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Autore: BOOKSSECHOO    22/06/2014    1 recensioni
"Se un sogno è pieno di ostacoli significa che è quello giusto."
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La registrazione era iniziata da cinque minuti e il presentatore stava introducendo il programma.
Avevo il battito veloce, non respiravo bene.
“E ORA FACCIAMO ENTRARE IL PRIMO CONCORRENTE IN GARA” Annunciarono.
-Dio santo._ Esclamai_
-Dobbiamo mantenere la calma._ Fece Isabel mettendosi le mani sul viso._
Ero la settima e lei era l’ottava,a breve saremmo andate sul palco.
La prima era una ragazza, si chiamava Lorelai , era stata molto brava infatti aveva ricevuto un ‘si’ da tutti i giudici.
-Hai visto che brava?_ Dissi_
-Umh, si, haha_
-Perché ridi?_ Chiesi ridendo a sua volta.
-E’ l’ansia,non farci caso, haha!Tu non sai ma mi sto trattenendo parecchio, di solito rido a crepapelle_Disse gesticolando in una maniera assurda_ Risi_ Oh, gestiolare però non è un segno d’ansia, lo faccio sempre_ Ridendo ancora più_
-Io quando sono in ansia, incomincio a parlare a vanvera e sparare stupidaggini._ Dissi ridendo_
-Tipo?_  Disse divertita_
-Perché Dio ci ha fatto un solo mento?_ Chiesi io_
-Perché non poteva fare altrimenti._ Rispose lei scoppiando in una risata._
Risi. Risi sul serio. Come non facevo da molto.
“E ORA STA PER ENTRARE UNA TRA LE PIU’ GIOVANI TRA I NOSTRI CONCORRENTI”
-Cazzo_ Sbiancai_
“FACCIAMO UN APPLAUSO A OCEAN CAMPBELL”
-Buona fortuna!_ Bisbigliò Isabel_ Le sorrisi. Poi feci un respiro profondo ed entrai.
Il pubblico incominciò ad applaudire quando arrivai. Sorrisi mentre arrossivo in volto, e poi mi presentai.
 -Buonasera a tutti. Mi chiamo Ocean Campbell, ho sedici anni e_ deglutii_ amo molto cantare. Nella vita faccio il terzo anno del liceo e vorrei laurearmi._ Non seppi più cosa dire_ Intervenne un giudice
-Cosa ci fai sentire Ocean?_  
Mi rilassai.
-Come without you di Mariah Carey._
-Perfetto, allora , base!_
 Ero più tranquilla. Finalmente avrei cantato e mi sarei calmata. Guardai il pubblico in cerca dei miei genitori. Finalmente li trovai. Erano lì che sorridevano. Mia madre aveva gli occhi lucidi e mio padre il sorriso di chi era orgoglioso. Per un attimo immaginai che ci fosse anche Nick. Lui, il ragazzo dalla pelle olivastra risaltata dalle vivacissime camice blu, quel blu che portava agli occhi e che come dicevo sempre io un angelo aveva preso dall’oceano appositamente per lui.
‘Questo è per te, Nicolas’ pensai ad alta voce. E poi cantai.
Le luci dei riflettori erano accecanti ed evitai di guardarlo. Cercavo un punto fisso, dato il mio imbarazzo.
Terminai di cantare. Avevo la bocca completamente prosciugata ma sapeva che ne era valsa la pena e avevo dato il mio meglio. Ora però era l’ora del giudizio. Quello che avrebbe segnato il mio futuro.
Guardai il primo giudice.
“Ocean, hai una voce veramente limpida e dolce che però sa essere acuto e rockettara. Mi sei piaciuta molto, per me è un si.” Primo ‘si’ raggiunto. Guardai il secondo giudice.
-Grazie_ Dissi sorridendo_
“Hei, respira!_ Disse gesticolando_”
Risi. Ma ero nervosa.
“A parte gli scherzi, anche a me sei piaciuta molto. Ti do un ‘si’, continua così.”
-Grazie mille!_ Sorrisi_
Mi voltai verso il terzo giudice. Mi osservò per qualche secondo che a me sembrò eterno poi incominciò a parlare.
“Hai una voce molto bella. Tu hai talento. Hai anche una buona capacità nel trasmettere le tue emozioni, però sei ancora un po’ bloccata.”
Non disse nulla. Io aspettavo il verdetto tremando.
“Credo che farai cose grandi. E’ un sì.”
Tutti applaudirono. Io dissi, per la terza volta “Grazie”  e uscii.
Era il turno di Isabel.
-Sei stata grande, speriamo che anche a me vada bene!_ Disse_
-Sarai bravissima, buonafortuna!_ Risposi_
Ancora non ci potevo credere. Avevo salito un altro gradino per raggiungere il mio più grande traguardo. Le prime selezioni erano solamente un briciolo, mentre ora aveva superato un vera e propria grande prova . Mi stavo avvicinando al mio sogno!
-E così sei Ocean Campbell,eh? Sei stata brava. _ Ed ecco di nuovo il ragazzo dei bagni. Sorrideva soddisfatto.
-Contento di sapere il mio nome?_
-Posso ritenermi soddisfatto._ Disse_
-Invece tu come ti chiami?_ Mi pentii subito di averlo detto_
-Allora ti ho incuriosito!_ Disse ridendo_
Sbuffai e feci per andarmene.
-Aspetta_ Disse afferrandomi_ Sono Logan Leewis, piacere._ Disse porgendomi la mano._
-Piacere._ Gliela strinsi_
-Ehi, ti propongo un patto._ Lo guardai stupita. _
-Sentiamo._Dissi
-Se passo anch’io le vere selezioni_ Si fermò_ usciamo insieme._
Scoppiai a ridere.
-Bene, mi hanno chiamato, domani ti faccio sapere per metterci d’accordo. Sì, lo so, ho preso il tuo numero di cellulare._ Mi scoccò un bacio sulla guancia_ Ciao Campbell!_
Mi lasciò lì, stupita. ‘Domani ti faccio sapere così ci mettiamo d’accordo’. Che sbruffone.
Intanto arrivò Isabel.
-Ci ho messo tanto perché sono andata in camerino._ Sorrise_ Ce l’ho fatta comunque._
-Bravissima._Dissi_
Mi abbracciò. Era un gesto inaspettato, ma d’altronde ho sempre amato i gesti inaspettati.
Ero felice. Quasi da far schifo. Quasi perché sentivo dentro me un vuoto, incolmabile. O almeno, lo avrebbe colmato una persona, che purtroppo in quel momento non  c’era ma avrei voluto che ci fosse.
Se Nick fosse stato lì sarebbe stato tutto diverso. Se Nick fosse stato lì, sarei stata felice da far schifo, saremmo stati tutti felice da far schifo. Io, i miei genitori e lui stesso.


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