paura di niente, nemmeno dell'Esorcista!'' disse la bambina, soddisfatta
''Okay allora non avrai paura ad entrare con noi nella casa sciroccata all'angolo'' sorrise spavaldo Zayn mettendo le mani nella tasca di suoi jeans 
''No, io ho tanti amici immaginari e non ho paura'' rispose la bambina facendo una pennacchia 
''Uffa io non la voglio con me!E poi scapperà appena sentirà un rumore'' urlò Liam mettendo le mani nei fianchi
''Non è vero, io non ho paura nemmeno del buoi, tu si! A casa mia quando spengo la luce tu ti nascondi'' disse ridendo la più piccolina
''Scommetto tutte le caramelle che ho in casa, che ha scappare per primo sarai tu e no lei!'' disse Niall sfidando Liam
''Ci sto'' disse Liam porgendo il mignolo a Niall
''Oh ma state veramente scommettendo per delle caramelle?'' disse Louis mettendo un braccio intorno al collo di Harold, i bambini annuirono ''Andiamo'' disse iniziando a camminare, la piccola prese la mano di suo fratello.
''Tranquilla, non ti succederà niente con me! Lo sai, io sono..''
''Il mio eroe'' urlò la piccola abbracciando Harold 
Mentre stavano per arrivare alla casa sciroccata o come veniva chiamata 'Casa 1977'  un uomo sulla quarantina fermò i bambini, era Robbie, il vicino di casa di Martina, faceva sempre la spia quando accadeva qualcosa a Harold
''Dove andate?'' chiese l'uomo con  sacchi della spesa in mano
''Ehm-'' Louis non poté finire la frase
''Stiamo andando alla casa 1977 signor Robbie'' disse la piccola orgogliosa
''Ma la tua mamma lo sa? Harold, devi fare arrabbiare tua mamma?'' chiese l'uomo guardando Harold
''Mia mamma lo sa, mi ha dato il permesso di portarla con me!'' sbottò Harold stringendo la manina alla sorella
''Non siete troppo piccoli, per andare alla casa 1977?'' chiese l'uomo
''No per niente, si da il caso che abbiamo rispettivamente: io dieci, Zayn nove, Niall, Liam e Harry otto anni'' disse Louis indicando
Robbie fisso i ragazzi e poi si rivolse alla bambina ''Fra poco Demi, Eleanor e Carola ritornano a casa, magari puoi giocare con loro'' disse l'uomo sorridendo
''Mi dispiace signor Lovato, ma avevo preso l'impegno con mio fratello'' disse la bambina scusandosi 
''Okay, allora attenzione!'' disse l'uomo lasciando un buffetto sulla testolina della bambina e andando verso casa sua
''Ma come fate a sopportare un vicino così!'' sbottò Louis
''Di sicuro racconterà tutto a mia mamma'' disse Harold abbassando lo sguardo
''Avevo detto che non era una buona idea portarla con noi!'' disse Liam urlando
''Stai zitto'' Zayn gli diede un colpo in testa 
''Andiamo, mi sto annoiando, e se tua mamma ti dice qualcosa, di che non è vero!'' disse infine Louis iniziando a camminare.
Arrivarono nella casa, o meglio, nel grande cortile di quella casa mancava circa un chilometro per arrivare alla casa, il cortile era pieno d'erbaccia, ma i bambini lo passarono tranquillamente e arrivarono
''E questa'' sorrise il più grande aprendo la grande porta di legno, i bambini entrarono dentro la porta si chiuse sbattendo e dei cani si fecero avanti rabbiosi 
''Voglio la mamma'' pianse Liam
''Louis, come usciamo da qui?'' chiese Zayn tremando
''Tranquilli, troveremo un modo'' disse Louis ''anzi già trovato, scappiamo'' corsero tutti via mentre i cani abbagliavano inseguendoli ma poi un uomo fermò i bambini e e fece segno ai cani di fermarsi, esso scomparve insieme ai cani, i bambini si guardarono e iniziarono ad urlare e correre più veloce, arrivarono fuori la casa nel grande cortile e presero fiato 
''Dove va tua sorella?'' chiese Niall ansimando
''Era qui!'' urlò Harry
''Io l'ho vista andare verso la cucina'' disse Liam sedendosi a terra
''Perché non l'hai detto? E rimasta li in quella casa infestata, mia madre mi ucciderà'' urlò Harold prendendolo dal colletto della maglietta rossa del suo amico
''Lasciami, tiri i miei peletti che mi sono appena spuntati'' iniziò a piangere Liam
''Smettila lascialo'' Zayn prese Harold dalla sua maglietta e lo spinse via facendolo cadere
''Liam, adesso tu entri dentro quella casa e la vai a prendere!'' sbottò Louis
''Io non ci entro li!'' urlò Liam
''Smettila la colpa e tua, vai o non sei più nostro amico'' continuò Louis
''Va bene'' Liam si alzò tremando, guardò gli altri un'altra volta e poi disse ''Vi ho voluto bene'' Harold scattò verso lui per fargli paura e Liam scappò via.
Poco dopo rientrò dentro la casa e andò verso la cucina dove vide Martina parlare sola, seduta nel tavolo di legno marcio, la piccola alzò lo sguardo fermando il suo discorso disconnesso sugli unicorni
''Ehi Liam, finalmente qualcuno mi ha raggiunto vieni forza prendi il tè con noi'' 
''Harry e gli altri ci aspettano fuori, forse è meglio che andiamo'' disse indicando la porta e tremando il più grande
''Ma non voglio lasciare Samantha sola, lei ha paura'' rispose la bambina indicando la sedia vuota accanto a essa
''Ma non c'è nessuno, andiamo!'' disse Liam
''No, non voglio lei è la mia migliore amica e-'' Liam la prese per il braccio e la tirò via dal tavolo, scappando mentre stringeva il polso della bambina ''Samatha, vieni con me seguimi'' urlò la bambina d'occhi smeraldo
Ad un tratto Liam perse l'equilibrio e cadde per terra trascinando con se Martina
''Ti sei fatta male?'' disse Liam gattonando verso la bambina
''Mi fa male qui'' rispose Martina tenendosi il ginocchio, Liam scostò la manina bianca come il latte della bambina e vide un taglio da quale fuori usciva il sangue
''Ti brucia?'' domandò Liam
''Tantissimo, voglio andare da mio fratello'' scoppiò in lacrime la bambina, i suoi grandi occhi verdi si arrossarono e diventarono più belli
''Vieni andiamo via da qui, non piangere però!'' Liam si alzò e aiuto la più piccola che adesso singhiozzava, uscirono dalla casa e trovarono gli altri davanti alla porta
''Harold, non voglio più venire qui, voglio andare da mamma'' disse la bambina abbandonandosi tra le braccia del fratello
''Liam, hai la mano tutta inseguita, che hai fatto?'' chiese Zayn
''Siamo caduti, lei si è fatta male al ginocchio! Io sapevo che non era una buona idea venire con lei.'' disse Liam soffiando nella sua mano.
Dopo i bambini uscirono dalla casa e con loro grande sorpresa ad aspettarli c'era la mamma di Harold con loro sorella Gemma
''Harold Edward Styles Mercury Fox, ti sembra questo il posto dove portare tua sorella!'' urlò la madre
''Forse è meglio che noi andiamo, poi la nostre mamma si  preoccupano'' i quattro amici se la svignarono correndo.
...
Passò un'anno da quell'episodio, un'anno fatto di liti fra Freddie e Anne.
Adesso a casa di Martina viveva Lizzly, la mamma di Anne ma Freddie se ne era andato via.
Martina si chiedeva perché Freddie non abitasse più a casa sua, perché lei poteva stare con lui solo nel week-end e perché ogni martedì venisse un uomo con dei grandi occhiali e smoking grigi e una valigia a casa sua, quell'uomo si chiamava Taylor, parlava con Anne di Freddie e di 'sentenze'.
Un lunedì sera, la piccola fu messa a letto ma proprio non riusciva a dormire, allora decise di andare da Gemma, lei sapeva tutto della vita e le spigava tutto.
Entro dentro la camera verde pallido della sorella che dormiva nel suo letto
''Gemma'' disse Martina sedendosi accanto alla sorella che russava ''Gemma!'' disse di nuovo questa volta le diede uno schiaffo e le sorella si svegliò di colpa
''Martina! Che succede? Sono le due del mattino!'' disse la ragazza castana come Harold
''Non posso dormire'' disse la bambina abbassando lo sguardo 
''Perché?'' chiese la sorella stiracchiandosi
''Penso a papà, perché non vive più qui? Perché la mamma parla della sentenze con Taylor? Chi  è Taylor? Cosa sono le sentenze?'' disse la bambina liberandosi da tutti i suoi dubbi, la sorella più grande le alzò la coperta e la fece sistemare accanto a lei, poi prese un bel respiro e le mise ad accarezzare i capelli
''Vedi, avvolte le persone pensano di amarsi ma poi non si amano più e si lasciano'' disse mimando con i capelli della sorella un riccio 
''Come la mamma e il papà di Niall?'' la sorella annuì e continuo il suo discorso
''Vedi -prende un respiro profondo- mamma e papà hanno capito che non si amano più e quindi adesso, papà vive nella sua nuova casa'' 
''Ma io voglio che papà vive qui no che viva in un altro posto'' disse la bambina imbronciandosi 
''Piccola, è meglio per loro perché poi ci stavano male, ma noi lo vediamo sempre a papà! -Prese un respiro profondo, come se stesse cercando si soffocare il suo stesso pianto- Le sentenze, sono quando delle persone, in questo caso la mamma e papà, parlano con un giudice che poi da un decisione, e per adesso il giudice ha deciso che noi dobbiamo stare con mamma, Taylor è una persona che aiuta la mamma con le sentenza perché  sola non può farcela, anche papà ne ha uno ma noi non lo abbiamo mai visto!''
''Ma, ma, non è giusto, io li voglio con me insieme'' disse la bambina piangendo '' e non mi piace stare con la mamma, io voglio stare con papà!''
''Martu, adesso dormiamo okay? Domani ne parliamo meglio'' sorrise la sorella 
''Va bene'' la bambina uscì dal letto della sorella maggio, raggiunse la porta ''Grazie Gemma, sei la sorellona migliore del mondo'' dopo di che usci dalla stanza e tornò in camera sua, si avvicinò alla finestra e nel buio della notte vide una stella che brillava più delle altre.
La bambina fissò la stella e incominciò ad immaginare un mondo tutto suo, con una grande castello, unicorni, tanti animali e pokemon. La gente era felice e lavorava, non c'erano guerre, non pioveva mai e lei poteva uscire sempre. I mari erano puliti, il mondo era pulito. Lei lo comandava, lei era la sovrana e tutti quando la vedevano s'inchinavano al suo cospetto, viveva li con la sua famiglia, tutta insieme. Quando ritornò alla realtà urlò nel buio silenzioso della notte:
''MARTILANDIA, IO SONO LA REGINA! E QUELLA STELLA E IL MIO PIANETA'' corse per la stanza e prese i suoi peluche e una corona che aveva comprato per Halloween ''INCHINATEVI AL COSPETTO DELLA VOSTRA REGINA!''.
Passò le tre ore successive a giocare e quando l'aurora si fece spazio nel cielo lei si era addormentata per terra.
Quella notte sognò un mondo tutto suo.
Lei comandava, lei era libera.
Mise dentro quel mondo tutte le cose voleva, le cose che amava.
E fu così che la bambina creò un posto dove poteva essere felice, fu così che creò il suo regno.




SPAZIO AUTORE: Ciao gente, sono tornata, si sono viva anche se non sembra.
Eccomi qua con una nuova fan fiction, il mio primo crossover(anche se per ora non ha niente di crossover ma vabby) Capirete molte cose dal prossimo capitolo, questo posso dire che è una introduzione(?). Sembra molto simile all'altra mia ff Bohemian Rhapsody, ma vi ripeto che se volete capirci dovete leggere il capitolo che spero di caricare in settimana con l'altra autrice(giuro che che lo caricherò in settimana lol)
Per la prima parte del capitolo mi sono ispirata al film 'Il Favoloso Mondo Di Amelie'.
Questa storia la sto scrivendo con la mia migliore amica a distanza che su efp si chiama: Animalia1DFan(leggete le sue storie perché sono stupende) lei scrive il suo di corssover che è 'My Word', ma poi andando avanti si capisce che sono scritte insieme. Calcolatemela perché è davvero bella e calcolate pure quella della mia migliore amica perché poi non capite un cavolo di quello, perché le storie sono intrecciate tra di loro anche se non sembra! 
Leggetela, recensitela, ciaoooooooooooooo.
Mazzuri,xx-
  
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