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Autore: thisisparadise    22/06/2014    0 recensioni
ciao, questa storia parla di come ci si sente soli in mezzo alla gente, spero vi piaccia ho scritto che è inventata, ma sono emozioni provate da me e scritte per sfogarmi buona lettura :)
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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VITA DI UNA RAGAZZA CHE VOLEVA VOLARE:
Sei li che ti stai divertendo con degli amici, sei in compagnia, va tutto bene, fumi, bevi, mangi, ridi, balli, giochi, ti prendi in giro e poi con un attimo di silenzio ti arriva un pensiero, quel fottuto che sai già in principio che ti rovinerà il resto della giornata, e provi con tutta la tua forza a non farlo penetrare nella maschera che ti sei creato, ma è troppo forte pure per quella e come mille spine di trafigge nel cervello, ad un certo punto ti rabbui e non riesci a non pensare ad altro che a quel chiodo fisso, a chi dirlo? Nessuno potrebbe mai capirti allora cerchi di distrarti in tutti i modi pulendo suonando la chitarra del tuo amico anche se sai di non essere in grado, cercando di parlare d’altro, ma una barriera  si infila tra te e i tuoi amici, non riesci più a sentire nient’altro che quel pensiero allora vai in bagno e ti guardi allo specchio guardandoti negli occhi,  “bene, perfetto 2 pozzi senza fondo” avresti voglia di urlare, di pensare a quanto bella sia la tua vita, poi ti rendi conto che pure quella fa schifo, famiglia sbagliata, compagnie sbagliate, decisioni prese senza pensarci, guardi il tuo marsupio ti ricordi di aver ancora una canna dalla sera prima e pensi che quella ti salverà come fa sempre, ti salverà da non uscirne pazza ancora una volta, vai in giardino facendo attenzione di non guardare nessuno negli occhi e accendi sta fottuta canna, aspiri sembra che ti senti meglio tutti ti guardano un po’ strano ma decidi di non farci caso un amico di chiede  –tutto bene?-  decidi di mentire cosa mai potresti dire? La verità no mai non capirebbe sarebbe pesante per qualcun’altro non vuoi che gli altri si preoccupino per te,  non sono una bambina quindi menti spudoratamente con il sorriso più falso che ci sia –certo tutto apposto – la tua mante insiste su quel cazzo di pensiero la canna ormai finita non è servita a nulla, lo sapevi già, ma volevi provare ritorni in bagno ti guardi in giro, i tuoi amici stanno andando via il cellulare vibra all’impazzata per i messaggi, che tanto non aprirai, almeno non quel giorno, continui a guardarti attraverso quello specchio, sai che sono ancora quasi tutti li in casa ma non hai voglia di restare con loro vorresti solo che qualcuno venisse li e ti portasse via lontano per insegnarti a volare, sarebbe bello volare no? Ooh si stupendo se solo ne fossi capace un sorriso triste, una lacrima sulla guancia prendi la lametta la guardi perché dovrei tagliarmi ? non sono così stupida, allora cominci a piangere piangi talmente tanto da farti male perfino la testa, ti metti seduta nella vasca e stai lì, non è facile e lo sai ma devo continuare questa vita di merda, allora prendi un bel respiro e ti alzi, ti lavi la faccia ti pulisci dal trucco sbavato e fai un sorriso, non ti esce ma ci riprovi vai con gli altri ti guardano malissimo ti tocchi le spalle sperando ti siano cresciute le ali, “non ci sono cazzo!” bhe ovvio vuoi solo che finisca tutto e andare a letto in quel momento sei contornato da gente, ma ti senti solo, guardi il cielo chiudi gli occhi, gli altri se ne vanno, resti da sola tu e la casa, pensieri brutti ti salgono fumi una sigaretta per scacciarli e anche se sei a pezzi nell’animo sai che non puoi lasciare questa vita. Purtroppo devi tenertela allora ti addormenti e speri di sognare a volare.
  
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