Capitolo 2

Mancanza

 

Passarono i giorni.
Passarono le settimane e poi i mesi.
L' estate giunse al termine e l' autunno stese la sua coperta di foglie morte nei prati di Gran Burrone.
Aragorn mi mancava. Mi mancava terribilmente. Le giornate senza di lui, senza i suoi sorrirsi e le sue costanti prese in giro, sembravano più lunghe e vuote.
Ma la vita continuava ugualmente, andavo avanti, tra gli allenamenti con l' arco e la spada e lo studio.
Per quanto mi sforzassi di convincerlo a lasciar perdere, Re Elrond si ostinava a farmi studiare le buone maniere, ed imponeva a sua figlia Arwen di insegnarmi ad essere una brava ragazza.
Ma era tutto inutile, erano più le volte che disertavo le lezioni correndo a nascondermi nel bosco, che quelle in cui decidevo di sorbirmi le interminabili ciarle di Lady Arwen.
Anche perchè sinceramente, io quell' elfa proprio non la sopportavo, era più forte di me, provavo un' astio incontrollato nei suoi confronti e non potevo farci nulla.
Aragorn mi diceva sempre, che prima o poi, avrei dovuto imparare a sopportarla, che avrei dovuto addolcire i miei modi, ma io rispondevo sempre che avrei fatto tutto quello nell' esatto momento in cui avessi imparato a volare, in altre parole, quello era il mio modo per dire che di comportarmi bene con Arwen non poteva importarmene di meno.
Sospirai.
Pensare a mio fratello faceva male.
Odiavo il fatto che ogni volta mi impedisse di seguirlo, ma una parte di me era d' accordo con lui, per quanto fossi un' ottima combattente ero ancora molto inesperta, e si fosse verificato qualcosa di davvero pericoloso, come era già successo in passato, io sarei stata solo di intralcio per lui ed i suoi compagni.
Alzai gli occhi al cielo, da giorni ormai, nubi minacciose, che preannunciavano un tempesta imminente, coprivano il cielo di Gran Burrone.
La cosa non mi piaceva affatto, c'era qualcosa nell' aria, un che di pesante e di malvagio.
Era come se una presenza oscura, potente e vecchia come l' universo stesso, si fosse risvegliata dopo un sonno durato secoli.
Sentivo che qualcosa non andava, che presto le nostre vite sarebbero state stravolte da eventi terribili, ma avevo preferito tenere quelle considerazioni per me.
Non volevo dare altre preoccupazioni ad Elrond, sembrava già abbastanza agitato di suo.
Avevo più volte provato a farmi dire che cosa lo turbasse, ma lui mi aveva sempre risposto che non c'era nulla, che andava tutto bene.
Ma sapevo che non mi stava dicendo la verità. Lo sentivo.
-Dove sei Aragorn?- Sussurrai al vento inginocchiandomi a terra tra le foglie secche cadute dagli alberi.
Mi passai una mano tra i capelli tirandoli indietro e spostandoli tutti su una spalla.
-Astrid?- Una voce alle mie spalle mi fece voltare di scatto.
-Lle au'?(ancora tu?)- Mi rivolsi ad Arwen in tono acido ed infastidito.
Lei si inginocchiò al mio fianco sospirando.
-Ascolta, lo so di non piacerti, e se devo essere sincera nemmeno tu piaci a me, ma credo che dovremmo provare ad andare d' accordo-.
Mi voltai a guardare l' Elfa.
-Lasta lalaithamin (mi fai ridere)- fu la mia risposta.
-Astrid... io voglio davvero porvare ad avere un rapporto civile con te, ma anche tu devi sforzarti un pochino di venirmi in contro, se non per me o per te stessa, fallo almeno per Aragorn, lui ci sta male a vedere che le sole parole che ci rivolgiamo sono insulti-.
Subffai sonoramente.
Arwen ci sapeva fare, sapeva come raggirarmi, anche se l' utilizzare mio fratello per raggiungere i suoi scopi, era una mossa davvero scorretta.
-Amin delotha lle...(ti odio)- dissi in tono frustrato prima di alzarmi in piedi.
-Lle na' vanima ar' lle astara lanneina Astrid (sei ridicola Astrid)- mi rispose l' Elfa ridendo.
Dopo quelle parole lasciai il giardino.
Ero furiosa.
Furiosa con Arwen per essersi permessa di dirmi quelle cose.
Furiosa con Elrond perchè mi tenva all' oscuro di ciò che lo preoccupava.
Furiosa con Aragorn per non avermi portata con lui e per aver scelto una compagna così irritante.
Ma soprtutto, ero furiosa con me stessa, perchè mi sentivo una piccola, sciocca ed inutile ragazzina.
Entrai nella mia camera sbattendomi la porta alle spalle, ero intenzionata a non uscire di lì per un bel pezzo.




SPAZIO ALL' AUTRICE:
Salve a tutti ed eccoci arrivati al secondo capitolo!
Dunque, in queste righe abbiamo visto la prima manifestazione dell' antipatia reciproca che Astrid ed Arwen provano l' una nei confronti dell' altra, i motivi di quest' odio profondo verranno svelati man mano che la storia andrà avanti, quindi dovrete aspettare.
Come avete di certo notato nelle ultime righe si svela una parte del carattere di Astrid, che molto  infantile, il perchè è semplice, si sente esclusa, inutile, ma non sa quanto si sbaglia perchè.... No! No! Devo stare zitta, dio, stavo per spoilerarvi tutto il resto della storia, scusatemi.
Comunque, un grazie speciale a tutti quelli che hanno letto, recensito e messo la storia tra le preferite, seguite o ricordate.
La Stella del Re non avrebbe visto la pubblicazione del secondo capitolo se non fosse stato per voi.
Mi raccomando, continuate a farmi sapere cosa ne pensate.
Sono qui per ascoltarvi tutti.
KissKiss
Nasty_Shadowhunters
P.S: scusatemi, so che il capitolo è corto, i prossimi saranno più lunghi, promesso.